Io e Milu

Non un racconto ma una descrizione del mio rapporto con I racconti di Milu

 

Stare a cazzo duro mentre sono al lavoro.

Ecco in breve a cosa servono i racconti di Milu per me.

Lavoro in un ufficio, passo 8 ore davanti al computer , e' un lavoro noioso e l'unica distrazione sono i racconti di milu.

Poiche sono l'unica cosa che mi tiene il cazzo duro e non mi obblighi a visualizzare immagini porno sullo schermo.

Per me stare a cazzo duro e' il modo migliore per rilassarmi per non pensare niente e perdermi nella fantasia.

Per questo i racconti di milu sono perfetti...  

Letteramente quando sono qui mi perdo in un mare di fantasie, seghe, pompini scopate, inculate, donne in ginocchio, legate, sodomizzare, che prendono piu' cazzi alla volte, studentesse vogliose e milf arrapate.

C'e' di tutto e praticamente tutto mi fa effetto.

Tutto mi tiene a cazzo duro.

Ovvio che tra i miei racconti preferiti ci sono quelli ambientati in ufficio... questo perchè e' piu' facile immaedesimarmi in essi...

La 30 enne piacente che per ottenere il posto succhia il cazzo del suo futuro datore di lavoro e' un classico e piace sempre,

ma ancora meglio la collega arrapate che vuole far sesso in ufficio .

Questa e' una mia fantasia ricorrente perche' ho delle colleghe davvero bone, e per questo vorrei tanto ritrovarmene una... o magari 2 sotto la mia scrivania a succhiare il mio cazzo.

Questo ci porta ad un altro argomento molto importante per me... i pompini, ebbene si li adoro (dovreste averlo anche capito dal mio profilo), e su Milu se ne trovano di tutti i tipi, lenti, veloci, dolci e violenti con sborrata in bocca con sborrata in faccia... su delle tette giganti e con la sborra che viene passata dalla bocca di una pompinara all'altra.

La madre che introduce la figlia all'arte del pompino e' un classico senza tempo e lo adoro.

Ma anche la ragazzina che succhia il cazzo per la prima volta e si ritrova estasiata dal sapore della sborra... altra categoria fantastica.

O ancora le due amiche che fanno a gara a chi succhia meglio... dio mio che idea fantastica.

I pompini nei bagni, nelle ascensori, nei camerini, negli spogliatoi nelle docce... nei racconti di milu c'e' davvero di tutto... tutto quello di cui il mio cazzo ha bisogno per rimanere sempre duro e non pensare troppo al lavoro..

 

Ecco come premesso questa voleva essere solo una breve confessione... se qualcuno di voi volesse scrivermi qualcosa ne sarei contento.

 

Grazie

Di |2019-12-16T15:17:14+01:0011 Settembre 2019|Racconti sull'Autoerotismo|

Sono annientata

E’ già da parecchio tempo che indispettita e alquanto sdegnata ci rimugino appresso analizzando tutto ciò che mi è capitato, nel mentre che sono distesa sul canapè che fumo una sigaretta, dal momento che tento di scacciare via la contrarietà e lo sgradito malcontento immagazzinato. Ieri pomeriggio tu m’hai testualmente sbatacchiato il telefono in faccia, ultimando ruvidamente e con indiscussa villania la comunicazione. Tutto questo che hai compiuto ti sembra un accomodamento di poco conto? Una soluzione adeguata da parte tua? A ben vedere, con questa scenografia che hai appena combinato, è la terza volta che accade in breve tempo, mentre io sono pienamente ottusa e per di più lenta a capire, giacché ti sto persino morendo dietro. Poco intelligente e azzarderei fessa e sciocca pure io, in quanto a dire il vero non sono capace e faccio fatica quando sono distante da te. 

La mia storia – Primo weekend di sesso 3

Dopo aver cenato Marco e Livia letteralmente si scatenano in una scopata continua che sembra non avere mai fine; al termine la donna sarà talmente eccitata ed infoiata che non esiterà a concedersi dove non si è mai concessa; la scena poi si sposta alla sera dopo, dove un Marco triste per il fantastico weekend finito torna a casa sua, dove però avrà una sorpresa.

Per commenti scrivetemi a brunohorned55@mail.com

Svago spumeggiante

Ogni volta che lui faceva pressione sulle chiappe, avvertiva spiccatamente la sua fica assai irrorata schiudersi e il piacere irradiarsi su tutta la corporatura provocandole vigorosi tremiti mentre avvertiva il suo respiro diventare costantemente più scarso. Lei lo sentiva ansimare e deglutire più volte, poiché entrambi erano innegabilmente molto eccitati e quella manipolazione stava sottostando a una strabiliante metamorfosi, trasformandosi fatalmente e irrimediabilmente da classica in puramente e schiettamente erotica. La situazione era al momento intrigante, misteriosa e particolare, le sensazioni erano contrastanti, diffuse e minuziose, impetuose e travolgenti, giacché era così tutto emozionante, magico e provocante. 

Di |2019-12-16T13:48:05+01:0010 Settembre 2019|Racconti Erotici Etero|

IDA ~ I ~ Nuova schiava…o forse no

Era una mattinata piacevolmente tiepida e soleggiata, una mattina di primavera. La parte bassa della Città Splendente brulicava come un formicaio d'estate in un miscuglio piacevole di ogni classe sociale: mercanti che promuovevano ad alta voce ogni tipo di merce, dalla noce moscata, al vino, alle pietre preziose, alle sculture d'ambra; gente proveniente da ogni parte del globo, uomini altissimi provenienti dal nord, con i capelli biondi e le spalle bruciate dal sole; medici greci e arabi; mongoli dagli occhi allungati, donne di ogni genere con bellissimi abiti variopinti. In quella folla così assortita spiccavano a colpo d'occhio alcuni schiavi completamente coperti [...]

Di |2020-08-25T18:54:49+02:0010 Settembre 2019|Senza categoria|

05 Diario segreto di un dirigente perbene – La stalker (Manuela)

Il lavoro mi stava davvero prendendo molto tempo. L’azienda continuava ad espandersi e Patricia aveva insistito affinchè io assumessi un mio vice in Italia, dove la situazione si era consolidata, in modo da potermi occupare di più dell’espansione all’estero. Questo significava viaggi continui, lavoro che si protraeva fino a tardi, ritmi intensi... ma mi piaceva molto. Era quello che avevo cercato e voluto e la mia pazzia di qualche anno prima, quando lasciai un lavoro sicuro per un salto nel vuoto, si stava rivelando un’ottima decisione. 

 

Nonostante tutti gli impegni cercavo sempre di ritagliarmi del tempo per seguire dei corsi interessanti, non per forza orientati a tematiche di business. Sono curioso, e mi piace imparare cose nuove. 

Scelsi un corso di massaggi tantrici di 3 giorni e che si teneva in toscana, in un centro di ricerca spirituale che avevo già frequentato. 

Di solito proponevano attività molto ben fatte così non chiesi troppe informazioni, nemmeno quando mi domandarono se mi volevo iscrivere con la mia partner. 

Scoprì al mio arrivo che per il corso era essenziale che ci fossero un numero pari di uomini e donne, per poter svolgere correttamente tutti gli esercizi.  

La facilitatrice ci disse anche che chi era venuto con il proprio partner poteva lavorare sempre in coppia ma che consigliava a tutti, anche a loro, di fare ciascun esercizio con una persona diversa per sperimentare varie energie. 

Imparammo vari tipi di tocco, di pressione, ci trovammo a condividere emozioni anche forti. 

 

Feci esperienze con donne molto diverse, sia per età che per fisico e carattere, ma c’era una tipa che mi dava veramente sui nervi. 

Aveva un viso molto bello, ma era decisamente rotonda ed abbondante. E non era quello che mi teneva lontano da lei ma il suo atteggiamento di superiorità perché lei frequentava il mondo spirituale da tanti anni, “si era evoluta” ed era riuscita a mettere in piedi la sua azienda. 

Una delle sere si sedette al mio tavolo per cena e mi disse che secondo lei dovevo essere un classista, che si vedeva come ero molto selettivo con le persone.  

Le risposi che credevo fermamente essere mio dovere circondarmi solo di persone che potessero rendermi felice, con cui sviluppare rapporti umani intensi e di mutuo scambio. 

Litigammo. 

 

Ci evitammo fino all’ultimo ma poi il caso volle che ci trovammo in coppia a svolgere l’ultimo esercizio del corso. 

Dovevo mettere in pratica tutte le tecniche imparate per donarle un massaggio. 

Mi impegnai, cercando di superare la chiara incompatibilità caratteriale e spirituale. 

Le piacque molto. Quando toccò a lei massaggiarmi fu molto delicata ed eccitante. 

La cosa sembrò finire lì. 

 

Salii in macchina e iniziai a guidare verso Bergamo quando mi arrivò un sms. 

Era lei. 

In quei corsi c’era l’abitudine di far passare un foglio dove ciascuno scriveva i propri recapiti, ed ogni partecipante ne riceveva poi una copia. I

o perdevo quasi sempre la mia.

 

MI E’ PIACIUTO MOLTO COME MI TOCCAVI OGGI. MOLTO DOLCE. FORSE MI SBAGLIAVO SU DI TE 

 

Le risposi e ci fu un breve scambio di messaggi. 

Poi mi chiamò. 

Fu una conversazione inizialmente piacevole ma poi mi tenne al telefono credo due ore. 

Io odio stare la telefono più di 5 minuti. 

Riuscii a salutarla quando lei arrivò a casa. 

Mi aveva fatto promettere che ci saremmo rivisti. La cosa, in fondo, non mi dispiaceva. 

Era una donna intrigante, decisa. 

Volli vedere come le cose si sarebbero evolute.

 

Nei giorni successivi mi chiamò spesso, pure troppo per i miei gusti. 

Conversazioni interessanti ma troppo lunghe, e io non avevo così tanto tempo da passare al telefono con lei.

 Insisteva perchè ci vedessimo, ma ero sempre in viaggio  all'estero mentre lei lavorava solo in Italia. Anzi, per dirla tutta praticamente solo in provincia di Firenze. 

L’occasione si presentò quando Federico, il mio vice, riuscì a convincere la sede bolognese di una importante multinazionale americana a mandare tutto il management in “ritiro spirituale” per 3 giorni: un posto isolato e tranquillo dove li avremmo aiutati a definire le linee guida per il piano strategico del triennio successivo. 

Dissi a Federico che alla location ci avrei pensato io personalmente. 

Scelsi un hotel nel Mugello, una locanda bellissima con solo 6 camere, tutte suites con camino. In questi casi era mia abitudine (e piacere) verificare la location passandoci un fine settimana. 

Quale occasione migliore? Proposi a Manuela di accompagnarmi e sembrò davvero contenta. 

 

Ci demmo appuntamento direttamente là per la domenica, tarda mattinata. 

Quando lei arrivò io avevo già preso la camera, visitato le sale meeting e verificato altri spazi che ci sarebbero serviti per i workshop. Mentre io continuavo il mio lavoro le dissi di sistemarsi in camera e di indossare il costume perchè dopo avremmo dovuto “testare l’area relax”. 

Pranzammo insieme e dovetti accettare una serie infinita di battute su quanto duro fosse il mio lavoro e su quali titoli di studio fossero necessari per controllare la qualità delle saune e delle massaggiatrici. Facemmo una passeggiata nei dintorni tenendoci per mano, poi ci dirigemmo agli spogliatoi della piccola SPA e in un attimo fummo pronti. 

Visto che quel giorno eravamo gli unici ospiti della struttura, era tutta per noi. 

 

Entrammo nella vasca idromassaggio e lei dopo poco si avvicinò, si sedette sulle mie ginocchia voltata verso di me e mi baciò, quasi con violenza, affamata delle mie labbra. 

Sentivo il suo bacino muoversi e il suo seno abbondante tra di noi. 

Le misi le mani su quel grande culo burroso e glielo strinsi. 

Continuammo così per un po’, poi lei si staccò repentinamente dalla mia bocca
- Secondo me qui il test è stato un successo. Andiamo in camera!   
E uscì dalla vasca.   

 

Ci infilammo accappatoi e ciabatte, prendemmo i nostri vestiti e salimmo al piano superiore, dove l’anticamera della suite che avevo prenotato aveva il camino acceso. 

Ottimo servizio, pensai. 

Feci giusto in tempo a chiudere la porta che lei mi spinse contro il muro, mi aprì l’accappatoio e mi sfilò il costume bagnato, rimanendo in ginocchio davanti a me. 

Non avevo ancora visto una donna con tanta foga. 

Lo prese subito in bocca, leccandolo fino a farmelo diventare duro e poi pompando furiosamente. Provai a farla rallentare, ma non ci riuscii. 

Le presi allora la testa e l’accompagnai in quel movimento veloce e rumoroso fino a quando non venni riempiendole la bocca di sperma. 

Si alzò e me lo fece vedere sulla sua lingua, prima di ingoiarlo.


Cercai ancora di rallentare il ritmo del pomeriggio, inutilmente. 

Mi trascinò in camera dove mi prese la testa e me la portò direttamente tra le gambe. 

La leccai mentre la penetravo con tre, e poi quattro dita. 

Lei godeva rumorosamente. 

Mi tornò in tiro e iniziai a scoparmela. 

Vedere quelle tette enormi ballonzolare davanti ai miei occhi era molto eccitante. 

Non resistetti. Mi misi a cavalcioni su di lei e mi feci fare una spagnola meravigliosa, mentre con la mano continuavo a masturbarla. 
- Che maiale che sei! Ti piacciono le mie tette, vero? Dimmi che ci vuoi sborrare sopra brutto porco!
Le venni addosso. 
Se lo spalmò tutto sul seno, leccandosi poi la mano.

 

Per fortuna si era fatta l’ora di cena. Facemmo una doccia e scendemmo in salone. 

Speravo in un attimo di tregua ma nella pausa tra il primo e il secondo lei si tolse una scarpa e con il piede iniziò a massaggiarmi il pacco da sotto il tavolo. Il preludio di una lunga notte.

Tornati di sopra lo facemmo altre tre volte prima della sveglia. 

Era veramente affamata di cazzo, una ninfomane inimmaginabile. L’unica cosa che non mi riuscì fu di metterglielo in quel grande culo che, in fondo, mi eccitava molto. La feci mettere a quattro zampe e, mentre con due dita la masturbavo, quando uscivo dalla sua figa fradicia spalmavo un po’ dei suoi umori sulla sua rosetta. Poi cercai di entrare con un dito ma si irrigidì e si spostò di scatto in avanti.
- No. Lì no... non voglio...
Da una così la cosa un po’ mi sorprese, ma le rimisi le dita in figa facendola godere e poi mi tolsi la soddisfazione di una pecorina, venendole sulla schiena.
Erano le 4 di mattina quando finalmente si dette una calmata. 

 

Il giorno dopo ero esausto. 

Lei andò via molto presto a causa di impegni di lavoro e io riuscii finalmente a dormire. Iniziò a tartassarmi di chiamate e, siccome mi era difficile risponderle e stare al telefono per via degli impegni di lavoro, prese ad accusarmi di essermi approfittato di lei per una avventura di una sera. 

Mi mandò e-mail ed SMS anche di notte fonda. 

Fui molto duro con lei, anche perchè in realtà temevo che la cosa potesse degenerare ulteriormente. 

Smise di tormentarmi. 

Mi ritrovò su Facebook anni dopo e mi scrisse un messaggio molto carino dove si scusava, mi diceva di aver perso la testa e di aver capito che non aveva funzionato per colpa sua. Mi augurò buona fortuna. 

Decisi di non risponderle.

 

m.amorini@email.it

Di |2019-12-16T14:04:51+01:009 Settembre 2019|Senza categoria|

Lo strano rapporto con mia figliastra Daniela

Lo dico e lo ripetero' all'inizio di ogni racconto: non so scrivere e quindi abbiate pazienza con me. Sono solo dei ricordi in ordine sparso che raccolgo in forma scritta. 

Daniela, oggi, ha 23 anni. Vive con noi da quando ne aveva 19. Prima ha sempre convissuto con sua madre naturale ed ex-moglie del mio attuale marito. Che e' una persona buona come il pane e generosa come poche, oltre ad essere uno che sul lavoro non si risparmia mai, ma con un piccolo "problema" legato al sesso trasgressivo: non ne puo' fare a meno e infatti e' stato lui che mi ha introdotto al mondo dello scambismo e a tutto quello che ne consegue (club prive', feste private, etc). 

La madre di Daniela e'... l'opposto di suo padre! Una donna molto elegante e per bene ma assolutamente lontana dal mondo della trasgressione. Non e' un caso che il matrimonio durera' 4 anni. Durante il quale nascera', appunto, Daniela. Che rimarra' con la madre naturale fino alla maggiore eta' e dopo la separazione dei genitori per OVVIE incompatibilita'. Cresce con l'immagine di un padre dedito alla perversione sessuale che si e' messo insieme ad una "puttana" a sua immagine e somiglianza: sarei io. 

Per riassumere, Daniela cresce con l'idea di noi due coppia "maiale-puttana". 

A 17 anni pero' si cresce e Daniela inizia a frequentare il nostro piccolo appartamento della periferia milanese. E' sicuramente un piccolo shock perche' passa da un ambiente abbastanza bacchettone come quello della madre borghese a quello molto... easy della nostra casa. Frequentiamo spiagge nudiste da sempre e siamo abituati a girare nudi per casa se facciamo la doccia o siamo per i fatti nostri. Lei ci guarda con gli occhi sgranati e inizia a fare domande a ripetizione, come qualsiasi adolescente avrebbe fatto. Io non mi tiro indietro e rispondo a tutto cercando di spiegare che non siamo i "mostri" che la madre aveva descritto ma semplicemente persone che vivevano il sesso in maniera piu' libera e disinvolta. Finisce la giornata con mille domande e risposte e credevo di non rivederla per un bel po' ma... il week end successivo chiede di rimanere a dormire da noi. Il padre e' ben contento e lei arriva col suo zaino. Altre domande a fiume su di noi, la nostra vita e, naturalmente, il sesso. E' un fiume in piena e io non mi tiro indietro. Mi vede ormai come una specie di "maestra di vita". Le nostre abitudini, pero', non cambiano. Vede che il sabato sera ci prepariamo e le spieghiamo che andiamo ad una festa con altre persone che amano divertirsi come noi. Rientriamo dal prive' alle tre di notte e, come ogni volta, scopiamo nel nostro letto ricordandoci a vicenda le cose fatte poche ore prima. Eravamo convinti che Daniela dormisse ma, visto che viviamo in un appartamento da 60 metri quadri, lei era ben sveglia perche' il giorno dopo mi confessa di averci sentito entrare e... scopare! Le spiego con naturalezza che non c'e' niente di male nel sesso e le chiedo se oltre a sentirci ci ha anche spiato di nascosto. Ammette che e' successo: li capisco che la cara Daniela e' anche un po' porcellina. E questo, lo ammetto, me la fa risultare molto piu' simpatica e vicina a me. Mi confessa che ha visto tutto e, sebbene avesse gia' fatto delle esperienze coi ragazzi, non aveva mai visto sesso anale. Mi fa mille domande sul dolore o piacere che si prova, sul come iniziare, etc. Inizio a pensare che il DNA del padre doveva essersi trasmesso in lei...

Quando domenica sera torna a casa ne parlo col padre. Mi sembrava giusto. All'inizio era molto imbarazzato della cosa perche' non voleva accettare di essere stato visto ma dopo averlo tranquillizzato nel ricordargli che non era certo la prima volta che un adolescente sentisse o spiasse i genitori e che lui era all'oscuro di tutto lo consigliai di parlare, insieme a me, con Daniela e spiegargli una volta per tutte chi siamo e cosa facciamo anche perche' non e' piu' una bambina visto che ha gia' fatto le sue esperienze col sesso ed e' tutt'altro che ingenua. 

E' cio' che succede il week-end successivo: la ragazza cominciava a prenderci gusto a frequentare la nostra casa. 

Parliamo senza peli sulla lingua di tutto. Sesso, la nostra frequentazione di spiagge per nudisti (e scambisti...) durante le vacanze, i club prive' che frequentiamo, i nostri amici scambisti che fanno parte della nostra vita, le sue esperienze col sesso (ha gia' fatto praticamente tutto... eccetto sesso anale). 

La cosa positiva e' che non c'e' alcun imbarazzo in nessuno di noi. Comincia anche lei ad essere piu' rilassata e non si fa problemi a girare nuda per casa se si alza la mattina o si fa la doccia. Ci prendiamo in giro a vicenda perche' lei e' completamente rasata nelle parti intime mentre io ho il mio "boschetto" di peli neri in bella vista. Si offre di aiutarmi a depilarmi ma le spiego che mi piace cosi' anche se decido di accontentarla facendomi aiutare a ridurre l'area pubica. E' molto delicata e attenta ma capisco che per noi, quel suo toccarmi e farmi toccare nelle parti intime, e' un modo per stabilire una complicita' senza piu' troppi confini. Mi mette la schiuma da barba del padre e mi rade col rasoio che usa con precisione e attenzione. Ridiamo e scherziamo e creiamo l'inizio di una complicita' che non sara' mai quella di una mamma con la figlia ma piuttosto quella di una giovane ragazza con una donna navigata di cui si fida. Mi risciacqua togliendo la schiuma arrivando a toccarmi ovunque nelle parti esterne senza malizia ma anche senza alcun timore. Il boschetto dei miei peli pubici c'e' ancora ma non e' piu' selvaggio come prima. Mi e' piaciuta la cosa. Lei, allora, per suggellare questa nostra trovata intimita' mi chiede un parere sulle sue parti intime e si mostra, nuda, chiedendomi di sentire quanto e' liscia davanti e mostrandomi anche il culetto che si apre con le mani perche' mi confessa di fare la depilazione anale. Per non deluderla la accarezzo sul pube e faccio passare le dita anche sul suo ano che mi ha confessato essere ancora vergine. E' liscia in maniera incredibile e glielo dico. So che voleva questo contatto per stabilire una relazione "alla pari" con me: come a dire "sono pronta a diventare come te". Mentre la tocco vedo che lei guarda la mia mano che la sfiora sul pube e il mio dito medio che la sfiora intorno alla rosellina anale. Non ha alcuna remora. Questo mi piace e la sento sempre piu' vicina a come ero io alla sua eta'. Glielo dico e lei mi risponde "speravo mi dicessi proprio questo". 

Piu' tardi racconto queste cose al padre che e' molto compiaciuto della cosa: capisco che e' contento che si sia creata complicita' fra me e lei e che sua figlia, in fondo, e' come noi e non ci giudichera' piu' male come in passato. Noto che mi chiede di dirgli tutto cio' che abbiamo fatto e li capisco che il suo inguaribile cuckoldismo nei miei confronti si puo' riversare anche su Daniela. 

So quale potrebbe un modo per scoprirlo. In estate compie 18 anni e io faccio la mia "proposta indecente" a mio marito: "cosa ne dici se la invitiamo con noi a Cap d'Agde come regalo di compleanno?". Sa che possiamo passare dei giorni in Francia nella spiaggia per nudisti e scambisti perche' una coppia nostra amica ha un appartamento che ci lascia volentieri e noi non abbiamo spese. E' titubante perche' non si sentirebbe libero come lo sarebbe se fossimo solo noi ma io lo convinco dicendogli che sbaglia a considerarla ancora una ragazzina e che adesso, maggiorenne, e' libera di fare cio' che vuole. In realta' io voglio capire se i miei sospetti sul suo cuckoldismo nei confronti di Daniela sono reali o meno. 

Decidiamo di andare. Beh, devo dire che avevo ragione. Daniela era sfrontata come se avesse frequentato quei luoghi da sempre. Girava nuda come noi non solo in spiaggia ma anche nell'area degli appartamenti e dei negozi dell'area nudista. I complimenti a lei e a noi non mancavano e vedevo che al padre facevano MOLTO piacere...

Quando le proponevo di mettere la crema 50 per proteggere la sua pelle gliela spalmavo con lentezza anche nelle parti intime e lui guardava compiaciuto che gliela passassi sul seno, il pube e all'interno delle natiche: che porco...

Poi chiedevo a Daniela di fare altrettanto sulle mie forme abbondanti e anche in quel caso non si perdeva un attimo nel vedere le sue mani e le sue dita infilarsi ovunque sul mio corpo. 

Quando poi io e lei ci facevamo delle passeggiate attiravamo l'attenzione dei single che frequentano quel pezzo di spiaggia proprio per sperare di "combinare" qualcosa. Al ritorno ci mettevamo con gli asciugamani abbastanza vicine a lui ma allo stesso lontane per sembrare per conto nostro. Dopo pochi secondi qualcuno si avvicinava e, con molta schiettezza e un po' di banalita', si offrivano di aiutarci con la crema solare. Che era la scusa per toccarci ovunque. Lui guardava facendo finta di nulla e gli diventava duro come il marmo. Cosi' come agli uomini che ci spalmavano la crema. Ci infilavano le dita ovunque e noi ridacchiavamo come cretine. Eravamo due complici che provavano le stesse emozioni. E che emozioni... 

Sentivo che Daniela era fradicia dal rumore delle dita che entravano e uscivano dalla sua fichetta mentre era a pancia in giu' sul telo da mare. La sentivo sempre piu' simile a me. A noi. Uno di loro chiede di essere toccato. E' super eccitato. Dico a Daniela che ci penso io. Lo prendo in mano a pochi cm dal suo viso e lo masturbo mentre lui la tocca. In pochi secondi viene mugolando. Ringrazia entrambe e si va a lavare in mare. Daniela ha gli occhi sgranati e mi dice che mai si era eccitata tanto. Capisce cos'e' la trasgressione e il mostrarsi agli altri. Capisce meglio chi siamo noi. Si sente ancora piu' complice. Mi dice che vuole farlo anche lei ma io le dico che sarebbe troppo davanti a suo padre. Allora la prendo per mano e la guido dietro le dune alle spalle del tratto di spiaggia per scambisti, dove si va per potere "fare" senza troppo pubblico. Li vediamo una coppia che sta scopando con un singolo di colore del posto. Ci sorridono e ci fanno cenno di avvicinarsi. Daniela e' come in trance e io posso vedere fino a che punto si spingera' e quali limiti ha. 

Mi segue e si inginocchia vicino a me per guardare la scena del cazzone del single che  penetra la donna di coppia che, come me, era fra i 40 e i 50 anni. Il marito si masturbava davanti a lei accarezzandola e il ragazzo di colore, in francese, le diceva oscenita' insultandola ma lei godeva ancora di piu'. Daniela mi chiede "ma le fate anche voi queste cose?". Io le rispondo che lo facciamo da sempre. Dopo pochi secondi con nonchalance la accarezzo sulle natiche ma poi scendo con le dita fino a toccarle le labbra della sua fichetta. Sono una porcella, lo so, ma questa e' la mia natura. Lei e' FRADICIA! Glielo dico e lei ammette che e' eccitata come non lo e' mai stata. 

allora le dico di toccare le natiche del ragazzo di colore che sta scopando l'altra donna. Lo fa come fosse un automa. Le dico di accarezzargli la schiena sudata, e lo fa. 

Le dico di scendere con le mani di nuovo sulle natiche e di infilare un dito per toccargli l'ano. Fa tutto cio' che le dico e... mi piace molto...

Allira le dico di scendere e di toccargli le palle che sbattevano contro il culo della donna mentre la scopava. Fa anche quello. Io intanto le tocco ancora la fichetta bella espista visto che era inginocchiata e sento che e' ancora piu' bagnata di prima. 

Il ragazzo di colore non ce la fa piu' con tutte le attenzioni ricevute e dice che deve sborrare. Allora dico a Daniela di smetterla di toccarlo e chiedo a lui di fermarsi un attimo. Esce dalla fica della donna che mugugna un po' ma poi sente la mia proposta in inglese e si eccita di nuovo all'idea di cedere la giovane ragazza all'opera: noi vecchie scambiste siamo tutte, a quanto pare, un po' perverse nel vedere le ragazze giovani diventare come noi...

Chiedo a Daniela e al ragazzo se vogliono fare qualcosa: non l'avessi mai chiesto...

Lei glielo prende in bocca e lo succhia come se fosse stata la cosa piu' normale del mondo. Il ragazzo chiude gli occhi e noi adulti sorridiamo e ci tocchiamo pregustando la scena della ragazza che avra' il suo battesimo da troia all'aperto. 

Dopo poco infatti il ragazzo la mette a pecora e senza chiedere nulla inizia a scoparla. Daniela mi guarda con gli occhi spalancati e io le sorrido. Le accarezzo la schiena e incito il ragazzo a scoparla forte. Lei inizia a mugugnare e a godere e lui dopo un secondo tira fuori il cazzo e viene a piu' non posso sulla schiena e il culo di Daniela. Le dico "benvenuta in famiglia" e ridendo ci allontaniamo salutando gli altri. 

Torniamo in spiaggia passando accanto a mio marito perche' volevo che vedesse come era conciata Daniela e dicendogli che doveva andare a lavarsi in acqua con un bel bagno. Io pero' rimango li con lui perche' volevo vedere la sua reazione: mi prende a sberle insultandomi o mi fara' delle domande? La seconda: non avevo dubbi...

Mi fa mille domande. Vuole sapere tutto. E io gli dico tutto. Per filo e per segno. Concludendo con la frase "e' proprio una troia come me"! Lui e' super eccitato. E io ho la certezza del suo cuckoldismo non solo verso di me ma anche verso Daniela. 

Lo tocco. Lo masturbo per pochi secondi e viene. Gli dico allora di andare anche lui in acqua per lavarsi con Daniela. E che siamo fatti con lo stampino. 

L'anno successivo Daniela verra' a vivere con noi. 

Di |2019-12-16T14:22:12+01:009 Settembre 2019|Racconti erotici sull'Incesto, Tradimento|
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