Gioia e malincuore

Tu, invero, per la prima volta eri stata accarezzata dagli occhi scuri come la notte del tuo padrone, il mio sorriso t’aveva lasciato il primo segno indelebile: non mi eri estranea né indifferente né imperturbabile, tutt’altro. Io avevo incontrato schiave belle e meno affascinanti nel corso degli anni, malgrado ciò i tuoi occhi erano lo specchio di chi vuole perdersi, la quintessenza di donarsi. Tu eri molto chiara sin dal primo momento, io m’accomodai accanto a te dopo averti fatto spostare l’elegante valigetta, poiché le mie parole ben presto t’avvolsero. Tu annuisti in maniera docile e partimmo assieme uscendo dalla sala comoda ma noiosa per vivere. Frattanto ironizzavi appagata, per il fatto che quest’aspetto lo osservai con soddisfazione, palesemente così come compirebbe una frugoletta che ritira il suo omaggio nella circostanza d’una ricorrenza attesa da qualche tempo, perché tu invero avevi ottenuto il riconoscimento tanto atteso: incontrarmi. 

Di |2019-12-16T14:26:38+01:006 Novembre 2019|Racconti di Dominazione|

Bellissima concomitanza

Fu così, invero, che quel giorno lei aveva capito che cos’era la libertà e il radicale privilegio di consegnarsi a un uomo senz’amore, dandosi in custodia, ma soltanto osservando e seguendo l’istinto che fa d’un uomo e d’una donna due bestie assetate l’uno dell’altra, la meraviglia e il prodigio della natura. A ben vedere, mai nessuno l’aveva riempita così né in nessun caso lei si era sentita così gradevolmente dominata e piacevolmente soggiogata, d’un piacere che non esigeva altro che la volontà e la fermezza di darsi e di donare, di prendere e di ricevere tutto senza nessun altro coinvolgimento, senza doversi aspettare un domani, senza pretendere né chiedere amore. 

Di |2019-12-16T14:08:30+01:005 Novembre 2019|Racconti Erotici Etero|

Oggi tutto è possibile !

Si scambiavano sguardi ammiccanti, si sfioravano a vicenda senza che nessuno potesse vederli, uno si mordeva il labbro inferiore, l’altro, per scaricare la tensione si stringeva la coscia con una mano. Jhon e Roger si trovavano nella particolare situazione in cui avevano ospiti in casa, ma morivano dalla voglia di restare soli per sbizzarrirsi in ogni angolo dell'appartamento e raggiungere due o tre orgasmi a testa...

Di |2019-12-16T15:15:17+01:004 Novembre 2019|Racconti Gay, Trio|

Aveva un visetto normale

Durante l'ultimo periodo di permanenza in una grande città del nord, durato alcuni anni, ho scoperto di avere una particolare sintonia con una collega. Avevamo gli stessi problemi, gli stessi gusti, avevamo frequentato lo stesso tipo di scuole, insomma, eravamo parecchio in sintonia. Lei, che per sicurezza chiamerò Sofia, era una donna sposata, come me non troppo felicemente, aveva circa 40 anni (io quasi 50), e non era la classica "bellona" per la quale si perde la testa. Visetto normale, fisico normale, anzi, direi un po' sottotono dal punto di vista dell'attributo che più di tutti caratterizza la femminilità e catalizza l'attenzione di noi maschietti, ossia il seno. In compenso aveva un misto di sensualità e carica erotica inconsapevolmente indossata che si esprimeva in un lato B da infarto 

Di |2019-12-16T15:23:37+01:003 Novembre 2019|Racconti Erotici Etero|
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