Tracimante di riconoscenza

Joaquim sentì i fianchi di Maria João imprimere il ritmo che voleva al proprio sesso e s’abbandonò a quello. Accelerò i movimenti sentendo come se la sua fica diventasse più elastica e bollente a ogni affondo e che l’avvolgesse più stretto a ogni contrazione. Non passò molto tempo, giacché l’ondata di sperma tornò a spingere inesorabilmente per riversarsi dentro di lei, lui se ne lasciò trascinare senza più opporsi. Le martellò il sesso senza freni affondando in lei nel vortice dell’orgasmo, Maria João andò giù con lui e boccheggiando sentì il piacere sommergerla nel momento in cui lui anche cedette alla prima ondata.

Di |2020-01-18T10:26:35+01:0014 Gennaio 2020|Racconti Erotici|

Vociferazioni sterili [Autobiografico]

Dicevano ripetendo peraltro come dei dischi rotti, che per entrare nelle tue intime e accoglienti grazie, era più opportuno se fossi stato un avvocato o un medico, essere in possesso di un’auto sportiva molto costosa, frequentare un ristorante di fiducia per offrirti una cena intima a lume di candela, con il cameriere lì dinanzi soltanto a disposizione per noi, avere la musica classica in sottofondo e come ciliegina sulla torta, in ultimo un dopo cena frequentato da personaggi di grosso spessore. Ma allora, perché? Per quale ragione, adesso ti stai muovendo come una gatta sopra di me, gemendo focosamente e bisbigliandomi ardentemente parole arroventate, lascive e scurrili, senza che io t’abbia dispensato nulla di tutto questo? Per quale motivo, sento i brividi quando i tuoi capelli neri mi sfiorano il viso, la pancia e le gambe? Perché sobbalzo a ogni tua carezza e non riesco a non guardarti, mentre con i baci mi benedici la pelle?

Di |2020-01-14T16:28:07+01:0014 Gennaio 2020|Racconti Erotici|
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