Come due complici

Lo gustò un po’ così, successivamente s’alzò, si girò e volle agguantarlo gustosamente da dietro, mentre stando ferma era per l’occasione appoggiata al muro. Lei lo sentì entrare, inizialmente piano, in seguito più forte quasi da usurarla perché lui spingeva da dietro come un mulo con dei colpi vigorosi in principio senza fretta, poi in modo più forzuto mentre con le dita stimolava il clitoride irrigidito, finché Gioia non ebbe un altro poderoso orgasmo strepitando. Appena Gioia s’accorse che Michele stava per sborrare lestamente si girò, perché ambiva impugnare il cazzo in bocca per essere totalmente inondata dal suo denso e bianchissimo succo vitale, che le sarebbe colato in conclusione lungo le guance, le labbra e le tette, dove lei diffusamente anelava riceverlo.

Di |2020-06-17T08:44:53+02:0015 Gennaio 2020|Racconti Erotici|
Torna in cima