Consolazione perenne
Avverto distintamente che i suoi capezzoli sono attualmente pieni, il suo cazzo è stuzzicato al punto giusto, è nettamente umettato in quanto emana il caratteristico odore di maschio che ti frastorna, colgo che il suo tegumento è infuocato ascoltando il suo cuore che batte in modo cadenzato, io mi curvo sul suo cazzo robusto interamente innalzato di fronte al mio viso, intanto che una fierezza e un contegno peraltro incontrollabile e convulso, palpita nei miei vasi sanguigni scombussolandomi le viscere. In realtà quest’inturgidimento è inconfondibilmente anche merito mio, è inequivocabilmente invece pregio mio se lui è vistosamente allupato, perché solamente io esamino e scandaglio come sobbalza e gode, osservandolo dal suo famelico, lussurioso e vizioso sguardo.