Taciuta libidine
Dopo diversi minuti in quella postura, cambiai nuovamente fenditura, introducendole il cazzo nella pelosissima e nerissima fica. Io resistevo, eppure poco prima di cedere estrassi il cazzo dalla fica, mi girai sovrapponendomi con cautela sopra il suo addome, iniziando a spargerle la mia densa sborrata, intanto che distinguevo i miei eccezionali getti di seme bianco posarsi dappertutto sopra di lei. Strepitavo indecentemente e lussuriosamente il mio nerboruto orgasmo, sul corpo di quella favolosa femmina. I primi fiotti l’inzaccherarono riversandosi in parte sulla sua pelosissima e nerissima fica, mentre i restanti spruzzi s’adagiarono imbellettandola sulla pancia e sulle tette, intanto che lei emetteva espressioni di stupefazione e d’entusiasmo, esprimendomi e descrivendomi sensazioni di meraviglia, tra un fiotto e l’altro.