Colpe sbagliate

Cara gioia mia, tu non riesci a intendere né ad afferrare, che io ti bramo, t’inseguo, tento d’avvicinarmi, ti desidero, perché sei talmente diversa, ma gioiosa, naturale e spontanea, a dispetto delle fotografie e a quell’onta dei ritratti leziosi e smancerosi, peraltro architettati, creati e plasmati di proposito su misura, confezionati ad arte, che gremiscono quei periodici promotori.

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