L’inizio della fine – Epilogo

Catia fece una lunga doccia, rimase sotto l’acqua per almeno un’ora. Quando uscì, Marcello la osservò vestirsi come se fosse la prima volta che lo faceva. In effetti, gli confessò, era da almeno una settimana che lei non indossava nulla che non fossero le scarpe o quella lurida maglietta con cui era stata riconsegnata alla sua vecchia casa. A fine turno in negozio, Roberto la metteva in macchina e la portava a casa, dove le faceva preparare la cena che entrambi consumavano in fretta; poi la scopava finché non decideva di dormire. Gli ultimi due giorni, invece, erano stati un [...]

RIFIATANDO

Ho mandato un bacio rovente d'amore solo che l'ho inviato a chiunque mi scriveva così mi sono trovata con una canea aizzata d'infervorati, cazzuti amanti improvvisati. Con fervore mostravano le loro erette colonne, alcune, molte, veramente belle che un certo non so ché destavano all'interno del… cuore. Ho provato così ad essere ammirata, circuita, forzata a cedere alle brame di tanti perfetti sconosciuti solo perché le loro aste erano ben levate al cielo, brindando alla mia carne, che poi, neanche vedevano. Confusa mi sono sentita e ho provato a fuggire, scusandomi per un improvviso urgente impegno e ho chiuso la [...]

Di |2021-08-17T19:06:47+02:0017 Agosto 2021|Poesia Erotica, Racconti Gay|

L’inizio della fine – 10° capitolo

I giorni sembravano non passare mai. Roberto aveva sequestrato il cellulare a Catia e dunque Marcello non aveva modo di sapere come stesse. Si tuffò nel lavoro ma non riusciva a concentrarsi come avrebbe dovuto. Tutto era troppo confuso, soprattutto quello che sarebbe stato il loro futuro. Avrebbero ricominciato come se nulla fosse? Sarebbero riusciti a dimenticare ciò che avevano passato? Il loro rapporto avrebbe retto ai colpi letteralmente assestati a suon di cazzo da Roberto? Le quattro settimane volgevano al termine e Marcello si sforzava di pensare che erano giorni in cui lei non avrebbe fatto altro che quello [...]

ASFALTAMI

Senza fiato… resto, affannoso il petto; sudore dalla fronte le guance imperla come lacrime, ma non di pianto, del godimento il frutto. Le spalle, il petto, gli ancora turgidi capezzoli grondano, stillando rivoli di umori, il caldo m'incalza e con esso il fallo. M'investe, il caldo; mi piega e mi fa suo, il tuo fallo, e io…sudo. Sudo il sangue che succhi dalle vene mentre mi concupisci. Le gambe molli si fanno sul disfatto letto, tremando sbando e m'abbatto prono al tuo volere, al mio peccato. Ti sento; sento il tuo peso che piuma mi pare per il diletto, che [...]

Di |2021-08-17T10:50:47+02:0017 Agosto 2021|Poesia Erotica, Racconti Gay|
Torna in cima