Capitolo 1.
È strano come parti della nostra vita, episodi o altro, restino impressi nella memoria e mi meraviglio a scoprire che ricordo perfettamente dettagli di avvenimenti successi diversi anni orsono.
Siamo una coppia sposata da moltissimi anni, io ho superato la cinquantina e mia moglie è qualche anno al di sotto di questo. Mia moglie è sempre stata molto bella, cura del corpo che anche attualmente è sempre ben modellato con un seno importante ma che non disturba nell’insieme. Ventre piatto e niente cellulite (sembra sia una da invidiare per questo).
Anche me hanno sempre trovato una bella persona e anch’io ho sempre curato l’aspetto evitando gli eccessi e così ho un fisico asciutto e tonico. Purtroppo, nonostante le attenzioni, una quindicina d’anni orsono mi è stato diagnosticato il diabete tipo2 a seguito di controlli visto che non avevo più l’erezione! Ovvero, manipolando il membro diventava appena un pochino più duro ma non di quella consistenza che mi avrebbe permesso la penetrazione.
Francamente, dal punto di vista sessuale, dopo le schermaglie dei primi anni di conoscenza e di matrimonio, l’atteggiamento di mia moglie era di un certo disinteresse. Me lo aveva anche confessato che non provava eccitazione ma che non era colpa mia: era lei che non funzionava.
Io ho continuato a cercare di avere rapporti e questi erano sempre sporadici; così mi aiutavo con la sorella della mancina e con la visione di filmini o riviste ma sempre di nascosto da mia moglie che sembrava essere diventata puritana anche se non professiamo alcuna religione.
Dunque, la mia situazione fisica venutasi a creare appena superata la quarantina (con mia moglie più giovane di 5 anni) non disturbava affatto la mia dolce metà che comunque era premurosa e amorevole nei mie confronti. E la vedevo anche più serena perché non si doveva più adoperare con me dal punto di vista sessuale. In tutti questi anni non mai sceso l’affetto e la stima che inevitabilmente in un matrimonio subentrano all’amore giovanile. Senza ombra di dubbio siamo molto attaccati anche adesso dopo quindici anni di incontri di mia moglie con altri uomini.
A dire il vero, ai tempi, non mi passava nella mente la possibilità che mia moglie avesse dei rapporti sessuali con altri uomini anche se nei siti trovi chi tratta la tematica delle moglie scopate da altri uomini, all’insaputa del marito come pure il contrario, anzi con la sua partecipazione anche. E anche questo non mi veniva proprio di proporlo pensando anche che se avessi potuto partecipare, magari, nei sarei uscito malconcio psicologicamente considerato il fatto della mancata erezione e delle mie dimensioni ridotte (fatto appurato).
Continuavamo comunque a mantenere una vita sana e con attività fisica costante. Inoltre frequentavamo alcune sale da ballo dove mia moglie poteva dare sfogo alla sua bravura di ballerina (io sono sempre stato negato, un bastone di scopa anche con il classico ballo della mattonella). Lei è assolutamente portata anche per i balli di gruppo e non ha problemi ad unirsi ai presenti.
Spesso incontra certi frequentatori che la fanno ballare i vari balli di coppia; queste serate sono sempre molto belle per lei, soprattutto, e io mi sacrifico per il suo bene a stare in disparte a guardarla. Naturalmente, data l’avvenenza, non mancano le corti lusinghiere per mia moglie.
Capitolo 2
Una sera ero rientrato da lavoro e, senza volerlo, feci pochissimo rumore; come detto non era assolutamente voluto. Sentivo dei gemiti dalla camera, gemiti che non sentivo più da tanto. Tuffo al cuore! Che mia moglie si stesse facendo scopare da qualcuno? Con il cuore che batteva a mille mi avvicinai di soppiatto alla porta della camera e sbirciando vidi mia moglie che si stava facendo un ditalino! Mai vista prima di quella volta toccarsi e mi aveva confessato, durante i primi mesi di conoscenza, che si toccava molto raramente se eccitata.
Incredibile, mia moglie meravigliosa con le gambe divaricate che si infilava due dita nella passerina; forse per prolungare il piacere, toglieva le dita e stuzzicava il clitoride. Con una mano si teneva larghe le grandi labbra e con le dita dell’altra mano si masturbava inarcando il corpo nel piacere che si dava.
Non sono intervenuto, anzi mi sono allontanato e sono uscito senza fare alcun rumore rientrando dopo una buna mezz’oretta. Quando rientrai trovai mia moglie ben vestita, come sempre, e assolutamente normale. Mi pareva, ma forse era solo una mia impressione, che avesse un viso più sereno e rilassato.
Stavamo cenando discutendo del più e del meno e, siccome ci siamo sempre detti tutto, di punto in bianco le confessai che ero rientrato una prima volta e che l’avevo vista meravigliosamente nuda che si masturbava ma, continuai immediatamente “è stata una sorpresa bellissima, ne sono felice che tu abbia sentito il bisogno di avere il piacere sessuale, visto anche che io non te lo posso dare. non devi sentirti in colpa. Ti prego. Ho preferito uscire e tornare più tardi lasciandoti tutto il tempo per te. Ripeto: è stato meraviglioso vederti”.
Effettivamente la mia frase iniziale, soprattutto, l’aveva imbarazzata e il suo meraviglioso viso si era arrossato fortemente risaltando ancora di più in contrasto con i capelli castano chiari e lunghi che, nell’occasione quasi a nascondersi, li aveva fatti cadere in avanti sul viso. “Devo fare una confessione che mi aiuterà a essere più serena. Sai il Gio (diminutivo di Giovanni) con il quale ultimamente ballo spesso” iniziò “ebbene quando mi stringe mi sciolgo, mi piace il contatto con il suo corpo, mi piace il suo odore e mi piace come mi stringe. Non sono di certo innamorata ma un po’ infatuata. E poi – continuò tutto d’un fiato – l’altra sera che siamo usciti a prendere una boccata d’aria mi ha baciata, mi ha baciata per tre volte e io l’ho ricambiato. E in quell’occasione mi sono tremendamente eccitata!” disse con un tono sommesso quasi vergognoso. “Ecco, oggi dopo essermi fatta la doccia mi sono distesa sul letto e ho ripensato a quel momento e mi è venuto naturale masturbarmi”. “Scusami, scusami tanto se ti ho mancato di rispetto” terminò sempre con il viso chinato come di una persona bastonata.
Canonico silenzio. Effettivamente non me l’aspettavo che avesse baciato un altro uomo e che questo l’avesse eccitata. Riconosco che mi sono sentito spiazzato; però mi ripresi in fretta e dissi:” Ascolta. La nostra è una storia importante dove la passione inizialmente è stata abbastanza forte. Poi è subentrato l’amore e la fiducia reciproca. Questo per dirti che era naturale che tu incontrassi un altro uomo talmente attraente da intrigarti. Ma sono certo che il nostro rapporto sarà sempre forte anche se tu dovessi finire a letto con Gio. Ti dirò che mi fa anche un po’ piacere che ti venga risvegliata la voglia di sesso. Quindi, vivi la tua storia serenamente e lascia che le cose vadano senza forzature” conclusi.
Mia moglie non credeva alle proprie orecchie! Mi si avvicinò e mi diede un bacio molto focoso, uno di quei baci che non si dimenticano. “Grazie” mi disse con voce suadente “sono tutta bagnata. Aiutami a farmi venire”. “lo sai che posso farlo solo con la lingua e le dita”. “Si, va benissimo”. E fu una serata bellissima dove ho potuto assaporare il nettare di mia moglie che godeva come non la sentivo da tanto.
Capitolo 3
Eravamo nel periodo del fine settimana e anche la serata successiva era una di quelle dedicate al ballo. Quindi uscimmo normalmente per recarci alla solita sala da ballo dove di certo c’era anche Gio ad aspettare la sua ballerina. Arrivati che fummo, ci accomodammo proprio al tavolo che lui aveva già occupato; ci salutammo come tutte le altre volte.
“Non te l’ho detto prima ma ho una forte emicrania” dissi rivolgendomi a mia moglie “e allora preferirei ritornare a casa”. Mia moglie mi guardò con sguardo inquisitore non credendo al mio malessere che in effetti non c’era. Ma avevo deciso di eclissarmi per fare in modo che mia moglie avesse il campo sgombro dalla mia presenza; avevo anche messo in conto che mi sarei ritrovato cornuto anche se consapevole. “Tanto, sicuramente Gio ti può dare un passaggio fino a casa.” “Mi spiace, non me n’ero accorta del tuo malessere. Certo che con la musica l’emicrania non passa di certo. Sì penso anch’io che Gio mi darà un passaggio fino a casa” disse Eliana. Secondo me, Gio non credeva alla situazione che si stava creando a suo favore con mia moglie tutta per lui senza la mia presenza ma confermò la sua piena disponibilità.
Rientrai a casa con i mille dubbi di avere fatto la cosa giusta. Non mi era parso che Eliana fosse dispiaciuta del fatto di rimanere sola con Gio e questo mi portò a una certa eccitazione pensando, per la prima volta in modo concreto, a mia moglie che scopava con un altro uomo. Mi sorse una sorta di angoscia ma nello stesso tempo, e in maggior quantità, l’eccitazione. Mi chiedevo se mi avesse dato fastidio diventare cornuto e quanto: la risposta interiore è stata che non mi dava nessun peso! Facevo fatica a capirmi ma mi venne spontaneo toccarmi e mi masturbai come potevo fare da qualche tempo con il membro che rimaneva comunque molle.
Questo mi calmò e mi addormentai.
Capitolo 4
Le 4 di sabato mattina. Lieve rumore (ho un sonno profondo ma sensibile anche ai piccoli rumori) della porta e entrata in camera di Eliana che viene a schioccarmi un bacio sulla bocca. Con gli occhi assonnati riesco a vedere un volto sorridente e molto appagato. Si allontana e sento il rumore del bidet, cosa che fa sempre prima di venire a dormire. Ma questa volta, per me, ha un’altra indicazione: ha scopato con Gio. Ma non mi preoccupo, proprio perché assonnato. Lei ritorna in camera, indossa degli slip e si incolla alla mia schiena abbracciandomi. Nessun cenno a nulla e nemmeno io volevo chiedere. Ci addormentammo così avvinghiati.
Qualche ora dopo, poco prima delle 7 (sveglia biologica) mi sveglio e lei era girata dall’altra parte. Andai a lavarmi e a fare una frugale colazione visto che quando si sarebbe svegliata avremmo fatto un bel brunch.
Pensai che avevo anche tutto il tempo di fare la spesa nel centro commerciale a pochi passi da noi (la lista la prepariamo man mano che finiscono le cose o pensiamo di fare qualcosa) e ciò feci. Ritornai ma lei dormiva ancora. Misi a posto la spesa e iniziai a preparare l’occorrente per il brunch.
Avevo appena terminato che mi si staglia sulla porta della cucina, così come era con una canotta che lasciava intravvedere i capezzoli turgidi e slip. Era bellissima, scarmigliata. Mi avvicinai e le diedi un bacio .
Mi chiese se mi era passata l’emicrania. Al che io risposi: “Emicrania, quale emicrania”. “Brutto farabutto, l’hai fatto di proposito, allora, di lasciarmi sola con Gio!” ribatte Eliana con tono perentorio e un po’ burbero. “Sai, fintanto che ti accompagnavo per soddisfare la tua passione per il ballo e poi rientravamo assieme, era un conto, un altro è dopo che mi hai confessato che vi eravate baciati. Mi sembrava di essere quello che sorregge il moccolo” risposi. “Sai, sono certo che, visto l’ora del rientro, non sei venuta direttamente a casa; ieri sera comunque ho pensato a questa situazione che si sarà venuta a creare e mi sono ritrovato a pensare che non mi dà fastidio anzi mi eccita.” l’anticipai.
Al che vidi il volto di Eliana arrossire leggermente ma, con le mie parole appena dette, metterla a suo agio nel confessarmi quanto già praticamente sapevo.
“Fino a casa sua, tutto è successo velocissimamente lasciandomi trascinare dal vortice che si era creato. Infatti, usciti dal ballo verso l’una e mezza, ho avuto un brivido di freddo e lui mi ha dato la sua giacca e mi ha abbracciata. Nel girarmi per ringraziarlo ho avvicinato, senza volerlo, il mio viso al suo e lui ne ha approfittato per darmi un bacio, un lungo bacio appassionato. Poi, appena saliti in macchina, ci siamo di nuovo baciati con foga, tanto che mi sono ritrovata con una mano che mi palpava il seno. Era il segno della mia arrendevolezza. Mi spiace, amore mio, ma lì non ho capito più niente: mi ero eccitata tantissimo soprattutto con le carezze ai seni. A questo punto Gio ha avviato la macchine e si è diretto verso casa sua che dista neanche una decina di minuti dalla sala da ballo. A casa sua e quindi lì mi sono lasciata andare ai suoi baci, carezze e abbiamo fatto l’amore. Ora sono combattuta, dal fatto di averti fatto un torto e dall’altro di avere avuto un’avventura molto appagante. Non so cosa aggiungere per farti il meno male possibile”. concluse.
Continuava a guardarmi fisso negli occhi per capire la mia reazione o aspettarsi una scenata. Per questo mi disse tutto in un sol colpo, quasi di liberazione. “Ti ho già espresso il mio punto di vista e siccome ti voglio veramente molto bene se tu hai tratto piacere da questa avventura allora ti dico che hai fatto bene. Aggiungo che era la supposizione che avevo fatto quindi ero un po’ preparato. Adesso ti chiedo qualcosa che può risultare come sassate in mezzo alle gambe: ti ha fatto godere? È ben dotato?” dissi in tono molto serio. La risposta fu velocissima “Si, davvero molto. È un gran bravo amante, molto dolce anche se deciso. Ed è molto dotato, non pensavo che ci potessero essere uomini con un membro di quelle misure”. “Mi rendo conto che molto in fretta mi sono abituato all’idea di mia moglie che fa l’amore con un altro uomo. Certo che se ha anche la qualità di una buona dotazione ha di certo un buon vantaggio. Io non sono da prendere in considerazione, vista la mia situazione. Ma quanto è più grande del mio che credo sia comunque nelle normali misure?” chiesi con grande curiosità (da militare avevo potuto vedere altri membri ma mi sembravano tutti sulla mia grandezza). “Che curioso! Ma non pensi di farti male? Se vuoi saperlo, in riposo è doppio del tuo sia in lunghezza che in grossezza. Quindi fai tu il conto in erezione; l’ho veramente sentito bene dentro di me e questo pensiero, scusami, mi sta facendo un po’ eccitare” rispose quasi sul divertito.
“Mi pare però così strano che tu sia così remissivo! Ti ho fatto le corna stanotte e sembra quasi che non te ne importi” disse imbronciata. “Che vuoi che ti dica. Certo che sono remissivo, visto che avevo ben notato la corte che ti faceva Gio. E chi non lo farebbe a una donna avvenente come te. Però, tutto sommato, visto che si tratta di Gio sono anche contento” dissi.
“Dai facciamo questo meraviglioso brunch che dopo mi dedico al giardino” proposi. “Giusto, dopo mi devo trovare con Giusy per andare a un centro commerciale nuovo” disse Eliana.
Non mi piaceva molto, il fatto che si incontrasse con Giusy anche se ero conscio che era la sua migliore amica. Giusy è una donna molto avvenente ma anche molto porca e so che non si fa scrupoli nel frequentare uomini o donne. È molto libertina. Si veste sempre molto sexy, con minigonne o miniati. Riconosco che sta bene e li può portare con le belle gambe che ha. E poi devo riconoscere che ha una grande sex appeal. Per cui se Eliana dovesse confidarle quanto le è capitato stanotte, chissà come me la cambia, la Giusy.
Vedremo.