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Dopo circa un anno dal primo incontro con gli Albanesi nel torrente siamo ritornati sul posto per vedere cosa si poteva ‘combinare di interessante’. Nel primo pomeriggio di una calda, anzi meglio torrida, estate siamo arrivati sul posto, ai lati della stradina che scende giù c’erano due auto e due vespe parcheggiate, con Anna ci siamo detti ‘sta a vedere che anche qua si &egrave riempito di rompiscatole’. Siamo scesi nel ruscello nella prima spiaggietta c’erano due albanesi, che abbiamo riconosciuto subito, poco più avanti due uomini, di circa quarant’anni, abbiamo steso le stuoie e ci siamo spogliati, naturalmente non sapendo chi fossero gli altri, a parte i due che lasciavano intendere di essere guardoni o singoli in cerca di avventure il numero dei veicoli lasciava capire che nelle vicinanze o nel laghetto successivo ci fosse altra gente, Anna &egrave rimasta in bikini. Dopo alcuni minuti gli Albanesi hanno attaccato discorso, ci hanno detto che erano solo in due perché gli altri che avevamo conosciuto lo scorso anno erano andati a Torino a trovare degli amici. Faceva molto caldo e anche l’acqua, che di solito &egrave molto fredda, aveva una temperatura più che accettabile. Il livello del ruscello si era abbassato notevolmente rispetto alla scorsa estate e nuotare era in pratica impossibile. Ho chiesto a Ilir, uno dei due Albanesi, come fosse l’altro laghetto e lui ci ha risposto meglio ma adesso c’era una famiglia che era arrivata prima di loro.

Ci siamo sdraiati a prendere il sole e Anna mi ha chiesto se era il caso di togliersi il reggiseno del bikini, la mia risposta era ovviamente positiva i due Albanesi non erano un problema, anzi’., gli altri due ancora meno erano i classici singoli in cerca di avventure e la famiglia nell’altro laghetto nel caso fosse tornata indietro l’avremmo vista in tempo. Il gesto di Anna non sfuggì a nessuno’..

I due singoli si erano spostati per vedere meglio e Ilir e amico pregustavano già di scoparsela.

Anna entrava ed usciva dall’acqua mettendo in chiara agitazione i quattro, poi verso le diciotto sentimmo arrivare dal sentiero che portava all’altro laghetto delle persone, era la classica famiglia padre madre e due figli, Anna si mise a pancia in giù e appena si allontanarono si girò, mi guardò, si sfilò anche lo slip ed entrò in acqua. Diede poche bracciate quando Ilir le si avvicinò e le chiese se voleva andare a nuotare nell’altro lago. Sicuramente la nuotata era un pretesto Anna capì subito le sue intenzione ed uscì dall’acqua per chiedermi cosa rispondere. Si avvicinò a me dicendomi: ‘Mi ha chiesto di andare a nuotare nell’altra pozza’ ‘nuotare ? risposi, ridendo’. ‘vai pure se ti va’, si girò verso Ilir e gli disse: ‘Ok’ e cosi dicendo s’incamminò, completamente nuda, lungo il sentiero seguita dai due albanesi. I due singoli parlottarono tra loro e dopo alcuni minuti si avviarono anche loro al seguito del terzetto. Dopo circa un’ora vidi tornare i due albanesi si avvicinarono dicendomi: ‘ tua moglie torna tra poco’. Passò un’altra ora quando vidi spuntare Anna dal boschetto, si mise a sedere davanti a me allargò le gambe e mi fece vedere la fica’. Era tutta slabbrata’ ‘Non male il pomeriggio’ disse ridendo”adesso ti racconto tutto’ nel frattempo tornarono i due singoli si vestirono e uno di loro scrisse un biglietto e lo lasciò su un sasso poi se ne andarono senza salutare. Stronzi pensai sicuramente si sono divertiti con Anna e adesso neanche una buona sera’.

Anna una volta rimasti soli raccolse il biglietto e iniziò il racconto. Nel breve tratto di sentiero da percorrere Ilir spiegò ad Anna dove abitavano e la invitò ad andarli a trovare di sera, lei rispose che fosse andata nella casa di campagna nel paese vicino a loro ci sarebbe andata volentieri.

Appena arrivati al laghetto Ilir la fece inginocchiare e le mise il cazzo in bocca. Bastarono poche leccate per procurargli una formidabile erezione, la fece appoggiare ad uno scoglio e la penetrò, era molto violento le sue spinte la facevano godere, mentre la scopava le strizzava le tette procurandole un sottile dolore che si trasformava in una crescente libidine poi venne riempendole la fica. Si spostò e lasciò il posto all’amico, il quale pretese pure lui un pompino, poi la mise alla pecorina e cominciò a scoparla non era violento come Ilir ma aveva un cazzo di notevoli dimensioni, soprattutto in larghezza. Anna si sentiva sfondare la figa ed ebbe un intenso orgasmo anche lui venne regalandole la seconda sborrata in fica.

Anna si sciacquò nel laghetto poi alzò gli occhi e vide i due singoli, avevano i costumi abbassati e le mostravano i loro cazzi duri. Gli albanesi si allontanarono e lei provò a seguirli, ma uno dei due la bloccò prendendole un braccio. Anche l’altro si avvicinò e le disse: ‘Fai la brava adesso tocca a noi’.

Le misero i due cazzi davanti alla bocca e lei prese a succhiarli alternativamente, poi uno la fece sdraiare e le andò sopra e prese a scoparla, le diede pochi colpi e venne dentro di lei, il secondo la girò e punto decisamente al suo culo, non era molto dotato e non ebbe difficoltà a penetrarla, l’inculò a lungo dimostrando di avere una notevole resistenza, le toccava la clitoride e la fece godere poi si svuotò dentro di lei.

Anna si ripulì nuovamente nel ruscello, i due le fecero un sacco di complimenti e uno le disse ti lascio in mio numero di telefono, abito in un paese qua vicino e conoscono gente che ti farà divertire.

Autore Pubblicato il: 13 Febbraio 2004Categorie: Senza categoria0 Commenti

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