Ho traslocato da un mesetto nel nuovo appartamento…
Per quanto sia capace di sbrigare ogni faccenda domestica, purtroppo non riesco a conciliare il mio tempo libero con le necessità effettive… è capitato quindi, diverse volte, di dovermi stirare una camicia alle cinque del mattino o che il livello di guardia della polvere venisse superato per causa di forza maggiore!
Circa un mese e mezzo fa ho deciso, finalmente, di mettere un’inserzione e cercare una colf o una persona ad ore che mi alleggerisse di qualche peso quale la stiratura e le pulizie bisettimanali!
In tre giorni ricevetti una ventina di telefonate.
Non potendo fare altrimenti, ho organizzato tutti i colloqui nell’arco di quarant’otto ore… sabato e domenica a conoscere persone e cercare di capire sino a che punto potevo fidarmi a lasciare le chiavi di casa ad un’estranea!
Dopo attente riflessioni e considerazioni ho optato per una ragazza italiana di ventiquattro anni… un metro e sessantacinque circa per una taglia quarantadue, una terza abbondante, mani curate, un bel sorriso e due occhi scuri e profondi…
‘Lavoro per pagarmi l’università…’ mi dice.
‘Infatti faccio solo il suo ed un altro appartamento…’ conclude.
La cifra vale il vantaggio… sette euro l’ora, la casa finalmente in ordine e la possibilità, tutte le mattine, di scegliere tra più di quattro camice quale indossare!
Passa circa un mese e lei mi chiede, con molta timidezza, se può approfittare della casa per completare la preparazione di un esame con maggior tranquillità di quanta ne avrebbe a casa sua…
‘Perchè no… Non ci sono problemi, se vuoi puoi anche accendere il pc e usare internet… tanto ho la ADSL 24 ore…’ le dico.
Per diversi giorni ho trovato un post-it sul frigorifero con i suoi ringraziamenti e gli orari durante i quali si era fermata a studiare… tutto normale, se non fosse altro per qualche lattina di coca e qualche merendina strafogata a scrocco!
Eppure qualcosa non mi convinceva… Ogni volta che rientravo dopo una sua “lezione” sentivo uno strano aroma… provavo una strana sensazione…
La settimana scorsa ho capito perché!
Preso dalla fretta e dai preparativi per una lunga trasferta, mi sono scordato di lasciar detto che sarei rientrato alle 16,00 invece che alle 20,00 come mio solito…
Parcheggio, scendo dall’auto e noto subito il suo scooterone parcheggiato davanti al cancello, ma… questa volta ci sono appesi due caschi, anziché uno!!!
Non do peso al particolare e salgo… ma già in ascensore ho il primo dubbio… se si è portata qualcuno a casa senza dirmelo mi incazzo come una furia!
Infilo la chiave nella … e giro… clack!
… nessuno! NESSUNO!?!?!?
Come nessuno??? Entro e la porta si chiude da sola dietro di me… in sala trovo due giacche su di una sedia e due bicchieri sul tavolo, ma di Sandra nemmeno l’ombra!
Mi sfilo il Barbour e lo getto sul divano… mi accendo una sigaretta in piedi in mezzo alla camera come un cretino mentre cerco di capire cosa succede!
Sarà in bagno?… Provo ad aprire la porta lentamente… nulla. Nel momento in cui credo di essermi sbagliato sul suo giorno di “studio” sento un rumore di stoffa che viene dalla camera da letto…
Faccio il corridoio talmente in fretta che mi cade la sigaretta dalle mani e non la raccolgo neppure.
Quando arrivo sulla porta la scena che mi si presenta è da film hard core…
Sandra e la sua amica sono sedute sul letto ed entrambe, con la gamba destra, stanno sulla gamba sinistra dell’altra… con le braccia dietro il corpo si tengono appena sollevate dal materasso… e tra loro c’è un fallo di gomma! Di quelli lunghi e a due teste… flessibili… ed entrambe lo hanno infilato nelle loro passerine rasate… aiutandosi con le braccia si muovono una verso l’altra come se il coso di gomma fosse il pene dell’altra e si penetrano a vicenda con un gemito per ogni colpo che danno!
Sandra ha la testa riversa indietro, ma mi vede subito, e… non smette! Anzi, appena si rende conto che sono dentro la camera comincia ad ansimare ed a ripetere all’amica: ‘è arrivato un cazzo vero… è arrivato un cazzo vero…’
Resto impalato a fissarle mentre l’eccitazione mi sale sino alle orecchie e mi bagno le mutande al pensiero…
Apro la patta e lo tiro fuori già duro e pronto…
Mentre con la destra percorro il mio pene, con la sinistra slaccio la cintura ed il bottone, facendo scivolare giù i pantaloni.
Aiutandomi con i piedi mi sfilo le scarpe e scavalco l’ostacolo “braghe” dirigendomi, mentre mi masturbo, verso il letto…
Sandra si è sfilata l’attrezzo dalla cosina aperta e lo spinge con una mano dentro la sua amica, mentre con l’altra si stropiccia con forza il clitoride rosso e sporgente.
Quando arrivo ai bordi del letto appoggio un ginocchio sul materasso e resto in piedi davanti a loro con il mio coso diritto proprio sulla faccia dell’amica di Sandra… così, mentre mi masturbo, lei comincia a leccarmi lo scroto e quei tre centimetri che lo collegano al mio buchino di dietro.
Dopo tre o quattro minuti di questa tortura non resisto più… faccio il giro del letto e mi piazzo dietro a Sandra che, carponi, sta leccando la figa della sua amichetta tenendole il coso infilato dentro ed un dito completamente dentro l’ano… Cercando di adattarmi ai suoi movimenti, mi appoggio alle sue natiche e le afferro forte… appoggio la punta sulla sua … aperta e mi infilo tutto dentro di lei.
è così bagnata che sembra di infilarlo in un bicchiere d’acqua… riesco a malapena a dare una decina di colpi quando lei, con un movimento secco, si sfila il mio coso da dentro e smette di leccare…
Si gira indietro e, con tutti i capelli attaccati alla faccia dal sudore, mi dice: ‘fottimi dietro, ti prego…’
Molla per un attimo l’attrezzo di gomma che pompava nella figa della sua amica e afferra il mio coso fradicio del suo umore.
Appoggio la punta al buchino rugoso… pauroso! Chissà quante volte deve averlo preso dietro… è entrato come se fosse stato aperto con un dilatatore ginecologico…
Appena è tutto dentro sento la cappella che comincia a sfregare contro le rugosità interne del retto, stretto e caldo…
Lei sfila il dito dal cul0 dell’amica e comincia ad infilarsene due nella sua cosina…
Paurosamente veloce… nel giro di quattro o cinque minuti ci ritroviamo tutti e tre ad ansimare ed ululare dal piacere… prima l’amica, poi Sandra e poi, con una sb0rrata densa e fiottosa, io… tre orgasmi a catena!
Dopo qualche risata ed un paio di sguardi complici, ci siamo ricomposti e sono andato a fare un caffè.
Sandra, preoccupata, mi ha subito chiesto se era il caso che mi restituisse le chiavi di casa e togliesse il disturbo… secondo voi cosa le ho risposto?
Wish