Ciao, questo è il mio primo racconto e spero vi piaccia, ma prima di cominciare vi spiego come mai mi chiamo consigliere spirituale, dovete sapere che io ho molti amici, più donne che uomini, questo perché a detta loro capisco le donne e quindi loro mi cercano per confidarsi ed avere consigli su come comportarsi con il proprio patner.
Adesso comincio il mio racconto, quando avevo 24 anni conobbi una ragazza che chiamerò Rosa, di 19 anni, lei era bassina, portava la terza di reggiseno, snella e con un culetto davvero sodo, praticamente una bella ragazza davvero, dopo i primi incontri accidentali, abbiamo fatto amicizia e ci siamo scambiati i numeri di cellulare, quindi abbiamo cominciato a messaggiare e a sentirci più volte al giorno.
Tra di noi stava nascendo una bella amicizia.
Un giorno tramite sms, mi invita a casa sua a prendere un caffè e io accetto molto volentieri, era febbraio, faceva abbastanza freddo ma quando entrai da lei la trovai con un pantalone di tuta molto aderente e un top senza reggiseno sotto (effettivamente in casa c’era caldo perché aveva i riscaldamenti accesi), appena la vidi le feci subito i complimenti, dicendole che stava davvero molto bene, e devo dire che quando si gira per farmi strada verso il divano la mia visione migliora ancora dato che il pantalone esaltava le sue forme e lasciava intravedere un minuscolo perizoma.
Una volta sul divano cominciammo a parlare del più e del meno, dopo un po’ mentre lei stava preparando il caffè non ho potuto fare a meno di chiederle se era fidanzata, lei mi rispose di si, anche se al suo ragazzo lo vedeva solo una volta al mese perché abitava in un’altra città, io le confesso che non sarei stato capace di vivere una storia a distanza, lei mi risponde che anche per lei è molto difficile, molte volte avrebbe bisogno di avere accanto un uomo e invece si ritrova da sola, il telefono non basta, ha bisogno di averlo accanto.
Per prendere il caffè ci accomodiamo in cucina e li continuiamo a chiacchierare, mi racconta che in questa casa è in affitto e la divide con una sua collega universitaria, ma che c’è pochissimo e quindi è quasi sempre da sola.
Dopo un po’ che chiacchieriamo mi dice che ha mal di schiena, il fatto che passa molte ore della sua giornata sui libri le provoca questo problema, io allora mi offro di farle un massaggio dato che me la cavo abbastanza. Lei mi fa capire di vergognarsi un po’ ma dopo la mia insistenza accetta.
A quel punto le dico di distendersi a pancia in giù nel letto, togliendosi il top perché altrimenti non lo avrei potuto fare, io mentre lei si spogliava avrei aspettato fuori la stanza. Appena fù pronta mi chiamò, ed io cominciai a massaggiarla, inizialmente le massaggiai le spalle ed il collo per farla rilassare, era molto tesa probabilmente per la situazione, dopo un po’ cominciai a scendere lungo la schiena, le mie mani percorrevano la sua schiena facendo delle rotazioni dal centro verso l’esterno, più di una volta le sfiorai i lati del suo seno, ma lei non ha avuto alcuna reazione, sembrava sempre più rilassata, quasi si stesse addormentando, nella stanza c’era uno strano silenzio, si sentivano solo i nostri respiri.
Quindi continuai a massaggiarla e arrivai alla zona lombare, a questo punto lei si è contratta e mi ha detto che quella era la parte in cui aveva più dolore, io allora le dico di non preoccuparsi che avrei insistito di più su questa parte, però al fine di massaggiarla bene avrei dovuto abbassare un po’ il pantalone, perché i massaggi li dovevo fare anche più bassi, lei mi dice che è d’accordo, quindi io approfittando un po’ della situazione lo abbasso di una decina di centimetri.
Fino a quel momento la gestione della situazione da parte mia era stata semplice, mi piaceva da morire toccare la sua morbida pelle e assecondare le sue forme con le mie mani, ma adesso, al solo sguardo del perizoma che era rimasto scoperto quando ho abbassato il pantalone mi stavo cominciando ad eccitare, non potevo non guardare quel filino che si perdeva tra le sue chiappe, aveva un culo da favola e io lo avevo davanti ai miei occhi mezzo scoperto, quasi non ci credevo.
Cominciai a massaggiare la parte, le mie mani si muovevano su di lei, la massaggiavo lungo la colonna vertebrale e piano piano scendevo sempre di più, prima cominciai a sfiorare il perizoma, poi lo cominciai a spostare un po’, poi infilai un po’ della mia mano sotto l’elastico, con un mio dito che ad ogni massaggio finiva all’inizio della spacca delle sue chiappe. Non ce la facevo più, mi era diventato davvero duro, invece lei sembrava non reagire, io non avevo nessuna voglia di smettere e quindi continuai a massaggiare, dopo quasi 2 ore, lei con una voce molto pacata mi dice che adesso si sentiva bene, ero stato molto bravo e mi chiede di uscire cos’ si sarebbe rivestita e cambiata perché non era più presentabile, io faccio finta di non capire e le chiedo il perché, ma lei mi risponde che si doveva cambiare perché era sudata’
Esco dalla stanza e mi accorgo che era evidentissimo quanto fossi eccitato, dopo qualche minuto lei viene nel salotto vestita con una camicia leggermente sbottonata e un paio di jeans, la prima cosa che mi dice è che era stata obbligata a cambiarsi, il mio massaggio era stato superlativo, l’avevo portata nel mondo dei sogni. Io la ringrazio per i complimenti e a malincuore le dico che devo andare via perché si era fatto tardi (non volevo neanche fare vedere che ero eccitato, anche se forse lo aveva già notato), così le do un bacio sulla guancia per salutarla, lei ricambia e mi lascia dicendomi, se per te non è un disturbo ti chiamerò quando ho bisogno di un massaggio, io le rispondo che sono a sua completa disposizione’
La storia continua’
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