Leggi qui tutti i racconti erotici di: alexis415

Passarono diversi giorni e il ricordo di Enzo che mi aveva sfondato tutto era ancora vivo. Certo che era veramente ben dotato e poi aveva una eiaculazione molto abbondante. Ogni volta che pensavo a lui, mi veniva voglia e decisi di chiamarlo. Mi rispose con un ‘ciao come stai?’ avevo rotto il ghiaccio e gli dissi che stavo in casa a studiare perché tra qualche giorno avrei dovuto sostenere un esame. La conversazione scivolava sul futile ed allora decisi di affrontare subito l’argomento. Infatti gli chiesi se la sera era libero così avremmo potuto prendere delle pizze e mangiarle insieme a casa mia. Ci demmo appuntamento alle otto in pizzeria ma giunti li decidemmo di mangiare in ristorante. Dopo aver mangiato rapidamente pagammo e ci avviammo a casa mia. Lui non parlava ma mi seguiva e appena misi la chiave nella serrature sentii lui che si strinse a me baciandomi il collo.
Aprii subito casa e corremmo verso il letto, mi spogliò e io rimasi nudo davanti a lui. Fu molto contento nel vedermi tutto depilato e che avevo indossato un tanga. Senza dire altro mi prese per la nuca e mi spinse violentemente sul suo cazzo. Lo presi subito in bocca, non vedevo l’ora, sentivo che si induriva sempre di più, la sua cappella urtava le mie tonsille e qualche volta mi faceva tossire, godevo moltissimo, poi mi fece girare mi lecco bene il mio buchetto e mi penetrò in un solo colpo. Sentii un dolore lancinante ma nello stesso tempo un piacere intenso. Sentivo il dolore e il piacere che si mescolavano dando una sensazione bellissima. Mi scopò a lungo poi si fermò si mise col il suo cazzo sulla mia faccia e cominciò a masturbarsi fino a spararmi sul viso tanto liquido caldo che avidamente presi in bocca. Gli ripulii bene la cappella godendo fino all’ultima goccia.
Ci stendemmo sul letto per prendere fiato, godendo ancora. Passarono circa 20 minuti trascorsi in silenzio quasi in dormiveglia poi Enzo si alzò dicendomi che ero una bella troia e che sarebbe venuto più spesso a trovarmi. Mi prese la mano e se la mise sul suo bel cazzo che era moscio ma allo stesso tempo tonico e pronto a rindurirsi. Infatti dopo poco sentii la cappella che si ingrossava e allora lo presi subito in bocca. Gli feci un pompino lunghissimo e lo sentivo miagolare dal piacere. Si stacco da me mi stese sul letto mi allargò le gambe e mi scopò. Godevo moltissimo a vedere la sua faccia che si contorceva dal piacere fino a che con un urlo mi venne tutto nel culo. Dopo poco si alzo, si rivestì e salutandomi andò via, io rimasi nel letto e sentii che il suo abbondante liquido mi iniziava a uscire dal culo, misi una mano sotto per raccogliere qual nettare per poi ingoiarlo e mi addormentai soddisfatto con quel sapore di sborra in bocca.
Passarono alcuni giorni ed arrivò la fatidica data dell’esame, mi presentai all’università un po’ teso ma con la consapevolezza di essere ben preparato e deciso a superare l’esame. Infatti fui uno dei primi ad essere chiamato, e sostenni un brillante esame. Uscii dall’aula molto felice del risultato, avevo superato forse l’esame più difficile del corso di laurea e mi avviai pigramente verso casa. Quella sera volevo festeggiare e decisi di uscire in cerca di avventure. Mi preparai di tutto punto, mi depilai e indossai un perizoma e un collant, poi misi pantaloni una maglietta con maglioncino e verso le 23 uscii. Entrai in macchina e mi avviai in un luogo appena fuori città dove solitamente si incontrava. Mi fermai e rimasi in attesa, dopo un po’ si avvicinò un auto con due persone, mi guardarono ed io guardai loro erano due di circa 50 anni, ripassarono abbagliandomi con i fari ed io istintivamente li sorrisi, si avvicinarono e iniziarono a parlarmi. Mi disserro che avevano voglia di passare un po’ di tempo con una persona carina, io gli sorrisi e continuammo la conversazione. mi dissero che erano due attivi e volevano farsi una bella scopata, io non cercavo altro ma dissi loro che non sapevo dove andare e se loro conoscevano un posto dove appartarci. Loro mi proposero un garage di proprietà di uno di loro, posto tranquillo dove avremmo potuto stare in libertà. Ci avviammo e dopo circa 5 km raggiungemmo un parco con delle villette, entrammo in una di queste, scendemmo dall’auto e ci avviammo verso questo garage. Io ero impaurito, stavo con due sconosciuti in un posto isolatissimo e se avessi gridato nessuno mi avrebbe sentito. Ma ero eccitatissimo all’idea di stare nelle mani di due uomini. Entrammo nel garage, chiusero la porta dietro di me e accesero la luce. Vidi questo posto non male anzi anche ben attrezzato con un divanetto e degli scaffali. Uno dei due si avvicinò a me e senza parlare iniziò a toccarmi il culo, io subito gli misi una mano sul cazzo e iniziai a liberarlo dai pantaloni. L’altro si sedette ed iniziò a guardarci. Ricevetti un bel complimento quando mi spogliai tutto per il collant e il tanga che indossavo ma non feci in tempo a rispondere che mi trovai con il cazzo in bocca . iniziai a succhiare questa bella cappella già dura, sentivo l’odore agre del cazzo che mi entrava nelle narici e iniziavo a godere per la situazione intrigante. Mi fece mettere poi a pecorina sul divano e mi iniziò ad inculare. L’altro si iniziò a denudare e mi guardava mentre venivo sbattuto dal suo amico. Mi piaceva sentire quel cazzo nel culo, cercavo di muovermi assecondando i movimenti del mio montatore e dopo qualche botta ancora più violenta iniziò a gridare venendomi copiosamente nell’intestino. Si staccò da me dicendomi che lo avevo fatto ben godere. A questo punto si avvicinò l’altro il quale comincio a toccarmi le natiche e poi iniziò a sculacciarmi sempre più forte. Mi sculacciava e mi insultava fino a che mi fece il culo rosso. Io non reagii ma ero eccitatissimo della situazione. Quando si stancò di sculacciarmi, si allontanò e sfilò dal suo pantalone la cintura e mi disse che le sculacciate erano solo l’antipasto di quello che mi avrebbe fatto. Infatti si avvicinò e con la sua cintura iniziò a scudisciarmi. Io sentivo un profondo dolore, sentivo la pelle che si dilatava sotto i colpi della cintura soffrivo ma era bellissimo. Dopo circa una trentina di scudisciate mi prese mi fece sdraiare per terra su una cerata e mi piscio a dosso. Io ero impossibilitato a avere una qualsiasi reazione ma in verità la situazione mi piaceva sentivo il piscio caldo che andava sul culo rosso e livido dalle scudisciate e mi dava un forte sensazione di bruciore. Mi lasciarono così per un quarto d’ora senza rivolgermi la parola mentre tra loro ridevano di me . poi quello che mi aveva frustatosi avvicinò e mi disse che avrei dovuto fargli indurire il cazzo con la mia bocca. Ci misi tutto me stesso e dopo un po’ sentiii una minima reazione alle mie sollecitazioni. Appena un po’ duro si stacco e iniziò a masturbarsi molto violentemente e mi versò la sua sborra nella mia bocca. Rimanemmo così ancora per qualche minuto poi mi diedero una asciugamano e mi dissero in modo brusco di rivestirmi che se ne volevano andare. Io ubbidii e mi rivestii e uscimmo dal garage. Mi riaccompagnarono senza dire una parola e quando arrivammo alla macchina mi dissero solo che li avevo fatto divertire che ero una brava troia e se volevo stare ancora con loro sapevo dove trovarli. Entrai nella mia macchina mi sentivo tutto attaccaticcio ma fondamentalmente contento e felice di essere stato trattato come una troia.
Alexis
Per commenti : alexis415@hotmail.com

Autore Pubblicato il: 2 Aprile 2012Categorie: Senza categoria0 Commenti

Lascia un commento