Leggi qui tutti i racconti erotici di: Staff Millù

La strada era vuota, solo le luci degli edifici limitrofi, illuminavano l’asfalto scuro.
Non esisteva nulla che poteva disturbare il nostro viaggio.

All’improvviso Antonio mi chiese di aprire le gambe’
La notte era già inoltrata ed il vino circolava da diverse ore nel mio sangue.

Non esisteva niente per me, né l’automobile, né la superstrada’sentivo solo la sua presenza e la sua mano che furtivamente scivolava tra le mie cosce fino ad arrivare al centro del mio mondo.

Le immagini che le stelle disegnavano nel cielo, saltavano sul cruscotto della macchina, mentre io mi agitavo sentendo le sue dita scivolare ritmicamente ed incessantemente’non aveva nessuna pietà e questo mi piaceva!

Potevo contraccambiare e regalargli gli stessi piaceri, ma era troppo bello ricevere tutto ciò, senza nessuna fatica!
Un’indolenza lussuriosa, che mi faceva sentire bene.

Non riuscivo a rimanere ferma, avrei voluto essere in un prato per poter sdraiare Antonio e ricambiare la sua gentilezza, ma non potevo’

Allora cercai di controllarmi e’.
Le mie grida erano forti ed Antonio, non riusciva più a resistere dalla voglia di cambiare gioco!

Allora decidemmo di uscire dalla superstrada e ci ritrovammo in una stradina di campagna, deserta come la superstrada, ma più adatta per fare l’amore.

Non sapevamo nessuno dei due dove eravamo ma sapevano benissimo cosa volevamo.

L’automobile era adatta alle nostre acrobazie che durarono per ore.

Arrivò il giorno e decidemmo di rientrare nella superstrada’ora qualche macchina ci accompagnava nel nostro cammino.
Io dormivo e sognavo’una notte sulla superstrada deserta e una mano,che giocava, da accarezzare!

Autore Pubblicato il: 9 Febbraio 2004Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

Lascia un commento