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Lei lo aveva voluto, da sempre’. Poco più che quarantenne, separata, due figli, una donna molto piacente, sempre elegante, fisicamente come tante, capelli biondi, bel seno anche se un po’ appesantito dall’età, una pelle morbida da adolescente, lui quasi 50 anni, non alto, non bello, molto ben dotato, e con un carisma che lo rendeva interessante agli occhi di molte donne giovani e meno giovani. Abitavano in due località vicine del Lago di Garda.
Lei lo aveva voluto, nonostante i rifiuti di lui, il fatto che non la cercasse mai, che si negasse spesso alle sue richieste, ma lei si era follemente persa in quegli occhi che la possedevano senza toccarla. Per lui negli anni aveva fatto tutto, i pompini con ingoio che negava al marito, aveva concesso la sua verginità anale, si lasciava sculacciare ricavandone anche un piacere che non avrebbe mai pensato e quando lui chiamava lei non si negava mai
Ma negli ultimi mesi le cose erano cambiate, lui le ripeteva che la voleva più troia, più disponibile,
una sera le telefona e le dice: ‘ ho un amico che vorrebbe farlo in tre. Che ne dici?’ Lei rimane di sasso, non ha parole, sa che la domanda prevede un’unica risposta, ma nessun suono le esce dalla bocca. Finalmente, pur con salivazione a zero lei risponde ‘Va bene, come vuoi tu’. Lui soddisfatto le conferma l’incontro per il sabato successivo ed alle sue richieste di chi è l’amico, se lo conosce, quanti anni ha, come è fisicamente la risposta è sempre la stessa ‘.’ Lo vedrai sabato’.
Il fatidico sabato arriva troppo velocemente per lei, il pomeriggio parrucchiere, estetista, non sa cosa mettersi, sceglie un completino perizoma e reggiseno di pizzo neri, autoreggenti nere, un tubino elegante, trucco leggero e aspetta. Lui arriva alle 20, sale in macchina e si dirigono verso un motel, lui scende, prende la chiave della camera e si avviano; entrati la fa spogliare e si spoglia, la bacia, la accarezza, lei si bagna subito, è tesa ma molto eccitata e timidamente gli chiede ‘ cosa vuoi che faccia?’ la risposta le gela il sangue nelle vene ‘Tutto. Stasera sei la nostra troietta, hai bocca, figa e culo da usare’ lei cerca di ribattere ‘ No, nel culo no, l’ho dato solo a te’ laconica la risposta ‘bene lui allora sarà il secondo’.
Mentre sono intenti ai primi baci e alle prime carezze si sente bussare, lui si alza, apre la porta, ed entra un’altra persona, ai spoglia, e sale sul letto dall’altro lato lasciando lei nel mezzo. Quattro mani, due bocche su di lei, uno le mordicchia i capezzoli mente l’altro la masturba e inserisce prima due poi tre dita nella figa bagnatissima ‘. E proprio mentre inizia a godere di questa nuova situazione lui avvicina la bocca al suo orecchio e le sussurra ‘ adesso mi metto qui in parte voglio vederti come lo fai godere’ lei spalanca gli occhi ‘ No no voglio te con me ‘ un sorriso e si è già spostato.
L’altro la sta leccando fra le gambe, lei è combattuta fra il piacere che sente crescere in lei e il dubbio di non farcela. Poi l’altro le prende la mano e l’appoggia sul suo cazzo duro, non è lungo come quello cui è abituata ma bello largo, Ecco adesso sale con la lingua, le lecca la pancia, i capezzoli, il seno, il collo, cerca la sua bocca ma lei si sposta, il bacio no. Ma nella stanza sente la voce del suo amore che pronuncia forte e deciso il suo nome ‘Elena !!!!’ no non può chiederle anche questo, si gira verso di lui come per chiedere aiuto ma lui le fa un segno inequivocabile con la testa; ha capito, guarda negli occhi il suo momentaneo amante, avvicina le labbra alle sue e infila la lingua nella sua bocca; nello stesso istante sente il suo cazzo farsi strada in lei, entra lentamente fino in fondo, movimenti prima leggeri poi sempre più forti, si sente scopata fino in fondo, incomincia a godere della situazione, lui continua per un po’ poi si ferma e lo toglie, lei si avvicina e lo prende in bocca, sente il profumo dei suo umori, è eccitata adesso, è sempre stata brava con la bocca e lo vuole dimostrare anche al nuovo amico poi gli sale sopra e se lo infila da sola, lo cavalca velocemente, sente l’orgasmo arrivare, non l’avrebbe mai pensato ma arriva, intenso, irrefrenabile.
Ansante cerca di recuperare almeno parte della sua lucidità ma poche parole dette al suo orecchio la riportano alla realtà ‘Adesso voglio il tuo culo’ lei cerca di sottrarsi ‘No è troppo grosso mi farebbe male’ ma le basta girarsi e incontrare lo sguardo del suo amore per capire. ‘ Si mette in ginocchio, pronta, l’unica cosa che sa dire è ‘Ti prego, fai piano’. Sente la pressione del cazzo aprirla, respira affannosamente, cerca con delle piccole spinte di favorirne la penetrazione, lentamente ma senza indecisioni entra in lei, le fa male, a momenti le manca l’aria ma non può e non deve fermarlo. Arrivato in fondo si ferma, poi inizia con movimenti lenti e brevi, poi aumenta, lei vorrebbe urlare ma il piacere la travolge, mentre ancora una volta cerca l’aria a bocca aperta sente l’altro cazzo entrare in contatto con la sua lingua, finalmente anche lui ‘..adesso succhia lecca con il ritmo che le da il cazzo ben piantato nel culo, le fa male ma le dona anche tanto piacere.
Ecco lo toglie, si avvicina e mentre uno le riempie la bocca sente i caldi getti dell’altro sul suo viso,
si sente troia, come non mai, sorride al suo grande amore, è soddisfatta, orgogliosa di se, della sua femminilità del suo essere donna.

Autore Pubblicato il: 14 Giugno 2009Categorie: Racconti di Dominazione0 Commenti

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