Superetero
“Non so fare i pompini!” mi urla Valeria, cercando di sovrastare la musica assordante.
“Non so fare i pompini!” mi urla Valeria, cercando di sovrastare la musica assordante.
A volte, anche quella che si preannuncia essere una noiosa cena con due clienti, può avere risvolti interessanti...
Diana apre la porta di casa, trascinando nell’appartamento l’uomo che la segue. Ha ripetuto più volte di chiamarsi Marco: Diana non presta molta attenzione ai nomi.
Restare sole col capo può essere una pessima idea... o no?
Lui, elegante uomo maturo dalla personalità dominante. Lei, giovane donna spigliata alla ricerca di sensazioni quasi dimenticate. Due sconosciuti, un treno, un incontro casuale.
Entro nella discoteca piena di gente: un’onda umana che si dimena scomposta sotto luci multicolori, tentando invano di seguire con il corpo il ritmo incalzante della musica. Tra di loro, per nulla interessato a tutto questo, so che ci sei tu.
Assaporandomi attraverso Lui, ripenso alle prime parole che gli ho sentito pronunciare: "Sarai mia, e mi basterà un dito per averti".
Ci conosciamo da molto tempo, ma non ci siamo mai visti. Ci separano 20 anni, che marcano la tua maturità e la mia freschezza, e molti più chilometri. Oltre, ovviamente, ad una tua totale fedeltà alla donna che hai scelto di sposare. L’hai ribad...