Circa Idraulico1999

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Rivelazioni interiori

Lei si delizia quando lui la denuda, ammira e apprezza come Gesuino la sveste, come quei palmi l’accarezzano facendole sperimentare brividi magnifici, palpiti unici e tremiti irripetibili, come s’introducono dentro di lei e come l’impugnano, gesti che fanno innegabilmente la differenza agli occhi d’una donna. I palmi laboriosi e logorati di Gesuino, sono indiscutibilmente mani ferrate, concepite per amare.

Luminosa e sincera

Lui la reggeva afferrandola per le anche ancora protette dalla gonnella, conducendola adagio in quella lasciva sgroppata, immergendo la faccia tra quei seni, sentendola distintamente gemere mentre lei lo intaccava rigandogli con le unghie il dorso. Sei una piccola gatta selvatica, indisciplinata, disubbidiente, ribelle e poco socievole: quelle definizioni caddero mescolandosi e svanendo tra di loro.

Accordo onorato

Io gli agguanto il cazzo fra le mani, perché voglio farlo godere in maniera diversa guardandolo in viso: mi piace osservarlo quando gode in modo così maschio e naturale, io adoro questo gesto, sicché lo faccio sborrare sulle mie tette e in parte sulla mia faccia, perché lui gemendo in modo appassionato ed entusiasta mi riversa addosso la sua lattescente sostanza.

Percezione di potere

Io ti sfioro la schiena, le chiappe, ti contorno con le mie gambe, tu cominci repentinamente a oscillare con fervore, fino a sborrare la tua corposa e candida essenza sul mio addome, con un lungo e gustoso lamento di puro e di schietto libidinoso godimento. Io ti squadro estasiata, ti sorrido deliziata e infine t’asciugo con un canovaccio.

Animo rinfrancato

Voglio assaggiare la tua sborrata, desidero berla fino all’ultima goccia, così accade, perché quell’atto conclusivo mi regala un enorme e sconfinato piacere. La tua sborrata mi riempie in parte le tette e l’addome, scivolando in fine di sotto penetrando con un lungo rigagnolo, depositandosi in ultimo fra i riccioli della mia pelosissima e odorosa fica.

Non sono riuscito a trattenermi

Lei aveva un fisico dalle forme armoniose, minuto e persino scattante, un piacere grandioso e magnifico per gli occhi, perché profumava d’olio per bambini e di bambole, eppure il suo sguardo ingannava, raggirava e abbindolava, per il fatto che tradiva una malizia e una provocazione che non aveva nulla a che fare con il candore né con l’innocenza.

Di |2020-09-23T14:11:42+02:0019 Settembre 2020|Racconti Erotici|

Accattivante visione

Io t’ho sentito strillare, però ho capito ben presto che era piacere, giacché anche l’altro ci stava provando gusto, dal momento che lo intuivo dettagliatamente dalle contrazioni del viso, perché era vicino all’orgasmo per innaffiarti come una sgualdrina, no, perché quello lo volevo io, la tua lattescente sborrata finale era la mia affermazione suprema, il trionfo sommo, la giusta ricompensa.

Di |2020-09-23T14:12:51+02:0018 Settembre 2020|Racconti Erotici|

Creatura inottenibile

Percepisco le sue mani che sollevano la mia gonna, io là di sotto non porto mutande, questo Sandro lo apprezza e gradisce parecchio, perché mi sfonda con un colpo perentorio e con un brontolio d’oggettivo e libidinoso apprezzamento, mi comunica infine che ho una deliziosa, esemplare e pelosissima nera fica, tutta da esplorare e da scassinare.

Sorsi di beatitudine

Quest’inusuale status favorisce rapidamente l’orgasmo vaginale di Eleonora, poiché lei può placidamente orientare il suo corpo secondo l’angolazione che le permette d’avvertire il piacere maggiore. La zona anteriore della sua fica viene particolarmente sollecitata, rendendo infatti quest’ubicazione propizia alla stimolazione del punto G.

Immatura e inconsolabile

Edoardo si considera realmente un privilegiato, nonostante la mia giovane età io ho un insaziabile e un inesauribile appetito sessuale, perché dice che non riesce a spegnermi. La mia pelosissima e nerissima fica lo fa sragionare in modo sproporzionato. La cena prosegue annaffiata da vino senza distinzioni di sorta, gli alimenti lasciati disidratare nel piatto.

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