Tratto da I Raccondi di Ramona
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ALLA RICERCA DI UN MASCHIO VERO
Mi chiamo Cinzia ho 38 anni sono piccolina un pò sovrappeso, credo carina di viso e timida.
Sono sposata da 10 anni ho un figlio di 9 anni e un marito, Giacomo, affettuoso e dolcissimo, forse troppo.
Dai tempi del nostro fidanzamento Giacomo è sempre stato dolce e generoso, perfetto, però io nelle mie fantasie più segrete di donna avrei in fondo preferito che lui a volte fosse più deciso, più maschio, che mi imponesse il suo essere uomo e mi desse il senso di protezione per me indispensabile, invece Giacomo è forse un pò insicuro, ci mette molto a prendere le sue decisioni e rimanda sempre tutto, cosa che con gli anni mi da sempre più fastidio.
Abbiamo comprato casa ci siamo accollati un pesante mutuo e finalmente un anno e mezzo fa ho trovato un posto di lavoro anche io, presso una ditta di ristrutturazioni di stabili come segretaria di uno dei soci.
Gli uffici sono elegantissimi e in centro; mi vesto sempre in gonna e il capo è un tipo a volte simpatico e socievole a volte scontroso e antipatico a seconda dell’evoluzione del lavoro, ha 47 anni ed è sempre elegantissimo e interessante.
Ci sono volte che non si regge critica tutto e tutti e non gli va bene niente.
Circa un anno fà mi fece ribattere e stampare al computer 4 volte lo stesso capitolato di lavori, alla quarta volta ebbi un moto di stizza e accennai ad un rifiuto, lui si infuriò, io alzai la voce, lui si avvicinò minaccioso, io cercai di dargli uno schiaffo, lui si parò il colpo e mi prese forte il braccio, io mi bloccai, lui mi strinse forte come nessuno aveva mai fatto, diverso da Giacomo, mi baciò. Rimasi inpietrita non me lo aspettavo non sapevo che fare, lui lo prese come un assenso e mi mise la lingua in bocca, le gambe mi tremavano, pensai che avrei perso il posto che i soldi mi servivano, furono pensieri velocissimi mentre lui aveva preso a a toccarmi forte il seno, sospirai, non me l’aspettavo, lo prese per eccitamento. In meno di due minuti lui mi aveva preso per i capelli e mi aveva costretto ad un rapporto orale furioso, mi accorsi che ero bagnata. Ero inginocchiata davanti a lui seduto sulla sua poltrona con il suo attrezzo grosso e durissimo, il più grosso che avessi mai visto, nella mia bocca, sapevo che di li a poco sarebbe venuto ed ero in preda al panico, con Giacomo non l’avevo mai fatto fino in fondo, e ora pensai che se avessi sputato mi sarei sporcata il vestito, e poi come avrei fatto? Mentre pensavo questo il mio capo incominciò a venire ed io ad ingoiare, una due forse quattro volte, pensai che avrei vomitato invece non aveva un vero sapore era solo un pò acido. Mi vergognai ma la situazione era incredibile ed io mi ero bagnanta.
Lui si ricompose e fece finta di niente.
Vidi però che il bastardo aveva filmato con il telefonino il mio lavoretto obbligatorio.
( continua )
I RACCONTI DI RAMONA
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