Leggi qui tutti i racconti erotici di: borderline1980

Suona il citofono.. chi mi cerca a quest’ora, mi sto alzando adesso?
Rispondo, &egrave il mio uomo. Gli apro, indosso slip e canottiera.
Mi saluta al suo solito, pacca sul culo, mi tocca sopra lo slip, mi chiede..
– Ti sei fatta stamattina troietta? –
Mmmh, &egrave bastardo lo so, vuole che gli dica sempre quando mi faccio, a cosa penso, quante volte.. e un bacio che mi mangia la bocca, mi divora la lingua.
– Devi chiamare questo – mi dice all’orecchio.
– Tieni il suo numero di cellulare – e mi dà un biglietto da visita.
Non ho il tempo di rispondere, continua.
– Lo sai vero cosa voglio che tu faccia? – e va a sedersi sul divano.
Lo raggiungo di corsa e mi siedo al suo fianco, una gamba a terra, l’altra piegata, piedi scalzi.
Lo guardo con gli occhi della sua bimba, quelli che preferisce, perch&egrave vivi, curiosi, pericolosi, attenti a ogni sillaba che ora lui scandirà e lo sa.. lo sa quanto queste cose mi facciano acquolina tra le cosce. Sa che non gli dirò di NO, non stavolta, non ancora.

Mi sposta i capelli indietro, li passa tra le dita, ciocca per ciocca, le sue dita sulla bocca e ancora..
– Lo devi far bene, puttanella, voglio che tu ci giochi, con la tua voce, la mia bimba parla con la sua figa, vero?
Voglio che fai la puttana con questo ..
E lo dovrai fare adesso, perch&egrave adesso ho voglia di vederti fare la troia.. la mia troia.. –

Si apre la patta, si tocca.
Mi fa morire, cazzo.. mi fa sbrodolare.
– E se mi piace quello che sento ti farò godere puttanella di papi- ..

Mi dà il suo cellulare in mano, non esito un attimo.
Mi ero già fatta stamattina ma queste cose sono iniezioni di adrenalina, appena mi dà il VIA sa che lo farò godere, sa che non ho limiti, con lui, tutto, tutto.. e adora, mi adora quando sono così.
Lo guardo, non mi basta quello che mi ha detto e lui lo sa, sorride.
– Chi &egrave? – gli chiedo.
Scoppia in una risata.. scuote la testa..
– Cazzo, quanto sei curiosa, possibile? Chiamalo e basta, dai.. –
Lo amo e lo odio quando fa così, mi sta caricando come un carillon, ha girato tutta la chiave e ora la lascia per godersi la musica.

Faccio il numero.
Squilla.. uno.. due.. attivo il vivavoce.. Eccolo, la sua voce.
– Ciao, sono Grazia.. –
– Ciao bellissima, che piacere sentirti, ti aspettavo..
Mi aspettava? Penso.. Guardo il mio lui, se la ride il bastardo.
-Ah si, mi aspettavi? Per cosa? – rispondo..
Ride.. una bella voce, provo a immaginarlo..
– *** mi ha detto che sei una donna fantastica, calda, piena di voglie, una donna unica e speciale.. avrei una cosina molto piacevole da proporti.. anche ben pagata.. ma prima volevo sentire la tua voce, scambiarci due parole..-

Lui..
Lui continua a toccarsi il cazzo, lo fa piano, lo guardo.. gli occhi mi si illuminano, la pelle si scalda, mi mordo le labbra in una smorfia di piacere.. Vedere la sua mano che prende i coglioni, li tasta, li stringe.. e ancora che sale, tirando la pelle fino a coprirlo.. per poi tirarla a fondo e lasciare che io veda la sua cappella.. lo muove..

Mi metto comoda, mi appoggio allo schienale..
Parto..
– Sai, mi sono appena alzata ho fatto la dormigliona stamattina ma ora.. mi &egrave venuta una gran voglia di godere .. ti interessa? –
– Continua.. – mi dice.
– Mmmh.. mi abbasso la canottierina sotto il seno.. ho due tette bellissime.. tonde, sode.. le areole grandi, i capezzoli poi.. sono turgidi adesso.. duri come noccioline da addentare.. sai che voglia di morderli.. –
Una pausa.. con le mani le sollevo, le spingo sotto la lingua e prendo a leccarlo, a succhiarlo.
Voglio che senta.. mi faccio quasi male, il rumore &egrave forte..
Parte la danza del corpo, ancheggio, tiro indietro la testa.. i capelli in avanti e indietro, le mani.. mi accarezzo tutta.. fino alle natiche, tra le cosce, scostando lo slip e risalgo..
E ancora..
– Ho le dita bagnate del mio miele, delle mie perle di rugiada.. le sto passando sui capezzoli, ora in bocca.. sentissi che afrore.. odore selvatico.. di donna.. –

– Dimmi della tua figa Grazia, dimmi com’&egrave.. –
– &egrave depilata, liscia.. la pelle dorata, dentro di un rosa corallo sempre più scuro.. mmh, .. le labbra ora sono gonfie, larghe.. che voglia.. –
Sento un rumore metallico, la sua patta immagino.. si sta toccando.. che porco.. ma anche questo accelera la mia libido, la mia voglia di godere.
-Ora.. non ti racconto più.. ora mi sentirai godere, urlare e godere.. non resisto..-

Il mio uomo..
Si alza, va a sedersi sulla poltrona di fronte a me, ama questa visione.. sa come divento.. non vuol perdersi niente..
Si abbassa ancora di più, allarga le gambe.. gli piace toccarsi tra le chiappe.
Lo guardo e tiro fuori la lingua.. si, voglio che pensi a quando gli lecco il culo, a quanto mi piaccia spingere la mia lingua sul suo culo..

Ed ecco che parto.. la mano strofina, penetra, le dita.. due, tre.. mi riempiono i buchi..
Davanti .. dietro.. un attimo di sosta.. sono al massimo del piacere e lo sento.. sento l’orgasmo che arriva.. impetuoso.. mi sconvolge e urlo.. urlo da pazza, fuori controllo.. mi muovo e dimeno tutta.. frenetica.. culo, figa.. che si alzano e scendono..

Lui smette di toccarsi, non resisterebbe un secondo di più dal venire.. si gode il mio piacere, tenendosi stretto l’asta ora dura, durissima e mi guarda..

Riprendo fiato e sento.. sento la voce del mio sconosciuto.. ha goduto.. si, si.. ancora geme, ride..
-Grazia.. Grazia.. Grazia.. voglio vederti dal vivo.. che spettacolo sei.. mi hai fatto venire come un ragazzino.. accidenti! *** non aveva esagerato nel descriverti, sei una bomba.. uauuh..-

Si avvicina alla sua bimba.. tutta rossa in viso, avvolta ancora nel suo piacere, mi passa le dita sotto, le lecca..

– Dai, venite a trovarmi.. sono a Bardolino.. ho una villa sul lago.. se volete vi potete fermare a dormire… anche questo fine settimana, d’accordo?..-
Lo guardo, a lui la risposta.. annuisce..
-Va bene, verremo..-
Ci congediamo con lui ma so che il nostro piacere &egrave ancora da gustare..

-Brava la mia bambina, eri ispirata amore.. Fantastica e bella.. bella sei!
Dai, mettiti come piace a te, il tuo papi vuol godere con te.. vuol darti il suo cazzone, lo vuoi.. lo vuoi vero? –
Mi abbasso a carponi, testa sul tappeto e culo in alto.. certo che lo voglio, non ho spostato gli occhi da quella sbarra per tutto il tempo.
Si leva pantaloni, slip mi monta..
Lo prende in mano e me lo strofina.. davanti .. dietro..

– Dai.. muovi il culo.. prendilo adesso.. dai.. dai che ci piace così.. –
E spingo, sento le sue mani ora sui fianchi.. le mie lo cercano tra le cosce.. lo avvicinano prima nella figa, poi lo spingono indietro.. &egrave lì che lo voglio.. voglio godere con lui al massimo..
Grugnisce..
– Si.. siii.. il tuo papi te lo mette nel culetto.. dai.. sentilo.. senti come sforza.. –
E lo sento.. mi sta allargando.. lo tira fuori..
Poi ancora dentro.. più a fondo.. spingo il culo verso di lui..
La sua mano sui capelli.. mi tira a lui.. mi sbatte con più forza, sento i coglioni sbattere forte sulle natiche.. quel rumore ci fa impazzire.. aumenta.. e veniamo.. urlo.. urla.. urliamo..
Mi fa stendere a terra.. lui sopra..

Si avvicina al viso, mi gira verso di lui..
– Buongiorno gattina.. –
– Ciao papi.. –
Un bacio.
– Dai vestiamoci, ti porto fuori a mangiare.. –

Autore Pubblicato il: 17 Luglio 2008Categorie: Erotici Racconti0 Commenti

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