era già una settimana che ero sommerso dal mio lavoro purtroppo pieno di responsabilità, l’avevo conosciuta quado cercavo casa e lei me l’ha fatta trovare, un pomerigio mi chiamò e mi ha chiesto se ero sul posto di lavoro e se magari gli offrivo un caffè, ci siamo messi a parlare nel mio ufficio del più e del meno, non ricordo come ma siam passati, tra un discorso e l’altro a parlare di persone che andavano a letto dello stesso sesso, gli chiesi: ma tu andresti a letto con una donna?…lei mi rispose che era già successo, ha iniziato a descrivermi quel rapporto nei minimi particolari e nel frattempo vedevo che in lei saliva l’eccitazione da come mi guardava, io stavo per scoppiare, ci alzammo quasi d’impeto ed iniziammoa baciarci, io iniziai a toccarla e mi ritrovai la mia mano nella sua fighetta già calda e bagnata, non ne potevo più lei aprì la cerniera dei miei pantaloni epiano piano inizio a toccarmi poi si inginocchiò ed inizio a leccarmi il glande con un impeto che non ho potuto fare almeno di venirgli in bocca, dopo essersi asciugata le labra ed esserci baciati ed accarezzati abbassandosi i pantaloni mi chiese di penetrarla, appoggiò il pancino sulla scrivania, le spostai le mutandine da un lato ed iniziai a scoparla con un impeto furioso, gridava come una matta e mi incitava a sbatterla sempre più forte, raggiunse un orgasmo mai visto in vita mia, ci bagammo tutti e due colava dalle mie cosce e dalle sue un liquido semifluido ed abbondante, io stavo per scoppiare si girò verso di me mi baciò si rimise in ginocchio e cominciò a succhiarlo, per la seconda volta gli inondai la bocca di sperma, ci rivestimmo ci salutammo e lei con un semplice “è stato bellissimo” andò via.
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