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Il nostro primo bacio ha il sapore d’inesauribili e d’infiniti colori, ha persino lo spirito e la vivacità del sogno, il gusto del caff&egrave portato ai piedi del letto, la leggiadria delle carezze, delle coccole, del sesso e dell’amore. &egrave una porta che si chiude, un mondo, un intero universo che s’apre, adesso le mie mani ti spingono contro la parete, t’afferrano e ti prendono con forza, fintanto che le nostre bocche si mangiano scavandosi con la lingua alla ricerca della nostra primordiale essenza. La tua fica gonfia che s’apre al passaggio delle mie mani, che si divarica e cola, mentre le mie dita scivolano dentro con cautela fino in fondo, senza che le nostre bocche si stacchino lasciandoci il tempo per respirare, perché il nostro primo bacio ha il sapore d’infiniti colori, ha il sapore del silenzio, della sete insaziabile e della voglia senza sosta.

Attualmente di là c’&egrave il letto che ci accoglie, mentre le mie mani confuse non riescono a sfilarti quell’attrezzo di tortura che &egrave il reggiseno, tu m’accarezzi e m’aiuti, il tuo prospero seno balza tra le labbra e la lingua passandoci nel mezzo, scende sul tuo ventre e lentamente sfilo il tuo perizoma. Il foltissimo triangolino dei peli &egrave impresso alla perfezione, la mia bocca lo mangia, la mia lingua non smette di scendere e scosta quelle labbra ormai già aperte, con delicatezza e riguardo io divido le grandi labbra dalle piccole labbra, per non perdere né sprecare nemmeno una goccia del tuo nettare, del tuo intimo e unico sapore di femmina. Alla fine posso infilare la mia lingua di forza tra le tue cosce e nel tuo buco, giacché attualmente il tuo fiato e manifestamente mozzato dal piacere che provi, perché cominci ad ansimare. Le tue mani mi pressano spingendomi ancora più dentro di te: perbacco, se soltanto fuori in lontananza non ci fosse tutta quella gente a parlare, ti sentirei già gridare e spassartela di piacere.

Il nostro primo bacio ha il sapore d’immensi e di sconfinati colori. Il gusto della troppa attesa e della troppa sospensione, della sensibilità del tempo mai sprecato, della solitudine in mezzo a una folla, tenuto conto che in un solo gesto le tue mani mi rovesciano giù e adesso sono loro a dettare e a imporre la legge. Le tue dita affusolate strappano sennonché via i miei boxer e scendono a far vibrare le mie palle, mentre il tuo alito fa ingrossare il mio sesso. &egrave tuo, soltanto tuo, giacché puoi finalmente essere libera di prendermi con la bocca, in tal modo t’avvicini e la tua lingua assaggia la mia pelle ormai tesa al piacere estremo, le tue labbra inghiottono e mangiano. Tu succhi come non mi &egrave mai successo d’osservare prima d’ora, considerato che me lo fai gonfiare ancora di più nella tua bocca e i tuoi occhi scrutano il mio volto carico di gioia e di piacere. Io posso soltanto ripetere il ritmo inutile di non fermarti, di farmi godere così, eppure so molto bene che sono parole sprecate, perché tu non hai nessuna intenzione di perdere né di sciupare nemmeno una goccia del mio seme, perché insisti e continui a succhiare, ininterrottamente, senza sosta. Sei quasi senza fiato e succhi sempre più forte, la tua bocca si dimostra d’una bravura e d’una maestria divina in quest’arte, davvero impensabile e irrealistico, da non credere.

La tua mano afferra la base del mio cazzo e in tal modo te lo infili fino in gola, perché questo &egrave l’attimo esatto che appanna e che oscura la mente, io sragiono, quello in cui sento gonfiarsi, avverto spiccatamente che il seme tenta di salire cercando di erompere. Al presente nulla mi &egrave più chiaro né distinto, sono come anestetizzato dal piacere che sperimento, sennonché con un grido che fende il nostro ansimare io ti spruzzo innaffiandoti interamente la bocca della mia candida e vischiosa essenza vitale. Tu ti disseti con piacere, io m’accorgo distintamente che il liquido seminale al momento ti cola ai lati della bocca, colgo nettamente il profumo della tua fragrante fica riempire la nostra stanza, poi quando ti rialzi per osservare i miei occhi, che ridono dopo ogni orgasmo, sulla pelle non ce n’&egrave rimasta nemmeno una goccia. Il nostro primo bacio ha il sapore di sterminati colori, di profumo d’amplesso, d’eterna follia, di letizia e di serenità immensa, i nostri corpi infine si cercano, si mischiano e s’uniscono liberamente come non mai.

Tu attualmente sei sotto di me, io sono sotto di te, tu davanti a me, io dentro le tue chiappe, perché non c’&egrave attimo che non s’imprima nelle nostre menti e si scolpisca nei nostri corpi, giacché ogn’istante s’impossessa del nostro cuore, della nostra anima e del nostro spirito. Il tempo non &egrave più tempo, tenuto conto che non si contano più gli orgasmi, perché adesso la cosa più essenziale e più importante &egrave stare attaccati uno all’altra, pelle contro pelle, profumo nel profumo e cuore dentro il cuore.

Questi ultimi, difatti, sono orgasmi fatti di rapporti e di carezze, di baci dolci e di deliziose succhiate ai tuoi piedi, perché sono il punto culminate e decisivo del piacere di noi. Per sempre il mio corpo che si muove per il mondo ha il cuore che vive in questo nostro fare l’amore, per il fatto che il nostro primo bacio ha il sapore di sconfinati e di vasti colori, così come un nascondiglio intimo, un rifugio accogliente e d’un luogo sicuro.

In conclusione ha il sapore me, ha l’odore di te, sa e ha ben chiaro manifestando tutte le essenze del nostro amore.

{Idraulico anno 1999}

Autore Pubblicato il: 31 Ottobre 2016Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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