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PREMESSA

Non voglio annoiarvi ma la premessa serve a rendere l’idea della situazione erotica che si è creata. Il prologo è necessario per capirne l’evoluzione e sopprattutto l’epilogo. Alcune presentazioni: io il marito , 37 anni, in ottima carriera ma con un lavoro che dipende molto dal mercato. Mai nessun problema ma sicuramente situazione altalenante che ha sempre destabilizzato mia moglie (a mio parere in maniera ingiustificata). Lei, Debora, 35 anni, mora capelli molto mossi oserei dire ricci lunghi, occhi scurissimi a cerbiatta e labbra morbide, carnose e disegnate. Alta circa 1.65, seconda di seno ma nulla di particolare, belle gambe e un bel culetto (taglia40) tondo e ancora sodo. Le parti migliori decisamente il viso e il culo. Ci conosciamo da sempre perché originiari dello steso posto e stiamo insieme poi dagli ultimi anni di università (quindi ben 10 anni ormai) Debora ha connotati tipici mediterranei, ragazza nata e cresciuta al sud (come me) e trasferita nel profondo nord prima per studiare economia e poi per il lavoro del padre. Io son sempre stato geloso di lei specialmente di come le guardavano il viso, la bocca e il sedere ma ho anche sempre avuto la fantasia mai esplicitata di vederla con un altro uomo. Ci ho sempre fantasticato

Dopo la laurea il padre “la sistema” in un’azienda del posto a 27 anni. Tuttavia Debora subito diventa il pupillo del titolare (amico del padre) che la vuole come sua assistente. Un uomo fantastico che ha sempre avuto un debole per lei senza però mai fare avance, un amore platonico. Lei le è sempre stata fedele sul lavoro e col tempo ha acquisito potere; a tal punto di influire nelle decisioni del titolare su chi resta e chi và. All’età di 32 anni, 5 anni dopo lei è riuscita a tenere in aziende i suoi “amici” e andar vie ben 4 persone licenziate dal titolare. Tra questi il sig. Franco (49 anni, non bello, altezza normale, un pochino in carne, molto autoritario ma rispettoso e rispettato da tutti, gentile nei modi ma che non sopporta le raccomandazioni o la gente presuntuosa). Un ragioniere che lei non ha mai sopportato perché ambiva inizialmente al suo posto in amministrazione e il suo disprezzo è sempre stato ricambiato da lui. Un signore con grande esperienza che ha saputo lasciarla sfogare e fare il suo, l’ha sempre reputata saputella ma buona a nulla (se non a fare la segretaria del capo seppur con professionalità). Un giorno però il Sig. Franco viene chiamato dal titolare, vicino a lui davanti a uno specchio c’è Debora che indossa un vestito che le fascia il corpo (specialmente il sedere) e mezza coscia. Il sig. Franco lo ricorderà perché quel giorno il titolare con a fianco Debora lo licenzierà facendogli capire che non c’è più spazio per lui. Intanto era arrivato un figlio e io ero al top della carriera.

Ma si sa il destino è bizzarro. Un anno dopo l’azienda ha un tracollo, il titolare decide che è il momento di abbandonare la barca a un nuovo proprietario. Quest’ultima arriva e riorganizza l’azienda e stavolta ad andar via tocca a Debora che non conosce la gestione aziendale pur esendo laureata in economia in quanto ha sempre fatto l’assistente e il nuovo proprietario ha la moglie come assistente.

E intanto il Sig. Franco? Questo arzillo signore che ormai ha scavallato i 50 anni ha creato un piccolo studio che pian piano ha raggiunto oltre a lui 3 collaboratori e ha dimostrato come anche altrove è riuscito a costruirsi il rispetto.

Debora invece non si preoccupà del suo stato, ci trasferiamo in un pese a oltre 100Km per il mio lavoro, fino a un anno fa quando la mia carriera inizia a scendere di livello. Nulla di preoccupante ma Debora si destabilizza e inizia a cercare assiduamente lavoro. Ma niente…nessuno ha bisogno di quel profilo laureato ma che non ha mai lavorato per davvero. Ma ad un tratto la situazione rocambolesca, quasi tratta da un film che da commedia poi diventerà..erotico.

Un ex collega di debora, suo amico e anche mio grande amico ma anche grande amico e stimatore di Franco, ci fa sapere che il Sig. Franco è in cerca di una assistente. Io non penso minimamente alla cosa ma resto stupido dal’esclamazione di debora “potrei mandargli il CV!”. Io a lei: “amore ma se vi odiavate e poi che fai torni a spostarti a oltre 100km da qui?”. A quel punto il nostro amico dice “in realtà la gran parte del lavoro potrà essere svolto da casa perché si tratta di organizzare riunioni, incontri eventi”. Debora allora “sarebbe perfetto ti rendi conto. Massimo (il nostro amico) fagli sapere che io sarei interessata”.

Dopo alcuni giorni Massimo mi parla e mi fa capire che il Sig. Franco è interessato a una bella rivincita e a soddisfare quello su cui aveva sempre fantasticato: trasformare mia moglie nella sua bocchinara e non solo. E quindi mi chiede se è il caso. Io penso che possa essere il modo giusto per capire la vera indole di mia moglie e allo stesso tempo soddisfare la mia fantasia. Ma fatico a pensare che lei “ceda” al Sig. Franco. Ci tiene troppo alla sua immagine di perfettina. Il sig. Franco dice a Massimo che ci saranno 5-6 colloquio per la selezione e dopo ogni colloquio arriverà notifica del se si procede a quello successivo o meno. Per testare subito la “disponibilità” di Debora a cambiare “il suo piglio” (testuali parole) chiede che lei si presenti al colloquio vestita con pantaloni neri aderenti, tacchi, camicetta , capelli appena lavati voluminosi, lucida labbra, smalto nero. Questa sarà la dimostrazione che è “disponibile” nei suoi confronti e fa capire a Massimo che già al primo colloquio il suo obiettivo è metterglielo in bocca.

A quel punto Massim mi dice i pensieri di Franco e io decido di parlargli e armandomi di coraggio gli confesso della mia fantasia pur essendo certo che mia moglie non avrebbe ceduto. Ho sempre ammirato il Sig. Franco anche se mia moglie ne parlava male; lui capisce subito la situazione e mi dice che è disposto a coinvolgermi facendomi assistere dalla piccola sala riunioni del suo ufficio che è dotata di vetri da cui si può vedere fuori ma non dentro. Io accetto senza pensarci. Intanto Massimo spiega a mia moglie “le aspettative di Franco” , lei è titubante ma continua a ripetere che ha bisogno di quel lavoro. Da casa, non può crederci, è tutto quello che vuole. Naturalmente a me lei racconta cose diverse (massimo le aveva promesso di non dirmi nulla, ma naturalmente lo ha fatto, mio grande amico). A me racconta che Franco è un professionista e col tempo avrà dimenticato i loro disaccordi. Che la sta colloquiando perché apprezza la sua professionalità al di là delle simpatie. Si fissa il primo colloquio il 2 Gennaio di quest’anno.

IL PRIMO COLLOQUIO

C’è da fare oltre 100km. Per testare subito come si sa preparando le chiedo se posso accompagnarla, ovviamente risponde “no amore, dai è un colloquio personale,non si fa mica accompagnati”…e certo (penso). Io esco di casa prima dicendo di andare in palestra per raggiungere l’ufficio del Sig. Franco e sistemarmi ma già non posso non notare sul letto sistemati gli abiti (un pantalone elegante nero, camicetta e scarpe con tacco). Lei entra a lavarsi i capelli.

Arrivo dal sig. Franco ci prendiamo un caffè e mi sistemo nella sala riunione chiudendo porta a chiave. Il sig. Franco mi fornisce acqua caffè e biscottini dimostrandosi un signore.

Dopo quasi un’ora uno dei collaboratori di Franco lo informa dell’arrivo di mia moglie con 10 minuti di anticipo. Franco la fa aspettare altre 30 minuti prima di riceverla. E io aspetto li dentro. La vedo entrare e non riesco a non eccitarmi. E’ vestita come ha chiesto Franco, capelli voluminosi mossi, labbra bellissime con un filo di lucida labbra, occhi leggermente truccati e ovviamente smalto nero.

Il sig. Franco la invita a entrare, la guarda e non si poteva non scorgere un sorrisetto. Le chiede come stà e cosa è successo in questi anni.

La mia visuale è perfetta, sono alle spalle della scrivania di Franco, quindi di fronte a mia moglie e dietro di lei uno specchio enorme. Vedo mia moglie mentre parla. Lei, con aria presuntuosa e da perfettina racconta la sua vita e sulla parte finale abbassa il tono “sai da quasi 3 anni non lavoro, mio marito fa un lavoro he a volte va troppo bene e altre volte come questa troppo male e ho pensato di poter tornare a fare la segretaria per il tuo studio”. E Franco: “dammi del Lei per favore”. E Debora “mi scusi sig. Franco, non volevo”

Franco interrompendola: “saro diretto. Sei qui perché solo che sei determinata. Rispetta i ruoli, io ammesso che tu superi questi 6 colloqui sarò il tuo capo e titolare, non ammetto confidenze ma solo estrema disponibilità. Non ho dimenticato chi eri , quanto eri raccomandata e come hai trattato male i tuoi collaboratori, compreso me. Ma qui non sarà cosi, sei l’ultima della lista e dovrai dimostrarmi di essere completamente cambiata solo per essere assunta. Poi si vedrà il resto. Perché sei qui?”

Debora: “voglio questo lavoro, so che permette il lavoro da casa e mi serve tanto. So di non essere stata attenta nella relazione nei suoi confronti. Sarò disponibile” E dicendo questo il tono diventava molto morbido, dolce. Lo sguardo da gattina, rossa di imbarazzo in volto. E io mi stavo eccitando.

Franco si alza e si avvicina, lei resta seduta ma gira la sedia verso di lui. E lui le dice “sei vestita molto bene e mi piace questo smalto nero. Te lo ha consigliato qualcuno?”. Debora resta in silenzio e diventa rossa in volto. Non dice nulla, ma lo guarda dal basso verso l’alto con senso di rispetto e imbarazzo e dice “Sig. Franco la prego” e lui “di cosa mi preghi? E’ solo il primo colloquio, sono 6 lo sai?”

E lei a lui “lo so mi faccia accedere al secondo. Cosa posso fare per convincerla?”

Il Sig Franco col sorriso: “credevi bastasse un abbigliamento consono. No. Troppo poco. Voglio disponibilità e dimostrazione che sei cambiata nei miei confronti”. A quel punto debora non lo guarda ma con la mani si lascia cadere da seduta a in ginocchio davanti a lui. Inizia a slacciargli la cintura ma è evidente che lui lo ha duro già da diversi minuti e le dice “strana la vita eh?”

E lei sussurra senza guardarlo “già strana la vita”. Lo tira fuori, resta sorpresa. Il Sig. Franco (ormai 51enne) lo ha decisamente più grande del mio (almeno 20 contro i miei 13cm), larghissimo e eretto come un bastone di marmo. Lei resta visibilmente sorpresa. Poi alza la testa verso di lui e dice con dolcezza “posso vero sig. Franco?” E Franco accarezzandola “certo Debora puoi. Vediamo se ci rivedremo o meno. Fai quello che sai fare meglio con quella bocca, anzi l’unica cosa che sai fare. Le pompe”.

Lei non risponde e inizia a baciargli il cazzo e le palle e poi a pompare mentre lui geme di piacere e guarda verso di me sorridendo con tutti i denti e dice a lei “quanto l’ho aspettato, che strana la vita. Succhia troietta” e lei continua senza fermarsi. E lui ancora “lo vuoi questo lavoro eh?” e lei “mmm” col cazzo in bocca (mi diventa durissimo, la scena è sublime). Franc continua “si vede che non sei abituata a un cazzo cosi grosso che con quelle labbra da pompinara non hai alcuna difficoltà. Son di velluto”. E poi ancora “non conosci l’economia, sei una saputella, ma con la bocca sai lavorare bene. Continua da brava mogliettina. Chissà cosa racconterai a tuo marito del colloquio”. Lei continua a pompare e Franco ancora a chiedere togliendoglielo dalla bocca, rispondimi “cosa gli dirai”. E lei “che sei stato molto professionale”. Lui sorride e dice “anche tu lo sei, continua pompinara che non sei altro”. E lei giu di nuovo a pompare con labbra e leccandolo tutto con la lingua fino alle palle comprese. Dopo non molto Franco geme più forte e vedo mia moglie deglutire 3-4-5 volte. Franco “sei una brava bocchinara ma non avevo dubbi”. E lei con le labbra umide “ci vediamo per il secondo colloquio vero?” Franco la liquida riabbottonandosi e lasciandola in ginocchio con “Le faremo sapere”.

Mia moglie si riveste, si ripulisce ed esce. Poi esco io con un misto tra eccitato ed imbarazzato e Franco mi rassicura “hai una moglie molto determinata. Certo non sa che probabilmente mai l’assumerò ma nel compenso penso prenderà parecchie volte il cazzo e credo non solo il mio. Ti dispiace se prima o poi la scopo?”

E io “se tu non la forzi e lo proponi solo lei accetta io non mi oppongo”. E Franco da gentiluomo “non forzerei mai nulla”.

Ci salutiamo e torno a casa. Arrivo prima di debora che sicuramente si è fermata a lavarsi il viso in qualche autogrill, lei arriva 10 minuti dopo di me. Và in bagno. Le chiedo com’è andata e lei “penso bene amore. Franco non rancore. Spero di arrivare alla fine della selezione”. E io :”è stato gentile. Cosa ti ha chiesto e che lavoro farai nel caso”. E lei balbettando e arrossendo “si molto gentile, lo sai com’è lui. Mi ha chiesto le mie esperienze e di fare un lavoro simile a quello che facevo prima ma per lui”

Dopo due ore arriva una email a Debora. La si invita al secondo colloquio il 7 Gennaio. Lei è contenta e mi bacia.

Poi mi scrive Massimo e mi dice che tra poco lui le dirà di presentarsi con un vestito diverso. Vuole quello aderente a mezza coscia…lo stesso del giorno in cui lei lo fece licenziare. E lo smalto questa volta rosso…lo stesso di quel giorno. Sotto un perizoma nero di pizzo

Vedo che quando le arriva la seconda email (quella di Massimo) lei resta un po’ a bocca aperta e il labiale mi sembra dire “porco” e io chiedo “cosa amore? Qualcosa non và” e lei “no no, nulla, a volte queste email si bloccano. Nulla di che”

IL SECONDO COLLOQUIO

Come sempre arrivo prima. Questa volta non immagino i piani ma Franco mi ha garantito che sarà ancora un pompino semplicemente la “porterà oltre la sua arroganza. La farà diventare sottomessa”.

Lei arriva e come sempre il Sig. Franco la fa aspettare altri 20 minuti. Poi la fa entrare. Splendida semplicemente.

Franco “Buongiorno Debora” e lei si sistema con timidezza “Buongiorno Sig. Franco” in una sedia al centro della stanza di fronte alla scrivania di Franco ma al centro. Non prova ad avvicinarsi e fa bene. Pensa che Franco la voglia li.

Franco: “Allora Debora c’è da procedere in questa seconda fase della selezione. Sarà una fase psicoattitudinale ma non andrò molto per le lunghe. Mi spiego meglio. Ricordi l’ultima volta che ti ho visto con questo vestitino”

Lei arrossisce, a me diventa duro. E noto che anche Franco inizia a eccitarsi e si alza dalla scrivania e si mette di fronte a lei. Eravamo nell’ufficio del tuo amato titolare, aveva uno specchio come questo e io ero di fronte a te mentre lui mi licenziava a causa tua. Lei sussurra “Scusami”. E Franco duro “dammi del Lei ti ho detto”. E lei “Mi scusi sig. Franco”. E allora Franco “non mi servono le tue scuse. Piuttosto sai cosa fantasticavo quel giorno?” e Franco continua “pensavo che tu invece di restare li in piedi fosse venuta verso di me, ti fossi inginocchiata, alzata il vestitino fino alle anche e da dietro scoprendo il tuo bel culetto tondo e aspettato il mio cazzo in bocca mentre io guardavo il tuo culo allo specchio del titolare, uno specchio proprio come quello dietro di te.

Debora diventa rosso fuoso, socchiude la bocca come per dire qualcosa. Resta in silenzio almeno 1 minuto mentre Franco la fissa. Poi dice “ho capito…” con tono sottomesso. Scosta la sedia via al lato. Arriva vicino Franco e si inginocchia. Non smette di guardarlo anch mentre dsi alza il vestitino fino alle anche e poi da dietro scopre il sedere. Indossa il perizoma nero di pizzo chiesto dal Sig. Franco. Franco dice “chi poteva dirtelo vero debora? Bisogan imparare a essere gentili con le persone” e mentre parla si sbottona e lo tira fuori. E’ di marmo come la volta precedente.

Debora “mi dica cosa fare ora Sig Franco” e lui “l’unica cosa che sai fare , ubbidirmi e prenderlo in bocca”. E Debora apre la bocca questa volta già prendendolo fino a metà e succhiando risalendo..Franco gode in maniera sublime. Questa volta la pompa dura e dopo 5 minuti non posso non notare la mano sinistra di Debora che si tocca la figa mentre Franco continua a chiamarla “pompinara” “succhiacazzi”… Ogni tanto con entrambe la mani torna a tirarsi su il vestito per mantenere il culo scoperto (impazzisco di eccitazione perché capisco lei è molto eccitata).

Ormai non c’è bisogno Franco le chieda nulla, lei sa cosa fare. Franco si gode il culo allo specchio e la lingua sulla cappella, le labbra sulle palle..è in estasi. Le viene sul viso ripetutamente….Lei resta immobile tenedosi il vestito su.

Franco la guarda: “cosa vuoi diventare?” E lei: “la tua segretaria”. Franco: “e cosa devi fare per diventarlo?” Debora “essere la tua pompinara”

Franco le raccoglie lo sperma con le dita e lo porta alla sua bocca, lei la apre. E Franco dice “questo lo sei già. Ti ripeto la domanda. Cosa devi diventare?”

Debora a quel punto dopo aver ingoiato il dito con lo sperma di portogli da Franco con le mani si alza il vestito ancora più da dietro scoprendo il culo; sistema il perizoma in moda da infilarlo più nel sedere (ora è solo un minuscolo filo) ripiega il bordo superiore in modo da metterlo a mezzo culo e poi gli dice “la tua troia”

Non potevo nemmeno lontanamente immaginare mia moglie in quel modo. Mi sembrava un film erotico; era solo il secondo colloquio di lavoro di mia moglie

IL TERZO COLLOQUIO

Come per il primo colloquio le arriva la email di conferma per il terzo esattamente una settimana dopo. Siamo a metà Gennaio. Prova di scrittura al computer.

Tramite Massimo i requisiti sono lo stesso vestito reggiseno libero ma questa volta un perizoma rosso, il più piccolo possibile. Capelli come sempre, smalto rosso.

Quando le arriva la seconda email (quella di Massimo) noto uno strano gesto con la bocca , come se si è leggermente mordicchiata il labbro e poi un sorriso (la prima volta fatto alla email di Massimo). Capisco che siamo oltre come diceva il sig. Franco. Davvero un mentore. Ora non è solo un uomo che stimo e anche quello che lo mette in bocca a mia moglie ma che è riuscito a farla esprimere le sue più represse voglie e ha realizzato la mia fantasia. Non vedo l’ora come lei.

Questa volta la stuzzico, prima di andare prendo il perizoma e le dico “ma vai cosi?”. Lei prende il perizoma e mi dice son in ritardo e questo ho trovato avanti (era in anticipo).

Mi muovo prima , arriva da Franco che non vuole però anticiparmi niente se non il “oggi cerco di scoparmela. In figa a 90”.

Dopo poco arriva lei, 15 minuti di anticipo. Franco la fa aspettare per quei 15 più altri 10. Poi la fa chiamare.

Franco: “Buongiorno debora”. Debora “Buon giorno Sig. Franco”. La voce è sempre più docile.

Franco si alza dalla sua poltrona e gira la tastiera vero di lei ma non la sposta e le dice “vai pure al pc e inizia a scrivere quello che ti dico”.

Lei fa per sedersi alla poltrona di Franco ma lui subigo tuona “non permetterti. Quella è la mia poltrona. Tu devi stare da questa parte della scrivania”. E allora Debora “ma la tastiera è corta legata al pc e non si muove da questa parte”. Franco “e quindi, stai in piedi di qui e ti pieghi per scrivere. Vuoi tutte le comodità, non sempre di possono avere. Forza”

Debora inizia a piegarsi e io èposso ben leggere la frase “che porco maiale” (il volto è verso di me , dallo specchio le vedo il culo, e Franco è dietro di lei). Franco le chiede “hai detto qualcosa?” e lei “no sig. Franco. Ho appena aperto il programma di scrittura e son pronta per scrivere. Detti pure”.

Dallo specchio è evidente che la vista è perfetta. Il vestitino è alzato a filo culo a causa del piegamento, il perizoma evidente perché il vestitino tira.

Franco inizia a dettare le seguenti parole: “La mia è una storia di una ragazza viziata che invece di ringraziare di aver avuto più dei suoi meriti è stata molto arrogante con le persone che incontrava. Ho sposato un marito che anche lui ha perso valore nel lavoro oltre poi a diventare un cornuto. Son diventata mamma, l’unico vero successo. Poi son tornata arrivista e ho fatto licenziare il Sig. Franco. Ma la vita è strana e mi son ritrovata a chiedergli lavoro. Al primo colloquio mi son inginocchiata senza troppe storie e me lo son fatto mettere in bocca. Come una bocchinara. Quella che mi sento oggi. Franco mi ha sorpreso col suo cazzo decisamente più grande e duro di quello di mio marito nonostante i 20 anni di differenza. La mia bocca e le mie espressioni non son riuscite a mentire” . Vedo a quel punto debora arrossire vistosamente e rallentare la scrittura.

Franco continua “non ti fermare. Al secondo colloquio ho indossato il vestito con cui lo avevo fatto licenziare. Ma questa volta mi son inginocchiata, gli ho mostrato il culo e ho confermato di essere la sua pompinara. Sollevavo il vestito. Ero eccitata, mi son toccata mentre pompavo il suo cazzo e temo Franco se ne sia accorto”..a quel punto un tremolio di mano.

Franco continua “prima di andar via gli ho promesso di essere la sua troia, ho sistemato il perizoma a dovere e oggi son qui a 90. A 90 proprio li per Franco, l’uomo che avevo fatt licenziare”. A quel punto Debora inizia a rallentare la scrittura e si mordiccha le labbra. E’ eccitata. Franco non l’ha ancora toccata e continua a dettare. E Debora sempre più lenta continua a mordicchiarsi il labbro eccitata. Non posso crederci è mia moglie.

Il Sig- Franco a quel punto le toglie il perizoma e dice “tra poco sarà scopata a pecora dal Sig. Franco”. Le tocca la figa “son già bagnata”. Debora non riesce più a scrivere e ha la bocca aperta in attesa. Franco indossa il preservativo e inizia a scoparla a 90. La tiene per i capelli e dice “stai godendo come una troia, Brava la mia aspirante segretaria”. Dura 15 mnuti e prima di veire esce dalla figa, di toglie il perizoma e la invita a inginocchiarsi. Debora esegue e in un attimo diversi fiotti di sborra colpiscono il suo viso. Non lo vedo ma lo capisco. Dopo Franco si sposta e lo vedo dallo specchio. Il viso è mezzo bianco.

La lascia ripulirsi e poi le dice. “per il quarto colloquio le faremo sapere”.

Dopo 2 ore solita email “la invitiamo tra 4 giorni al quarto colloquio. Incontrerà oltre al Sig. Franco i suoi tre collaboratori per un colloquio con tutto il team”. Resta a bocca aperta per un po’ pensierosa.

Questa volta Debora ha pochi giorni per prepararsi. Solo 4. Noto che è molto nervosa in questi giorni ma allo stesso tempo è spesso rossa in volto se le parlo della selezione in corso. Non si sbottona se le chiedo come sta andando, è schiva. E la capisco. E’ in forte imbarazzo e non può certo dirmi che lo ha preso in bocca da Franco e l’ultima volta si è fatta scopare a 90. Ma sopprattutto non può dirmi quello che per ora sta solo immginando. Il quarto colloquio con Franco e altre tre collaboratori. E non sarà l’ultimo.

La email di Massimo questa volta è molto semplice. Vestiti come sempre e cura molto le tue labbra, ti serviranno.

Direi che questa email che io ho letto in anteprima è abbastanza esplicativa. Debora si prepara a dovere ed effettivamente ci mette molta cura nel viso e nelle labbra. Crema idratante profumata, burro cacao e lucida labbra pronti nel bagno. Li vedo mentre lei è in doccia e io come sempre parto in anticipo per sistemarmi nella sala riunioni oscurata di Franco.

Questa volta Franco appena Debora arriva non la fa aspettare. La lascia entrare e per ora è solo lui ad attenderla.

“Buongiorno Debora” e lei in maniera sempre più sommessa “Buongiorno Sig. Franco”

E Franco continua “sei contenta di essere al quarto colloquio di questa dura selezione?” E lei “Molto Sig. Franco e la ringrazio per l’opportunità che mi sta concedendo nonostante il mio passato con lei”

E Franco (che già ha capito che ormai lei è andata) “l’importante è che le persone maturino, si facciano perdonare e e si redimano. Per quanto riguarda i ringraziamenti dell’opportunità oggi ti presenterò i miei tre collaboratori. Saranno oltre a me i tuoi futuri capi se decideremo di assumerti. Ti consiglio di essere molto disponibile con loro e ringraziarli per l’opportunità”

Debora balbettando “ok farò quello che posso”. E Franco senza esitare “spero quello che puoi sia sufficiente per andare al quinto colloquio. Loro oggi hanno poco tempo, ti ho fatto venire subito in mattinata perché poi siamo tutti molto impegnati. Se è tutto chiaro li faccio venire”

E Debora “si tutto molto chiaro Sig. Franco”

Debora è di fronte alla scrivania di Franco, Franco fa una telefonata e poi si sistema sul suo ampio divano al lato della camera.

Uno ad uno entrano i tre collaboratori che si presentano in maniera molto distinta e autoritaria a Debora. Si chiamano Andrea, Luca e Vincenzo.

Andrea è un ragazzo sui 30 anni, quindi più piccolo di noi in ottima forma. Luca invece è sui 45 , poco meno di Franco, grasso basso , il classico maiale. Infine, Vincenzo è un signore che avrà sui 60 anni, tanto autoritario quanto viscido di aspetto. Lui è l’unico a conoscere di vista Debora, è stato collaboratore dell’azienda. Anche lui estromesso grazie agli influssi che aveva Debora sulla vecchia proprietà. Lei aveva fatto tagliare tutti gli anziani.

Debora è chiaramente imbarazzata mentre i tre la guardano. Stanno chiaramente pregustando (di sicuro Franco gli avrà anticipato tutto). Si vede da come la guardano.

Franco rivolgendosi a Debora presente i suoi: “Debora ecco i miei collaboratori. Come ti dicevo hanno poso tempo ed è importante tu sia concisa per trasmettere loro quanto di buono c’è in te. Andrea è un giovane molto promettente che ho subito voluto inserirlo al mio fianco. Luca è un mio ex collega di esperienza. Andrea e Luca saranno colore che seguiranno direttamente le tue attività. Poi riporterai ogni volta a Vincenzo come sai mio braccio destro e ovviamente a me quando sarà richiesto. Vincenzo lo conosci vero?”

Debora sorride forzatamente e Franco insiste: “non ho capito”. E Debora “certo Sig. Franco lo conosco e sarà un piacere lavorare anche per lui”. Franco sorride “benissimo”. Vincenzo sorride ed è evidente che si tocca il cazzo con la mano.

Poi Franco inizia a parlare prima verso i suoi presenta Debora:

“Amici e collaboratori, ecco qui Debora al suo quarto colloquio. Ha superato come sapete molto bene i primi tre colloqui e son felice di presentarvela. A parte Vincenzo che ha conosciuto Debora nella sua precedente esperienza qui in azienda. Vincenzo scoprirai che Debora è molto cambiata e ha voglia di riscatto”. Debora era rossa in viso mentre Vincenzo annuiva sorridendo sotto i baffi. Mi è sembrato (ma non posso esserne certo) che i pantaloni di Luca e del ragazzo Andrea fossero già gonfi, invece Vincenzo si è sicuramente toccato ancora mentre Franco parlava e lui guardava Debora. Franco conitnua “adesso lascio la parola a Debora”.

Debora inizia a il suo monologo sulla sua esperienza prima che Franco (dopo nemmeno 5 minuti) intervenga e dice: “Debora, la tua esperienza come sai conta poco per questo ruolo di segretaria di azienda. Contano molto di più le tue motivazioni. Chiaro?”

A questo punto Debora ci pensa ancora altri secondi e poi si fa coraggio. Non dice più nulla ma si alza dalla sedia. Si avvicina ai quattro ma non sa che fare.

Debora guarda Franco come in attesa di capire ma Franco non dice nulla se non “aspettiamo che continui, partendo con me da dove ci siamo lasciati”.

Cosi Debora capisce, si avvicina a lui e gli si inginocchia. Ormai sa farlo bene. Glielo tira fuori e mentre gli altri sorridono e dicono frasi del tipo “m aguarda guarda…cosa si fa per riprendersi un lavoro” e poi Vincenzo “sapeste come era arrogante prima”. Ma intanto Debora è già concentrata sul cazzo in tiro di Franco, inizia a leccargli l’asta, le palle e poi a pompare. Le labbra avvolgono perfettamente il cazzo di Franco che le accarezza il mento dicendole “ormai sai molto bene come soddisfarmi, brava continua”. Lei continua guardandolo con malizia ma rossa in viso quando incrocia lo sguardo degli altri. Si scosta i capelli e riprende a pompare fino a quando Franco la interrompe: “ok va bene cosi”. Lei si ferma, lo guarda un po’ e poi si rialza.

Franco indica Vincenzo. Debora si pietrifica. Debora guarda Vincenzo mentre lui sorride come un porco (è una scena da film erotico). Lui allarga le mani quasi a dire “vieni, sai cosa devi fare”. Debora si inginocchia e inizia a sbottonarlo. Si accorge che si muove male e si alza leggermente il vestito…i tre sorridono ma poi Franco aggiunge “scopriti il sedere, un po’ più su forza”

E lei esegue e Andrea il giovaneo commenta “che bel culetto ha la mammina” E Franco agiunge “e sapessi come usa la bocca. E’ molto motivata. Vero Debora?”

E lei “si son molto motivata”. Appena finisce la frase Vincenzo (Debora gli ha ormai liberato il cazzo) lo infila dritto in bocca mettendola a tacere e dice “succhia troia. E’ questo che meriti”. Debora mugugna ma poi prende a succhiare senza discutere. Non ci mette molto Vincenzo, qualche minuto e poi le tiene la testa, le vorrebbe ma non riesce a muoversi. Vincenzo dice “ingoia puttanella” e Franco aggiunge “Debora! Sei meno collaborativa di quanto mi aspettassi”. Ma Debora si libra un secondo dal cazzo di Vincenzo solo per dire “mi scusi Sig. Franco e mi scusi Sig. Vincenzo”. Cosi torna sul cazzo e lecca lo sperma, questa volta ingoia. Mi viene duro e vengo anche io.

Si sistema pulisce con le dita le labbra. Franco le indica le salviette sulla sua scrivania. Debora inizialmente si stupisce e come se per un attimo capisce che son tutti li per farselo pompare da lei. Si alza, si tira giu il vestito e va a prendere la salvietta. Si ripulisce bene. Poi Franco le indica Luca.

Lei lo guarda e poi dolcemente si inginocchia e ritira su il vestito. Lui lo ha già tirato fuori in un attimo. Luca è grasso, basso , classico aspetto da maiale. Appena è tutto fuori lei resta stupita, nonostante la su astatura e il suo aspetto ha un cazzo molto largo (in effetti stupisce anche me ).

Lei lo guarda e poi lo prende in mano e lui dice “ora in bocca troietta, ti dci dovrai abituare se vuoi lavorare con me. Hai bisogno di questo lavoro vero?”. Lei lo guarda, poi abbassa la testa e dice “si, ne ho davvero bisogno” E poi inizia a pompare con vigore e passione. Luca gode chiaramente come un porco e anche lui viene nel giro di 5 minuti gemendo. In 5 minuti in cui decante le doti di pompinara di Debora.

La sborrata è forte, vedo il cazzo pulsare alla base e le guance di debora gonfiarsi e sgonfiarsi . la vedo deglutire. Questa volta nessuna resistenza. E’ evidente che non vuole un nuovo rimporvero di Franco. Capisco che ormai è completamente nelle loro mani. O meglio i loro cazzi nella sua bocca, e forse non sarà sempre e solo cosi. Questo è l’idea che mi passa per la testa e si oltre ad una eccitazione iniziale provo anche un po’ di vergogna e timore. E’ comunque mia moglie che si sta trasformando.

Debora si alza e và verso le salviette. Mentre si muove vede il cazzo in tiro del giovane. Noto un leggero sorriso sulla bocca di lei e sopprattutto noto che questa volta non tira giu il vestito offrendo a tutti lo spettacolo del suo sedere col perizoma rosso strettissimo.

Vincenzo esclama “ma guardate che bel culetto la nostra aspirante segretaria”. Nemmeno quelle parole glielo fanno tirare giu. Si pulisce e subito si inginocchia davanti al cazzo in tiro del giovane. Ha capito che tocca a lui. Si scosta i capelli, lo guarda. Lui è zitto, solo un leggero sorriso di chi sa che ha la sua preda in pugno. Lei è più maliziosa, è evidente ha superato il limite dell’eccitazione. Dice dolcemente “posso’”

E lui “certo, non vedevo l’ora”. E lei inizia a pompare. Lo lecca e và fino alle palle, è molto più disinibita suscitando le gioie degli altri presenti. Il giovane dura molto prima di venirle in quantità impressionante. Le sporca anche capelli guance collo e la bretella del reggiseno..visione incredibile.

Si alza, e và a ripulirsi. Si tira giu il vestito è rossa in viso.

Franco chiede ai collaboratori “Signori, penso vi siete fatti un idea. Ne parleremo successivamente da soli. Ora tornate pure al lavoro”.

Uno dopo l’altro la salutano con grande professionalità e qualche sorrisetto e “a presto”. A quel punto è sola con Franco ed è lei a prendere prima la parola mentre Franco resta seduto. “Posso andare in bagno?” e lui “certo”.

Dopo 5 minuti circa Debora torna ed è di nuovo come appena arrivata. Noto che ha rimesso il lucida labbra. Franco è sempre li.

Lei si inginocchia e gli dice “posso ringraziarti per questo colloquio? Posso fare qualcosa per te?”

E lui sorridendo: “vedo stai capendo la linea aziendale. Molto bene. Il tuo carattere sta migliorando” Nel frattempo si sbottona i pantaloni e non posso non notare che Debora si mordicchia il labbro e sorride. Allora Franco le dice “ci stai prendendo gusto. Il cornuto di tuo marito non ti offree un cazzo all’altezza della tua bocca. Sai hai una bocca sprecata per un cazzo solo”.

Lei non risponde e aspetta. A quel punto Franco le dice “succhiamelo”.

E lei mette giu la testa ed esegue. E’ ormai la sua, la loro pompinara. Ma a Franco non basta e dopo poco la ferma ancora “rialzati”.

E lei “non ti piace?”. E allora Franco: “certo che mi piace, ti stai guadagnando la fase successiva ma non ancora. A 90 sulla scrivania e torna a scrivere nel programma scrittura come la scorsa volta. Voglio che continui la tua storia”.

Questa volta lei rispetto al colloquio precedente sa cosa fare ed è molto meno imbarazzata. Và verso la scrivania, praticamente le vedo il viso, non sembra imbarazzata, piuttosto eccitata. La bocca è socchiusa, Si solleva il vestito dietro e si piega a 90. Questa volta non sta nemmeno che sia Franco ad alzarle il vestito. Franco sorride per la scena, le guarda il culo e sorride come uno che ha vinto. Decisamente vinto.

Le dà una sculacciata e dice “inizia a scrivere”: Debora sobbalza e poi si mordicchia il labbro. Franco inizia a dettare:

“oggi al quarto colloquio l’ho preso in bocca da quattro uomini. Senza fiatare mi son inginocchiata e ho soddisfatta un cazzo dopo l’altro. Strana la vita eh”. Altra sculacciata. “L’ho preso in bocca anche da Vincenzo, il tipo che avevo sempre disprezzato. Tutti mi son venuti in bocca senza rispetto”. Altra sculacciata. Debora è visibilmente eccitata. Continua a mordicchiarsi il labbro. Franco le abbassa il perizoma. E riprende a farle scrivere. Ma poi Debora interviene e gli dice dolcemente “ti prego”. E lui “mi preghi di cosa?”

E lei diventando rossa come un peperone “scopami”. Franco sghignazza mentre lo tira fuori e le dice “sei proprio una troia, lo sapevo”.

Franco inizia a sbatterla , questa volta molto più forte della scorsa volta. Lei sobbalza e geme. Non avrei mai creduto di vederla godere cosi di quella situazione. Sembrava trasformata. Non vedevo la penetrazione dalla mia prospettiva ma vedevo il suo viso e i suoi sobbalzi e percepivo il vigore dei colpi secchi di Franco. L’orgasmo di Debora è visibile e poi dopo Franco le chiede di girarsi e inginocchiarsi. Lei esegue e ricomincia a pompare fino a quando sento Franco gemere di piacere e dire “si, ingoia tutto brava la mia puttanella”. Vedo Debora deglutire e leccargli la punta fino a ripulirla.

Poi sempre in ginocchi gli sorride e gli chiede “posso alzarmi?” E lui “certo, ripulisciti. Ti faremo sapere per il quinto colloquio. Sarà il penultimo se decidessimo di procedere”.

Debora prima di alzarsi dà un bacio dolce e avvolgente prima all’asta che ormai si sta rilassando , poi alle palle e infine alla punta. Poi si alza. Franco le sorride e porge una salvietta.

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Autore Pubblicato il: 18 Marzo 2019Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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