Finalmente, la mia classe giunta al 5′ ed ultimo anno di quest’estenuante liceo scientifico, riceve il discorso sul fadidico viaggio di 5′, la destinazione è Barcellona, subito c’è molta agitazione in classe, tutti molto contenti, come al solito mi guardo in giro, e noto la tristezza sul volto di Titty seduta infondo nell’angolino all’ultimo banco, e ciò un pò mi inquieta, Titty è una ragazza straordinaria, ha un fisico veramente invidiabile, le compagne pagherebbero milioni per essere come lei, ma lei è così di natura, alta 170, capelli biondi, affascinanti occhi verdi, labbra carnose, quarta di reggiseno, magra, gambe fantastiche, e sedere particolarmente alto e sodo, tant’è che quando è interrogata alla lavagna, i miei occhi più che sui numeri che scrive, cadon un pò più in basso, specialmente il Giovedì quando abbiamo Educazione Fisica e indossa una tuta blu aderente che è come se non la avesse addosso, il nostro rapporto è piuttosto buono, siamo amici dalla prima elementare, e devo dire delle amiche che conosco da così tanto tempo lei è veramente speciale, ci confidiamo spesso, anche se io a lei non ho molto da dire, mentre lei mi riempie la testa ogni volta che tutti i ragazzi che ha e di quanto la hanno fatta soffrire, io non capisco veramente come si possa fare questo, secondo me un altra ragazza della stessa età, non rifatta ovviamente, non può essere così perfetta, l’Hobby di Titty maggiore è la danza, e io non mi son perso nemmeno un saggio dalla prima elementare, una nuvola anche nella danza, anche se la maestra pensa che se avesse un pò di seno in meno renderebbe molto meglio, commento inutile e stupido a mio avviso, io e lei non ci siam mai fidanzati, perchè siamo amici, e lei me lo disse in prima media che per evitare qualche spiacevole inconveniente (casomai una nostra eventuale storia andasse male) compromettesse la nostra profonda amicizia preferisce non intraprendere storie con me, in effetti ci rimasi un pò male, perchè in effetti già a quei tempi era già molto ben formata, però dal primo liceo in poi ho messo un pò l’anima in pace, la nostra amicizia si è dilungata anche sui genitori, infatti spesso andiamo in vacanza insieme, la migliore è stata l’anno scorso in montagna siam stati un mese in cortina in una casa eravamo entrambe le famiglie sotto un unico tetto, io e lei dormivamo nella stessa stanza, con letti ahimè separati, e spesso la vedevo in reggiseno e slip (ma più spesso erano perizomi) e lei non si vergognava, io invece si visto che svariate volte mi provocava un eccitamento, e quando potevo nascondevo il tutto, lei penso non si sia mai accorta di questo, anche perchè me l’avrebbe detto, mi distoglie dai pensieri il suono finale della campanella, e tutti si avvicinano per festeggiare, io non ne ho alcuna voglia, quell’ingrata di Stella (compagna di banco di Titty) non le avrà rivolto nemmeno una parola, e subito lascia il posto per andare in bagno, siccome abbiamo un’ora di spacco mi dirigo all’ultimo banco e mi seggo accanto a lei, lei appena mi vede mi abbraccia e comincia a piangere ininterrottamente, e cominciando ad allarmarmi, le chiedo che cosa succede, e lei singhiozzando risponde che suo padre ha perso tutto lo stipendio al casinò, e che non hanno i soldi per pagarle il viaggio, visto che fortunatamente almeno la mamma lavora e ce la faranno appena a sfamarsi per tutto il mese, subito sbianco in volto, so cosa significa perdere al casinò, visto che a me piace molto giocare a qualcunque cosa, da quando ho 18 anni mi reco spesso lì, ma con cognizione e coerenza, so che è un brutto vizio perciò gioco poco, ma il più delle volte vinco, non è solo la Roulette ma mi piace anche scommettere sulle partite di calcio, corse dei cavalli ecc. e tento di rincuorarla, penso all’aiuto che potrei offrirle che a mio avviso è molto ridotto, visto che nemmeno la mia famiglia è in grandi condizioni economiche, e i risparmi che ho son molto limitati, perciò penso subito a guadagnare i soldi del padre al suo modo inverso, lui li ha persi, se vinco qualche somma importante ce la posso fare a pagare il viaggio a Titty, e siccome proprio ieri avevo studiato le partite di calcio da giocare per Domenica, avevo già in mente una giocata piuttosto difficile, la vincita sarebbe 4.000 ‘ praticamente ne guadagnerei 3500 visto che con 500 pagherei il viaggio alla mia amica, subito illustro il progetto, e lei si rallegra parzialmente in volto e mi domanda:
“E se casomai non dovessi farcela?” Domanda giusta questa… cavolo… non ci avevo proprio pensato… Chi me lo dice che vinco sicuro? Poi mi faccio coraggio e le dico:
“Dai ti faccio vedere che andrà bene sono particolarmente fortunato in questo periodo, e poi sento che è la volta buona”.
“Walter… Sei adorabile :O Ma come potrò ringraziarti in caso riusciresti a vincere?” In Effetti dopo questa domanda il lato perverso della mia mente mi suggerisce di approfittare di lei, ma il lato buono prevale, e dolcemente le dico:
“Titty, non preoccuparti io non voglio nulla in cambio…”
“Ok… speriamo bene domenica” Mi dà un bacino sulla guancia e si alza per uscire… Mi sento soddisfatto le ho tirato su parecchio il morale ma ora Domenica c’è una sola cosa da fare vincere!
Venne domenica la mia giocata non era impossibile, ma c’era una sconfitta della Juventus che giocava contro la Lazio che era piuttosto dura ed era la partita che mi ha fatto alzare la vincita, guarda caso proprio all’ultimo minuto la Lazio segna la partita finisce 1-0, la Juve perde e io vinco incredibilmente i 4000 ‘ l’arbitro non fa in tempo a dare il terzo fischio finale del match che subito mi squilla il telefono, entusiasto lo vado a prendere e risponde un urlante voce di Titty che è stracontenta e che dice di amarmi, ovviamente è tutta causa dell’eccitazione che ha per il viaggio lo capisco e quindi non mi allarmo per nulla.
Venne il giorno della partenza, eravamo tutti molto contenti specialmente Titty, stranamente non avevamo ancora deciso come appaiarci nelle camere visto che eravamo 14 di noi e c’erano disponibili 7 camere due ragazzi in ogni una, ai professori non importava come ci appaiavamo,
perciò alcune coppie si misero insieme, io pensai vabbè alla fine vediamo, non ci tengo molto… Arrivati lì dopo un entusiasmante esperienza in aereo, arriviamo all’hotel e tutti corrono a prendere la stanza, siccome è piuttosto tardi corrono velocemente nelle stanze a dormire sfiniti dal viaggio, persino quegli scellerati dei professori che non si preoccupano che la spartizione avvenga in perfetto ordine, io e Titty che ci eravamo fermati fuori a parlare visto che lei aveva voglia di fumare, entriamo per ultimi, e vediamo un’unica chiave appesa alle spalle dell’uomo della reception, ci guardiamo e con un gesto di complicità mi fà capire tutto, io mostro i nostri biglietti all’uomo, che dice che c’è stato un ernome contrattempo è non è disponibile una doppia, ma c’è una sola singola, all’ultimo piano, non che ci capiamo molto visto che parliamo inglese, comunque gli faccio capire che per stanotte ci arrangeremo così… L’idea in effetti a me non dispiace, è la prima volta che dormo a stretto contatto con Titty e son ansioso di sapere le conseguenze, Titty però non ha ben capito quello che ci siamo detti io e l’uomo perciò vuole sapere, e le dico che dormiremo in un unico letto singolo visto che c’è stato un contrattempo e lei:
“Fantastico!” E osservandola mi accorgo di come è vestita: Ha un jeans aderentissimo, e un toppino scollato che rigonfia la sua quarta, probabilmente non indossa il reggiseno, ma preferisco non allungarmi a guardarla visto che avrò occasione di farlo stanotte, camminiamo per il corridoio mentre sono le 22:45, e il rumore dei suoi tacchi mi rimbomba nella testa, arriviamo davanti alla porta, della nostra stanza che è la 69, che casualità, apro la porta ed entriamo, posiamo i bagagli a terra e osserviamo la testa, da gran critico che sono noto subito un letto con doghe in legno, veramente inusuale per un Hotel, la camera è strettina, il bagno è attaccato, e la doccia non ha una tenda ma una plastica trasparente… mmh… lei dice che le piace dormire abbracciata con qualcuno, specialmente se sono io…. Rincuorante…, lei và fuori al balcone e fuma, io ne approfitto per farmi una doccia, e mi metto in maglietta intima e boxer, visto il gran caldo provocato dal condizionatore che non intendo abbassare, lei si fà una doccia, e si cambia stesso in bagno, Titty ha un’altra passione, la lingerie, nel suo guardaroba ha migliaia di biancheria intima, forse più quella che vestiti normali, e appena apre la porta la vedo con un completo di bikini rosso, sensualissimo, lei ballando mi dice: “Come mi sta?” la mia risposta dovrebbe essere: “Come vuoi che ti stia bella”… Invece le dico: “Wow, ti sta una favola Titty”… Lei si lamenta ancora del caldo e fortunatamente non sa che il condizionatore si può modificare a seconda delle proprie esigenze, poi si accomoda sul letto, e poi si stende, lo spazio è piuttosto ridotto, i nostri corpi sono praticamente attaccati, per la prima volta sono a contatto con le sue liscissime gambe, e il suo roseo corpo, mi mette una mano come per abbracciarmi e inetabilmente il seno sfrega contro il mio petto, non so resistere a questa scena e trovo immediatamente l’erezione, lei se ne accorge ovviamente visto che la protuberanza che spunta dal boxer e ben visibile e la tocca, cerco di protrarmi indietro per non fare brutta figura, ma lei sorride, e dice:
“Ebbravo Walter, però mi fa piacere significa che ti piaccio molto…” le rispondo subito imbarazzato:
“Beh a chi non piaci… Sei Fantastica” lei è lusingata a queste parole, e per stuzzicarmi, da brava provocatrice che è con la scusa del caldo esclama:
“Scusa Walter ma io non ce la faccio con questo caldo, ti dispiace se mi metto più “libera”?” non mi dà nemmeno il tempo di parlare che con le mani da dietro si sfilza il reggiseno, e il suo sodo seno per la prima volta è visibile completamente, grossissimo, altissimo ma soprattutto naturale, incredibile, ovviamente raggiungo il culmine dell’eccitazione, Titty se ne accorge ancora e dice:
“Walter… Penso che hai qualche problemino, tra un pò si rompe sto boxer!” E Scoppia a ridere, era uno di quei boxer un pò attillati perciò spostava un pò l’etichetta e si intravedevano i miei peli, lei mi mette una mano sul volto e mi sussurra:
“Walter, lo so che tu mi hai sempre desiderata, e che quando andavamo insieme in vacanza a mare non venivi a fare il bagno perchè la mia visione in bikini ti eccita talmente che non puoi manco alzarti, lo so che mi spiavi, dalla porta del bagno quando eravamo in montagna mentre mi cambiavo e ti sei sempre voltato per nascondermi l’erezione, bene, è venuto il momento di dare un pò di sfogo ai tuoi ormoni, su dai, fammi vedere un pò che sai fare… Prendilo come un regalo… Ah dimenticavo… Vietato rifiutare” Praticamente si sta per realizzare il sogno della mia adolescenza, andare a letto con Titty, se andrà bene mi osannerà ancora di più, se non riuscirò nell’impresa pazienza, non ho nulla da perdere, ma lei subito comincia a dettare il gioco:
“Però in effetti si sta un pò stretti qui, che ne pensi se vengo su di te?” Le faccio un segno acconsentendo, e il seno è praticamente adagiato sul mio petto, visto che ho tolto la maglietta, solo che lei è un pò scomoda visto che è proprio sulla rigonfiatura, ma la cosa la eccita, e si vede dalla faccia, comincia a baciarmi, prima d’ora c’eravamo dati solo qualche bacetto così sulle labbra ma niente di che, ma questo invece era un bancio profondo, lungo, intenso, le nostre lingue si intrecciarono, e ogni tanto le sue carnose labbra erano stupende, poi decisi che dovevo prendere iniziativa, e gli misi le mani sul sedere, solo ora mi accorsi che aveva il perizoma, visto che non si era voltata prima, e accarezzavo un candido culetto, sodo, perfetto, che mi eccitava ancora di più, pian piano le mie mani scivolano sotto al perizoma e iniziavo a toccargliela, era grande e molto attraente poi lei mi sussura:
“Ti piace?” E un pò sfrontato le dico: “Per il momento…” poi le mie palpate si intensificano, e cerco di prendere io in mano le danze, perciò la sollevo un pò e le faccio segno che non ce la faccio più a tenere quel maledetto boxer, e lei mi dice che non devo preoccuparmi e man mano me lo sfila, subito si mette a toccarmelo agitando la mano su e giù, non si diverte molto con le mani, infatti subito lo scappella e lavora con la bocca, una vera esperta, bravissima con la lingua, penso che sia la migliore al mondo, mi sta portando in paradiso, subito ansimo, e faccio dei profondi respiri sto fottutamente godendo, dopo un pò, detto io le danze e la faccio stendere, mi siedo sulla sua pancia così da mettergli il pene tra i due seni e cominciando a farmelo segare, una spagnola unica, lei geme incredibilmente e proprio grazie a questo un voluminoso zampillo di sperma ricopre il suo volto e lei assapora i miei schizzi, poi però vuole ritornare giù, e allora le dico di aspettare, le sfilo il perizoma e osservo la sua figa come immaginavo prima mentre la toccavo era completamente depilata proprio come piace a me, allora mi giro e cominciamo un sessantanove indimenticabile, prima con due dita apro per bene la sua vagina poi comincio a slinguazzare il suo clitoride, e poi la lingua la agito dentro la sua caldissima e bagnatissima fighetta, mentre lei dall’altra parte mi rifà una pompa vigorosamente e continua ad ingoiare, poi mi rialzo, metto il preservativo che avevo nello zaino (ne porto sempre uno per precauzione), e inizio a penetrarla davanti, lei si mette sotto e io sopra per i primi 10 minuti mi muovo molto velocemente penetrandola, poi un pò mi stanco io, un pò lei si è fatta diversamente male la velocità e l’intensità delle mie botte calano, lei è esausta, anche perchè non ha più voce da quanto ha urlato, ma io non ho finito, infatti la faccio mettere a pecorina, e perforo anche quel suo ano, già dopo una ventina di colpi lei veramente non ce la fa più, io capisco che ho avuto anche troppo forse, e perciò mi calmo, a turno ci andiamo a pulire e crolliamo sul letto, dormendo abbracciati, lei non ha avuto nemmeno la forza di commentare.
In mattino dopo a colazione quasi mi sgrida:
“Cavolo Walter tu sai fare questo poco (espressione meridionale che vuole intendere: “Sei così bravo”) e non me l’hai mai detto? Ma poi anche a livello di durata, di energia ma non me l’aspettavo proprio, tu ieri mi hai veramente fatto godere come mai in passato, non ti stancare molto in gita oggi…” Il suo discorso lasciato a metà mi fa capire quanto non sappia stare senza il mio amichetto quaggiù, poi le sorrido e le stringo la mano, e lascio immaginare a voi come è proseguita la visita a Barcellona…
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