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I primi 3 capitoli sono presi integralmente dall’omonimo racconto di maxesara, a cui faccio un sentito ringraziamento per i tanti consigli che mi ha saputo dare. Dato il suo ‘pensionamento’ come autore raccolgo (con il suo permesso e di Susy) l’eredità di questo racconto e continuo con i capitoli successivi. Buona lettura a tutti!

Che cosa succederebbe se ad un autore di racconti erotici, venisse concesso di scrivere il diario di una Dea del sesso?
Staremo a vedere, dato che Susanna si è gentilmente prestata a questo delizioso esperimento.
Alcuni di voi la conoscono come LadyX l’ispiratrice delle parti femminili del racconto omonimo, ma queste sono le sue memorie vere.
Vi prego di credere che queste testimonianze sono reali e dunque tutto quello che leggete è successo davvero. solo qualche fiocchetto da scrittore…

Lasciate che vi descriva la Dea come è oggi. i primi capitoli ovviamente si riferiscono ad una lei, moooolto più giovane. inutile specificare l’età, diciamo solo giovane.
Non è alta, Non ha un seno prosperoso. qui finiscono i suoi NON, perchè per il resto lei è esattamente ciò di cui ogni maschietto arrapato ha bisogno.
un corpo flessuoso e tonificato dallo sport, cosce sode, ventre piatto, culo alto, sodo e… accogliente.
colori mediterranei, occhi nocciola grandi ed espressivi, capelli castani lunghi e lisci. labbra piene, fatte apposta per succhiare ed una lingua biricchina, attraversata al centro da un piercing messo li oltre che per scopi estetici, col preciso intento di far impazzire i maschi che approfittano del suo innato talento da pompinara.

adesso sotto col diario.

x Giugno 19xx
Caro Diario.
Come sai due settimane fa siamo partiti per la montagna, abbiamo appena rimesso piede a casa e io sono corsa a raccontarti quello che mi è successo…
ho fatto sesso! cioè non proprio sesso… ho… mamma mia, mi tremano le gambe solo a pensarci… ma aspetta, ti racconto:
Non ero molto contenta perchè tutti erano più grandi di me in hotel, e poi c’era solo un altra ragazza, anche lei più grande.
però loro si sono rivelati molto più gentili di quello che pensavo e mi hanno lasciata stare con loro.
Matteo era molto carino e disponibile con me, e a me lui piaceva un sacco. così quando mi ha detto che facevano una festicciola alcolica, e mi ha invitata, io ho subito detto si… anche se non avevo proprio chiarissimo cosa sarebbe successo.
ho inventato una balla con Mamma per avere la serata libera.
una volta li ho visto che non era una festa vera e propria, c’era musica ma nessuno ballava più che altro si beveva… ho bevuto un paio di bicchierini anch’io e mi sentivo un po strana…
Stefy, la ragazza più grande, dopo un pò era sparita con un ragazzo e io ero rimasta un pochino in disparte, così mi sono avvicinata ai ragazzi, che parlottavano tra di loro, ho sbirciato quello che stavano facendo e ho visto che avevano dei giornaletti porno!
loro mi hanno permesso di guardare, o meglio, Matteo mi ha preso sul fianco e mi ha fatto mettere accanto a se.
C’erano foto impressionanti… donne che facevano sesso con uno, due e più uomini con dei… cazzi… enormi!
mi sentivo strana, sopratutto guardando le espressioni golose delle donne che si mettevano quegli affari enormi in bocca.
poi Matteo mi ha sussurrato all’orecchio “Vuoi provare?” e io mi sono sentita tutta un fremito. ho fatto si con la testa, ma senza parlare e lui, dopo un po, mi ha portata fuori, in un parcheggio coperto li vicino.
mi ha portata in un angolo buio, dietro, vicino ad un motorino e si è appoggiato al muro, si è slacciato i jeans e li ha calati un po poi ha preso la mia mano e se l’è messa sul cazzo.
io non sapevo cosa fare così ho stretto un po e poi ho strofinato, incredibile, ho sentito che si gonfiava sotto le mie dita.
quando ha abbassato anche lo slip il suo pisello era durissimo e non ci stava più in una mano. “inginocchiati” mi ha detto e io l’ho fatto, così ce l’avevo proprio davanti alla faccia.
mi ha messo una mano tra i capelli e ha detto: “Giocaci un po con la bocca” così io ho avvicinato le labbra e gli ho dato un bacio sulla punta viola. era caldissimo. poi, facendo come quelle dei giornaletti ho tirato fuori la lingua e ho dato una leccata lunga, su tutta la parte sotto. “Si, così. giocaci con la lingua e con la bocca.” mi ha detto e io l’ho fatto. lui respirava forte e continuava a dirmi che ero brava, così a me piaceva da matti sentire che gli piaceva e mi sono accorta che la mia micetta si bagnava tantissimo. sentivo caldo tra le cosce, e sulle guance.
ad un certo punto, mentre avevo la punta in bocca, lui ha spinto la mia testa verso di se. “prendine di più in bocca! si! così! ora fai avanti e indietro…. mmmmh si. si!” ogni cosa che mi diceva io la facevo e lui gemeva sempre di più. mi faceva sentire benissimo.
allora ho cominciato a farmelo scivolare dentro e fuori dalla bocca, cercavo di farcelo stare dentro tutto ma era difficile.
lui mi dava il ritmo spingendo con la mano e io non dovevo far altro che accoglierlo dentro e muovere le labbra e la lingua.
ho cominciato ad accarezzarmi sotto perchè non ce la facevo più…. era troppo bello!
poi lui ha detto “Sto per venire! adesso uscirà la sborra, tu non fermarti! continua, tienila in bocca e continua!!! ohhh si! cazzo! siiiii”
Come mi ha detto di fare, ho tenuto la sua roba calda in bocca. quando è uscita, il suo cazzo sembrava scoppiasse. pulsava tra le mie labbra e mi versava questa roba amara nella bocca. lui si contorceva dal piacere perciò era bello continuare a muovere le labbra.
dopo un po i suoi spasmi si sono calmati e lui ha detto “Sei stata bravissima Susy. adesso manda giù e hai fatto il tuo primo pompino”
gli ho sorriso e ho ingoiato. un saporaccio però… poi gli ho fatto vedere la lingua pulita!
Lui è partito il giorno dopo, e cioè l’altro ieri. peccato, volevo chiedergli di farmi fare pratica…
una cosa da panico vero? chissà se a Natale lo ritrovo li…

Nota: 29 Dicembre 19xx
Caro Diario.
C’era! è stato contento di rivedermi. gli ho fatto un altro pompino.
è venuto nel giro di tre minuti…. lo sai, sono parecchio migliorata… XX Settembre 19XX Caro Diario, Oggi è ricominciata la scuola. ma c’è qualcosa di diverso. io sono diversa. non faccio che pensare alla montagna, a Matteo, ad un parcheggio buio ed al cazzo che entrava ed usciva dalle mie labbra….

XX Settembre 19xx Diario… non riesco a guardare i miei compagni con gli stessi occhi di prima. ora mi accorgo dei loro sguardi sul mio corpo e mi domando sempre una cosa, guardandoli, saprebbero farmi star bene come sono stata lassù?

XX Settembre 19xx Ore 14.00: Ho deciso. ho scelto. Luca. è il più carino di tutti e sembra che non gli sia del tutto indifferente, anzi. oggi con la scusa di non aver capito una spiega di matematica, gli ho chiesto se potevamo studiare assieme e lui, molto entusiasta, ha detto che potevo andare da lui nel pomeriggio dopo le 4. che studia dopo le 4 perchè il fratello esce e lui rimane per qualche ora solo in casa. (non credo sia vero, almeno la parte che studia…)

ore 18.30: mmmh diario.. ho fatto proprio bene a scegliere Luca… sono abndata da lui alle 4, indossavo una gonnellina larga e una maglietta bianca, niente di che, ma erano vestiti dove, se voleva, si poteva intrufolare facilmente… e l’ha fatto… eccome.
la scusa dello studio non è durata molto, dopo cinque minuti avevo la sua lingua in bocca e le sue mani sotto la maglietta… come mi piaceva… non sapevo bene come procedere, come fargli capire che poteva chiedermi di più e così abbiamo passato un sacco di tempo a baciarci così. poi ho visto che si muoveva come a disagio, come se provasse un certo fastidio laggiù e allora ho preso coraggio e ho allungato una mano sui suoi pantaloni… era durissimo! lui ha sgranato gli occhi, forse non sperava tanto. ho mosso piano la mano e lo sentivo rantolare di piacere, ma a me non bastava ancora così ho infilato la mano nei suoi pantaloni.
Incredibile, ad ogni mia mossa Luca restava sepre più meravigliato e senza fiato… mi sentivo proprio… non so… forte, potente… mi sembrava che lui fosse gelatina tra le mie mani.
poi una sua mano si è insinuata sotto la mia gonnellina e lì è stato lui a stupire me, mentre le sue dita si strofinavano sulle mutandine zuppe, ho provato caldissimo tra le cosce e ho preso a tremare tutta. mi è strapiaciuto e così ho deciso di ricambiare, gli ho abbassato i pantaloni e mi sono piegata verso di lui.
Il suo cazzo, visto da vicino è meno impressionante di quello di Matteo ma Luca ha molti anni in meno ha tempo di recuperare, ho pensato. comunque dato che ero riuscita a prendere in bocca Matteo, con luca ero sicura di poterlo fare. ho appoggiato le labbra sulla punta e lui ha quasi urlato poi, quando ho dischiuso le labbra e l’ho fatto scivolare dentro, lui ha smesso di respirare. con la mano ha continuato ad accarezzarmi ed io, che continuavo a godere, ho cominciato a fare su e giù sul suo cazzo, muovendo la lingua sulla punta quando mi usciva dalla bocca. io pensavo di provare un po dei giochini che avevo imparato in montagna ma al secondo o terzo affondo della mia bocca, lui ha cominciato a tremare, mi ha stretto la mano tra i capelli ed è venuto, dentro la mia bocca. mi ha colto un po di sorpresa ma mi sono subito ripresa, ho stretto le labbra e, mentre lui si agitava e gemeva ho accolto i suoi schizzi, muovendomi piano piano sul cazzo. poi ho ingoiato e mi sono accorta che aveva un sapore completamente diverso da quello che mi aspettavo e non era così terribile.
ero felice, mi era così piaciuto ma poi lui ha detto: “vuoi godere davvero anche tu?” ed io, che non sapevo cosa volesse dire ho naturalmente detto di si!
lui si è spostato davanti a me e mi ha fatto sedere sul bordo del divano, poi ha infilato le mani sotto la gonnellina e mi ha sfilato le mutandine. tremavo, non sapevo cosa aveva in mente ma ero curiosissima di scoprirlo e disposta anche a farlo, se era questo che aveva in mente. sentivo di essere bagnatissima e poi lui ha infilato la testa tra le mie cosce, sotto la gonna.
ero stupita… ma poi il tocco della sua lingua sulla mia… mi sono sciolta all’istante tremavo tutta e non capivo più niente, lui andava su e gliù poi si fermava a giocare col bottoncino…
non so quanto c’è stato, so che gli ho gridato ad un certo punto di smetterla perchè mi faceva impazzire.
lui non solo non ha smesso ma ha incominciato a giocare anche con le dita dentro di me. non facevo altro che respirare forte e stringergli la testa tra le mani. è stato meraviglioso. ha smesso solo perchè cominciava a farsi tardi. io non capivo quasi più nulla e quando lui ha detto “studiamo ancora insieme domani?” io ho fatto si con la testa. sono stata più di dieci minuti sotto al suo portone di casa prima di essere di nuovo in grado di camminare normalmente… Diario… non vedo l’ora che sia domani.

XX Settembre 19XX (il giorno dopo) Oggi, quando sono andata da Luca non abbiamo nemmeno fatto finta di studiare. appena mi ha fatto entrare ha chiuso la porta e abbiamo cominciato a baciarci. mi ha portata nella sua cameretta stavolta, ha detto che saremmo tati più comodi per fare quello che aveva in mente. ancora una volta tremavo da testa a piedi, voleva farlo?
invece una volta sul letto si è spogliato e si è sdraiato. era già eccitato. io aspettavo che mi dicesse cosa voleva che facessi e lui ha detto: “mettiti sopra, facciamolo insieme si chiama 69… è bellissimo” così mi sono tolta le mutandine e gli sono letteralmente salita sopra, era buffo e un po scomodo, lui si muoveva per trovare la posizione giusta e io guardavo il suo cazzo al contrario e non lo trovavo così eccitante ma poi ho sentito le sue labbra sulla mia passerina e le sue dita che ci giocavano e ho capito quanto sarbbe stato bello giocare a mia volta col suo cazzo, mentre godevo così tanto. e così è stato. non pensavo alla mossa succassiva da fare perchè non riuscivo a pensare ad altro che al piacere che provavo e che volevo dare a lui.
forse perchè era impegnato o perchè si stava concentrando ma Luca oggi è durato di più, mi ha permesso di giocare molto con la lingua e con le labbra. io quasi non capivo più niente dal piacere. due volte ho sentito il calore spandesi nel mio corpo, come una corrente erlettrica che partiva da dietro il bottoncino e dsi diffondeva nella pancia e poi in tutti i muscoli…
quando è venuto ho succhiato con gioia tutti i suoi schizzi. il sapore già non mi da più nemmeno fastidio. anzi. comincia a piacermi.
ci siamo coccolati un po prima che arrivasse l’ora di tornare a casa.
Domani… studio ancora con lui.

XX Settembre 19XX (il giorno dopo ancora) Oddio… che paura Diario… non sapevo che fare, non sapevo che mi succedeva. per poco non svenivo… è stato… è stato… non lo so incredibile. lo abbiamo fatto.
non parlava, era molto serio, mi ha fatto sdraiare e senza dire niente mi ha spogliato. poi ha cominciato a leccare. io tenevo gli occhi chiusi, voleva giocare solo lui pensavo. era un peccato perchè pensavo che il 69 fosse stato un successo. comunque credevo che dopo sarebbe toccato a me e perciò l’ho lasciato fare. lui è stato bravo e delicato come al solito. quando ho sentito il consueto calore tra le cosce glie l’ho detto che mi stava facendo godere, che era bravissimo. ma lui ha smesso solo per qualche secondo. quando ha ricomincianto sembrava una furia. muoveva la lingua su e giù senza sosta e mi stringeva il bottoncino tra i denti.
quando il secondo piacere mi ha fatta tremare tutta ho gridato un SI così forte e lungo da far tremare i muri. ero tutta bagnata e avevo goduto tantissimo o almeno credevo. lui si doveva essere spogliato mentre mi torturava perchè ho visto che era nudo. era eccitato e puntava il suo cazzo duro tra le mie cosce. non l’avevo capito. voleva farlo. stava per farlo e io ero prontissima. ha spinto e non avevo più aria nei polmoni! credevo di aver goduto, credevo di essere bagnata fradicia ma non era così. quando me l’ha messo dentro e ha cominciato a muoverlo ho provato mille scariche elettriche e la mia patatina si è trasformata in un attimo in un lago bollente. non capivo più niente. Lui ansimava sopra di me e dopo non so quanto è uscito. e ha spruzzato sulla mia pancia un sacco di sperma bollente.
io me ne stavo li tutta sconvolta e tremante ad occhi chiusi, col respiro corto quando lui ha ricominciato a leccarmela! Non ho capito più nulla, ho sentito come un esplosione dentro, mi sentivo debole e piena di energia allo stesso momento sentivo il cervello urlare dentro la testa che quella cosa meravigliosa dovevo provarla ancora e ancora! urlavo frasi sconnesse e mi dibattevo.
mi veniva quasi da pianger. avevo perso il controllo… avevo avuto un grandioso orgasmo. me l’ha spiegato subito dopo Luca.
Orgasmo. ero venuta insomma. e io che pensavo che venissero solo gli uomini quando esce lo sperma. Ormai la mia strada è tracciata Diario. voglio provare tanti, tantissimi orgasmi d’ora in poi. Premessa: I primi due capitoli sono stati pesantemente elaborati dal sottoscritto.
Il fatto era che dovevo dare a Susanna una certa ingenuità, dovuta al fatto che fossero le sue prime esperienze, ingenuità che, vi assicuro, la nostra Susy ha perduto da tempo e che non esiste minimamente nelle interviste che gli faccio.
Ma possiamo supporre che dopo quegli episodi la nostra eroina avesse smarrito l’ingenuità e fosse consapevole del suo potenziale erotico e cosciente delle sue azioni, perciò ecco come la nostra Susy si è trasformata nella creatura mitologica che ogni maschio italiano conosce ma che pochi eletti posso dire di aver incontrato e cioè la ragazza che, leggenda vuole, c’è in tutte le scuole. Su lo sapete, c’era anche nella vostra e avete cercato per anni di scoprire chi fosse’ si, lei: La ragazza che fa i pompini in bagno!

XX Giugno 19XX
Ciao Diario. è tanto che non ci sentiamo. Meno male che la scuola è finita. Cominciavano a girare voci, non l’avrei creduto possibile con tutte quelle sezioni, tutti quegli studenti.
Vediamo un po’ tu dov’eri rimasto’ ah si, Luca.
è stato bello, dolce, ma sentivo di non volere che io e lui finissimo per fare i fidanzati eterni. Siamo stati insieme, anche un bel po’ ma è stato giusto mollarsi.
Poi sono successe tantissime cose. Da dove cominciare’ oh si, ricordo. Mesi fa.
Avevamo due ore buche, improvvise, ed eravamo con quel coglione del bidello a farci da balia.
Ovviamente ognuno si faceva gli affari suoi, ci eravamo riuniti in gruppetti.
Io stavo coi ragazzi, immagini come mai?
Beh Nicola ha voluto che mi sedessi sulle sue ginocchia mentre chiacchierava con gli altri ed io naturalmente non ho esitato un momento.
Ce ne stavamo li a fingere di parlottare con gli altri mentre era chiaro che nessuno dei due riusciva a pensare ad altro che alle mie chiappe che premevano sul suo cazzo.
Mi stavo eccitando tantissimo, soprattutto perché lo sentivo. Distintamente, nonostante la stoffa, sentivo crescere la sua eccitazione e sentivo qualcosa di durissimo premermi proprio nel solco delle natiche. Ceravo di non muovermi, ma se lo facevo mi muovevo in modo che alla fine il suo cazzo restasse sempre lì a premere contro la mia fighetta, che ormai era diventata bollente’
Non ce la facevo più, ero troppo eccitata, non riuscivo a pensare ad altro che a girarmi e prenderglielo subito in bocca.
Non andava bene. Così ho chiesto di uscire per fare delle fotocopie.
Il bidello non ha obiettato e io sono andata a raffreddarmi in corridoio. non c’era un anima e io ho ripreso fiato.
Stavo per ritornare in classe quando l’ho visto. Nico entrava in bagno, camminava un po’ strano, mi ha incuriosita e così l’ho seguito.
Sono entrata in punta di piedi e ho notato che s’era chiuso nel primo cubicolo. Sentivo il suo respiro affannoso, faceva poco rumore ma pensava di essere solo e io capivo benissimo cosa faceva’ e mi si allagavano le cosce al solo pensiero. Era per me. volevo vederlo. Volevo assolutamente vederlo. Toccarlo. Baciarlo.
‘Nico! Sono Susy! Apri!’ ho detto con la voce che era poco più di un sussurro.
Ho sentito che si muoveva frenetico lì dentro. Poi però ha aperto.
Era tutto rosso e agitato. Io mi sono infilata nel bagno, e ho chiuso la porta.
‘Susy’ che’ ci’ fai’?’
Non gli ho nemmeno risposto, ero già in ginocchio e avevo già le mani sulla sua patta.
Lui sembrava in estasi, o in panico non so, ma il suo cazzo era duro. Pulsava tra le mie dita e c’era una gocciolina trasparente sulla punta.
Non ho aspettato oltre, ho appoggiato la lingua sulla punta e lui ha tremato e gli è scappato un ‘ooooh’
Gli ho sorriso e, mentre lo guardavo, ho fatto scivolare piano piano tutto il suo pisello tra le mie labbra. Sempre guardandolo sono tornata indietro, pianissimo, finché non è uscito e la mia lingua è tornata a solleticarlo.
Sembrava una statua di sale. è stato troppo bello sentire che gli facevo tutto quell’effetto.
Ho smesso di guardarlo. Non ne valeva la pena, il suo cazzo era molto più interessante.
Ho cominciato a giocarci, con la lingua, su e giù, per tutta la lunghezza e poi di nuovo in bocca, e poi di nuovo fuori.
Avrei potuto starci ore e invece, dopo pochi minuti lui comincia a gemere e ad ansimare, le sue mani sono finite sulla mia testa, sopra le orecchie, ed accompagnavano i miei movimenti. Sapevo cosa stava per succedere. Lo sapevo e lo volevo. Ho stretto le labbra e cinque o sei fiotti di sperma si sono riversati nella mia bocca. Ho mandato giù con piacere, mentre lui continuava a contorcersi ed ansimare.
Ero contenta. Inebriata dal potere di far godere i maschi, ma insoddisfatta della durata del gioco.
Sono uscita dal bagno e tornata in classe. Seguita, poco dopo, da lui.
Non riuscivo a pensare ad altro che al bagno, e al sapore che ancora portavo in bocca.
Me ne stavo in disparte così, quando Alessandro, il miglior amico di Nico si è avvicinato di soppiatto al mio orecchio e ha sussurrato ‘Andiamo in bagno?’ ho sussultato. Lui ha riso, evidentemente credeva di essere stato spiritoso o che m’avrebbe messo a disagio ma in quel momento ho capito che lo volevo. Lo volevo proprio. In quel momento avrei urlato a tutti in quella classe, bidello compreso, di mettersi in fila fuori da quel bagno, perché li avrei succhiati tutti, uno dopo l’altro. Anche due alla volta.
Alessandro non s’era ancora allontanato quando ho sorriso e detto ‘Andiamo’.
Sembrava sconvolto ma ad ogni modo 5 minuti dopo era in piedi davanti a me e il suo cazzo era nella mia bocca, la sua mano tra i miei capelli ed io, ad occhi chiusi, facevo avanti e indietro stringendo le guance e sentendo con la lingua i rilievi delle vene del suo uccello.
Ale ha un cazzo bellissimo. Il più bello e grosso che ho mai visto ed è stato bellissimo scoprire che riuscivo a tenerlo tutto in bocca, anche lui l’ha detto. ‘Susy sei magnifica! Nessuna me l’aveva mai preso tutto OHH’ ha detto. Immagina la gioia. Ma è durato poco più di Nico, purtroppo.
Beh per fartela breve Diario, non so come ma un po’ uno e un po’ un altro, sempre più ragazzi hanno cominciato a chiedermi ‘andiamo in bagno?’
Ad alcuni ho per forza dovuto dire no. In effetti facevo finta di non capire o li trattavo male, ma alcuni erano proprio cessi.
Ad altri invece non riuscivo che a sorridere. E inevitabilmente finivamo dentro al primo cubicolo. E inevitabilmente i loro cazzi finivano tra le mie labbra. Non sai quante forme, quante lunghezze. Ognuno è unico e ognuno preferisce qualcosa. è bello capire che a uno piace la lingua e ad un altro le labbra. Ognuno ha il suo sapore, unico e riconoscibile.
è bello sentirsi dare della troietta.
Non faccio sesso da un sacco. Ma quasi non mi serve. Mi tocco mentre ce li ho in bocca e godo. Godo tantissimo.
All’ultimo conteggio erano 8 i ragazzi a cui rispondevo ‘Andiamo’ alla fatidica domanda.
Da un po’ però giravano voci. Alcune ragazze che nemmeno conosco mi guardano male.
Luisa, una cretina che muore dietro ad Alessandro, da qualche giorno aveva cominciato a gonfiarsi la guancia con la lingua quando ci incrociavamo e tutte le sue amiche a ridere’
Meno male che la scuola è finita Diario.
L’anno prossimo istituto nuovo. Devo stare molto più attenta.

XX Settembre 19XX
DIARIO!!!!! Alessandro è nella mia classe!!
Gli ho detto di non dire a nessuno a scuola di me e dei bagni. Lui ha accettato, a patto che gli facessi un bel pompino di ben trovato ovvio, e sai cos’ho scoperto. Diego, suo fratello di 3 anni più grande, viene a scuola con noi, e ha una compagnia di amici enorme! XX Ottobre 19XX
Ciao Diario! è da un po’ che non ti racconto qualcosa. Da quando ho scoperto che Alessandro è nella mia classe ho ricominciato ad andare nei bagni, questa volta però con più discrezione. Non voglio giocarmi la reputazione già da subito! Comunque torniamo al fatto di cui voglio parlarti. Oggi ho conosciuto Diego, il fratello di Alessandro!
Stamattina, dopo l’ennesimo incontro in bagno con Alex mi ha proposto di fare un giro insieme a suo fratello nel pomeriggio. E io gli ho subito detto di si!
Verso le quattro ci siamo incontrati con Diego al parcheggio del mercato. Appena arrivati ci siamo salutati. ‘Ciao’ ‘Ciao, ti ho vista a scuola. Sei nella classe di mio fratello giusto?’ ‘Si, siamo in classe insieme. Ma ci conosciamo già da alcuni anni’. Quest’ultima frase l’ho detta sorridendo ad Alessandro. Sai bene a cosa mi riferivo con quel conosciamo!!
Comunque tornando a noi.. Dopo un po’ Alex ha cominciato a raccontagli dei bagni e io diventavo sempre più rossa ma nello stesso tempo sentivo un calore sempre più forte in mezzo alle gambe. ‘Lo sai che Susy è una gran puttanella?!? Non riesce a vivere senza cazzo! Pensa che l’anno scorso ha succhiato i cazzi di quasi tutti i maschi della scuola!!’. Mmmh Diario. Se non fossimo stati in un parcheggio sarei saltata addosso a tutti e due ma per fortuna non ho dovuto attendere molto.
Diego, un po’ incredulo, mi ha chiesto ‘Ma sta dicendo cazzate oppure è la verità?’ io, senza aspettare oltre gli ho messo una mano sulla coscia e io con la faccia più da porca che potevo gli ho detto ‘è vero!’. Con molta sicurezza mi ha preso la mano e l’ha portata sul suo cazzo già duro che ho cominciato a stringere da sopra i pantaloni. Una macchina che è passata lì vicino ci ha riportati alla realtà, abbiamo preso la macchina e siamo tornati subito a casa loro.
In pochi minuti ero in camera che succhiavo l’uccello di Diego che estasiato mormorava ‘Hai una bocca fantastica Susy. Ma quanti pompini hai fatto fino adesso?? Si dai.. Continua così.. Oooh!’ Mi è venuto in bocca in meno di 5 minuti e io ho ingoiato tutto con grande piacere! Ormai mi piace troppo il sapore della sborra! Cmq ha un sapore diverso da Alessandro ma mi è piaciuto lo stesso.
Poi mi ha spogliata e ha cominciato a giocare con le mie tettine mentre con una mano si insinuava nelle mie mutandine. Appena ha raggiunto la mia micetta l’ha trovata completamente bagnata. Mi ero eccitata di brutto e non volevo altro che godere. L’ho preso in mano e ho cominciato a menarglielo per mantenerlo duro. è più corto e sottile di quello di Alex e riuscivo a tenerlo in una sola mano, ma non aspettavo altro che me lo mettesse dentro la fichetta!
Prima però mi ha fatta stendere sul letto, mi ha aperto le gambe a mo di compasso e si è tuffato in mezzo per leccarmi tutta. Giocava con il mio bottoncino, ogni tanto lo mordicchiava e sentivo il piacere crescere sempre più in me fino a che non ho raggiunto il tanto sperato orgasmo. Ho urlato così tanto che Diego si è fermato e mi ha tappato la bocca con la mano. Mentre faceva qst il suo cazzo era arrivato in prossimità della mia fichetta. Sentivo distintamente la punta sulle labbra e non appena mi sono ripresa un po’ è affondato dentro con decisione.
Mi ha scopata per un’infinità di tempo, non ricordo nemmeno più quanti orgasmi ho provato. Alla fine ha sborrato copiosamente sopra il mio pancino e si è complimentato con me ‘Alessandro aveva ragione.. Sei proprio una puttanella! Se ti piacciono quelli grossi devi venire pure domani, che c’è la compagnia al gran completo!!’
A quelle parole sono quasi venuta un’altra volta e, contenta come una pasqua, gli ho detto di si.
Oh Diario, non ho mai goduto come oggi. Non vedo l’ora che arrivi domani!! Ora che ci penso.. Dovrei ringraziare Alessandro per la giornata passata. Mi sa che anche domani me lo porto nei bagni!!

XX Ottobre 19XX (il giorno dopo)
Caro Diario. Oggi sono ritornata in quel parcheggio mi hanno presentata a tutta la compagnia. Sono tantissimi, ancora non riesco a ricordare tutti i nomi! Diego è passato a prendermi sul presto. Per l’occasione ho indossato una minigonna e una felpa abbastanza aderente, sotto invece un paio di coulotte e ai piedi delle Converse All Star.
Dopo le dovute presentazioni mi hanno chiesto ‘Con chi vuoi cominciare? A te la scelta!!’ Oh Diario ero indecisa. Li conoscevo appena e non sapevo chi mi sarebbe potuto capitare. Perciò ho scelto Luca, il più figo. è uno dell’ultimo anno e ha già la macchina! Mi ha fatta salire su e siamo andati al parco. Il tempo di appartarci che già gli avevo slacciato i pantaloni e lo tenevo tra le labbra. Il suo cazzo era molto più piccolo di quello di Alessandro ed è venuto anche subito. Ho ingoiato tutto golosamente e gli sono salita sopra. Ho cominciato ad andare su e giù e in breve i suoi mugolii sono diventati sempre più forti fino a che non è arrivato al limite. è uscito ed è venuto in bocca con diversi schizzi che ho ingoiato subito. Non posso fare a meno di bere la sborra. è troppo buona!
Cmq ci abbiamo messo poco e abbiamo aspettato una ventina di minuti.. Così tutti avrebbero saputo che durava di più! Appena tornati al parcheggio mi sono messa in mezzo a tutti e ho detto ‘Avanti chi è che ce l’ha più grosso di tutti? Voglio lui!’. Tutti quanti si sono girati verso un ragazzo, Mike. Mi sono avvicinata e gli ho sussurrato ‘Mi vuoi portare al parco??’ e lui subito ‘Cazzo. certo che ti ci porto!!’
Mike è in terza e ha ripetuto due volte l’anno. Non è proprio un bel ragazzo ma può piacere. Soprattutto se si vede cosa ha in mezzo alle gambe! Appena arrivati si è tolto i pantaloni. Appena l’ho visto mi sono spaventata. A riposo era grande quasi quanto quello di Alex! Però solo a quella vista mi sono eccitata e ho cominciato a sbrodolare di brutto. Gliel’ho preso in bocca e ho faticato parecchio per prenderlo ma alla fine è entrato quasi tutto.
Ho giocato un po’ con quel cazzone duro e nel frattempo mi toccavo la micetta bagnata. Intanto con una mano mi stringeva i capezzoli ma il dolore veniva superato dal piacere che provavo in quel momento. Poi mi ha fermata e mi ha fatta mettere a quattro zampe sul sedile. è entrato lentamente nella mia micetta e man mano che andava più a fondo mi sentivo allargare sempre di più. Quando è arrivato in fondo mi sono stupita di essere riuscita a prenderlo tutto!
Il piacere che ho provato è stato incredibile. Prima ha cominciato a muoversi piano ma poi ha aumentato il ritmo fino a darmi dei colpi fortissimi! Non capivo più niente, venivo in continuazione. Ero in estasi! A un certo punto però si è fermato e mi ha fatta girare. Mi ha preso le gambe e le ha poggiate sulle sue spalle, in questa posizione è entrato completamente in me. Così sentivo le spinte ancora più in profondità e io, stravolta dal piacere, gli urlavo ‘Dai cazzo. Scopami! Più forte! Così si! Continua dai! Sii! Godoooo!’ e sono venuta per l’ennesima volta.
Lui continuava a muoversi ma molto più lentamente, per darmi il tempo di riprendermi un attimo. Mentre pompava mi accarezzava le cosce e il culo e nel farlo mi sorrideva. Dopo alcuni minuti si è fermato e stava per uscire. Non so cosa volesse fare ma io non volevo che se ne andasse. Così ho abbassato le gambe e le ho intrecciate dietro la sua schiena, impedendogli di muoversi mentre con il bacino mi spingevo contro di lui. ‘Cazzo ma ne vuoi ancora?!?’ mi ha detto ancora più eccitato di prima e subito dopo ha ricominciato a spingere sempre più forte.
Dopo un tempo infinito e diversi altri orgasmi da parte mia è venuto pure lui. è uscito dalla mia fichetta e ha sborrato sulla pancia ma alcuni schizzi sono arrivati sulle tette e sul collo. Mi ha aiutata a ripulirmi e siamo tornati dagli altri.
Oh Diario. Mike è stato fantastico. Ho provato delle sensazioni incredibili! Quando mi ha riportata al parcheggio ero distrutta, non riuscivo quasi a camminare. Credo proprio che domani a scuola me lo porterò al bagno. Non ho ancora assaggiato la sua sborra!!

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Autore Pubblicato il: 21 Settembre 2009Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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