La vetrina è davvero magnifica. Questa volta ci hanno mandato un vetrinista davvero in gamba. Del resto una bella vetrina fa grande un negozio.
Tutta sui toni del blu, a rievocare l’estate appena trascorsa, è un’esplosione di biancheria intima di ottima qualità. Completini in pizzo nascosti da mini sottovesti trasparenti, in un’alternanza di gusto e provocazione.
Questa mattina sono sola. La mia collega è ancora i ferie ed il negozio non è ancora in ordine: ci sono già i nuovi arrivi da catalogare e sistemare negli scaffali e nel retro, mentre i residui dei saldi non sono ancora completamente sistemati. Ma la città è ancora quasi deserta. Non dovrebbe esserci grosso affollamento, così riuscirò senz’altro a sistemare, entro la mattinata tutto quanto rimane da fare.
Così immersa nei miei pensieri e chinata dietro al bancone, mi rialzo accorgendomi della presenza solo quando il cliente è già entrato ed attende da me un cenno.
Mi scuso imbarazzata, rivolgendogli un caldo sorriso. E’ un signore di mezz’età, ben vestito: alto ed abbronzato, occhi chiari, capelli cortissimi. Risponde comprensivo al mio sorriso regalandomene a sua volta un altro altrettanto cordiale.
Il suo sguardo è penetrante. Mi osserva cercando di focalizzare immediatamente qualche particolare di me. Nonostante l’eleganza dei modi riesco a cogliere, comunque, il momento in cui studia la mia bocca carnosa; in cui si sofferma sui miei seni abbondanti un po’ più del dovuto. Quasi mi sembra di avvertire il suo sguardo corposo sul mio fondoschiena mentre mi allontano verso il retro alla ricerca di ciò che mi ha chiesto.
Ha visto in vetrina un completino blu notte: reggiseno e perizoma in pizzo trasparente. Desidera vedere quello, ma mi chiede di proporgliene altri altrettanto squisiti. Torno al banco con diverse confezioni. Lo osservo a mia volta, rivolgendogli uno sguardo più curioso e, quasi, sfrontato. E’ davvero un uomo interessante, mentre con il pensiero cerco di scoprire a chi regalerà questo completo. Porta la fede nuziale, ma non sembra intendersi di taglie e coppe. Quanto ha richiesto, chissà perché, si regala difficilmente ad una compagna, tanto meno ad una moglie. Forse ad una figlia. No!, troppo provocante. Di sicuro sarà per un’amante. Così, quasi a sentirmi complice di questo piccolo intrigo, comincio a consigliargli i completi più accattivanti, quelli più provocanti. Quelli, insomma, che in una donna riscuoterebbero indubbiamente successo. Dopo pochi minuti il banco del negozio è invaso da completi di pizzo bianchi e blu, culotte, tanga, slip e reggiseno: a balconcino, con ferretto o senza. E’ un’invasione di meraviglia. Osservo i suoi occhi chiari vagare da un capo all’altro senza la capacità di scegliere per uno di questi. Corro in suo aiuto, chiedendogli informazioni sulla destinataria di un regalo così bello. Sorride ancora. Ha un sorriso aperto, sincero. Di quelli che catturano, senza lasciare scampo. Dice che vorrebbe donarlo a una persona come me. Fingo di non capire. Mi chiede di scegliere io. Sono senz’altro una persona dal gusto raffinato, saprò scegliere il meglio.
Così, decido per un completo blu: reggiseno a balconcino e perizoma quasi inesistente, dove il filetto di tessuto che passa tra le natiche é costituito da un piccolissima treccia.
Lo ripassa tra le mani, lo guarda, lo rimira. Mi sorride. Dice che è bellissimo, ma che vorrebbe che lo provassi. Lo guardo allibita. Provarlo? Non so cosa rispondere. Questa è l’unica domanda cui non mi aspettavo di dover rispondere. La prego, ribadisce. Avvolgendomi in un altro sorriso di quelli che stendono. Decido di stare al gioco, consapevole che quando mi osservava cercando il mio punto debole’l’aveva già trovato.
Dopo pochi minuti lo chiamo nel camerino. Scosta la tenda rimanendo ad osservare stupito. Si avvicina. Mi prende la mano e mi fa girare. Dallo specchio osservo il suo sorriso compiaciuto posando lo sguardo sulle mie natiche nude, appena separate dalla treccia di tessuto blu che corre fino a scomparire. Continuo ad osservare la sua immagine riflessa nello specchio, mentre lascia la mia mano per allungarsi a toccare: segue con il dito il triangolino del perizoma farsi treccia. Lo segue fino a quando si immerge tra le mie bocce nude. Sfiora delicatamente la pelle dei glutei. Liscia e non abbronzata. Attende da me un cenno di dissenso, che non arriva. Al contrario appoggio le mani allo specchio, divaricando impercettibilmente le natiche. Non gli sfugge l’invito; infila delicatamente un dito sotto il perizoma, scostando il tessuto, fino ad allora invisibile. Lo vedo leccarsi il dito e passarlo dove prima c’era il bellissimo indumento. Sento il suo dito insinuarsi tra le mie natiche, mentre mi fa piegare sempre di più affinché siano ben divaricate. Non so perché, ma eseguo. Obbedisco ai suoi comandi non pronunciati. Il dito bagnato scorre lungo il solco dei miei glutei, giù, superando l’ano, sul quale si sofferma qualche istante, e ancora più giù, fino a trovare un piccolo anfratto morbido ed umido. Piccoli movimenti circolari mi fanno sobbalzare. Il suo dito mi apre delicatamente, cercando di entrare. Gioca così attendendo che la mia eccitazione raggiunga il massimo, fino a sentire un calore scendere verso al sua mano. Pochi attimi ed il mio liquido di passione gli scivola in mano. Ancora la sua immagine nello specchio: un ghigno appare sul suo volto, seguito da un sorriso. Ritrae la mano portandosela alla bocca ed assaggiando il mio sapore intenso. Passa il dito sotto le narici, quasi come a riempirsi del mio profumo più intimo. Poi ancora, il dito torna a giocare nel mio lago di voglia. Sento un dito, un altro scivolarmi dentro. Poi ancora un terzo, tanto è il mio desiderio scoperto. Si china sulla mia schiena, leccando la pelle nuda e baciando la sua stessa saliva. Con la bocca slaccia il reggiseno, mentre l’altra mano corre ad impugnare i miei seni liberi dalla splendida costrizione. Li stringe con delicatezza, mentre le dita scorrono dentro di me provocandomi un orgasmo senza controllo. Vorrei girarmi. Vorrei sentire in bocca il suo desiderio esploso così improvviso. Invece lo sento premere forte dietro di me. Sento il membro nudo cercare di seguire la via delle dita. Vuole entrarmi dentro. Mi piego ancora di più, poggiandomi allo specchio e godendomi la scena meravigliosa: lui che troneggia alto dietro di me, mentre lo sguardo diventa beato non appena varca la soglia del mio e del suo piacere. Lo sento dentro. Scorrere fino in fondo e ritrarsi, per ricominciare a percorrere la via del desiderio. Sollevo il viso e lo osservo, mentre le mani impugnano i miei fianchi, mentre spinge dentro di me la sua voglia, mentre godo ad ogni colpo. Il suo movimento diventa sempre più regolare, dentro e fuori, ancora, dentro e fuori; le mani stringono i fianchi sempre di più. Lo vedo chiudere gli occhi, la testa ciondola all’indietro, mentre il suo respiro è ormai solo un gemito. Sta venendo, lo precedo di solo qualche istante. E’ un’esplosione quasi simultanea, di passione, di voglia, di un godimento intenso ed improvviso.
Si ritrae. Mi aiuta a sollevarmi. Mi fa girare e mi bacia, finalmente.
Sei splendida, mi dice.
Il regalo è per te.
E se ne va, lasciandomi con il suo sapore sulle labbra.