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Naturismo: Naturista desidera vivere nell’armonia con la natura nel loro ambiente. Ciò include essere sempre nudi. Tutti i naturisti sono inoltre nudisti.
Nudismo: Nudismo è una parte del naturismo. Nudisti è la gente che ama camminare nudi, anche per gioco.

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Un consiglio hai nuovi lettori,
leggete prima il capitolo precedente..

Mamma nudista Cap. .I.
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Capitolo .II.

Era una serata calda ed ero ancora accaldato dopo la doccia. Ho pensato di restare nudo visto che la mamma aveva chiesto se volevamo unirci a lei per trasformarci tutti in nudisti. Ho deciso di mettere i soliti pantaloncini visto che avremmo cenato fuori in veranda. Generalmente li accoppio anche con maglietta e mutande ma vista la situazione opto per indossare solo questi.

Mia sorella era già seduta a tavola ma prima che potessi dire qualsiasi cosa ho avuto un sussulto e mi è scappato un urlo. Come se mi avessero dato uno schiaffo all’improvviso. La mamma era nuda, come il giorno che era nata. Stava portando due piatti in tavola. Sono rimasto fermo immobile e imbambolato ad osservala con la mascella aperta mentre deponeva i piatti sul tavolo.

Ha fatto segno di seguirla verso la porta finestra e ha detto:
‘Vieni avanti e porta una sedia, la cena è pronta.’

Senza dire una parola e senza deglutire, mi sono seduto al solito posto senza spostare una sola volta gli occhi dal suo corpo nudo. L’ho guardata mentre camminava nuovamente verso la cucina e tornare portando un altro piatto al tavolo. Non ero capace dal distoglierle gli occhi da dosso.
I suoi seni enormi erano perfetti e dondolavano impudici. Grandi e sodi con i capezzoli duri attorniati da una più grande aureola scura.
Ma quel che realmente hanno attratto i miei occhi, era la sua figa depilata. Il taglio della figa era chiaramente visibile, come il piccolo monticello di carne nella parte superiore della figa cui racchiude il clitoride. Visibili chiaramente, sono i lobi dei labbri scuri della figa pendere in basso. I miei occhi hanno viaggiato su e giù per tutto il suo corpo nudo sempre fissandola con stupefatta meraviglia.

‘Tua sorella è nuda come lo sono io, perchè non ti metti nudo pure tu?’ Ha chiesto mentre si sedeva.

Solo ora ho realizzato che Sindy era nuda come nostra madre. Non l’avevo notata prima perché ero intento a fissare il suo corpo. Ora che la guardavo, potevo chiaramente vedere le sue tette, erano più piccole ma altrettanto perfetti quanto quelli di nostra madre. Desideravo osservare sotto la tavola per vedere se si fosse rasata la figa ma non c’è stato tempo per abbassarsi.

‘Hey Bobby, desideri qualcosa da bere?’ Ha chiesto mentre si è alzata dalla tavola.

‘Sì.’ Dalla bocca è uscito più un rantolo che non una parola definita.

Non potevo credere hai miei occhi. Il suo culo sembrava scolpito come quello di nostra madre. Rotondo e morbido da palpare. Non ero in grado di distoglierle gli occhi dal suo culo perfetto mentre ha camminato dentro casa verso il frigorifero. Quando ha girato per tornare indietro ed è venuta verso di me con le bevande, la bocca mi è caduta a terra spalancata.
Potevo vederle dopo anni la figa. Non era rasata ma neppure pelosa. In effetti, i piccoli peli ricci sul pube, l’hanno incorniciato come se indicassero il suo punto segreto, lasciando i labbri della figa visibili e nudi.

Ero senza respiro e con la gola secca. Il cuore batteva a mille. L’ultima volta che l’avevo vista nuda, è stato in piscina, prima che diventasse donna e questi molti anni fa.

‘Non vuoi metterti nudo anche tu?’ Ha chiesto come si è seduta.

Il cervello non era in grado di pensare. Ero tutto intento ad osservarle le tette ballare con i piccoli capezzoli duri. Sentivo chiaramente il cazzo crescermi e le palle formicolare. Non sapevo come fare per nascondere la mia più che decisa erezione.
‘Non… Non so.- Balbettando con la lingua secca.- è differente per un ragazzo.. Quando è vicino a due belle donne nude..’ Ero disperato e non capivo più nulla.

‘OH! Grazie Bobby.’

Mamma ha sorriso prendendomi al contempo la mano. Certo non mi ha aiutato vedendo i suoi capezzoli ondeggiare e prosegue.

‘So che i ragazzi alla tua età non hanno’ Ummmhhh’- Soppesando le parole pensierosa.- Non hanno tanto controllo verso il loro corpo come gradirebbero. Ho spiegato a tua sorella che cosa potrebbe accadere e desidero che tu sappia che entrambi capiamo se’ Bene’ Se avrai un’erezione.’

‘MAMMA!- Alzando la voce. Vedevo chiaramente mia sorella ridere sommessamente e peggio che mai, le sue tette ballare.- Non è questo. è” Diverso” Mi sentivo la faccia bruciare per la vergogna.

Non sapevo cosa dire o pensare. Fattomi forza, mi sono alzato in piedi e ho fatto un passo per spostarmi dalla tavola.

Hanno continuato ad osservarmi in silenzio, soprattutto perché avevo un evidentissimo grosso bozzo spingere nei pantaloncini.
Ho infilato entrambi i pollici sotto l’elastico e rapidamente li ho abbassati alle caviglie facendo poi un passo in modo da liberarmi dell’impiccio hai piedi.

Gli occhi di mia madre si sono spalancati meravigliati quando ha visto il cazzo duro di suo figlio.

‘Fisschia! Guarda che cazzo” Esclama stupita Sindy.

Il cazzo era completamente incordato duro e grosso. Ancora poco e forse avrei potuto sborrarmi addosso senza toccarmi. Rapidamente mi sono riseduto composto a tavola facendolo sparire alla loro vista. Sperando di poter calmarmi l’ho bloccato strettamente fra le gambe.

Entrambi eravamo seduti a tavola che consumavamo la nostra prima cena nudista. Solo la mamma ha tenuto una certa conversazione come se nulla fosse. Io e mia sorella eravamo imbarazzatissimi. Per tutto il tempo ho tenuto le gambe accavallate con il cazzo bloccato nel mezzo sperando che l’erezione venisse meno.

Ero certo che mamma fosse sicura del perché non ero loquace come al solito. La vista delle loro tette con i capezzoli duri non mi aiutava a cercare degli argomenti. Finita la cena, Sindy ed io siamo rimasti seduti e immobili a vicenda mentre la mamma ha sparecchiato la tavola. Non era come gli altri giorni quando solitamente eravamo noi a fare tutto il lavoro. Per sbloccare la situazione, ha chiesto a Sindy di risciacquare i piatti. Non appena lei si è messa al lavello e stava lavando, mamma mi ha fatto segno affinché lasciassi la veranda.

Per alzarmi ho dovuto spostare rumorosamente la sedia e Sindy si è girata per osservare. Bloccato com’ero, nel girarmi ho mosso le gambe liberando il cazzo. Questi è partito come una frusta sbattendo e schioccando rumorosamente quando ha colpito lo stomaco.
Ero completamente paralizzato e soprattutto imbarazzato. Tutti e tre stavamo osservando increduli e in silenzio il cazzo enorme e duro. Come mi sono alzato in piedi questi si ergeva dritto in tutta la sua gloria. La cappella viola e umida di piccole gocce seminali che sobbalza ad ogni battito del cuore.

Dopo che è sembrata essere passata un eternità e come se nulla fosse, sono riuscito a camminare tranquillo verso la mia stanza.
Chiusa la porta mi sono gettato sul letto disperato. Piegato di lato, piangendo come un bambino, inconsciamente ho iniziato a toccarmi il cazzo. Mi sentivo umiliato nell’animo.

La nostra prima volta insieme nudi e non potevo controllare il cazzo. Che cosa stavano pensando di me? Come potrei affrontarli nuovamente? Con che faccia potrei nuovamente guardarli?
Me la sentivo rossa e calda di vergogna, il naso che cola e gli occhi bagnati dalle lacrime. Singhiozzavo segando lentamente il cazzo, quando ho sentito dei colpi morbidi e la porta che si apre. Mia madre è entrata e avvicinatasi, si è seduta vicino a mè.

Ho sentito appoggiarsi una mano sull’anca e accarezzare la coscia avanti e indietro dolcemente. Avevo una vergogna tale, che mi mancava il coraggio di aprire gli occhi mentre singhiozzavo convulsamente. Mi ha girato la testa obbligandola a guardarla. Dopo avermi baciato la fronte, ha iniziato a far discendere una mano sulla spalla e giù lungo il fianco fino a sentirla stringere fortemente il cazzo attraverso le mie dita.

‘Va tutto bene Bobby.- Ha detto delicatamente mentre ha iniziato a segare il cazzo lentamente.-
Per i ragazzi della tua età è difficile controllare le emozioni. L’ho spiegato a tua sorella e a te prima.- La sua mano stringe più forte e le dita si incuneano fra le mie toccando il cazzo.- Voglio che sappi che se ti viene duro davanti a noi, capiamo.’ Ha detto continuando a guidare e far andare su e giù lentamente entrambe le mani attorno al paletto duro.- Vedi, conosco perchè i ragazzi gli viene duro e capisco.’

Mi sono girato supino e l’ho guardata rilassandomi. Le emozioni trattenute per tutta la cena mi stavano portando a godere. Con la sua mano sopra la mia, abbiamo segato insieme il cazzo. Inizialmente molto lentamente ma proseguendo, aumentando sempre più il ritmo e la velocità e portandomi in breve al limite. Si è alzata in piedi per poi appoggiarsi sopra di me in modo che le sue tette e i capezzoli duri mi accarezzassero il petto. Lasciata la mia mano di muoversi liberamente, ha portato la sua ad accarezzare delicatamente le palle. A coppa le ha soppesate e lisciate rendendole sempre più dure.

Senza avvertirla di quello che stava per accadere ho gemuto fortemente ed ho sparato il mio sperma, schizzando dappertutto sia sulle tette che su di mè. Quando mi sono fermato spossato, lei si è raddrizzata in piedi e mi ha sorriso guardandomi mentre ho potuto notare come la sua figa fosse imperlata di umidità e un certo qual modo gonfia.
Impugnato nuovamente il cazzo, l’ho vista muoverla per fare uscire l’ultima goccia di sperma. Stanco ed esaurito, osservo la figa umida stando sdraiato sul letto.

Si è portata le dita alla bocca e le ha succhiate con bramosia. Si è palpata le tette spalmando lo sperma ovunque e rendendo i capezzoli ancor più duri. Ha succhiato a uno, a uno le dita e ribassandosi, mi ha baciato sulla fronte come non faceva da molto tempo e l’ho vista uscire dalla camera.

Guardando verso la porta, ho visto mia sorella appoggiata allo stipite, spostarsi di lato per far uscire nostra madre e come i nostri sguardi si sono incrociati ho capito che aveva visto tutto.
La Mamma ha spento la luce della camera uscendo e prima di assimilare tutto quel che era accaduto durante la giornata sono morto addormentato.

Che notte, non solo ho sognato di godere con loro, ma realmente ha goduto parecchie volte svegliandomi e addormentandomi più volte.
Quando mi sono definitivamente svegliato, ero esaurito e stanco. Avevo ricoperto di sperma mè e le lenzuola. I peli pubici erano ancora umidi e grumose striature di sperma coprivano la pancia. Stranamente non ero a cazzo duro segno che devo aver goduto non da molto.

La porta della camera era aperta e l’odore del caffè aleggiava ovunque. Come sempre sentivo la mamma far andare il forno a microonde per preparare la prima colazione. Adoravo il sabato mattina. Pane caldo con la marmellata e caffelatte fumante. Mi sono alzato e dopo un momento di smarrimento seduto sul letto sono andato in cucina restando nudo.

‘Bobby si è svegliato!’ Ha gridato mia sorella.

Mia madre volta la testa e mi osserva mentre entro nella stanza e mi siedo a tavola.
‘Bene. Hai lo sguardo di uno che ha fatto le ore piccole e non ti sei ancora lavato questa mattina.’

Seduto al mio pasto ho incominciato il rito di sempre. La mamma che riempie le tazze sul tavolo e io che affetto il pane caldo e fumante. L’unica nota stonata è il fatto che siamo nudi diversamente dalle mattine precedenti. Mi riempio gli occhi delle loro tette e dei loro culi. Lo sguardo voglioso si attarda alla figa di mia madre quando la vedo avvicinarsi al tavolo con la caffettiera. Il cazzo da barzotto e pendulo diventa duro e dritto. Resto con le gambe aperte fregandomene e in cuor mio spero che voglia deliziarmi nuovamente di un certo massaggio come ieri sera.

Stavo bevendo il mio caffè che mi domando perchè Sindy ha continuato ad osservami quando infine ho capito, stava guardando l’asciutto sperma sul mio corpo. Ho abbassato gli occhi per guardare cosa vedeva e scambiateci uno sguardo di intesa abbiamo arrosito entrambi.

‘Penso che dovrei farmi una doccia e pulirmi.’

‘Prima di tutto finisci di mangiare, poi puoi farti la doccia.’

Continuiamo a mangiare in silenzio e perseguito ad osservare i loro capezzoli duri. Il cazzo è sempre più duro alla vista di quelle deliziose tette che ballano libere.

‘Visto che siamo nudisti potete sempre fare la doccia assieme.’

‘CHE COSA?’ Sia Sindy che io esclamiamo allo stesso tempo.

‘Poiché siamo entrambi nudisti, non vedo motivi per continuare a lavarci esclusivamente da soli. La doccia e la vasca sono abbastanza grandi per tenerci tutti e tre.’

Io e mia sorella ci guardiamo in faccia rossi di vergogna. La bocca aperta esterrefatti.

‘Ho fatto la doccia dopo che mi sono alzata e non resta che farvela voi due.’

Continuando a guardarla ho visto lei fare un sogghigno da orecchio a orecchio. Il cuore ha avuto un sussulto ed ha incominciato a battere più fortemente. Cosa stava per andare ad accadere. Non ho mai neppure immaginato che accadesse un’eventualità del genere fra noi.

Ho finito la colazione ed ho aiutato nostra madre a pulire tavola. L’imbarazzo era più totale che mai. Il cazzo ondeggiava dritto e duro e fare le faccende con loro due nude vicine, non mi aiutava a trovare una certa calma. Mentre Sindy svuotava la lavastoviglie e mettere via quelli sporchi della colazione, per errore mi sono avvicinato troppo e le ho sfiorato una natica con il cazzo.
Ha fatto un salto e una risatina e ha continuato ha finire il lavoro.

‘Io vado a prendere un po di sole prima che faccia troppo caldo.’ Ha detto la mamma mentre si dirigeva verso la piscina come sempre.

Ho seguito Sindy lungo il corridoio con il cazzo sempre duro e le guardavo il culo nudo ancheggiare. Non ho fatto nulla per nascondere che la stavo osservando e come mi sono diretto nel bagno lei ha dato uno sguardo ed ha sorriso.

Davanti allo specchio mi guardo la faccia e penso che devo decisamente farmi la barba. Ho due occhiaie come dopo una sbronza. Apro l’acqua della doccia per farla venire calda e mi dedico a lavare i denti. Quando sollevo la testa dal lavandino, la vedo a fianco alla porta della doccia. Per entrare deve alzare la gamba per superare il bordo della vasca da bagno e nel farlo posso bearmi della sua figa.

Mi raddrizzo e guardo meravigliato il suo corpo perfetto. Ero stupefatto di quel che vedevo. Era come se la stessi guardando per la prima volta. Gli occhi hanno viaggiato lungo il suo corpo. Hai suoi seni sodi, hai suoi piccoli duri capezzoli attorniati da piccole aureole. Giù al suo stomaco e alla sua pancia piatta. Al suo piccolo ombelico e giù al suo pube e hai radi peli. Solo arrivando ad osservarle i piedi sono riuscito a deglutire e a tornare a respirare.

Ha allungato una mano e presa, mi ha fatto entrare nella doccia con lei. Impacciato e non sapendo cosa fare mi sono seduto sullo sgabello nell’angolo mentre lei era intenta a chiudere la porta della doccia. Avevo davanti alla faccia il suo pube e le tempie mi scoppiavano per come il cuore batteva fortemente. Mi sono fatto coraggio e ho scivolato lentamente in ginocchio fra le sue gambe aperte.

Era la prima volta che le guardavo la sua figa così da vicino. Mai ho pensato di poterle vedere le piccole labbra pendere davanti al mio naso. Il profumo forte mi inebriava le narici facendomi impazzire. Incerto se lasciasse fare, mi sono avvicinato più ulteriormente in avanti e le ho dato un colpo con la lingua direttamente al suo piccolo clitoride. Non avendo reazioni da parte di lei ho piegato ancor di più la testa e in questo modo ho potuto passare la lingua per tutto il taglio della figa incuneandola profondamente fra le labbra fino a sfiorarle nuovamente il clitoride.

Ha gemuto e tremato pur restando immobile. Dalla mia posizione potevo vederle solamente le tette e la pancia muoversi segnando il ritmo della sua respirazione. Ho potuto assaporare il gusto dolce e forte del primo risveglio e non vedevo l’ora di poter continuare e bere la sua spremuta.
Le sue mani sono scese ad accarezzarmi la nuca per poi spingere la testa contro il suo bacino.
Le labbra ora erano a contatto della sua pelle e usando la lingua ho incominciato ad accarezzare il clitoride.

Ho insinuato la lingua profondamente fra le sue carni e proseguivo lungo il taglio per accarezzare duramente il clitoride sempre più duro. Solo ansimi e sospiri pervadono nella doccia.
Convulsamente incomincio a lappare il clitoride mentre un dito si fa largo fra le piccole labbra umide. Entra e si insinua in lei profondamente.

Stringe le mani fra i miei capelli mentre movimenti sempre più ampi del bacino assecondano il lavororio della lingua.
Allarga leggermente le gambe permettendo di poterla lavorare meglio. Ne approfitto per scoparla con la mano con velocità. Le dita ora sono due a farsi largo nelle sue caldi carne.

Scosse sempre più forti provengono dal clitoride date da quella linguetta impudica. Succhia, lecca mentre il piacere monta in lei.

Un urlo roco accompagnati da movimenti inconsulti segnano il suo apice, il suo godimento. Lui non smette di scoparla con le dita ne di leccarle il clitoride.

Le mani accarezzano spasmodicamente i suoi capelli spingendolo al contempo contro il pube.

Sempre più forti i gemiti che gli giungono alle orecchie e sempre più duro la scopa con le dita. Abbondanti secrezioni vaginali gli riempiono la bocca dovute al forte godimento.

Come l’orgasmo si è abbassato di intensità, si è calmato pure lui e insieme hanno incominciato a respirare profondamente. Uno seduto a terra, l’altra appoggiata contro le piastrelle del muro.

Da quella posizione può vedere come il piccolo clitoride rosso, sia ritto e umido della sua saliva e dei suoi umori.
Un’idea gli illumina il cervello, alzatosi e preso nel pugno il cazzo duro, l’ha diretto contro il piccolo clitoride. Ha incominciato a giocherellare facendolo strusciare anche lungo e fra le labbra della figa.
I suoi gemiti non hanno cessato di intensità, segno che il gioco le piace.
Come la cappella sia tutta umida e bagnata dei suoi umori l’ha spinta un poco più profondamente fra le labbra e ha trovato il caldo buco della figa ad accoglierlo. Non è entrato ma ha solo sfiorato l’entrata.

Un gemito di disappunto e piacere ha accompagnato il movimento del cazzo lungo il taglio della figa.

Spingendo nuovamente all’interno delle labbra e verso l’imboccatura della figa, lei l’ha assecondato muovendo il bacino e facilitando l’ingresso. Gli occhi si sono aperti completamente come il cazzo le entrato tutto dentro dovuto ad una spinta di reni prepotente. Per sentirlo meglio dentro a lei ha alzato una gamba.

Lui la prende da sotto le natiche e si china un altro poco. In questo modo può spingere fino in fondo il cazzo.

Non capendo più nulla si aggrappa con le braccia attorno alle sue spalle e incrocia entrambe le gambe dietro la sua schiena. Ora è sorretta da lui solo dalle braccia ed è arpionata profondamente dal suo cazzo.

Sordi gemiti provengono da entrambe le bocche intenti come sono a baciarsi.

Un nuovo calore la invade. Urla completamente lasciandosi andare mentre gemiti sordi escono dalla bocca. I corpi sobbalzano uno sull’altro in un abbraccio stretto. Sempre più veloce e sempre più duro cerca di scoparla mentre lei si lascia andare contro il suo pube.

‘Scopami Bobby, scopami!’ Grida al suo orecchio.

‘OHHH sto per godere.. Io sono.. Vennngggooooooo..’ Ho ringhiato stringendo i denti.
Lasciata cadere pesantemente contro il pube e il cazzo, ho scaricato schizzo dopo schizzo il mio sperma.

Il caldo liquido si è riversato profondamente in lei e l’hanno sentito distintamente pulsare dentro dando nuovi stimoli ancora più forti che li fanno godere entrambi ancor più intensamente.

Siamo rimasti nella stessa posizione ancora per molto tempo ansimando e respirando pesantemente in attesa che le nostre anime tornassero a vivere. Lentamente ha messo i piedi a terra e con calma ho estratto il cazzo ancora duro dal caldo umido nido.

Come ci siamo staccati abbiamo guardato a terra e visto come il cazzo fosse violaceo e bianco di sperma e dei suoi umori. Abbiamo riso come dalla sua figa è colato un lungo filo di sperma. Eravamo completamente sudati e per la prima volta ho notato che anche io avevo i capezzolini duri.

Lei si è adagiata ansante sulla seduta dell’angolo mentre finalmente mi sono messo sotto il bocchettone della doccia. L’ho osservata ancora. Era abbandonata contro lo schienale in attesa di riprendere le forze. Le braccia pendevano pesantemente lungo i fianchi. Le gambe ancora aperte oscenamente mi lasciavano guardare come la figa fosse ancora aperta e un liquido schiumoso fuoriusciva andando a bagnare il piccolo buchetto del sedere.

Finita la doccia ne sono uscito e mentre l’osservavo sorridente, lei ha incominciato a lavarsi. Come ha finito l’ho aspettata con l’asciugamano aperto per poterla avvolgere. Ci siamo ancora baciati teneramente e mi ha appoggiato la testa contro il petto. In questo modo ho potuto fregarle la schiena coccolandola. Ci siamo lasciati per andare ognuno nelle nostre stanze.

Seduto sul letto stavo ancora cercando di recuperare le forze nelle gambe. Faccio uno sforzo cercando di pensare alle cose da studiare per l’università ma penso sempre alle tette e alla figa di mia madre. Mi alzo per controllare se è ancora sul bordo della piscina a prendere il sole e rimango scioccato.

‘Vieni dolce. Lascia che ti spogli. Così puoi prendere un poco di sole anche tu.’ Ha detto mia madre a Maria.

Lei si avvicina sempre più mentre mia madre si solleva seduta sul lettino e ha iniziato ha sbottonarle il vestito. Come questi ha incominciato a scendere dalle spalle, ha liberato due tette perfettamente abbronzate. Non molto grandi ma proporzionate per il corpo come ho sempre pensato. Il vestito è caduto a terra facendo vedere come non portasse nulla sotto e la sua patatina era completamente depilata come quella di mia madre. Si è seduta fra le gambe di lei permettendole che gli accarezzasse le spalle. Poi le mani sono scese, accarezzando schiena e fianchi. Risalendo sono passate dolcemente sulla pancia e agguantate le tette e soppesate, hanno incominciato ha stuzzicarle i capezzoli.

Ho dovuto appoggiarmi con le mani al bordo della finestra. Mai avrei immaginato di assistere ad uno spettacolo del genere. Mia madre che palpava le tette ad un’altra donna. Ha Maria oltre tutto. Incredibilmente lei ha piegato la testa all’indietro e si sono baciate appassionatamente. Vedevo distintamente come le bocche si muovevano. Potevo immaginare le loro lingue che si cercavano.

Una mano ha incominciato a discendere lungo la pancia per fermarsi sul pube. Maria ha divaricato le gambe e mia madre ha potuto incominciare a masturbarla. Non vedevo molto bene ma si intuiva come la mano si muovesse sul clitoride mentre l’altra stuzzicava fra le dita un capezzolo. Non hanno mai smesso di baciarsi finchè non ho visto lei sollevarsi.

Si sono dette qualcosa sottovoce e incredibilmente si sono sdraiate a terra una sull’altra. Hanno formato un 69 incredibile. Ero così nuovamente erotizzato dalla scena ed eccitato, che ho incominciato nuovamente a masturbarmi.

Maria era sopra e vedevo la figa aperta di mia madre quando lei sollevava la testa. Ogni tanto vedevo come la stava masturbando con foga con le dita quando non la stava mangiando con la bocca.

Incomincio a segarmi con sempre più foga e velocità. Quello che vedevo superava ogni più segreta fantasia. Appoggiato al davanzale della finestra ho iniziato poi a godere schizzando le poche gocce contro il termosifone e a terra dopo essermi imbrattato le dita.

Loro erano sempre nella stessa posizione a leccarsi e a masturbarsi a vicenda. Le sentivo gemere e godere distintamente. Ho pensato di andare a chiamare mia sorella ma non avevo la forza di muovermi.

Guardando a terra le macchie di sperma e il cazzo con una grossa goccia sulla punta, mi è venuta voglia di sapere che sapore potesse avere. Guardo la mano e la rigiro, osservando attentamente le dita. Le annuso e ci passo la punta della lingua. L’assaporo non sentendo nulla. Passo la lingua più lungamente su un dito e riesco ad assaggiare il salato della mia sborra. Lentamente uno a uno pulisco le mie dita facendole entrare e uscire dalla bocca come se fossi con il barattolo della nutella. Loro sono sempre nella medesima posizione e finito con le dita raccolgo la goccia che è sul meato e mi siedo alla scrivania.

Le gambe sono cos’ì molli che mi stupisco di me stesso.

Continuo ad osservare lo sperma sul termosifone e i miei pensieri sono rivolti allo spettacolo offerto in piscina. Mi alzo nuovamente per controllare e le vedo ora sedute una fronte all’altra che parlano. Sono a gambe aperte come se volessero far prendere aria alle loro calde fighe.

Maria la vedo alzarsi e infilarsi il vestito. Mia madre l’aiuta ha abbottonarlo e poi dopo un lungo bacio e palpatesi nuovamente a vicenda, si avvia verso il vecchio paese.

Sono sempre senza fiato e senza forze. Vedo che anche lei non si è alzata da terra e rimane sdraiata sul telo con le gambe completamente aperte e la figa esposta impudicamente.

Cerco di calmarmi. Vado in cucina a bere qualcosa dal frigorifero per cercare di trovare la giusta concentrazione per lo studio. Con soddisfazione bevo lunghe sorsate di the freddo. Mi dirigo verso la veranda e rimango pietrificato. In piedi vicino a mia madre c’è mia sorella ancora nuda come lo sono io d’altronde.

La vedo indicare e battere con la mano sul telo in segno di invito. Sindy si sdraia al suo fianco e vedo mia madre sollevarsi sedendosi sulle ginocchia e prendere la lozione solare.
Incomincia a spalmarle la crema sulla pancia e salendo, sul petto e sui seni. Con entrambe le mani sulle tette ha spalmato e massaggiato lentamente rendendo i capezzoli grossi e duri. Ha spostato il massaggio lungo il suo corpo scendendo verso la pancia e fermandosi prima di toccare il pube.

‘Hai delle mani morbide. Mi piace come lo fai.’

‘Gradisci?’ Si è messa sopra a lei e sempre in ginocchio, ha continuato a massaggiarla.
Le mani sono tornate a salire lungo la pancia per tornare sui seni. Attanagliati i capezzoli fra le dita li ha strizzati dolcemente.

‘Piace.’ Dice mia sorella con un filo di voce.

Sindy stava godendo nel sentire sua madre massaggiarle le tette. Mugola come lei le ha attanagliato i seni e tirato al contempo i capezzoli.
Solo ora ha aperto gli occhi incredula per le sensazioni che sua madre le stava dando. Rimane con la bocca aperta come sente le labbra di lei baciare e succhiare prima uno e poi l’altro capezzolo.

‘Piace?’ Le chiede.

‘Sì.’ Con un sospiro mentre tutto il corpo formicola accaldato.

‘Ora scenderò e ti massaggio le gambe.’
Si è girata restando su di lei è ha incominciato a massaggiare sulle gambe e risalendo, verso l’interno delle cosce.

Aprendo gli occhi Sindy si è meravigliata trovandosi a pochi centimetri dalla faccia la figa nuda e aperta di sua madre. Era così vicina che può sentirne l’odore e vedere l’umidità all’interno della sua profonda figa. Sente come le sta spalmando la crema all’argandole una gamba e sfiorandole un labbro della figa. Continua ad osservarle la figa e i piccoli movimenti che fa sua madre avanti e indietro. Sente le mani risalire sull’altra gamba ripetendo lo stesso movimento di prima e freme come sente sua madre sfiorale nuovamente un labbro della figa.

Con entrambe le mani ora discende su entrambe le gambe e risalendo all’interno coscia accarezza dolcemente i labbri interni della figa di sua figlia.

Lei geme e trema al contatto voluttuoso di quelle dita ma continua ad osservarle la figa davanti la faccia ipnotizzata.

Sua madre si abbassa per l’ennesima carezza/massaggio ma rimane piegata in avanti e con le mani le allarga ancor di più le gambe.

Si sente avvampare la faccia. Può percepire l’alito di lei sul clitoride e capisce che le stà osservardo la figa aperta come lei sulla sua faccia.

Un urlo echeggia nell’aria come si abbassa a lappare e succhiare la figa di sua figlia.

Lei involontariamente ha stretto le gambe attorno alla sua testa per poi aprirle e gemere sempre più forte.

Lappa e succhia. Inserisce più profondamente che può la lingua nella figa di sua figlia.

Geme e sussulta incontrollatamente. Gode tremando tutta sotto la lingua esperta di sua madre. I denti mordicchiano il clitoride facendola impazzire di piacere. Sussulta sentendo le labbra succhiarle il clitoride e dopo l’ennesimo orgasmo ricevuto urla per l’intenso piacere sopravvenuto ancora.

maxtaxi
Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli..

Autore Pubblicato il: 29 Gennaio 2007Categorie: Racconti erotici sull'Incesto0 Commenti

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