Leggi qui tutti i racconti erotici di: Abe_Cuckold

Questo &egrave il mio primo racconto, quindi siate clementi e ovviamente inviatemi consigli e commenti sia per e-mail che tramite commento.
Il ritmo del racconto piuttosto lento di proposito, questa doveva essere un introduzione quindi per ora niente azione, ma prometto che le cose si movimenteranno in futuro
Presentazione
Sono Paolo, un normale ragazzo che abita nella periferia di Milano, qui vivo solo con mia madre, in realtà viviamo con mia padre, ma &egrave sempre via per lavoro, tanto che non lo consideriamo nemmeno parte della famiglia nonostante io e lui siamo due gocce d’acqua, lui pelato, io stempiato a 22 anni con un futuro piuttosto chiaro, bassi, grassoci con un fisico da sindrome di kleinerfelter, il che ci porta ad una grande domanda, come ha fatto a sposarsi mia madre? Alta 1.75, atletica, mora, con delle labbra incredibilmente carnose, un fisico tendente al perfetto anche a 43 anni.
Questa comunque &egrave la storia di come la mia vita cambio, soprattutto nei confronti di mia madre e la scoperta della sua vera natura.
Ho sempre saputo che mia madre fosse un po’ strana, ero convinto che semplicemente le piacesse piacere, non si vestiva in maniera eccessivamente provocante, ma quanto andava in giro per fare commissioni era sempre vestita in maniera da mostrare la sua femminilità senza ecccessi.
Qualcosa un giorno cambiò, una mattina mentre mi preparavo per andare all’università li sentì litigare furiosamente, i classici insulti che non si pensano realmente e vengono sparati senza pensarci, che in realtà nascondono una verità di sottofondo
“Sei una zoccola! Pensi che non lo sappia! Pensi che sia cieco?!” urlò mio padre rimanendo quasi senza fiato, frase che ebbe un effetto comico a causa del suo metro e sessanta di altezza.
“Non sei un uomo! Non ne vali la metà! Io ho bisogno di un uomo! Non sei nessuno!” replicò mia madre furiosa
Il litigio continuò, ma io non ci feci caso, uscì pensandoci tutto il giorno, distraendomi eventualmente durante le lezioni di ingegneria, finch&egrave non tornai a casa.
Mio padre era andato, sarebbe stato via per qualche settimana, vendere cose in Russia, si sarebbe scopato qualche battona per qualche centinaio di euro e sarebbe tornato a casa giusto in tempo per mantenerci, mia madre era in cucina, aveva appena finito di farsi una doccia e girava con un asciugamano attorno al corpo, quando entrai mi guardò e con tono autoritario mi disse:
“Preparati, andiamo a fare spese”
Ero contrario, ma avevo timore a contraddirla, così sbuffando mi cambia e la attesi in salotto.
Quello che vedetti mi mise sotto shock.
Mia madre, la donna che mi mise al mondo era arrivata, i capelli uniti in una singola treccia, una canottiera bianca sotto la quale si intravedeva un reggiseno sportivo nero, una minigonna nera con spacco sul retro e dei tacchi vertiginosi, mi misi ad ansimare, il mio pene era totalmente in erezione dentro i pantaloni della mia tuta e mi misi a sudare, ero così intorno alle ragazze e quella era mia madre.
“Sei pronto? Esci così?” mi disse squadrandomi.
“S-Si mamma, s-sono pronto” risposi e uscimmo.
Il resto del mondo non era cieco e notavo gli sguardi su mia madre, sentivo i fischi e i commenti, io camminavo a testa bassa, in un misto di eccitazione e profonda vergogna, finch&egrave non arrivammo dal macellaio.
Faceva caldo e dentro l’odore era nauseabondo dal momento che l’aria condizionata non funzionava e mamma si faceva aria con le mani e continua a giocare con la canottiera e la scollatura, il gesto non passò inosservato, era coperta di sguardi di uomini che la squadravano da capo a piedi e l’invidia delle donne presenti.
Arrivò il suo turno alla cassa e vedetti fare a mia madre qualcosa che non vedetti mai fare, flirtava!
Il macellaio era un uomo sulla quarantina, senza esagerazioni alto 2 metri, enorme, con spalle larghe e un fisico da power-lifter, mani con dita spesse e sguardo di ghiaccio.
Mia madre faceva un sorriso da civetta, mentre tutta sorridente parlava con macellaio mordicchiandosi le labbra e faceva apprezzamenti sul fisico del signore.
L’uomo aveva un accento dell’Est e nonostante la fila si trattenne più del dovuto con mamma, aumentando gli sguardi degli uomini e la furia delle donne.
Io stavo morendo, una vergogna e disagio incredibili avevano preso il sopravvento mentre tenevo i pugni chiusi e fissavo le mie scarpe, non sapendo che fare, ma qualcosa mi disturbo, la stessa sensazioni di stamattina, un’erezione incredibile ebbe vita nei miei pantaloni, ero confuso, cadevo nell’oblio, era mia madre! E anche se non lo fosse stata non sarebbe stato normale eccitarmi per qualcosa del genere.
Qualcosa mi scosse dal mio stato di riflessione profonda, una frase, detta da mia madre:
“Tieni e fatti sentire” e pass un bigliettino all’uomo.
Gli aveva datto il suo numero! Dopo due minuti di conversazione mia madre aveva dato il numero ad uno sconosciuto.
Uscì sculettando vistosamente e tornammo a casa, andai in camera mia e passai il pomeriggio a giocare al computer per distrarmi, finch&egrave, intorno a sera non sentì il telefono squillare, mia madre rispose, la senti parlare tutta allegra, camminava per casa finch&egrave non cambiò stanza e dovetti spostarmi per origliare la sua conversazione, arrivai giusto in tempo per sentirle dire
“Si, si a stasera, casa mia, quando vuoi, sono qua”
Il sangue mi si gelò nelle vene, che stesse parlando con quell’uomo?
…continua Era ormai sera, l’ansia mi mangiava vivo, finch&egrave mia madre non entrò in camera, l’avevo sentita farsi la doccia e prepararsi e dopo stamattina non pensavo di potermi più impressionare, invece restai sconvolto, aveva i capelli raccolti a coda di cavallo, un vestito bianco, lungo appena per coprire il minimo indispensabile, stivaletti di pelle fino sopra il ginocchio e aveva messo un profumo incredibilmente attraente, mi guardò nel buio della mia camera illuminato dallo schermo del PC e mi chiese con un sorriso
“Non pensi di uscire stasera? Ho ospiti a casa e vorrei stare tranquilla mentre sono con le mie amiche, potresti non darmi fastidio? Non vorre interrompessi i nostri discorsi da donne”
La cosa mi allietò perch&egrave nella mia stupidità pensai che stesse dicendo la verità e così tornai al computer, nonostante la sensazione di stranezza ed eccitazione che mi pervadeva nel vederla vestita così.
“Certo mamma, ascolterò un po’ di musica e giocherò tutta la notte, non vi darò fastidio”
Mamma mi disse che doveva andare e mi ringaziò, sottolineando di non uscire di camera mia
“Per non disturbare le mie amiche”
La sensazione di eccitazione restava, tanto che mi masturbai pensando a quello che avevo appena visto e 2 minuti dopo quando ebbi finito i sensi di colpa furono tali che ascoltai musica metal per ore giocando ai videogiochi per non pensarci.
Passarono ore finch&egrave non ebbi fame, allora mollai il computer e di soppiatto, per quanto potessi esserlo coi miei 105 chili fin quando non mi resi conto di qualcosa, non sentivo voci femminili, ma solo rumori provenienti dal salotto, mi mossi di soppiatto e la vidi, la mia vita fu a pezzi, nulla sarà come prima.
Mia madre, totalmente nuda, sul divano a pecorina, con dietro il macellaio di quella mattina, dietro di lei, che la colpiva profondamente facendola ansimare.
Era lo spettacolo più incredibile della mia vita, i capelli di lei che ondalavano ad ogni colpo inferto dall’uomo, sudata, che ansimava, mordendosi le labbra.
Ero li, li fissavo, da dietro la porta fino a quando non feci un passo falso e scivolai.
Un tonfo.
Si girarono entrambi verso di me, si alzarono, il macellaio uscì da mia madre e quello che vidi fu incredibile, il suo pene, enorme, penzolante e coperto degli umori di mia madre, poi lei, mia madre, con le mani in faccia per la vergogna, che piano piano lasciò spazio ad un’altra espressione, crudele, sadica, quasi fece un sorriso, mi guardò e disse
“Ora lo sai, ora sai cosa sono, sai cosa faccio, sono una troia Paolo e tu non lo dirai a tuo padre”
Io la fissavo sconvolto.
Lei riprese
“D’ora in poi sarai mio compagno di avventure, sarai mio testimone, mi seguirai ovunque e dovrai assistere a tutto ciò che faccio”
Io degluti, sudavo, non provavo paura o vergnogna, era altro, ero eccitato, incredibilmente eccitato, Freud avrebbe potuto scrivere una dozzina di libri su ciò che provavo e allora risposi
“V-va bene, mamma, voglio che tu sia felice”
Al che sorrise, si mise in ginocchio e cominciò a succhiare il pene dell’uomo, le sue incredibili labbra andavano su e giù sul suo pene, facendo sparire la sua incredibile verga, io mi sedetti mi godetti la scena, il macellaio restò basito, ma non si lamentava, anzi, mise una mano sulla testa di mamma e la spingeva più a fondo il possibile facendola lacrimare nel pieno dei conati di vomito.
Le si sbavò tutto il trucco, dopodich&egrave la sdraiò pancia in su e si mise sopra di lui, facendo entrare la sua mazza dentro mamma, aprendola di netto facendola urlare, lui pompava senza fermarsi, lei ora poteva sfogarsi facendo tutto il rumore possbile ora che non doveva più trattenersi, andarono avanti per ora, finch&egrave il mio nuovo padre non tiro fuori il suo pene e fece cenno a mia madre che stava per venire, che si mise in ginocchio di fronte al colosso, quindi prese il suo bastone in bocca e cominciò a succhiare senza uso di mano finch&egrave non venne copiosamente dentro la sua bocca, mia madre, sorrise, non ingoiò e camminò verso di me, si chinò su di me e con la bocca piena di sperma disse:
“Bacio”
Al che mi baciò passionatamente col la lingua mentre ancora aveva la bocca piena di sperma, mandamene dentro buona parta.
L’unico uomo della stanza mi guardava disgustato mentre si rivestiva, quandò finì si avvicinò a me e mi diede uno schiaffo che mi bruciò per giorni, mi prese per i capelli e mi tirò la faccia a terra, al che mi disse:
“Sei una vergogna per l’umanità, nel mio paese li uccidiamo quelli come te!”
Mi misi a piangere per il dolore e l’umiliazione e cerca lo sguardo di mia madre per consolazione e la vidi, era seduta sul divano e…e…si stava masturbando! Godeva come una matta nel vedermi così!
Mi guardò e disse:
“Non piangere su, non farmi vergognare di te”
Al che sia mia madre che l’uomo scoppiarono a ridere e tolse la mia mano dalla mia testa e uscì senza salutare, restammo nella stanza solo io, nudo a terra coperto di lacrime e la bocca con rimasugli di sperma e mia madre che mi guardava masturbandosi col trucco rovinato e il resto dello sperma che le colava sul mento.
“Tocca a te pulire” disse ridendo e uscì dirigendosi in bagno.
Io ripulì tutto e andai a dormire, anzi, meglio dire che andai a letto perch&egrave non riuscitti a chiudere occhio tutta la notte, pensai a quello che era successo e al futuro, cosa sarebbe successo in futuro?
Di una cosa ero certo,
Il meglio doveva ancora venire Era caldissimo, era agosto, era passato qualche giorno dalla storia del macellaio e mia madre entrò in camera mia, ero al computer e sbottò “Mettiti il costume, andiamo in spiaggia”
Obbedì perch&egrave ormai avevo accettato il mio ruolo, mi misi dei bermuda e una polo e attesi mia madre in salotto, aspettando mia madre.
Arrivò e come aveva iniziato ad abituarmi di recente era vestita in maniera incredibile, il reggiseno del costume da bagno nero che tratteneva appena le sue tette, la parte sotto in tinta coperto da uno di quei teli che vanno di moda, che in realtà copriva ben poco, lasciando il suo culo perfetto in bella vista, montammo in macchina e viaggiammo per ora di imbarazzante silenzio, finch&egrave non arrivammo a destinazione, “Natur Lido” diceva il cartello, noi entrammo e ci accolse un signore, alto, atletico e…nudo, eravamo in una spiaggia nudista! Ci salutò e ci diede le indicazioni sul dove metterci con gli ombrelloni, lo notai subito, lo sguardo di mia madre, diretto sul pene dell’uomo, gli parlava mordendosi le labbra e ogni tanto buttava lo sguardo sul suo pacco, che per quando in stato flaccido presentava dimensioni impressionanti.
Dopo le presentazioni mia madre mi guardò e disse:
“Che fai? Non conosci le regole?” e si spogliò di fronte a me espondendo il suo corpo perfetto.
Io farfugliai qualcosa e comincia e spogliarmi, mostrando il mio ridicolo cazzetto in erezione che causò l’iralità di mamma e del signore, al che ci dirigemmo verso il punto a noi indicato e piantammo gli ombrelloni.
L’umiliazione era a malapena sopportabile, mia madre in pubblico di fronte a decine di sconosciuti che passavano e la commentavano, qualcuno si fermava a parlarle, mentre io ero occupato a sistemare le nostre cose e sentivo la mamma parlare con sconosciuti che avevano il solo obbiettivo di scoparla, sperando di fuggire all’umiliazione misi a dormire sperando di poter evitare tutto questo.
Mi svegliai qualche ora dopo, mamma stava parlando con due ragazzi, che erano in piedi di fronte a lei, fisici alti e magri, ma con due verghe veramente imponenti, che chiacchieravano con mamma mentre si toccavano.
Notai che anche mamma si toccava senza vergogna e mordendosi le sue carnose labbra, al che si girò verso di me e mi guardò, mi lanciò un bacino e mi disse:
“Noi abbiamo dei piani, vieni con noi?”
Io non volevo, volevo andare via, però mi eccitava da morire la situazione al che annuì.
Il trio partì e speravo che si mettessero in qualche posto in disparte, invece loro camminavano verso il centro della spiaggia, sotto gli occhi di tutti, finch&egrave uno dei due ragazzi non si fermò e disse:
“Qui &egrave perfetto”
Eravamo al centro della spiaggia, tutti fissavano il trio e mia madre annuì e disse
“Sembra l’ideale”
e si inginocchiò.
Io mi sentì svenire.
Aveva preso il pene di uno dei due ragazzi in bocca e l’altro nella mano, poi fece cambio, al centro di tutto, in bella vista per chiunque passasse.
Non riuscì a capire il perch&egrave di questa scelta ma era li, a fissare mia madre spompinare due ragazzi della mia età in pubblico di fronte a tutti. Si creò una piccola folla intorno.
I peni in erezione erano uno splendore e mia madre si mise a pecorina, al che uno dei due ragazzi cominciò a prenderla da dietro mentre l’altro in tranquillità si faceva fare un pompino sotto gli occhi della folla.
L’inserzione del pene nella vagina di mamma non fu semplice, era enorme e causo dolore, mia madre rispose ansimando e urlando, attirando ancora più attenzione.
Cominciò a penetrarla con forza mentre sudore e sabbia si mescolavano sotto il trio, al che l’altro ragazzo la girò, la mise in piedi e sfruttò la posizione per farle una doppia penetrazione, se la vagina le fece male l’ano fu straziante, urla, ansimamenti e mugolì si susseguirono per 2-3 minuti finch&egrave ormai non era abbastanza dilatato.
La situazione si faceva assurda finch&egrave non successe la cosa che speravo non succedesse mai, mia madre esclamò:
“Il grassone, il grassone &egrave mio figlio”
Dal pubblico si alzarono risate, schiamazzi e cori, ero io al centro dell’attenzione, nemmeno l’orgia, non sapendo come reagire mi masturbai, non sapevo cosa stessi facendo, però credevo che se avessi finto che mi piacesse sarei sembrato meno patetico.
Un paio di persone si fecero coraggio e cazzo in mano si avvinarono a ia madre che li incoraggiava a venire e piano piano a turno le eiaculavano e faccia e su tutto il corpo, mentre i ragazzi continuavano a penetrarla, ad un certo punto anche i ragazzi terminarono di scoparla e le vennero il faccia, coperto di sperma mia madre mi fece cenno col dito di venire da lei, io mi avvicinai a testa bassa e lei mi disse:
“Puliscimi”
“Cosa!?” sbottai io.
“Pulisci coglione”
Al che io presi con la mano a togliere lo sperma da mia madre.
Mi arrivò uno schiaffio da lei.
“Cosa stai facendo, con la lingua devi pulirmi, mica per lavarti le mani le strofini una contro l’altra! Serve del liquido per lavare le cose”
Ero riluttante, ma lo feci, leccai mia madre ovunque ripulendola da tutto lo sperma che la copriva, coperta dalle urla del pubblico e quando finì ci dirigemmo verso l’hotel, sottomessi dal pubblico in delirio che ci schiamazzava dietro.

Ero furioso, eravamo tornati in Hotel e mia madre si stava facendo la doccia, mi ero stufato non volevo più subire tutto questo e decisi che l’unica maniera era far scoprire tutto a mio padre e l’unica maniera possibile era quello di filmare mia madre.
L’occasione si presentò la sera stessa, mia madre mi avvertì che si sarebbe preparata e che avrebbe avuto ospiti, mentre andò a prepararsi nell’altra stanza le dissi che sarei uscito e appena uscì mi nascosi nell’armadio con il cellulare pronto a filmare tutto attraverso una fessura.
Dovetti attendere ore ma finalmente senti bussare e la porta aprirsi e poi chiudersi.
Sentì la mamma parlare e ridere e riconobbi le voci dei ragazzi di oggi, la cosa mi fece infuriare, ma mi consolai pensando che sarebbe stata l’ultima volta che avrei dovuto sopportare qualcosa del genere.
Dopo i convenevoli vedetti mia madre entrare insieme ai suoi amici, lei con un paio di shorts e canottiera, i ragazzi con delle canottiere di qualche squadra da basket e bermuda, fu un attimo prima che mia madre cominciò a spogliarsi seguita dai due ragazzi e in men che non si dica era già sdraiata a letto ricevendo le verghe dei ragazzi per ora in bocca.
Raggiunta l’erezione completa dei suoi amici cominciarono a penetrarla per entrambi i buchi insultandola e sputandole addosso,
Io stavo filmando tutto, ma mi ero anche eccitato e cominciai a masturbarmi, dopo un po’ raggiunsi l’orgasmo e commisi il mio errore più grande, ebbi uno spasmo e uscì dall’armadio con un botto.
Mi guardarono tutti sbigottiti, feci in tempo a nascondere il cellulare e fingere che stessi semplicemente spiando mamma.
Mia madre scoppiò a ridere non capendo perch&egrave avessi fatto ciò e mi disse “Se proprio non ti era bastato lo spettacolo alla spiaggia avresti potuto semplicemente chiedere, lo sai che ti avrei lasciato vedere tutto”.
Farfugliai qualche scusa e mi sedetti su una sedia mentre l’ormail collaudato trio tornava alle sue attività.
Il ragazzo più alto stava penetrando mamma nel suo ano mentre l’altro la dominava sfondandole la vagina e andarono avanti scopandola come prima coprendola di ingiurie e girandosi ogni tanto verso di me, confusi dalla mia presenza.
Sopportavo a malapena ciò che succedeva alla mia dolce mamma, consolandomi con l’idea che l’intervento di mio padre avrebbe potuto far smettere tutto ciò finch&egrave non giunsero alla fine, quando eiacularono in faccia a mia madre, dopodich&egrave uno di loro accompagnò me e l’altro accompagnò mia madre in bagno, dove la misero nella vasca da bagno e le pisciarono addosso, a mia madre non piaceva, ma mi spiegò in seguito che secondo un accordo che avevano fatto lei non aveva diritto di replica, ovviamente per me tutto ciò era orribile, però rimanevo aggrappato alla mia speranza, rimanendo sempre imbarazzato dalla mia erezione.
Soddisfatti i ragazzi si rivestirono e se ne andarono, lasciando la mamma con l’ano mutilato coperta di sperma e urina nella vasca, rimanemmo li qualche minuto in silenzio da soli, fino al punto in cui mia madre disse sorridendo: “non capisco perch&egrave semplicemente non hai chiesto di restare”.
Dopodich&egrave semplicemente si alzò e accese l’acqua per farsi una doccia, io andai in camera mia e riguardai il video, consapevole che la fine di questa follia era vicina. Avevo il video, avevo tutto, ma attendevo a scoprire le mie carte, nel frattempo mia madre mi aveva costretto a girare per la città, non eravamo più nella spiaggia

nudità, ma nonostante tutto, con la scusa che era pur sempre una località in spiaggia mia madre decise che sarebbe stato normale girare in topless e con un paio di

shorts così corti da farle uscire parte del culo perfetto da sotto, l’effetto sulla popolazione locale fu devastante, centinaia di sguardi, fischi e commenti su mia

madre che se la godeva beatamente nella sua nuova vita di troia.
Arrivammo ad un ristorante dove mia madre aveva un appuntamento, era più un agriturismo e nonostante il vestiario di mia madre venne fatta entrare dal cameriere alla

porta, che non sapeva cosa fare di fronte a questa situazione.
Mia madre trovò il ragazzo con cui aveva un appuntamento e ci sedemmo ad un tavolo per tre che era al centro della sala.
Io mi sedetti solo su un lato mentre mamma e il ragazzo erano seduti l’uno accanto all’altro.
Notai che la mano di mia madre era sparito sotto il tavolo e mi resi conto di quello che tutta la sala vedeva da qualche minuto, gli stava facendo una sega! In

topless! Dentro ad un ristorante, era troppo! Non ci vedevo più e allora urlai a mia madre: “Ti ho filmato! Ho il video! Lo invierò a papà e vedrai cosa succederà!”

Mia madre sbiancò e mi propose di tornare a casa insieme al ragazzo, ma prima prese dalla borsa la parte superiore di un costume da bagno e se lo rimise, per tutta la

strada mi pregò di non inviare il video a mio padre e che ne avremmo parlato una volta giunti a casa.
Arrivammo e ci sedettimo noi tre in salotto, mia madre mi chiese cosa ci fosse che non andasse: “Ero convinto che ti piacesse, perch&egrave ora ti comporti così?”.
Ero furioso e le spiegai quanto ero umiliato da ciò che faceva, mia madre si sedette accanto a me con il ragazzo dall’altro lato finch&egrave ad un certo punto non urlò:

“Tienilo fermo”.
Non capì cosa succedette, ma il ragazzo mi immobilizzò e mia madre mi calò prima i pantoloni e si mise a cercare nella borsa finch&egrave non tirò fuori una gabbia di

castità e me la mise mentre mi dimenavo.
La chiuse e mentre ancora il ragazzo mi teneva andò a prendere il mio cellulare e lo buttò dalla finestra. Ero distrutto e ogni mia speranza era andata e mia madre era

eccitata dalla situazione, al punto che con l’aiuto del suo amico mi legò a letto e si fece scopare da lui, la scopata durò per ore e lasciò mia madre distrutto, sino

a quando il suo amante non si stancò e mi abbandonò con mia madre, legato al letto. Rimanemmo di nuovo soli e non sapevo che dire, avevo una gabbia di castità ed ero

immobilizzato, mia madre mi guardava e non capiva, mi chiese come mai non volessi continuare la nostra avventura, io non parlai, mia madre allora si offese mi tirò un

calcio nelle palle e uscì arrabbiata dalla stanza, finch&egrave non ebbe un ripensamento e mi slegò. Mi disse che se le avessi obbedito mi avrebbe slegato e così ci

spogliammo e ci dirigemmo alla spiaggia che distava poche centinaia di metri.
Mia madre mi faceva sfilare dentro la mia gabbia e appararivo ancora più ridicolo confrontato alla bellezza di mia madre, dopo qualche tempo che passaggiavamo lei

aveva attirato sufficenti attenzioni da avere un gruppetto di persone intorno al che esclamò buttandosi in ginocchio: “La troia &egrave qui, cosa state aspettando”
Qualcuno se la ricordava da qualche giorno prima e fu un attimo prima che si avventassero su di lei coprendola in poco tempo di cazzi.
Con le sue labbra carnose faceva il possibile per prenderne più il possibile e usava le sue braccia atletiche per masturbare coloro che non avevano il privilegio di

essere accolti nella sua bocca, in men che non si dica cominciarono a coprirla di sperma e nel giro di circa mezz’ora era totalmente ricoperta tanto da renderla

irriconoscibile, quando la folla cominciò a diminuire e la gente iniziò ad andare via mi diede come l’altra volta l’ordine di ripulirla, cosa che feci molto

forzatamente tra l’ilarità dei rimasti che ridevano di me nella mia gabbia.
Tornammo a casa con mia madre incrostata di sperma che sculettava e io al suo seguito in tutta la mia ridicolezza.

Lascia un commento