Mia madre e mio padre litigano costantemente. E costantemente, almeno una volta ogni due mesi, mia madre prende e si trasferisce a casa della sorella single per una buona settimana lasciando liberi di bazzicare per casa liberi e felici me e mio padre. Fanno così da sempre, e devo dire che probabilmente questo ha fatto si che stiano tutt’ora insieme dopo oltre 27 anni di matrimonio.. un record se paragonato al numero di divorziati sempre in crescita. Ma non è di loro che voglio parlare. è di me e di mio padre, e di quella volta in cui ci siamo trovati in casa soli senza mia madre, andata via dopo l’ennesima scaramuccia..
E’ novembre e io sto chiusa in casa tutto il giorno per colpa del mio capo, che mi ha dato l’ultima settimana di ferie dell’anno proprio adesso.. che sfiga, tutti i miei amici lavorano e sono costretta alla solitudine forzata!! Ho 24 anni e un posto da direttore junior in una grande catena di supermercati, nella quale faccio da spalla al grande capo, che tra parentesi ha accettato di promuovermi solo dopo avermi ripetutamente presa da dietro nel suo ufficio una sera dopo l’orario di lavoro.. deboli gli uomini, soprattutto se si trovano davanti una bella donna giovane e disinibita come me, che sa dove vuole arrivare e sa ottenerlo con poco sforzo. Non chiamatemi puttana, sapevo cosa volevo e sapevo che l’unico modo per ottenerlo velocemente sarebbe stato il sesso. Ho unito l’utile al dilettevole, perché farmi scopare dal mio capo è stata una vera goduria!
Ma fisicamente come sono fatta? alta il giusto, 1 metro e 67 di carne soda, gambe lunghe e affusolate, sedere tondo e duro, una terza di seno alto e pieno, capelli biondi lunghi e curati che incorniciano un viso molto piacevole; occhi neri, naso proporzionato e una bocca dalle labbra imbronciate di natura; piaccio, ne sono consapevole e la compagnia maschile non mi manca quasi mai.. in fin dei conti sono giovane! Se non vivo adesso, quando potrò farlo ancora?
Ma torniamo a noi. Una noia mortale, fuori un freddo pungente che mi ha persino fatto passare la voglia di uscire per un po’ di shopping compulsivo, mi ritrovo seduta comodamente sul divano davanti al camino acceso a leggere un vecchio libro, gustandomi il calore, la pace e un buon bicchiere di Morellino. Mio padre lava i piatti della cena e subito dopo viene a sedersi anch’egli sul divano per guardare il telegiornale; l’atmosfera è perfetta. Parliamo poco io e mio padre, sono rari i nostri discorsi, ma ci amiamo e stimiamo moltissimo, forse proprio perché entrambi odiamo gli sprechi di parole che sono invece tanto cari a mia madre!
Mi avvicino il bicchiere alle labbra urtando il gomito di mio padre appoggiato al cuscino e sbadatamente rovescio un po’ di vino sul maglione.. -Cazzo che scema che sono!- E rido mentre sento le gocce di vino attraversare il maglione e scendere fino a lambire la mia giovane pelle bianca.. un brivido di piacere mi prende, immaginando la strada da loro compiuta.
-Speriamo che non sia finito anche sul divano che altrimenti l’arpia ci massacra!- Aggiunge papà ridendo. Intanto faccio per alzarmi, ma lui mi anticipa e mi dice di rimanere seduta, che ci avrebbe pensato lui. Si alza, si reca in cucina e ritorna con un canovaccio in mano. Me lo porge. -Grazie papi!- Così dicendo mi accingo a strofinare il maglione con lo straccetto, proprio vicino al seno, e non mi sorprende notare con quanta difficoltà mio padre cerchi di non guardarmi compiere questi movimenti sul mio corpo, quasi mi stessi masturbando davanti a lui. è rimasto in piedi di fronte a me, e mi fissa le tette insistentemente, ma la cosa proprio non mi turba, anzi sento un leggero formicolìo nel basso ventre.. così decido di continuare assecondando la natura delle cose.
-Guarda che così lo rovini sto maglione. Sarà costato un occhio della testa figlia mia! Dai, vai in bagno e sciaqualo sotto l’acqua tiepida.- Lo dice tanto per prender fiato. La tensione è palpabile e io decido di prendermi gioco di lui, di mio padre. -Ok papi lo vado a lavare, ma me lo tolgo di dosso qui davanti al camino che fa più caldo se non ti scoccia eh!- Beh, decido di denudarmi proprio in faccia a lui, voglio regalargli un piccolo streep tease e godermi la sua reazione, qualunque essa sia; il calore che proviene dal caminetto facilita le cose, rende i miei movimenti più fluidi e con un gesto teatrale mi volto verso di lui e sfilo il maglioncino lasciandolo cadere a terra. -Papi guarda, si è sporcato anche il reggiseno, cavolo! E adesso che faccio, devo togliere anche questo!!- Aggiungo stringendomi piano il seno. Mio padre è ancora di fronte a me, a pochi centimetri, e ora mi fissa, vuole che mi allontani da li, forse solo per non saltarmi addosso e mangiarmi.. non gli lascio il tempo di rispondere e mi levo anche il reggiseno, l’ultima barriera alle mie tette, ai miei capezzoloni duri e rosa.
Sarà stato il vino, i suoi effluvi, ma ho voglia, ho proprio voglia di cazzo e non mi interessa di chi sia, neppure se è quello di mio padre; desidero soltanto essere penetrata a dovere da un uomo e godere.. e allora mi gioco il testa o croce. Se mi andrà male la metterò sul comico e basta, ma spero invece che la mano che ho appena poggiato sul mio seno continui a muoversi da sola senza il mio aiuto e che mi asciughi le ultime gocce di rosso che ho addosso, magari leccandomele via.-Cosa cazzo stai facendo Cleo, sono tuo padre santo cielo!! Ti stai masturbando con la mia mano e..e..- Ma intanto le sue mani mi stringono un seno, lo strizzano forte.. ce l’ho fatta. è mio.
– E ti piace papino, vero? Non mi dire di no, sento odore di eccitazione io..- Così dicendo allungo la manina verso la patta dei jeans di mio padre e rido maliziosa a sentire la grossa erezione che c’è sotto. -Senti quanto è duro e grosso! Da quanto è che non tocchi una donna papino mio? Mmmmmm la carne è debole e non significa nulla che io sono tua figlia.. potrei essere chiunque altra no? Dai papà, scopiamo, lo vogliamo entrambi! Chiudi gli occhi..- Intanto sono riuscita ad abbassargli pantaloni e mutande, elimino anche la mia gonna e le mutandine e ora lo sto massaggiando strusciandomi con il seno. Lui non osa fiatare, rimane zitto ma geme piano, guarda sua figlia completamente nuda davanti a lui; gli piace essere toccato da me, mi vuole, ma non si decide.
Lo spingo a sedersi sul divano e mi accoccolo tra le sue gambe in modo da fargliele aprire bene, lui è ancora piuttosto teso mentre io ormai sono partita. -Per favore no, sarei un mostro, ma tu.. tu lecca le palle di papà, ormai sono arrapato, fingerò che tu sia un’altra d’accordo?- Detto e fatto, in un attimo ho i suoi coglioni in bocca, li mungo e li lecco, e piano piano mi alzo verso la sua asta viola di piacere per infilarmela tutta in bocca con un solo colpo. Come gode il porco! Mi prende per i capelli e spinge a fondo contorcendosi. -Dai puttana mangiami l’uccello! Mordimelo e succhiamelo per bene, brava! Mmmmmmm..-
All’improvviso mi afferra per le spalle e mi posiziona a 69, vuole leccarmi la fighetta mentre io lo spompino, il pervertito. Evviva! Mi spalanca le cosce e soffia sulle mie labbra vaginali colanti brodo caldo, -Leccami papi, leccami la figa che è buona, dai..- E mio padre non si fa attendere, titilla subito con la punta della lingua il mio bottoncino che si contrae dal piacere e mi infila due dita nell’antro facendole entrare e uscire velocemente più e più volte, fino a farmi venire. Io gemo forte, quasi lo mordo mentre sento che si sta bevendo tutto il mio liquido, sembra che sappia bene che mi piace essere sditalinata così veloce.. -Sei venuta eh bella cagnetta, ma ora tocca a me, voglio essere calvalcato, voglio sculacciarti forte questo bel culetto e voglio vederti in faccia mentre godi. Sei una troia Cleo, l’ho sempre saputo, quando ti masturbi in camera io sono sempre fuori dalla porta che origlio e mi sego..aaaaaah dai dai, monta su!- Le sue parole mi eccitano ancora di più, è incredibile la forza dell’immaginazione e -Non lo sapevo paparino, se me l’avessi detto prima mi sarei fatta toccare da te, sai? Io non mi faccio problemi di tabù, se ho voglia di scopare posso farmi chiunque, anche mio padre e poi mmmm guarda che pisello enorme che hai, adesso mi ci impalo sopra, contento?- E così dicendo gli monto a cavallo, guidando il suo cazzo sulla mia fighetta fradicia. Prima me lo struscio su tutta la lunghezza, avanti e indietro, avanti e indietro, poi, mi ci abbandono sopra e questo mi impala all’istante. Tutto fino in fondo. ‘Aaaaaaah si brutto porco adesso ce la godiamo per bene questa scopata che dici?- Mio padre è fuori di se dal piacere, mi limona sbavandomi e grugnendo puntellandosi sul divano, una mano ha afferrato una mia chiappa che impasta e sculaccia gentilmente e l’altra corre su e giù per la mia schiena.. i miei colpi ci fanno tremare di goduria, siamo un lago di umori che scendono sul divano di mia madre.. roteo il bacino cullandomi la punta del cazzo appena all’interno della vagina stretta e con una mano gli massaggio il perineo e i coglioni gonfi di sperma, poi ancora me lascio scorrere tutto dentro, sempre più veloce perché lo strofinio sta per farmi venire ancora e non voglio perdermelo per niente al mondo.. -Io godo papà, sto per venire si, siiiiiiiii… sculacciami porco, sculaccia la tua bambina puttana, stringimi le chiappe e fammi godere aaaaaaaaaaaaahhh- Arrivo, sto arrivando al godimento supremo, i nostri movimenti sono frenetici e senza controllo.
– Senti come parli Cleo, sei proprio una disperata e adesso devo sborrare anche io, sei così buona e calda che..aaaaaaahh si si dai scendi ancora sul cazzone di papà che sta per esplodere mmmmmmmmmmm..- Ancora una volta le sue parole mi fanno eccitare e così veniamo insieme contorcendoci l’uno addosso all’altra; mi scarica nel ventre il suo seme, che bella sensazione sentire i fiotti caldi che battono sulle mie pareti interne, e continuiamo ancora per parecchi minuti a trombarci piano, del tutto fradici tra le gambe ma ancora vogliosi.. intorno a noi solo il rumore della legna che arde nel camino e quello del mio culo che sbatte sulle sue gambe.
E così mi sono fatta scopare anche da mio padre. Che da quel giorno ha iniziato a litigare più spesso con mamma.. chissà perché?!
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