Dolce è il passo
cui si piega il mio sguardo,
nudo il mio cuore
che si offre alla tua danza.
Sovrana indiscussa delle mie notti,
che accogli la mia anima
ai tuoi piedi
come ancella devota.
Tra le lande dei miei sogni,
prostrato e affamato
imploro il nutrimento
che tu sola puoi darmi,
per risorgere e appartenerti,
nella gioia che mi cinge
in morbide catene,
legandomi a te, mia Signora,
vassallo che giace
nel solco delle tue orme.