Le sue mani nelle tue mutande.
Le tue sul suo cazzo.
Le vostre bocche, fameliche, che si esplorano.
E poi i suoi messaggi.
Le tue bugie quando ho scoperto il tutto, le tue promesse, il mio perdono.
Ma poi, ancora, le tue labbra sul suo cazzo.
Il suo seme su di te che, ansante, ne chiedevi ancora, e ancora, e ancora.
Scusami, ma mi sono preso la soddisfazione di vedere il suo sangue.