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Signore
Sono qui davanti a lei prostrata ai Suoi Piedi
in ginocchio nuda con i palmi delle mani rivolte verso l’alto.
Attendo in silenzio ogni suo ordine,
Sono completamente abbandonata al suo volere,
alla sua voce dolce, severa e crudele.
Signore io ho bisogno di essere educata da Lei
Che mi faccia da guida.
Starò accanto a Lei , ai suoi piedi come un cagna,
starò sotto al suo tavolo
aspettando che le briciole cadano per terra
e solo se Lei vorrà
potrà farmi mangiare dalla sua mano
e la pulirò da ogni traccia di cibo con la lingua
Aspettando che Lei volga il suo sguardo verso di me, rimarrò muta e parlerò solo se lei vorrà
Se &egrave suo desiderio Lei disporrà di me come meglio ritiene opportuno, sarò il suo poggiapiedi, la sua serva, la sua cameriera.
Le farò il bagno, la profumerò, la asciugherò.
Ma se, Signore, farò qualcosa di sbagliato io accetterò, anche se con timore ma consapevole del ruolo e della mia natura di schiava,mollette catene scudiscio frusta come meglio Lei riterrà opportuno.
E ogni lacrima e gemito che usciranno dal mio corpo, di cui Lei detiene il potere, sono il mio grazie, la mia assoluta devozione al suo volere e al suo essere di ragno ben superiore al mio.

Signore sarò sincera con Lei
Ogni suo ordine non sarà considerato umiliazione, la sua accettazione da parte mia, la mia obbedienza sono segno della mia devozione verso la Sua persona, e l’umiltà con cui eseguirò ogni compito assegnatomi sono segno della natura del mio essere schiava

Autore Pubblicato il: 25 Marzo 2004Categorie: Racconti di Dominazione1 Commento

Commenti per questo racconto

  1. MasterSole95 15 Febbraio 2020 at 14:20

    Bellissimo. Se il suo padrone glielo permette mi contatti.

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