Angela è una bella donna, una bella ragazza, sposata con un signore che purtroppo per lavoro non è mai a casa e quindi lei risente della situazione.
Fortunatamente Angela vive dai suoceri, quindi il marito può star tranquillo.
I suoceri hanno sugli 80 anni e quindi soprattutto lei ha bisogno di qualcuno che l’assista.
Una signora di origine rumena l’assiste tutto il giorno ma dorme a casa propria col marito e due fratelli di lui.
In paese si conoscono tutti e ci si vede in piazza la domenica, o usciti da messa e quindi sistematicamente Angela vede per strada, quando passa per i negozi o quando esce dalla chiesa la badante col marito e si ferma a chiacchierare.
Angela spesso le capita di trovarsi di fronte anche solo il marito della badante , magari coi sue due fratelli.
I tre fratelli hanno sui 60 anni e si vede che hanno passato la giovinezza in un ambiente duro, sotto un regime comunista e vivendo in campagna un altro facendo il minatore, si vede ancor più che sono veri maschi, veri uomini, rudi e bastardi dentro, e con una cognizione della donna ancora molto arretrata, per loro la donna, più che donna la chiamano la femmina, come fosse la femmina del cane, insomma un essere che serve solo per procreare, per lavorare, per soddisfare le richieste e le esigenze dell’uomo e non esiste il sentimento, la donna vale poco più di una pecora, di un asino, un cavallo.
Non hanno problemi a venderla a sfruttarla’
Angela veniva sempre rispettata perché era la moglie di un altro ma anche perché era la nuora della cliente.
Angela spesso parlava con la badante , la quale si confidava con lei raccontandole come fosse duro suo marito, ma non meno i suoi fratelli.
La badante le raccontava che quegli uomini vivendo da soli erano sempre nervosi’
Angela, invece, era il caso opposto, era sola e non vedendo mai suo marito passava giornate in casa a guardarsi allo specchio a mettersi in forma, a provare vestiti e biancheria intima che si comprava, aveva delle voglie incredibili, ma anche si toccava raggiungendo l’orgasmo da sola le mancava di sentirlo dentro.
A sentirsi raccontare del marito della badante, si spaventava ma poi quando era nel letto matrimoniale da sola si toglieva le mutandine e si masturbava immaginandoselo di fronte.
Lei aveva 40 anni, quindi era una bella ragazza mentre lui aveva 60 anni ma in una situazione simile incuteva paura e fascino verso di lei.
Quando Angelica andava il sabato pomeriggio al corso, indossava un bel vestito, delle belle scarpe col tacco a spillo, non troppo alto e poi una gonna, lunga fin sopra le ginocchia lasciando un po’ scoperte le sue belle gambe abbronzate.
Sopra portava una camicetta un po’ slacciata e un po’ trasparente mostrando un po’ i seni.
Le unghie erano belle curate e metteva anche il rossetto.
I capelli belli rossi facevano eccitare i maschietti.
Quel sabato incrociò il marito della badante e lei lo salutò.
Lui ricambiò e la fermò.
Marito: buon giorno signora, tutto bene?
Angela: buon giorno, tutto bene grazie, lei come va?
Marito: bene grazie. Mia moglie è ancora occupata da sua suocera, io devo fare la spesa sono solo, non è giusto, doveva essere libera’
Angela si sentì aggredire ed ebbe un po’ paura.
In quel momento arrivò del vento molto forte e fece cadere dei giornali al marito, Angela si prodigò per raccoglierli ma a parte il fatto che il vento aveva fatto alzare anche la sua gonna mostrando a pieno le sue belle gambe, ma poi raccogliendo le pagine lui le guardò senza troppi problemi sotto la gonna ammirandole il perizoma.
Lui era da tempo che vedeva in giro ragazzine con minigonne corte e si vedeva che le apprezzava.
Raccolti quasi tutti i fogli , essendo entrambi in ginocchio e parlando lui appoggiò la sua mano grande, grossa, molto ruvida su quella bella gamba liscia e delicata.
Angela sentendo quella mano sulla propria gamba ricevette un ‘energia incredibile che si trasformò in brividi.
Quella scossa dal ginocchio, si propagò su tutto il corpo passando per quella bella fighetta da troppo tempo a secco’
Marito: lei essere veramente una bella donna, a me piacciono molto le donne rosse.
Angela: ma non, cosa dice, pensi a sua moglie’
Marito: mi dia una mano a fare la spesa per favore’
Andarono in un supermercato e al posto di vedere assieme , fu lei a fare la spesa per lui, come era giusto fare, secondo lui.
A questo punto Angela accompagnò il Marito a casa sua perché lui diceva che erano le donne che dovevano mettere la spesa a posto e che era incazzato perché sua moglie al posto di esser a casa a preparare da mangiare era a lavorare, quindi in pratica pretendeva di esser servito e riverito dalla nuora della signora assistita.
Angela arrivata a casa loro, quasi per paura, entrò in casa e trovò i fratelli , i quali non sia spettavano di vedersi arrivare la bella fighetta della nuora.
Erano semi nudi perché a casa.
A questo punto Angela un po’ timorosa si mise a mettere a posto la spesa e a preparare da mangiare, dato che lei era libera’
Durante la preparazione i tre si misero a bere e a parlare in rumeno ed era chiaro che stessero parlando di lei.
Lei dava le spalle a loro ma si sentiva un fuoco nel sedere’
Lei aveva una voglia di venir violentata da loro, e loro altrettanto.
Il marito della badante , porco e maschilista come era si lanciò avvicinandosi a lei ed allungandole una mano sul culo.
Angela rimase impietrita, non seppe cosa fare, aveva paura a reagire ma aveva anche paura ad esser scambiata come zoccola.
Marito: bella donna, bel culo, ci piaci a tutti e tre’
Angela:s.s’..ss’si
Ad Angela le tremarono le gambe, era spaventatissima’
A quel punto arrivarono subito anche gli altri due’
Angela in 5 secondi si trovò accerchiata , in mezzo a tre uomini veri, tre maschi’..
Le mani grosse e ruvide si infilarono lei suoi punti più soffici.
Le mutandine le furono strappate via come fossero un fazzoletto estratto dal contenitore, senza problemi, una mano immediatamente le profanò la fighetta da troppo tempo in attesa di qualche oggetto maschile vivo, era finito finalmente il periodo dei vibratori, delle zucchine o delle dita delicate.
Il marito della badante affondò le dita dentro la fregna di Angela che era un colabrodo.
Il marito vedendo che Angela non reagiva andò avanti senza problemi.
Io mia moglie la scopo tutti i giorni, ma è tanto che non mi fotto una bella figa come tè.
Girò Angela e la mise a 90 sul tavolo e le spalancò le cosce.
Angela cercò di fare quella che non ci stava ma era trattenuta da 6 mani.
Gli altri due fratelli avevano una voglia incredibile.
Le tolsero la camicetta e le ravanarono nell’intimo e le presero le tette.
La sollevarono di peso e la portarono in camera buttandola sul letto matrimoniale.
Angela : nooo, vi pregooo, aiutooo
Lei era seduta e cercando di riallungare la gonna si vide i tre 60enni straeccitati spogliarsi.
Tutti coi jeans da lavoro si tolsero tutto, rimanendo completamente nudi.
Avevano tutti e tre dei mastelli enormi e belli in tiro.
Il cerchio si restrinse ed iniziarono a toglierle tutto’.
Angela: nooooooooo, aiuttooooooooooooo
Il marito della badante le tirò uno schiaffo lasciandole le 5 dita’
Angela rimase sconvolta e si mise a piangere’
A quel punto uno subito le mise il cazzo in bocca e la costrinse a succhiarglielo tenendole il naso tappato.
A quel punto un altro si precipitò sulle gambe e con la complicità degli altri che le tennero aperte, ben spalancate , iniziò a leccargliela .
Quella bella fighetta era un vero bocconcino, prelibato, da mangiarselo completamente in compagnia tra amici.
Lei si agitava da morire, muoveva il bacino il pù possibile, ma quelle gambe erano tenute aperte, si la povera Angela violentata, si trovò in bocca un cazzo bello duro che non scopava da tanto e che non vedeva l’ora di profanarle la figa.
Lei sentiva, sulla sua fighetta ben curata, la barba di quel signore che poco conosceva ma che aveva presunto da tempo che lui e gli altri avrebbero volentieri abusato del suo corpo.
Intanto l’altro cazzo, non lavato la soffocava, voleva scoparle la gola, qualsiasi organo femminile stretto che gli permettesse di sfregare di scivolare .
Angela spesso non vedeva niente, solo i peli di quel gran cazzo, le veniva da vomitare perché continuava ad entrare a colpi.
A furia di leccarle la fregna, e di masticarle le labbra della figa, agguantandole e tirandole, le fece entrare la lingua così dentro da farle raggiungere il primo orgasmo.
Godette così tanto da attaccarsi bene a quel tronco che aveva in bocca e tal punto che istintivamente lo succhiò e lui non riuscì a resisterle sborrandole in bocca.
A quel punto la costrinse ad ingoiare e gli altri due l’agguantarono e la misero a pecora.
A quel punto gli altri due decisero di scoparsela.
Uno si sdraiò, e la fece salire su di lei sbattendoglielo nella figa.
Lei sentì un dolore enorme, aveva la passera stretta, dato che non prendeva cazzi da tempo perché il marito non c’era mai.
Iniziò a scoparsela e tenendola col culo in su si fece cavalcare alla grande e l’altro fratello non ci pensò due volte, le sputò sull’orifizio e puntò immediatamente al secondo canale.
Il secondo iniziò a sculacciarla alla grande fino a chè lei piena di dolore con le chiappe rosse, mollò il sedere e l’ultimo riuscì a penetrarla.
Angela si mise a gridare, le stavano sfondando il culo e quindi era spiegabile’
IL terzo mastello era entrato, adesso ne aveva uno davanti e l’altro dietro.
Nessuno si mise a baciarla dato che aveva ingoiato la sborra del rpimo, aveva uun alito che sapeva di cazzo, ma entrambi si misero a scoparla.
Lei imprecò quello dietro ma lui da dittatore si eccitò a sfondarglielo.
Quello davanti: dai troia, sei una porca vogliosa di cazzo adesso ti sborro dentro troia’.
Quello dietro: si dai, sborriamole assieme’ahahhahhahaha
Entrambi: SSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIII OOOOOOO
La puttana vogliosa di cazzi raggiunse anche lei l’orgasmo, anzi il doppio orgasmo’..
A quel punto la fecero rivestire e la mollarono in strada in modo che lei tornasse a casa da sola’
Questa fu la prima volta di una persecuzione che Angela iniziò a vivere’.ma che al tempo stesso desiderava’.aveva proprio bisogno di scopare’.poverina’ma che poverina’.che puttana!!
Un corpo come il suo doveva venir concesso ai lupi assetati di passera’..