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Un nuovo giorno si presenta davanti a noi nel paese dei balocchi, oggi da come mi hanno spiegato è
una giornata molto particolare e piena in tutti i sensi per le nostre mogli.
Nel paese dei balocchi, c’erano varie stanze, varie attrazioni, vari divertimenti perversi per noi porci.
Qualche giorno prima, durante il nostro pernottamento nel Paese dei Balocchi, mi avevano preso da parte e mi avevano spiegato di quell’attrazione particolare, dove chi voleva poteva portare ad ingravidare la propria femmina.
Era in pratica una stanza, chiamata ‘Stanza dell’Inseminazione Forzata’ dove chi voleva concedeva la propria compagna, per farla riempire, inseminare, gonfiare, insomma’ingravidare dagli altri’

Arrivato quindi il giorno giusto, percorriamo un corridoio lungo e poco illuminato che porta verso un salone con una strana struttura situata nel centro.
Un inserviente si avvicina e mi spiega il tema del giorno e io accetto subito consegnando mia moglie alle cure degli inservienti.

Mi viene spiegato che mia moglie verrà messa su una poltroncina particolare tipo quelle per le visite ginecologiche, ma posizionata in maniera tale che la schiena sia quasi verticale e la testa appoggiata su un cuscinetto a terra, le mani e le gambe vengono poi fissate con delle cinghie a dei supporti, cosi da lasciare la ragazza con le gambe larghe e la figa ben aperta rivolta verso l’alto.

Le ragazze all’ingresso, venivano lasciate in attesa nella sala , e svestite completamente, con una temperatura abbastanza bassa, per rassodarle, e messe in fila una dietro l’altra, affianco alla vetrata, e fuori tutti i maschi potevano, seduti su poltrone comode, guardarle, e parlare tra loro , per commentarle, confrontarle, apprezzarle, denigrarle’ masturbandosi con comodo.
Una alla volta era costretta a bere molta acqua e quando poi non riusciva più a trattenersi, veniva portata in una saletta sempre a vetri illuminata a giorno, ma al centro di una piccola arena, dove tenuta in piedi, doveva sotto lo sguardo di tutti gli spettatori e sotto i commenti verbali degli stessi, urinare , in piedi, cercando di centrare due tester, si proprio così, uno per sapere se fosse già incinta e l’altro invece, nel caso non lo fosse stato, era quello di ovulazione, per scoprire se fosse nei suoi giorni fertili. E’ vero anche che dal primo giorno venivano controllate quotidianamente le urine con un apparecchio elettronico, in modo da poterle tener sotto controllo, però nessun cliente doveva mai pensare di esser preso in giro, tutto doveva esser fatto alla luce del giorno’hm, dei fari.

Una volta urinato, si aspettava di sapere il risultato, tenendole in esposizione e se si scopriva che erano incinte, venivano applaudite e per festeggiare solitamente il marito le lasciava nelle mani dei porci per scoparla nuovamente.

Se invece risultava che non fosse stata ancora ingravidata, si controllava se fosse nel periodo di fecondazione, se non lo era veniva umiliata e messa lo stesso a disposizione, ma con rabbia e veniva come castigata ed usata come schiava da chiavare in bocca, da sfondarle il culo, ecc.

Se invece risultava che fosse nel periodo fertile, allora tutti si rinvigorivano, e veniva fatta passare vicino alla folla, con tutti assetati, si con una voglia incredibile di ingravidarla.
Una voce al microfono avvertiva che il gioco stava per cominciare e comunicava che da un’analisi delle urine la vacca era fertile, questo comunicato veniva trasmesso in tutto il Paese dei Balocchi, in modo che chi fosse interessato potesse dirigersi alla Stanza dell’Ingravidazione Forzata.

Veniva fatta passare sempre nuda tra i maschi, per farli rizzare, con una gonnellina che copriva metà gluteo di color bianco, era solo un segno per contraddistinguerle, avere come un marchio di femmina fertile, ancora da ingravidare, da farcire per una giusta causa’
Venivano esibite in tutti i modi, messe anche su un piedistallo rotante e mostrate in ogni loro parte, e lì i maschi uno alla volta parlavano gli dicevano cosa volevano fare col suo corpo e perché la volevano riempire, perché la volevano ingravidare.
Le fertili, sentivano dirsi le cose più umilianti e spaventose che mai avrebbero potuto immaginare che un esser vivente potesse mai pensare su di loro.
Mai nessun uomo nella vita normale, quando vedeva una che le piaceva poteva andare da lei e dirle cose oscen o esprimere i suoi desideri su di lei, ma qui invece era possibile..
I mariti assistevano al tutto perché poi avrebbero scelto loro a chi darla ‘almeno come primo, perché poi solitamente le fertili sarebbero rimaste lì per qualche giorno, tutti i giorni dell’ovulazione, e sarebbero state scopate tutto il tempo senza sosta, 24 ore su 24, mentre dormivano, mentre mangiavano, mentre urinavano, sempre senza sosta’

Alcuni mariti mettevano la moglie all’asta, per il gusto di vederla desiderata, di vedere quanto gli altri erano disposti ad offrire, per il gusto di vederla come una mercanzia, negoziata e venduta.

Altri vedevano quale porco le aveva terrorizzate di più e poi sceglievano quello, perché si eccitavano da morire nel vederle spaventate, altri ancora invece sceglievano il più schifoso, quello che le dava più ribrezzo, mettendole in testa che dopo avrebbero portato nel proprio grembo, dentro di loro un essere con quelle sembianze’

Altri ancora la lasciavano nelle mani della folla, e quello che sarebbe successo’sarebbe successo’la donava’

C’era una bella ragazza, bionda, capelli lunghi lisci, portava una terza, era alta, belle gambe, un culetto da palpare ed una patatina con un po’ di pelo biondo, era candida, carina, tenera, un po’ spaesata ed impaurita, timorosa, con uno sguardo che chiedeva come mai lei era li, cosa ci faceva, come mai?…la ragione era semplicissima aveva il compagno che fremeva dalla voglia di vederla nelle mani di un lurido bavoso porco .
Si proprio così, quei vecchi schifosi che anche le puttane ed i viados per la strada non vogliono come clienti da tale è lo schifo e la paura che incutono.

Il vedere quella delicatezza, quella bellezza presente in quella biondina, quella raffinatezza, tutta curata, profumata, al posto che esser donata ad un fortunatissimo principe azzurro riconoscente alla vita per questa fortuna ricevuta e quindi mantenuta con cura ed amore come doveva essere come minimo, invece si trovava non ceduta, non regalata, non svenduta, e neanche donata, ma indegnamente schiavizzata e punita, tutto solo ed unicamente per esaudire un capriccio , un sogno erotico del suo compagno.

Infatti la poveretta , che era risultata fertile, ancora non sapeva pienamente il suo compagno cosa desiderava per lei, così ingenua’poveretta.

Il suo maiale, decise per lei un futuro nero, si, proprio così’nero proprio’nero come il colore dei suoi degustatori, un gruppetto di maschioni di colore, ma non belli prestanti, bensì grassi e brutti.

La biondina venne portata quindi in questa stanza buia e messa in centro a loro 4, e attorno la platea, gli spettatori.

Era tutto buio, venne utilizzata solo un tipo di luce che risaltava il colore bianco delle pupille così lei sentiva tutto ma vedeva solo le pupille, cosa molto inquietante.
Lei vedeva solo gli occhi bianchi, le pupille così inquietanti . Iniziò a gridare vedendo quelle pupille, e iniziò a sentirsi toccata da quelle mani sudate e sentì anche quelle cappelle enormi che di li a poco le avrebbero sfondato ogni buco presente nel suo corpo.
Infatti nella sala di inseminazione, era presente come una sezione, un gruppo che si occupava di cercare i neri col gene più africano possibile, apposta per soddisfare la fantasia più perversa dei mariti, dei compagni di quelle povere ragazze.
Ma il pubblico poteva guardare con gli occhiali ad infrarossi in modo da non perdere nessuna situazione.. Ma ogni tanto la luce veniva accesa, così che lei potesse vedere quanto fossero brutti , in modo da non immaginare che fossero belli’

Comunque a parte queste, le ragazze venivano scopate e riempite e venivano tenute col culo, con la fighetta rivolta un po’ verso l’alto, cioè inclinata, perché lo sperma non doveva uscire da quel bel corpo, bisognava dargli più tempo possibile per entrare bene nelle ovaie.
Ad un certo punto quando lo sperma iniziava a colarle fuori, veniva recuperato e tutti gli altri che la scopavano, o si facevano spompinare.., anzi le scopavano la bocca o le sfondavano il culo, sborravano in un grande contenitore trasparente di alcuni litri, in modo che i milioni di spermatozoi presenti in ogni sborrata si mischiassero con le sborrate delle altre decine di maschi che si degustavano la fertile.

Mia moglie, invece, una volta sistemata, vennero fatti entrare gli altri uomini del club a gruppi di 6. le mani cominciarono ad esplorare ogni centimetro dentro e fuori di mia moglie e i cazzi vennero messi all’opera , chi giocava con le tette, chi lo appoggiava sulle labbra chi provava a scoparla. Quando stavano per venire,venivano invitati a svuotare le loro palle in una rocca di vetro da circa un litro di capienza. Finito il primo turno venivano fatti entrare altri 6 uomini e il gioco ricominciava tra gli urli e le ingiurie di mia moglie.

Circa 60 alla fine furono gli uomini che passarono da lei nell’arco della giornata e avevano usufruito di tutti i suoi buchi. La brocca era completamente piena, per cui ora il contenuto della brocca verrà riversato completamente dentro la sua vagina direttamente in utero con un imbuto.

Un grande imbuto di vetro viene messo sull’imboccatura della vagina e fatto entrare per circa 10 cm
fino a che non si riusciva a vedere ad occhio nudo la cervice. Un inserviente lentamente versò il
contenuto della brocca nell’imbuto che lentamente scompare all’interno della vagina. Dopo un po
non ne entrava più per cui, sfilato l’imbuto la vacca venne lasciata in quella posizione per alcuni
minuti poi la sedia venne da un meccanismo capovolta facendo cosi defluire la sborra dalla vagina
verso il pavimento, per poi una volta vuotata ritornare nella posizione originale e riprendere con il
versamento del liquido. Questa operazione venne ripetuta per almeno 4 volte.
La vacca fertile piangeva, urlava, ma alla fine quasi in trance non si ribellò piu.
Alla fine venne fatto a distanza di poco un test di gravidanza per essere certi che la vacca fertile fosse rimasta gravida, altrimenti si sarebbe continuato senza sosta finche fosse rimasta nel periodo fertile.

Quando alla fertile le era stato messo tutto lo sperma, veniva lasciato per almeno 30 minuti e poi lei veniva rimessa in piedi e la sborra che usciva le colava sulle gambe, ma si cercava di recuperarla, per poi somministrarla ad una altra ragazza.
Quindi tutte venivano palpate, usate per produrre sborra fresca che poi le sarebbe stata versata dentro la fighetta per inseminarla. Ma alla fine dopo aver ricevuto tutta la sua, le veniva inserita quella recuperata dalle altre.
In pratica ogni litro di sborra, faceva il giro dentro tutte le fighe, ed alla fine dopo esser passato da tutte veniva fatto bere da loro, diventava come il loro nutrimento, il loro pasto.

Alla fine, quando ormai la sborra non aveva più potere di ingravidare, veniva versata ad ogni singola ragazza, tenuta sollevata per le gambe, in modo che il suo corpo venisse coperto totalmente , dai piedi scendendo per le gambe , passando per la figa ed il culetto, coprendo le tette completamente per poi giungere al viso, dove le copriva tutte le guance, entrava nel naso, nella bocca, e poi finiva per attaccarsi sui capelli.
Venivano tolte, quando il corpo risultava totalmente ricoperto ed i capelli impregnati completamente.
Anche lo sperma dentro la passera veniva tenuto all’aria aperta, in modo che si asciugasse

Altre venivano messe in un pozzo, dove dall’alto continuavano ad arrivare getti di sborra, continuamente, arrivava tutta quella che ormai non aveva più potere di fecondare, oppure da parte di quelli che sapevano non potessero mai ingravidare.
Cioè anche i maschi dovevano , logicamente dopo aver palpato e gustato una femmina, sborrare e poi bisognava analizzare il potenziale di ingravidamento del loro sperma. Quelli che non avevano spermatozoi in grado di ingravidarle, andavano sopra a quel pozzo e palpando o scopando, o facendosi spompinare da qualche moglie, poi, sborravano dentro al pozzo dove le femmine non nel periodo fertile, stavano.
Non essendo fertili in quel periodo, per punirle, ricevevano le schizzate dall’alto e dovevano sopra quella pozzanghera di sborrate che cadevano dall’alto, inzuppandosi le autoreggenti e annusandone l’odore insopportabile.

Quando le ragazze erano incinte, tutti quelli che avevano contribuito ad ingravidarla, si sentivano padri, e le gravide, venivano contrassegnate, marchiate , come fecondate, e questo non faceva altro che aumentare l’attrazione dei maschi nei loro confronti.
Tutti quelli che avevano contribuito, avevano diritto a gustarsela e le gravide dovevano stare sottomesse in segno di ringraziamento’

Alla fine ogni femmina veniva portata e messa in posizioni diverse, come una lupa, piuttosto che nella posizione canonica.

A questo punto le veniva messa come una ventosa nelle labbra della figa e un perno per tenerle aperte.

A quel punto tutto questo veniva collegato ad un tubo, il quale era connesso ad un imbuto enorme .
Una pompa regolava la pressione dello sperma che simulava il classico movimento che farebbe un cazzo che cerca di profanarla.

Ma la pressione della sborra era fortissima, ma non da creare danni, ma essendo forte, sembrava di sentirlo dentro, con la differenza però che si addentrava in ogni piccolo spazio, generando un piacere imparagonabile, perché ad esempio il clitoride veniva schiacciato in ogni piccolissimo spazio, dato che lo sperma è liquido. Premeva bene in ogni parte della parete urinaria, insomma non c’era un punto che potesse scamparla.

Le donne gridavano dal piacere, un piacere neanche lontanamente immaginabile, ‘.a quello provato con un mastello.

Il contenitore della sborra era posizionato affianco al viso della fertile, così che lei potesse sentire il profumo intenso del suo liquido, anzi, altre venivano tenute in una stanza chiusa, in vetro, dove l’unica aria che loro potevano respirare era piena di questo intenso profumo.

Una ragazza sui 40 anni molto bella si trovò in una situazione particolare, riconobbe un gruppo di ragazzini, appena maggiorenni, erano in 5 , erano gli amici di suo figlio, i quali la riconobbero subito e non persero tempo, si avvicinarono a lei e le chiesero come mai lei fosse li.
Lei era imbarazzatissima, loro erano sovraeccitati per due motivi, primo perché erano li, e secondo perché lei era sempre stata nei loro sogni, nelle loro fantasie, quindi’
Essendo in 5 non si fecero i problemi, ed iniziarono ad allungare le mani, iniziarono a palparle le gambe e poi pian piano il resto del suo bellissimo corpo, lei cercava di fermarli ma inutilmente, loro la scoparono a turno riempiendola, continuando a dirle che l’avrebbero ingravidata e che lei logicamente tornata a casa avrebbe dovuto continuare a dargliela altrimenti l’avrebbero sputtanata.

C’era una sala dove le femmine venivano mostrate come sempre, nude, e poi venivano messe all’asta. Le vacche sapevano il loro destino, e questo rendeva il tutto più eccitante.
Sapevano che gli offerenti le volevano per ingravidarle, e loro si dimenavano perché non volevano fare quella fine’
Qualcuno le voleva ingravidare solo per sentirsi forte, virile, c’erano dei vecchi di quasi 80 anni, che usavano tutti i loro risparmi per aggiudicarsele e poi scoparsele tutta la settimana in cui erano fertili , godersele, e poi sapere che aspettavano un figlio da loro per poi scoparle con la pancia e sapere che avrebbero partorito un bimbo grazie a loro, e che quindi anche se erano anziani ancora erano in grado di montare ed ingravidare le vacche giovani.

Le cagne si dimenavano, non volevano, e spesso una volta aggiudicate venivano messe davanti a tutti e scopate, riempite dal loro compratore.
Tutti godevano nel vederle abusate.
Quella era la sezione anziani, ed era molto richiesta sia dagli ingravidatori che dai mariti, eccitati al pensiero di donare la propria carne giovane, la propria merce fresca ai vecchi porci i quali volevano sentirsi forti, virili, giovani, ancora in grado di mettere incinte delle fertili.
In un altro punto le fertili venivano fatte mettere con la figa verso l’alto e le gambe ben aperte, inoltre le labbra delle figa erano anch’esse tenute aperte, il gioco stava nel cercare dall’alto di schizzare dentro e quindi centrarla, dato che le donne cercavano di dimenarsi per fare in modo che lo sperma non le centrassero e non entrasse dentro.
Chi le centrava, aspettava poi che lentamente il liquido denso e bianco si inserisse nell’utero per poi arrivare alle ovaie e poi vedere se uno dei milioni di spermi l’avrebbe ingravidata.
I mariti e le moglie potevano vedere con un computer molto sofisticato, che sembianze avrebbe potuto avere il figlio o la figlia che la futura gravida avrebbe avuto da ognuno dei potenziali ingravida ori. I compagni della femmina da ingravidare si eccitavano da matti, volevano esser loro i fortunati, gli diventava durissimo pensando di avere tra le gambe milioni di semi pronti a lasciare un segno alla femmina, si immaginavano le loro sembianze dentro la futura pancia.
La futura partoriente invece tremava come una foglia, pensando a cosa l’aspettava, a cosa avrebbe dovuto passare e portare per 9 mesi , e come la propria parte intima si sarebbe dovuta allargare per uno che neanche conosceva.
I mariti si eccitavano da morire nel vedere gli ingravidatori impazziti e la propria compagna impotente e succube.

Durante la settimana, il marito poteva dormire nella propria camera oppure li, mentre la fertile veniva tenuta a disposizione.
Alla fine della settimana d’ inseminazione, la fertile viene portata vestita sexy con le autoreggenti e poi spogliata in mezzo alla piccola arena, dove hanno diritto a sedere tutti quelli che hanno partecipato all’inseminazione e li viene ammanettata e tenuta in piedi e costretta ad urinare davanti a tutti e viene preso il campione di urine e analizzato immediatamente.
Lei viene bendata e le orecchie tappate, il tester viene guardato dagli ingravidatori e se si vede che è stata ingravidata, tutti esultano e non solo, attraverso un microfono vengono avvisati tutti gli ospiti di tutto il villaggio del Paese dei Balocchi che la Sig.ra o Sig.rina ‘. è stata ingravidata di forza ; tutti lo devono sapere, perché quando lei camminerà in giro per il Paese tutti la devono riconoscere. A lei verrà messo un segno che fa capire che lei da fertile è stata impregnata.
La voce al microfono avverte che la vacca è gravida e che nel periodo
di gestazione comunque rimarrà a disposizione del paese dei balocchi per ulteriori giochi, fino al
momento del parto e della successiva mungitura, perché dopo logicamente verrà portata nella stalla dove dovrà produrre latte, e verrà inculata e scopata di bocca finchè la sua fregna non tornerà con dimensioni accettabili.

Autore Pubblicato il: 20 Dicembre 2012Categorie: Racconti Cuckold, Racconti di Dominazione, Trio0 Commenti

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