La lunga notte – cap. 8
Cap. 8 Il ronzio del cellulare sembra lontanissimo, perso in una nebbia spessa come una coltre di panna. La mia mano annaspa sul piano del comodino, mentre la testa si sforza per attivarsi. Che accidenti di ore sono? Sul display le cifre indicano le 10 e 37. E lampeggiante, in sincrono con la suoneria, il nome di Francesco. Rifiuto la chiamata. Ho dormito poco e male, sono stanca, non ho voglia di sentirlo. Pochi secondi e squilla di nuovo. Alla terza chiamata rispondo. “Che vuoi'?” dico combattendo il pulsare dell'emicrania. “Buongiorno, ti ho svegliata? Mi spiace, capisco che per te [...]