Leggi qui tutti i racconti erotici di: matura52

Due settimane dopo l’addio al nubilato dunque, ci fu il matrimonio di Erika.

Andai con 2 mie amiche, poich&egrave mio marito &egrave spesso fuori per ragioni di lavoro e in quel periodo era a Bruxelles.’

Arrivammo quasi per prime davanti allo spiazzale della chiesa, emozionatissime.

La macchina che giunse subito dopo la nostra era quella di Luisa, la ragazza che “conobbi” all’addio al celibato… ovvero colei con la quale feci la mia prima esperienza inverosimile di scat. Si presentò con una sua amica molto bella. Alta e dal fisico androgeno, credo addirittura più giovane di lei.

Scesero dall’auto e Luisa venne subito a salutarmi con un caloroso abbraccio e due baci sulle guance molto vicini alle labbra. Mi presentò Susy, la ragazza olandese che era con lei e tutte e 5 iniziammo a chiacchierare in attesa della sposa.

Luisa mi fece i complimenti -per nulla disinteressati- sul vestitino che avevo scelto. Era un tubino nero cortissimo con un fiocco dietro all’altezza dei reni che lasciava tutta la schiena scoperta, stretto in vita e scollato davanti, a balconcino. Per ovvi motivi non indossai ne reggiseno ne slip, che mi avrebbero fatto il segno.

Lei anche stava benissimo con l’abitino di seta rosa cipria, il seno piccolo che svettava sulla stoffa leggera era eccitante

Durante la cerimonia ero nella panca una fila davanti a Luisa e Susy, insieme alle mie amiche più strette. Anche se ero di spalle sentivo i suoi occhi addosso, ogni volta che mi giravo la scorgevo a guardarmi il culo e la cosa mi gratificava.

Risparmiandovi i particolari sulla cerimonia, l’emozione e i pianti per il matrimonio… passo direttamente alla parte interessante del racconto, cio&egrave al pranzo e il suo epilogo. I tavoli (rotondi) erano da 10, io e le mie amiche ci sedemmo insieme e Luisa si mise alla mia sinistra.

Durante il pranzo io e Luisa parlammo molto, scherzammo tanto e nel ridere e parlare mi toccò più volte la coscia, come se volesse sempre avere un contatto con me. Oppure mi girava il braccio intorno alle spalle o ci stringevamo guancia a guancia, a seconda anche dell’argomento di cui parlavamo. Mi teneva sempre la mano o il polso e io facevo lo stesso con lei. Le piaceva il contatto fisico ed io non disdegnavo affatto. Andavamo daccordo!

In uno dei tanti momenti in cui mi toccava le spalle e la schiena nuda, Luisa si spinse oltre con la mano andando ad accarezzarmi i reni e cercando con le dita fino a domandarmi incuriosita e sorridente

“Ma che non hai lo slip???”‘

“E no cara…” risposi io con un sorriso ammiccante e provocatorio, volevo stare al suo gioco.

Lei sorrise e spingendo la mano più in fondo mi disse

“Non ci credo”, ma ci credeva benissimo….!

Io la lasciai fare, mi piaceva farmi toccare il culo, eravamo in una posizione comoda, ovvero con le spalle verso il muro e molti dei commensali si erano alzati dal tavolo, chi salutava la sposa, chi girava nel salone, insomma al tavolo eravamo rimaste in 4, io lei e un’altra coppia che parlava fitta fitta e non ci filava minimamente.’

Sapendo dove voleva arrivare Luisa, appizzai un po il culo fuori dalla sedia, la sentii scendere con la mano in mezzo alle chiappe, ma a causa del vestito molto stretto, solo il dito medio raggiunse il mio ano. Quando lo sentì, ci guardammo negli occhi e sorridemmo come due verginelle dispettose

“Hai visto che non porto le mutandine…?”

Lei fece un’espressione lussuriosa e continuò a solleticarmi l’ano visto che non aveva lo spazio per fare altro.

Dopo neanche un minuto si avvicinò all’orecchio e mi disse

“Andiamo in bagno”

tolse la mano dal mio vestito per permettermi di alzarmi e ci dirigemmo.

Il bagno era grande e con un enorme specchio davanti ai 3 lavandini incassati in un’elegante lastra di marmo, dietro ai quali si trovavano le singole stanzette con i sanitari.

Chiudemmo a chiave la porta principale, Luisa si inginocchiò subito dietro di me che mi poggiavo con le mani sul pianale e il viso a pochi cm dallo specchio, mi alzò il vestito quel poco che bastava a far uscire le chiappe e tenendomele fra le mani le aprì, iniziando a leccarmi il buco.

Sentii un brivido che mi pervase tutto il corpo fino alle punte dei capezzoli, era moltissimo tempo che non provavo una sensazione così con una donna, bench&egrave da ragazza avevo avuto qualche esperienza lesbica.’

Ma allora era diverso. Ora avevo una bambina di 10 anni e uno di 6 a casa, un marito, e Luisa non era una semplice lesbica, 2 settimane prima mi aveva letteralmente cacato in mano…’

E infatti cercava proprio quello, ripetere ciò che mi aveva shockato ma che mi era piaciuto così tanto quella sera in spiaggia. Con pochi colpi di lingua il mio ano si aprì alle sue dita, sentii chiaramente due dita dentro, poi un terzo, su quello ero molto preparata avendo sempre praticato anale con i miei uomini e continuandomi a masturbandomi molto anche il culo.

Luisa era divertita ed eccitata

“Hai un bel culone Stefy, viene voglia di esplorarlo per cercare qualcosa di prezioso…” scherzava mentre affondava e girava le dita.

La sentii risalire e venire al mio fianco, la sua mano era ancora nel mio culo e iniziammo a baciarci. Ad un certo momento staccò la lingua dalla mia bocca e sorridendo sfilò lentamente le dita… le portò verso di noi e fiera mi mostrò quanto fossero sporche.

Io la guardai, aspettandomi non so cosa… Luisa portò dapprima le dita sotto al naso e chiudendo gli occhi si lasciò andare ad un’inspirazione profonda, per poi rilasciare il fiato con un sospiro dalla bocca.

Di nuovo il sorriso a denti stretti… Io continuavo ad ammirarla come uno spettacolo teatrale, intanto mi stavo toccando la fica bagnatissima attendendo la sua prossima mossa.

Luisa aprì la bocca e tirò fuori la lingua più che poteva. Ci si pulì la mano sopra, passando una ad una tutte le dita che lasciavano una striscia marrone su quel lembo ci carne rosa umida e vogliosa…

Io mi eccitai come poche volte nella vita aumentando il ritmo della masturbazione e in un gesto tanto istintivo quanto violento le presi la testa da dietro la nuca e la diressi con forza verso il mio viso lasciandoci andare in un bacio lingua a lingua, ci passavamo la cacca da bocca a bocca, la succhiavo, ce la sputavamo sulle labbra e ce la rinfilavamo dentro con le dita, ero sporca, sudicia, lussuriosa ed estremamente fetish!

Eravamo avvinghiate in un abbraccio saffico, durante il bacio le toccai anche io culo ma mi fermò. Era effettivamente troppo tempo che ci eravamo allontanate dalla festa ed era giunto il momento di ricomporci. Ma come? La mia cacca si era sfaldata con le nostre salive e Luisa non esitò con il suo bel sorriso ad ingoiare quello che le era rimasto in bocca e sul mento. Io mi pulii il sedere con la carta igienica, lei intanto tirò fuori dalla borsetta uno spazzolino e dentifricio da viaggio, si lavò i denti 2 volte e poi lo passò a me per fare altrettanto.

Caramella fortissima alla menta (Fisherman’s Friends) che non avevo mai mangiato prima, e ritorno in salone.

La cerimonia proseguì normalmente, continuammo a scambiarci “occhiatacce” e ci salutammo a notte ormai inoltrata scambiandoci il numero di telefono.

L’avventura era appena cominciata

Se avete delle domande o dei suggerimenti da darmi scrivetemi pure su

dentistretti@yahoo.it

Autore Pubblicato il: 21 Febbraio 2014Categorie: Racconti Erotici Lesbo0 Commenti

Lascia un commento