Leggi qui tutti i racconti erotici di: Nyam

Buongiorno a tutte e tutti, ecco la settima parte della mia storia. Ancora non so di quante parti sarà composta, ma leggetene le varie parti in sequenza, altrimenti perderete dei dettagli importanti.
Come dicevo nell’introduzione alla prima parte, tutto quel che scrivo mi è realmente accaduto. Gli unici elementi di fantasia sono i nomi (il mio e quello delle persone di cui parlo) e non vi dirò dove vivo, ma non in Italia. Se volete, potete contattarmi su akagera365@protonmail.com – siate cortesi, altrimenti vi bloccherò.

Dopo alcuni minuti di una dolcezza infinita:
“Nyam, sarò capace di darti anche solo un decimo del piacere che mi hai dato tu?”
“Roisin, cara…..mi hai già regalato un piacere immenso, e ora lasciati guidare dal tuo intuito e ascolta le mie reazioni, tutto verrà da sè.”
Mi venne sopra, le sue splendide mammelle sul mio viso, alla portata della mia bocca e dei miei occhi. Vedere quelle belle mammelle penzolare davanti ai miei occhi mi procurò un piacere enorme. Piacere della vista, piacere della bocca a leccare, mordicchiare, piacere delle mani ad impastare. Le sentivo mie, le facevo mie, ERANO mie.
Scese, iniziò una danza lenta delle sue mammelle sui miei seni, capezzoli contro capezzoli. Ne sentivo il peso schiacciare le mie tettine, che reagivano…
“Mi piacciono i tuoi seni, Nyam, piccoli e sodi, capezzoli grossi e turgidi. Li sento contro i miei, mi piace”
“Anche a me piace, la tua danza mi dà brividi”
“Mi sto rieccitando, Nyam”
“Bene Roisin, bene. Dai sempre voce a quel che senti”
“Sai che non l’ho mai fatto? Quand ho avuto relazioni con ragazzi (oddio non pensare ne abbia avuti tanti, solo tre) non ho mai detto quello che provavo”
“Con me voglio che tu lo faccia, è eccitante per me e per te. Ti insegnerò ad essere meravigliosamente oscena nel dare e nel ricevere piacere, non potrai più farne a meno.”
Iniziò a strofinare il pube contro il mio.
“Bello quello che stai facendo, Roisin, quando ti avrò depilata sarà mille volte più bello”
“Mi….mi devo depilare?”
“Non lo farai tu, te lo farò fare io; ti lascerò solo un ciuffettino di peletti sul pube”
“Oddio Nyam, mi stai prendendo in mano, e io mi lascio fare”
“È quello che vuoi, vero?”
“Non pensavo di volerlo, ma ora….sì”
E me lo disse aumentando lo strofinio del suo sesso contro il mio.
“Allora chiedimelo, impara a domandare”
“Nyam, per favore, prendimi in mano, farò quel che tu deciderai per me, lo farò per te”
“Lo farò, sarai mia anima e corpo”
“Oddio, sì, ti prego….”
Fece scivolare una mano sul mio sesso, me lo accarezzò timidamente.
“Che bella la tua passera depilata, Nyam, morbida e setosa. Anch’io voglio essere morbida e setosa per te.”
“Domani lo sarai, tesoro”
“Mi emozioni, mi riempi di attenzioni; e mi ecciti da morire. Posso leccare la tua figa, Nyam?”
“69, Roisin, ho voglia di leccarti di nuovo, ma prima baciami”
CI baciammo ancora, e ancora, e ancora, a lungo, con passione e dolcezza, alternando il più delicato con il più passionale dei baci.
Poi si staccò, si rovesciò su di me, si mise in posizione 69, la sua fighetta sul mio viso…gocciolante di umori, e disse:
“Hai una figa meravigliosa, Nyam. Hanno ragione quando dicono che ci si può innamorare del sesso delle donne, non immaginavo fosse vero. Hai grandi labbra, sporgenti, così diverse dalle mie. Un piccolo neo sul fianco destro della tua figa, piccolissimo e non sporgente, e un clitoride che mi chiede di succhiarlo”
“Mi stai colando in faccia, Roisin, e assaporo ogni goccia del tuo nettare. Bevimi, come io bevo te. E non fermarti quando verrò“
Ci leccammo a lungo, bevendo e deglutendo i nostri umori. Staccai un attimo la bocca e le dissi:
“E adesso penetrami, e cerca il mio punto G sulla parete anteriore della mia vagina. È una zona un po’ più spugnosa, la sentirai quando avrai quasi tutto il dito dentro.”
E dicendo così andai io stessa al suo punto G. Me lo trovò subito, mugolai di piacere.
Continuammo qualche minuto, ma la nostra eccitazione era troppo forte e esplodemmo a poca distanza una dall’altra. Prima io, e dopo pochissimo lei.
Non ci fermammo, nessuna delle due, continuammo a darci e prenderci piacere, a reclamare e dare godimento. Tremavamo, mugolavamo, inondavamo le nostre facce e il letto.
Dopo non so quanto tempo ci accasciammo, esauste, senza più forza, ancora in posizione 69, ansimanti e grondanti umori e sudore.
Quella ragazzina mi stava conquistando, l’avrei plasmata e l’avrei fatta diventare una amante sopraffina.

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Autore Pubblicato il: 24 Marzo 2022Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici Lesbo0 Commenti

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