Il viale dei tulipani non è più in fiore,
gli ultimi boccioli di primavera
si sono spenti al sole,
poi, all’improvviso, quelle giornate nebbiose,
il ricordo delle tue dolci labbra amorose
m’assilla e mi carezza a un tempo,
l’ha trasportato il vento.
Ed ecco, riscopro il tormento
dei tuoi begli occhi,
in cui scintillavano le lacrime
di mille estati tristi,
era come se mi abbracciassi e poi morissi,
quel giorno ci eravamo visti
lungo il viale dei tulipani,
vicino passavano le navi,
era lì che ti nascondevi tra le mani
la lettera d’addio,
che mi scrivesti allorché
la noverca dal volto rugoso
venne a rapirti senza un perché,
ti condusse nel bosco brumoso
dove cantavano le streghe
e le upupe accompagnavano
le loro oscure cantilene.
Il viale dei tulipani non è più in fiore,
sento che ho perduto un grande amore,
di te ormai non ho più nuove,
ho scoperto una tomba senza nome,
ma navigheremo ancora insieme
sulle navi dalle grandi vele,
sulla neve blu,
anche se tu non ci sei più.
L’orologio della torre antica
si è fermato per sempre,
io non penso più a niente,
mentre si illuminano le lanterne
e s’ode la voce turchina di un violino
e il suo svanire.