Dopo il brindisi a base di sperma, e dopo aver ripulito i piatti, le scodelle,
i bicchieri e il piano cottura, i due si sistemano sul divano abbracciati
stretti e si guardano un po’ di televisione, scambiandosi baci e carezze in
continuazione; ma la passione li travolge nuovamente dopo neanche un paio
d’ore, pero’ questa volta e’ Laila ad imboccare il cazzo di Marco: “Dai amore,
per trasformarlo devi anche farlo lavorare” gli dice dopo averglielo tirato
su; Marco la fa mettere a pecorina sul divano e le e’ subito dietro, notando
che ha un po’ di difficolta’ a penetrarla: “Amore leccamelo un po’, e’ corto
il tuo cazzo, ma a larghezza va benone”; lui non se lo fa ripetere e le si
mette con il viso fra le chiappe umettandole il buco fino a farlo diventare
una prugna sgocciolante, dandole anche molto piacere: “Ooooooohhhhhhhhhhhh”
geme Laila quando finalmente la cappella di Marco supera il suo sfintere;
lui comincia a sbatterla con un buon ritmo e la larghezza del suo membro fa
dilatare le pareti del culo di lei che geme e mugola in continuazione; non
e’ certo devastante come Laila con lui, ma lei lo sente e anche tanto e non
smette di incitarlo: “Daiiiiii ….. siiiiii ….. spingiiiiiii …. cosi’
dai non ti fermareeeeeeehhhhh …… aaaaaaaaaaahhhhhh mi piaceeeeeehhhhh”.
Dopo tutti gli orgasmi anali che ha provato, Marco riesce a sbatterla per
piu’ di mezz’ora, prima di farcirle il culo con una lunga sborrata; quando
lo estrae, la sborra cola copiosa dal buco di lei, anche se non a getto,
e va a riempire il lenzuolo che lei ha messo sul divano per coprirlo.
Quando ha finito di colare, Marco la tira a se e si baciano appassionatamente
con la lingua: “Amore mio sei stato bravissimo, mi hai fatta godere proprio
per bene” “Ma Laila, quando mi prendi te io sborro almeno tre volte, la tua
cappella e’ completamente asciutta” “Marco non ti devi preoccupare di questo;
mi e’ piaciuto da morire sentirti dentro; prima che me ne torni in Brasile,
mi farai sborrare tante volte, te lo prometto amore mio” conclude baciandolo
sulla bocca.
I due passano il resto del pomeriggio nudi ed abbracciati stretti sul divano
a guardare la televisione; verso le 19 Laila si rivolge a Marco: “Amore che
ne diresti di un aperitivo prima di cena?” “Volentieri amore” risponde lui;
al che lei si alza e va verso la cucina, dove prende due calici di vino ed
il contenitore trasparente usato dopo il pranzo; lui nel vederla sorride:
“Splendida idea, il mio aperitivo preferito, come il digestivo di prima”;
poco dopo lui si inginocchia davanti a lei, ancora spaparanzata sul divano,
e le prende in bocca l’enorme uccello; Laila conferma di gradire tantissimo
la bocca e la lingua di Marco sulla sua cappella e dopo meno di dieci minuti,
lui ammira il totem durissimo e che goccia la sua saliva dall’enorme cappella.
Lei mette il contenitore davanti ai suoi piedi ed invita Marco ad impalarsi
seduto sul suo bestione, dandole la schiena: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh”
urla lui quando arriva a schiacciare le sue chiappe sulla pancia e sulle palle
di lei; lei infila le mani sotto le chiappe di lui e comincia a farlo andare
su e giu’ sul suo cazzone enorme; in quella posizione Marco lo sente ancora di
piu’ che a pecorina e presto la sua cappella cola sperma per il primo orgasmo
anale; Laila lo fa sborrare altre due volte prima di sentire che anche lei
e’ ormai prossima a sborrare, e cosi’ si sposta leggermente in avanti in modo
che il culo di lui sia sulla verticale del contenitore dove c’e’ gia’ la sua
sborra: “Oooooooohhhhhhhhhhhhhhhhh” geme lei innaffiando il culo di Marco:
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh” urla Marco travolto dal quarto orgasmo; Laila
estrae la mazza e la sborra esce copiosa dal buco del culo di Marco, andando
a mischiarsi con quella che gli cola dalla cappella, dentro al contenitore.
Stavolta e’ lui ad agitare il contenitore ed a riempire i bicchieri; i due
brindano e si scolano il loro nettare mischiato, poi messi i bicchieri dentro
il lavandino Marco dice: “Amore hai visto? Siamo venuti insieme; non mi era
mai successo con mia moglie” e qui non trova necessario specificare che non
sarebbe mai potuto succedere, visto che con lui Antonella veniva solo quando
le leccava la figa: “Mi credi che neanche a me e’ mai successo? Eppure ne ho
scopati di uomini e trans nella mia vita e l’ho anche preso tante volte nel
culo; ho sborrato tanto e fatto sborrare tanto, ma mai e’ successo che io e
il mio partner lo facessimo insieme; amore e’ un segno del destino, siamo fatti
l’uno per l’altra”, e detto questo i due si baciano in bocca con una passione
che con il passare delle ore diventa sempre piu’ forte di prima.
Nel weekend Laila non cena leggero come fa gli altri giorni; dall’inizio della
settimana aveva deciso di preparare la feijoada, piatto tipico del suo paese,
che e’ bravissima a fare; lei si mette ai fornelli, mentre lui si occupa di
lavare i bicchieri e il contenitore, per poi preparare la tavola; i fagioli
li aveva gia’ lavati dalla mattina, quando Marco era uscito, mette la carne
tagliata a pezzi a rosolare, mentre cucina il riso su un’altra pentola; quando
quaranta minuti dopo mette a tavola c’e’ proprio da leccarsi le labbra; sono in
due, ma lei ha cucinato come se fossero quattro e, nonostante tutto, in meno
di mezz’ora i due ripuliscono tutto; per quanto la feijoada sia un piatto
unico, i due non rinunciano a chiudere la cena con una fetta di provolone
ciascuno; dopo aver lavato tutto, Laila incula nuovamente Marco sul divano,
prendendolo a pecorina per poi schiacciarlo ad elefante, facendolo godere come
un troione e riempiendogli nuovamente il culo di sborra calda; dopo di che
i due si trasferiscono nel letto, dove trovano il modo e la voglia di farsi
un’ultima scopata; mentre Marco sdraiato a pancia sotto fa svuotare il suo
culo dalla sborra che lo riempie, Laila si mena il grosso bestione per non
farlo ammosciare; cosi’ quando lui si sdraia di fianco per dormire, le viene
facile impalarlo di nuovo per addormentarsi cosi’, abbracciati e uniti come la
notte precedente.
La domenica scorre come il sabato, con la differenza che Marco stavolta non
deve uscire e i due possono quindi collezionare una scopata in piu’ a meta’
mattina; anche questa volta Laila concede, per non dire impone, a Marco la
parte attiva per la seconda scopata dopo il pranzo, e lui se la cava ancora
bene, facendola gemere e contorcersi per tutto il tempo; certo nulla in
confronto a come Marco ulula e geme quando lo cavalca lei e soprattutto a
quanto lo fa sborrare per il piacere che gli da nel culo.
Alla sera, Marco riceve un messaggio dalla moglie: <<Bravo, hai capito che ti
dovevi levare dalle palle. Sappi che oltre che scopare per tutto il weekend,
io e Orfeo abbiamo trovato il modo di farlo venire a vivere da me, e gia’ da
martedi’ sara’ qui tutto per me. Stammi bene merda>>.
Marco si sente ferito, ma decide di non risponderle; e quando dopo cena Laila
lo prende di nuovo, a sua moglie non ci pensa proprio piu’; poiche’ l’indomani
lui deve andare a lavoro la mattina, decidono di non replicare la scopata
come la sera prima e si addormentano nel solito modo.
La mattina dopo la sveglia suona alle 6; Marco sa che non uscira’ prima delle 8,
ma e’ deciso a fare l’amore con Laila prima di andare; dopo una lunga pomiciata
i due si accoppiano, con lei che lo prende a missionario e poi a pecorina,
facendolo godere come una troia; quando lei si svuota le palle dentro al culo
di lui, lo fa svuotare sul lenzuolo, dove poi si sdraia per continuare il suo
sonno: “Buon lavoro amore mio; dormiro’ sulla nostra sborra cosi’ ti sentiro’
ancora come se fossi qui con me; a domani” “Buona giornata a te, amore mio”.
Marco si fa una doccia e si prepara caffe’ e latte per colazione, dove mangia
anche un po’ di biscotti; prima di uscire si affaccia alla porta della stanza
da letto e non riesce a trattenere un sorriso di tenerezza, vedendo Laila che
si e’ sparsa la sborra sul corpo e che russa fragorosamente.
La giornata al lavoro gli sembra per la prima volta dopo tanti anni, non finire
mai; prima la voglia di tornare a casa era meno di zero, con la prospettiva di
trovare la moglie a scopare e di doverli servire come uno schiavo; ora invece
non vede l’ora di tornare, pur sapendo che al rientro non trovera’ Laila, che
sara’ gia’ al lavoro.
Finalmente la giornata finisce e lui felice torna nel villino e ci si chiude
dentro; per la cena si sbriga subito, lava un po’ di insalata e la mette a
tavola accompagnata da una fetta abbondante di provolone; in dieci minuti ha
gia’ finito, e con lo stomaco ben zavorrato lava il piatto e il bicchiere e si
mette davanti alla TV; non sono neanche le nove quando annoiato la spegne e
decide di andarsene a letto; mette un lenzuolo e un cuscino sul divano, con
l’intenzione di andare a dormire li quando Laila rientrera’, cosi’ non la sveglia
la mattina dopo per andare al lavoro; poi apre una rosetta e la imbottisce con
due fette di provolone, la sistema su un piatto e avvolge il tutto con il
cellophane; accanto scrive un bigliettino: <<Amore mio ben tornata, ho pensato
che potresti avere fame; poi svegliami cosi’ ti lascio il letto e mi sistemo sul
divano per non disturbarti quando mi alzo per andare al lavoro>>; spegne la
luce e se ne va in camera da letto, si toglie la vestaglia rimanendo nudo ed
accende la piccola TV mettendo il timer a un’ora; neanche mezz’ora dopo la TV
continua a parlare con l’accompagnamento di lui che russa fragorosamente.
Sono le tre di notte quando una macchina si ferma davanti al villino, una
BMW nera con il logo del club prive’; Laila saluta l’autista, che le risponde
che sara’ li il pomeriggio alle 18:30, entra lasciando richiudere il cancello
dietro di se e si dirige verso la porta di casa.
La serata le e’ sembrata lunghissima, anche se lei e’ stata professionale come
sempre con i clienti; ma chi la conosce bene, come la collega Rossana che
dirige il club insieme a lei e ad un tale Rodolfo, ha notato che c’era un che
di diverso: “Oggi sembri impaziente di andartene cara; mi sa che hai qualcuno
che ti aspetta e sono felicissima per te” le parole della collega le risuonano
in continuazione, mentre impaziente apre il portoncino di casa.
Un leggero moto di delusione la coglie, vedendo che e’ tutto buio e che Marco
non e’ rimasto sveglio ad aspettarla; ma capisce che e’ una pretesa assurda la
sua, e dopo aver posato la borsa ed essersi tolta le scarpe si reca verso la
stanza da letto quasi di corsa; ancora prima di arrivare sulla soglia sente
il profondo russare di Marco e si affaccia e lo ammira nudo e sdraiato di
fianco, come quando dormono insieme: “Amore mio, oggi ho contato i minuti che
mancavano per ritornare; quanto ti desidero” sussurra mandando un bacio verso
di lui; poi si volta e comincia a spogliarsi, e solo dopo essersi denudata
nota il panino sul tavolo con il biglietto, e dopo averlo letto si intenerisce:
“Ma sei proprio un angelo amore mio, altro che fame, non tocco cibo dalle 18,
figurati un po'”; va a lavarsi le mani sul lavello ed attacca il panino con
voracita’, finendolo in neanche cinque minuti; si lecca le labbra soddisfatta
e se ne torna in stanza da letto, lasciando i vestiti sulla sedia; accende
l’abat jour dal lato del letto vicino alla porta e gli gira intorno, per
mettersi davanti a Marco che, girato di spalle alla porta, continua a russare
fragorosamente; dal cassettino prende la crema che gli sta mettendo dal venerdi’
sul cazzo, e poi comincia a strusciare la sua cappella sulle labbra semiaperte
di lui; dopo due minuti Marco apre gli occhi: “Ciao amore, bentornata” le dice
con la voce un po’ impastata: “Bentrovato amore mio” risponde lei sedendosi al
bordo del letto e chinandosi per baciarlo in bocca: “Vedo che hai gradito il
panino” le sorride Marco: “Gradito? Avevo una fame boia, hai avuto proprio un
bel pensiero” “Ok mettiti comoda a dormire, io vado di la'” le dice facendo la
mossa di alzarsi, ma lei lo blocca: “Aspetta! A che ora sei andato a dormire?”
“Verso le nove e mezza, mi sono addormentato quasi subito” “Senti ….. ti va
di fare l’amore?” “Scherzi? Certo che mi va, ma non sarai troppo stanca?”
“Si, ma ho troppa voglia di farlo; facciamo cosi’; tu mi seghi, mentre io ti
massaggio e ti metto la crema”.
I due, seduti uno di fianco all’altra cominciano l’opera e dopo una decina di
minuti la crema si e’ completamente assorbita sul cazzo di Marco, mentre quello
di Laila mostra un indurimento apprezzabile ma non ancora completo; lui lascia
la presa e ci si tuffa con la bocca, trasformandolo in un palo di carne in meno
di cinque minuti; lei lo fa mettere a pecorina e lo trapana standogli dietro in
piedi; dopo un quarto d’ora ed un orgasmo di Marco, lei lo sdraia di schiena
e gli va sopra impalandolo: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh” geme lui, e
Laila gli infila la lingua in bocca e i due iniziano a limonare furiosamente,
mentre lei con movimenti del solo bacino lo sbatte con bordate vigorose; alla
fine, Laila estrae il cazzone ed inonda Marco con un fiume di sborra calda; ne
raccoglie un po’ con la lingua e si sdraia sopra di lui baciandolo e leccandolo
con passione; dopo altri dieci minuti, lui si alza e va a dormire sul divano,
dopo che lei gli ha raccomandato di farle trovare il panino d’ora in poi.
Dopo neanche cinque minuti stanno entrambi russando fragorosamente.
I restanti giorni fino al venerdi’ si succedono in maniera identica; Laila si
sveglia verso le 13, pranza, pulisce la casa, alle 18 cena e alle 19 l’autista
del club viene a prelevarla; Marco si alza alle 7, esce alle 8, rientra verso
le 19:30, cena e si mette subito a letto; Laila rientra alle 3, si mangia il
panino che Marco le lascia, lo sveglia, scopano e poi si riaddormentano; unica
variante e’ l’orgasmo di Laila che sfoga alternativamente addosso a Marco oppure
dentro al suo culo, facendolo poi colare sul lenzuolo.
Il venerdi’ Marco, prima di rientrare, va al supermercato a fare provviste per
l’intero weekend; il commesso al banco formaggi rimane interdetto vedendolo
prendere un altro trancio di provolone da 1kg e gli chiede se abbia in casa
una colonia di sorci; non sa che ne hanno fatto un grosso consumo durante il
weekend, poi lui ci ha cenato tutte le sere, mentre lei ci ha pranzato tutti i
giorni e ci ha fatto lo spuntino tutte le notti.
Marco rincasa poi in fretta, eccitatissimo dall’idea di trovare Laila che lo
aspetta; ed infatti come apre la porta lei gli e’ subito addosso e lo bacia
sulla bocca aprendogliela poi con la lingua, un bacio di passione da cui si
staccheranno solo dopo almeno cinque minuti; Laila prende in mano le buste
della spesa, mentre Marco si va a rinfrescare e a cambiarsi: “Meno male che
ci hai pensato a ricomprare il formaggio, amore mio; l’ultimo pezzo me lo
sono mangiato a pranzo” “Lo immaginavo topolona che non sei altra; pensa che
quello al banco mi ha chiesto se avevamo una colonia di topi in casa; venerdi’
prossimo cambio supermercato”; lei lo bacia di nuovo e insieme preparano la
tavola per la cena; lui sciacqua l’insalata e la condisce, mentre lei taglia
due fette abbondanti di formaggio dal nuovo trancio e le mette nei piatti.
I due cenano rapidamente seduti di fianco, scambiandosi spesso i bocconi e
continue carezze e baci; non hanno nessuna voglia di vedere la TV, Marco le
propone di rifare il gioco della settimana prima e lei accetta entusiasta; ci
mettono meno di cinque minuti a sdraiarsi sul letto, farsi un sessantanove e
mettersi uno di fronte all’altra con i cazzi dritti; la crema e i massaggi di
Laila hanno fatto qualche effetto e il cazzo di Marco sembra avere maggiore
consistenza rispetto alla settimana prima; anche lui sembra rendersene conto
e tenta deciso il primo attacco, che lei para facilmente centrandolo poi alla
milza; i successivi tre attacchi di Laila lo centrano facilmente allo stomaco
senza che lui riesca ad opporsi; esasperato tenta tre attacchi consecutivi
che lei blocca facilmente, senza pero’ contrattaccare; poi pero’ si produce in
quattro affondi consecutivi portando il punteggio sull’8 a 0; Marco tenta di
nuovo un paio di affondi e Laila chiude l’incontro parandoli entrambi per poi
centrarlo nei successivi contrattacchi; Marco rimane in piedi questa volta, a
massaggiarsi lo stomaco colpito sette volte, la milza due volte ed infine il
fegato una: “Dai amore questa volta sei andato meglio” “Ah si? Mi pare che il
punteggio sia lo stesso pero'” “Vedrai che prima o poi me la renderai molto piu’
dura; ma ora basta parlare, voglio scopare andiamo al bagno; dai che stavolta
non dovremo stare a fare piano per il dolore” “Mmmmmm non vedo l’ora amore mio”;
Laila lo fa eccitare maggiormente andando a prendere il contenitore trasparente
e i due si infilano nel bagno mettendosi nella stessa posizione, con Marco
poggiato sul lavandino e lei dietro; questa volta non ci sono preamboli di sorta
e Laila punta la cappella e lo penetra completamente con un colpo secco.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” urla Marco per il
piacere, anche se misto a un leggero dolore, e lei comincia a pompargli il suo
enorme bestione dentro al culo: “Adesso non si fa l’amore; tu sei solo il mio
troione da monta” gli sussurra all’orecchio dopo averglielo lubrificato con una
lunga slinguazzata: “Aaaaaaahhhhhh …… siiiiiiiiii ……. uuuuooooohhhhh”
geme e urla lui in continuazione: “Siiiiii sono il tuo troioneeeeeee .. daiii
spaccami in dueeee …… rompimiiiii ….. siiiii mi piaceeeeeeee spingiiiii”,
finche’ dopo qualche minuto un lungo “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh”
indica che lui e’ stato travolto dal primo orgasmo anale e la sborra gli cola
copiosa nel recipiente sistemato nel lavandino; le bordate di Laila sono cosi’
potenti e profonde che Marco e’ travolto da altri due orgasmi nei dieci minuti
seguenti, fino ad arrivare al quarto dopo venticinque minuti di continua e
potentissima trapanata nel suo culo; quando dopo poco Laila sente di essere
al limite gli molla altre quattro pompate fortissime che gli squassano del
tutto l’ano ormai strasfondato e gli fanno colare sperma in continuazione dalla
cappella: “Passami il contenitore” dice Laila con voce strozzata e lui lo fa
prontamente; appena in tempo, Laila mette il contenitore sotto il bordo del
lavandino nel momento stesso in cui nel culo di Marco sembra aprirsi una pompa
a pressione carica di sborra, che cola copiosa fra le fessure e dalle palle di
lei andando a cadere nel contenitore e mischiandosi a quella di lui.
Laila rimane dentro per un minuto buono, riprendendo fiato, poi prende il
contenitore con entrambe le mani e fa un passo indietro stappando il culo di
Marco, da dove subito la sborra esce come un fiume in piena.
Il contenitore e’ molto piu’ pieno delle altre volte, e costringe i due amanti a
fare due volte il brindisi con il loro sperma mischiato: “Ti cola ancora amore
mio” dice Laila chinandosi sulla cappella di Marco per leccare e succhiare il
liquido fino a lasciare la cappella completamente asciutta: “Sono distrutta sai
amore mio? Scopare duro e’ sicuramente piu’ appagante di fare l’amore, ma stanca
da morire; tu come stai?” “Non mi sento piu’ il culo amore mio, me l’hai finito
di spaccare completamente; e non mi sento neanche piu’ una goccia di sperma
nelle palle, me le hai fatte svuotare completamente, e non oso pensare in che
condizioni abbia la prostata” “Beh non vorrai mica finirla qui, sono soltanto
le 22″ “Ma figurati, solo riposiamoci almeno un’oretta, tanto domani che ci
frega, dormiamo quanto ci pare”.
I due si abbracciano stretti ed accendono la TV sintonizzandola su un canale a
pagamento che trasmette un film hard transex, con protagonisti due sessantenni,
un uomo e un trans entrambi superdotati; la trama del film comprende continue
scopate fra i due, che si alternano nei ruoli, invariabili ululati di goduria
del passivo, ed ha un finale strepitoso, con l’arrivo di due quarantenni che
vengono messi a pecorina sul lettone uno di fianco all’altro con l’uomo ed il
trans che li trapanano senza pieta’, facendoli sborrare piu’ volte ed inondandoli
di sperma alla fine.
Ma gia’ prima dei titoli di coda, Marco e Laila si stanno slinguazzando a vicenda
palpandosi su tutto il corpo e soprattutto sul membro dell’altro; stavolte e’
Laila ad essere piu’ veloce e si china sul cazzo di lui, leccando e succhiando
voracemente; dopo dieci minuti ammira il risultato, con il membro che svetta
durissimo e la cappella gocciolante: “Ti e’ cresciuto almeno di un centimetro,
Marco, si vede benissimo; dai fammelo provare, dice sistemandosi sulla poltrona,
con il culo sopra uno dei braccioli invitandolo a incularla stando in piedi;
lui le e’ subito davanti e la impala con un colpo secco: “Ooooooooooooohhhhhh”
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” gli fa eco lei da sotto; dopo
tutte le sborrate che ha fatto, Marco trapana il culo di Laila con bordate
continue e profonde, facendo sbattere le palle sulle chiappe di lei che non
smette un momento di gemere e smaniare dal piacere, strizzandosi le tette e
mettendosi le mani fra i lunghi capelli, e masturbandosi l’enorme bananone
una volta tanto disoccupato; dopo una quarantina di minuti, il cazzo di Marco
esplode un lungo fiotto di sborra calda sul corpo di lei, che avvicina la sua
bocca per bere direttamente alla fonte; dopo che si e’ asciugata il corpo di
tutta la sborra che ha indosso, Laila si alza e lui approfitta del fatto che
la grossa banana e’ gia’ un po’ tosta per inginocchiarsi ed imboccarla; quando
dopo un quarto d’ora, l’uccello di lei svetta durissimo e gocciolante, i due
se ne vanno in camera da letto, dove Marco si piazza a pecorina sul bordo
del lettone e lei lo impala da dietro stando in piedi: “Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh
….. Uuuuuuooooooooaaaaaaaahhhhhhhhh” urla lui che non si stancherebbe mai
di sentirsi quel palo nel culo; lei lo fa venire una prima volta in quella
posizione, poi una seconda a missionario ed infine una terza sdraiato a pancia
sotto nella posizione ad elefante, nella quale anche lei gli fa una lunga e
calda flebo di sborra nel culo; poi, come sempre quando dormono insieme, Marco
fa spurgare tutta la sborra dal culo mentre lei continua a menarsi il cazzone;
alla fine sono di nuovo sdraiati di fianco, con lei dietro che tiene il suo
bestione dentro al culo di lui, a russare fragorosamente, per essere pronti
ad un lungo weekend di sesso sfrenato.