“Vedi bene così? … aahhha quanto è grosso… ”
Il ragazzo nero ha un corpo perfetto. Lucido di sudore, completamente nudo, è sdraiato sul fianco, supino, dietro di lei, nella stessa posizione. Le tiene sollevata la gamba e la penetra.
Il pene è grosso e lungo. Talmente lungo che non ha bisogno di spingere troppo con il bacino per penetrarla profondamente. E così resta dello spazio fra loro e io posso riprendere con la videocamera da vicino.
Lei mi guarda e mi piace moltissimo il suo volta, le labbra socchiuse e le narici frementi. Lui ha un leggero sorriso. Forse ancora è un po’ imbarazzato da questa strana situazione. Sta scopando la moglie nuda e il marito vestito riprende tutto, di questi due che gentilmente gli hanno dato un passaggio, lui e le sue mercanzie, e lo hanno anche invitato a pranzo a casa loro, sul mare.
E hanno mangiato e fatto un tuffo in piscina e anche bevuto.
“Ma tu bevi?”
“Si un poco, non sono un bravo musulmano io”
“Ti piace divertirti e goderti la vita…”
E così, gli aperitivi, e poi del vino bianco, la pasta al tonno, e poi il sole il tuffo in piscina, e uno spinello di erba… e lei che si spoglia nuda…
“non ti da fastidio, vero?”
“no prego signora, tu sei bella…”
“anche tu sei bello…perché non ti spogli? sai fare i massaggi Naim?”
Si era spogliato ma era rimasto in mutande. E si era inginocchiato a massaggiarle la schiena, io ero sdraiato al sole, sorridendo ogni tanto per rassicurarlo.
Sono qui Naim, vai tranquillo… fa pure quello che ti dice la signora… volevo dirgli con quei sorrisi noncuranti. Ma lui aveva capito tutto fin da subito e il suo sorriso sornione me lo faceva capire. Io ci sto se volete, quanto volete, fin dove volete. Io di sottecchi guardavo e vedevo le mutande di cotone bianco distendersi mentre le toccava la schiena. Accarezzava, massaggiava, impastava.
Poi lei si volta, i capezzoli ritti, e immagino le labbra della fica dischiuse. Allunga la mano e gli accarezza il pacco voluminoso. Tira giù l’elastico lentamente e libera il lungo manganello nero che svetta fuori, puntando verso l’alto.
Il ragazzo si piega in avanti, quasi a nascondere quell’oggetto invadente, a mimetizzarlo sul suo ventre, scuro sulla pelle scura. Tranne il glande che è più chiaro. Ma lei lo accarezza, col palmo della mano, nel senso della lunghezza, arrivando con le dita ai testicoli. Più volte e quello si allunga ancora.
Il ragazzo si volta verso di me. Io mi volto e li guardo. Rassicurato dalla mia indifferenza drizza la schiena e il cazzo svetta, sulla mano di mia moglie, che lo impugna. Con uno sguardo pieno di soddisfazione per le le dimensioni. Si alza sul gomito, si avvicina. Lui l’agevola spostando il bacino avanti e lei ha la cappella a portata di bocca.
Si ferma. Le piace l’odore del cazzo. Se lo sta godendo. Lo scappella lentamente e lo annusa, struscia il glande sulle labbra, con la lingua solletica il buchino, poi avvolge la cappella, la lecca sopra, sotto, intorno. Poi spalanca la bocca e lo ingoia. Quanto può. Lui chiude gli occhi.
Lei succhia quieta tutto quel ben di dio.
Mi alzo. Lui mi guarda con un sorriso, rassicurato dal fatto che lei continui a leccarlo e succhiarlo.
Entro in casa, prendo la videocamera. Riesco.
Hanno cambiato leggermente posizione: lei ha ruotato il bacino in avanti in modo che lui potesse carezzarle la fica. La sta penetrando con un dito mentre lei continua a succhiare, con foga.
“Ti dispiace se riprendo?” dico. Lui sorride. Non gli dispiace.
Punto la videocamera sul viso di lei, sul dettaglio della lingua che scivola lungo la mazza, lucida, insalivata, le vene in rilievo. Poi torna su e si strofina il glande gonfio sulle labbra, sulle guance. Un filo di saliva, o liquido prespermatico, lucente che cola dal suo viso arrossato.
Guarda verso l’obiettivo e con la lingua tormenta la cappella. Stampa sonore succhiate. Aspira l’odore forte che ora che mi sono avvicinato sento anche io.
“Guarda che cazzo che ha…” dice verso la videocamera. Lo lecca, lo succhia, lo fa tutto lucido di saliva. Ha uno sguardo da troia persa che mi fa impazzire. Si passa la grossa cappella sul viso, scende fino alle tette, la titilla con i capezzoli. Sempre guardando in camera ci sputa sopra una, due volte e poi ancora passa il glande tumescente sulle tette, sui capezzoli dritti, bagnandoli tutti.
Si sta infoiando, con quella mazza che diventa sempre più grossa. I suoi movimenti diventano più veloci. I baci più bagnati. Succhia rumorosamente la saliva.
Alza il pisello e con la lingua inizia a vellicare i coglioni gonfi. Lui gradisce e spinge il bacino verso di lei. Anzi, le mette una mano dietro la testa e la spinge, gentilmente, invitandola a continuare il lavoro di lingua sulle palle.
Lei incitata così si scatena, dal basso verso l’alto con la lingua alza i grossi testicoli, li tiene sollevati, fino a che ricadono e allora va riprenderli uno per uno. Con i denti tira leggermente la morbida pelle. Apre tutta la bocca cercando di accogliere tutto lo scroto, sempre con la lingua che non sta mai ferma. Mentre la mano, in alto, sopra la testa continua a segare il palo di carne.
Dopo avergli lavato il coglioni ben bene torna a dedicarsi all’asta, percorrendola con lunghe slinguate fino a riprendere la cappella gonfia in bocca, spingendo per accoglierne il più possibile in gola.
“Ora mi voglio fare scopare…” Si alza, sembra interrompendo il lavoro a malincuore per qualche secondo. Tenendolo per il cazzo, tirandoselo dietro, lo porta dentro casa.
La seguo con la vdc in mano. Il salto dalla luce violenta dell’esterno alla penombra dentro mi crea qualche problema per il mio video. Ma lei lo ha fatto sedere sul divano e le si è seduta sopra, offrendogli le tette da leccare e si sta impalando lentamente su di lui.
Mi concentro sul particolare di quella colonna nera che dilata le labbra della fica rasata e entra dentro di lei che ha la pelle d’oca. Rabbrividisce di piacere.
“Vedi bene ? vedi bene… come mi sta sfondando? è enorme… è un paletto… me lo sto prendendo tutto… guarda come me lo prendo… mi sta arrivando nella pancia…”
Non arriva nemmeno a metà e poi torna su, lasciandolo lucido, per poi riabbassarsi, piano e poi tornare su… ogni volta si abbassa un po’ di più, ogni volta sembra dai gemiti che sarà impossibile prenderne ancora e invece scende, ancora, fino a quando è tutto infisso dentro di lei.
Lui le tiene le mani sul culo, le impasta le natiche. Lei si apre ancora di più quando lui con il medio inizia a solleticarle il buco del culo.
Appoggio la videocamera sul tavolinetto, dietro di lato, in modo che continui a riprendere.
Mi avvicino inginocchiandomi dietro di lei, sono fra le gambe del ragazzo. Mi chino e cerco di arrivare a leccarle il buchino. Lei spinge indietro il bacino per favorirmi, ma non riesco così in ginocchio. Mi devo sedere a terra in modo da essere più basso di loro.
Con la lingua riesco a penetrarla e la sento aprirsi.
Poi si alza e mi ritrovo la lingua sul cazzo bagnato. Lo lecco tutto, mentre lei riscende e torno ad occuparmi del suo culo. Su e giù. Poi mi viene voglia e non mi faccio problemi, scendo e affondo la lingua nei coglioni, gioco con il testicoli. Un attimo e torno su: l’asta, le labbra della fica, il culo di lei.
Poi sto troppo scomodo, mi alzo e riprendo la videocamera.
Ora scopano con ampi movimenti profondi, sempre più veloci, poi lei inizia non solo a fare su e giù ma anche a muoversi avanti e indietro, come fa quando sta per venire. E infatti di lì a poco viene con un crescendo di gemiti. Anche lui sta per venire, vedo la base del pisello ingrossarsi sempre di più, il canale spermatico aprirsi. Lei lo sente e si toglie, si inginocchia davanti a lui e glielo prende in bocca.
“sborra, sborra… dammela…. dammela in bocca…” gli dice segandolo violentemente e succhiandolo.
Quello dura non più di venti secondi e s’inarca, dicendo qualcosa che non capisco, con una serie di gemiti e grugniti.
Capisco che sta venendo da come a lei si gonfiano le gote. Perché non molla. Ma la cappella è grossa e con la bocca così aperta non riesce a deglutire, per cui lo sperma cola fuori dalle labbra che pure suggellano come un anello stretto il pene duro e vibrante, gonfio di vene. Ne sgorga parecchio, e cola, ma altrettanto ne deve essere rimasto in bocca, perché quando si solleva deglutisce, un paio di volte.
Mi guarda soddisfatta. Sta per dirmi qualcosa, poi ci ripensa, sorride lasciva, mi fa segno di avvicinarmi con un dito. Si china sul cazzo che è ancora grosso e raccoglie con la lingua lo sperma che riesce a prendere. Io appoggio la vdc e mi avvicino.
Naim è seduto stravaccato sul divano, nudo a gambe aperte. Lei è fra le sue cosce, inginocchiata, una mano sul suo bastone. Io mi inginocchio vicino, diviso da lei dalla gamba scura e muscolosa.
Lei si sporge verso di me con la lingua fuori per baciarmi. Mi infila la lingua bagnata dentro, la sua bocca, le sue labbra sono piene di quel sapore forte, acidulo. Si china ancora sul cazzo, lo munge, ne estrae ancora una grossa goccia perlacea, la raccoglie con la lingua e me la passa. La prendo e le faccio vedere che deglutisco.
Allora mi porge il cazzo e mi invita a succhiarlo.
“Fallo diventare duro…”
Lo lecchiamo insieme. Lei raccoglie lo sperma e me ci baciamo, ci passiamo la saliva e con quella bagnamo il cazzo, che resta grosso e inizia a dar segno di ripresa.
Lei me lo fa prendere in bocca e mi spinge giù.
“Fallo diventare grosso, bello duro, succhia questo bel cazzo che mi voglio far sfondare ancora… voglio godere tanto… ”
Mi spinge giù con forza. Si alza, mi viene dietro e si mette a cavalcioni su di me. Mi spinge giù la testa con violenza mentre mi da degli schiaffi sul culo.
“si … così… dai… lo voglio bello duro… fallo drizzare bene… pulisci tutta la sborra… lecca le palle… ora riprendilo tutto… senti com’è duro?… ora lo voglio io… di nuovo… ”
Si alza, mi fa spostare e si siede nuovamente sul cazzo di nuovo duro e comincia a cavalcare. Stavolta subito furiosamente, la fica ancora bella larga e lubrificata dalla scopata precedente.
Poi si alza e si gira, si siede nuovamente ma questa volta punta decisamente la cappella sul culo.
“Vieni a leccarmi la fica…” dice, mentre si siede e spinge e il cazzone si fa largo dentro di lei.
Mi inginocchio davanti e ho la fica a disposizione, bagnatissima, cola e bagna i coglioni scuri, lucidi.
Lecco tutto quello che riesco a raggiungere, vorrei avere una lingua che le entrasse dentro e contemporaneamente prendesse anche quelle palle che sento muoversi quando le lecco.
Il palo entra ed esce dal culo e lo lecco tutto.
Vanno avanti un po’ poi lui la fa alzare, il cazzo è durissimo, lei si solleva e lui la fa piegare in ginocchio sul divano, si mette dietro di lei e la infila di nuovo con un colpo solo.
Io le vado davanti e glielo metto in bocca, ci metto pochi secondi a venirmene con un fiume di sborra. Lei ingoia tutto mentre Naim continua a incularla selvaggiamente.
Riprendo la videocamera e vado sul suo viso, sul viso di lei, sul cazzo che entra ed esce dal culo. Colgo il momento in cui con alcuni colpi sempre più profondi le artiglia i fianchi e le scarica dentro una seconda sborrata. Poi si toglie e glielo lascia aperto, un buco aperto scuro che piano piano si richiude. Poi la sborra inizia a colarle giù per le cosce.
Spengo la videocamera, ci sediamo esausti. Un altro bel film per la nostra collezione e per le seghe dei nostri amici su internet.