mi presento sono Matteo, ormai 42 anni sposato e abbastanza realizzato nella vita.
fortunatamente la mia piccola azienda, almeno per adesso è riuscita a stare a galla nonostante la crisi.
Da qualche mese ho aggiunto un nuovo elemento allo staff dell’ufficio. Il giovane giovanni, 26 anni
laureato da poco e con molta voglia di fare. Lo trovo davvero in gamba, e non ho avuto dubbi a
confermarlo dopo il primo mese di prova. Per festeggiare ha offerto un piccolo rinfresco in ufficio e
ha affidato il compito di acquistare le cibarie e portarle sul posto a Laura, la sua giovane compagna
21 enne.
Sono rimasto subito colpito da quella ragazza che appare timida, educata e molto carina, nonostante
vesta in modo molto discreto, come se non volesse essere notata. Quel giorno infatti arrivò con un
paio di sneaker, jeans abbastanza comodi e una polo che segnava leggermente il seno. I capelli
facevano da cornice a un viso lineare e dolce arricchito da due occhi grandi altrettanto dolci, seppure
ornati da una luce di malizia.
Ne rimasi colpito lo ammetto, nonostante l’apparente timidezza mi sembrava che cercasse di
apparire ai miei occhi interessante. Chiaccherammo tra un brindisi e l’altro e mi trovai a ridere di un
paio di sue battute piuttosto maliziose. Lo ammetto ne rimasi colpito e ci fantasticai su per un paio
di giorni. Mi ritrovai un paio di settimane dopo a essere solo a casa per 5 gg per un impegno di mia
moglie, e lo dissi casualmente in ufficio e rimasi stupito dall’essere invitato a cena a casa di
Giovanni. Tendenzialmente evito di dare troppa confidenza ai dipendente, sino a che tutto va bene,
sono i migliori amici, ma appena ti trovi a dire no, o peggio dimenticano tutto. Ammetto che il
pensiero di rivedere Laura fu la causa che mi spinse ad accettare e prensentarmi a casa loro
accompagnato da una buona bottiglia di vino.
La cena fu piuttosto informale, sia Giovanni che Laura erano vestiti “casa style” pantaloncino e
maglietta io stesso mi presentai in jeans e polo. La serata trascorse in modo piacevole,
chiaccherammo come può succedere in ufficio con battute, e anettodi piccanti. Ci trasferimmo sul
divano
Mi resi conto che Laura non indossava il reggiseno, quando raccontai della segretaria “particolare” di
un mio cliente che si fece problemi a farmela “provare”. Tralasciando qualche particolare per rispetto
di Laura cercai di esprimere il piacere e l’imbarazzo nel ricevere del sesso orale di fronte a un cliente.
Notai i sui capezzoli premere sotto la maglietta, e distrattamente gli chiesi se aveva freddo.
Maliziosamente mi disse che in realtà sentiva caldo…
Prendemmo confidenza durante la cena, ogni motivo era buono per sfiorarci un braccio una spalla
un fianco etc. Giovanni invece era meno loquace del solito, si rideva qualche battuta la faceva ma
sentivo “che non era lui”. Laura mi spiazzò chiedendomi se non avessi bisogno anche io di una
segretaria. Li per li confesso che non colsi nessuna allusione… e mi limitai dicendo che fanno tutto
quello che serve gli altri impiegati. Anche le parti “particolari”? chiese tra l’ingenuo e il curioso?
Il vino che stavo sorseggiando quasi mi andò di traverso.. cercai di recuperare dicendo.. no quello no
per fortuna. Ci andrebbe una donna direi…
-e come la sceglieresti con un colloquio?
-mi concessi una battuta… diciamo una prova orale ridacchiando…
-e io potrei farla?
-non capivo…l’osservai alzarsi e porsi in ginocchio davanti a me.
Guardai Giovanni non capivo cosa stava succedendo… mi passarano per la mente mille dubbi (ora
lui mi spara, magari mi vogliono riprendere per ricattarmi etc etc)
Giovanni prese la parola: non ti preoccupare Matteo, ne abbiamo parlato, tu gli piaci, e avevamo o
meglio io ho la fantasia di vederla con un altro uomo e lei da qualche mese non è più soddisfatta di
me. Lo cerchiamo affidabile, sano e che non mini la nostra stabilità sentimentale. Se dici di no, non ci
offendi ti prego solo di non sputtanarci in giro e spero che non abbia conseguenze sul mio ruolo in
azienda. Riflettei almeno due lunghi minuti forse tre… aiutato dalla spiegazione di Giovanni ebbi
modo di pensare… un minuto forse due o tre in silenzio.
Guardai Laura, i suoi capezzoli sembravano voler bucare la maglia.. decisi di ottenere il massimo da
questa occasione.
Se vorrai essere mia, dovrai esserla in tutti in modi che io vorrò. Ti garantisco che farai sesso solo con
me o Giovanni ma al tuo primo rifiuto finirà tutto, e se finira per causa tua Giovanni perderà il
lavoro. Accettate? Si guardarono, e contemporaneamene annuirono.
Togli la maglia dissi a Laura… lo fece con un movimento studiato, rivelando la sua pelle liscia e
abbronzata. I seni erano una seconda piena, non abbronzati con i capezzoli scuri e durissimi..
Mi slacciò la cintura e i jeans alzando il culo la aiutai a farli scendere.
Gli chiesi di togliere tutto e si affretto a togliermi anche le scarpe. Rimasi in boxer le sue operazioni
mi avevano già fatto arrapare. Tolse anche quelli dandomi un immediato sollievo.
La sua lingua era calda e delicata.. si dedico meticolosamente all’asta, alla cappella, per poi
riscendere all’asta e ai testicoli. Tornata lentamente sulla cappella la fece scivolare dentro la sua
bocca calda. Ammetto che mi sfuggi un sospiro di piacere. Guardami mentre lo fai gli chiesi..
I suoi occhi erano fissi nei miei, lei capiva cosa mi piaceva e io capivo quando andava in difficoltà
ingoiando più cazzo di quanto riuscisse.
Gli chiesi di leccarmi il culo, cosa che facilitai appoggiando i piedi sul divano e lei prontamente
eseguì.. Erano anni che non me lo facevo fare e come chi ha provato sa, la sensazione è deliziosa…
Riacquistato un po di controllo gli chiesi di ritornare a occuparsi del mio cazzo cosa che fece
prontamente. Mi stavo prendendo tutto il piacere che volevo senza dare nulla a lei..
Guardai Giovanni e con sorpresa vidi che si stava segando.
Non so se per questo o per le doti di Laura che sentii salire l’orgasmo.. mi guardai bene dal
dichiararlo se non dopo aver iniziato a godere nella sua bocca.
Vidi i suoi occhi chiudersi, un leggero conato che provocò un piacevole effetto sulla mia cappella e
poi continuò il suo lavoro… Sentii Giovanni gemere e con la coda dell’occhio lo vidi venire sulla sua
pancia.
Lasciò uscire il mio cazzo ormai morbido e completamente ripulito e disse allora come sono andata?
Sei una brava troietta adesso alzati e fatti vedere bene..ti voglio vedere nuda
Si alzo sorridente.. soddisfatta e lascio cadere in un moviemento solo pantaloncini e mutandine..
Sentii odore di fica bagnata e con le dita ne ebbi la prova.. Nuda era veramente molto bella, e
giovane. Ne ammirai la linea del culetto… ne soppesai le chiappe, le chiesi di piegarsi a 90 e ebbi il
modo di toccargli anche il buchino. Chiesi a Giovanni se la inculava ogni tanto e lui rispose che era
vergine. Quel pensiero mi diede una scossa.. ma decisi di mantenere il mio vantaggio.
Accompagnami in bagno e fammi un bidet gli chiesi. Laura divertita dalla richiesta mi accompagnò
vece scendere l’acqua e si dedico con amore al mio sesso.. che sotto le sue cure dava cenni di volersi
rivegliare. Me lo asciugò con cura, e ebbe l’attenzione di posare un bacino sulla punta. Mi aiutò a
rivermi e uscimmo dal bagno. Giovanni aveva ancora i pantaloni abbassati il cazzo ormai molle. Mi
chiesi se fosse più o meno dotato di me, non ero riuscito a vedere come era messo mentre si segava.
Si tirò su velocemente, secondo me impiastricciando la maglia e venne alla porta a salutarmi e
ringraziarmi per la bella serata. Laura mi diede un lieve bacio sulle labbra e mi diede il suo numero
di cellulare dicendo che era a mia completa disposizione.
uscii dal loro appartamento piuttosto confuso lo ammetto.