Lucilla si riguarda allo specchio, si sente fichissima, 19 anni, un fisico da star, un viso d’angelo, si sta preparando per andare in discoteca, Carlo passerà a prenderla tra poco, ha deciso di essere porcellina: niente intimo, né reggipetto (non le serve con due tettine autoreggenti), né mutande (fa caldo e vuole tenere la passera al fresco).
Ha indossato una gonna a tubino blu corta, ma non cortissima, ed una canotta rosso porpora con le paillettes, non si vede facilmente che sotto è nuda.
Carlo arriva con la macchina, è con Stefania, accidenti!! Che ci sta a fare quella rompipalle, Lucilla sperava di avere Carlo tutto per sé, pazienza, la seminerà, la disco è a mezzora di macchina, avrà il tempo di escogitare qualcosa.
Arrivati in discoteca Lucilla si rende conto che seminare Stefania è opera ardua, è appiccicata a Carlo come una patella allo scoglio ed anche i tentativi di ballare insieme per fargli vedere che sotto è nuda falliscono, comunque c’è Alberto con cui ha feeling e con cui si intrattiene ballando, consumando alcune birre ed ascoltando musica; ad un tratto si accorge che Carlo è scomparso, se ne è andato con Stefania prima del tempo, li hanno visti uscire abbracciati, con la mano di Carlo infilata sotto la gonna di lei, saranno andati a scopare da qualche parte.
Lucilla è incazzata, e ora come torna a casa, le viene quasi da piangere, trangugia un cubalibre per darsi coraggio e chiede se qualcuno la può accompagnare, visto che Alberto abita vicino ed è venuto a piedi, Ugo si offre di riportarla a casa, fa quasi lo stesso percorso, allungherà un po’, ma che fa, e Lucilla, che conosce Ugo solo marginalmente, non può che accettare.
Oramai se ne sono andati quasi tutti ed anche Lucilla ed Ugo raggiungono il parcheggio e Lucilla si rende improvvisamente conto di un grosso problema: Ugo è con la moto, una bella moto di grossa cilindrata, cazzo ed ora come la mette?
Ugo si accorge del disappunto di Lucilla
‘Lucilla che hai? Hai paura della moto? Andrò piano e sarò prudentissimo!’
‘NO, no! Non ho paura della moto,’. è solo ‘ che’..’
‘Solo che?…’
‘Solo che sono SENZA MUTANDE!!!’
‘Senza mutande?Ah ah ah!! E per che cazzo non le hai messe? O le hai perse? O le ha regalate a qualcuno? E poi, che problema c’è?’
‘Perché non le ho messe sono cazzi miei, ma i problemi ci sono!’
‘Ho capito, volevi fare colpo su Carlo e quello ti ha snobbato, quali sarebbero i problemi?’
‘Primo, che devo appoggiare la passera direttamente sulla sella della moto, secondo, che ho la gonna stretta e devo tirarle su e metto in mostra il culo!!’
‘Primo, la sella della mia moto è pulitissima, secondo, a quest’ora, col buio, nessuno vedrà il tuo sedere o al massimo penseranno che hai il perizoma; ora se vuoi appoggiare la tua passerina delicata sulla brutta sella della mia moto ti porto a casa, altrimenti chiama e fatti venire a prendere!’
Lucilla non ha alternative, non può chiamare suo padre per farsi prendere, tira su la gonna esponendo il culo e la passera per salire sulla moto
‘Non mi guardare!!’
‘Dai principessa, non fare la schifiltosa!’
Ugo le dà il casco munito di interfono mette in moto e parte, come promesso va lentamente senza strattoni o impennate, ma Lucilla con gli inevitabili sobbalzi si rende conto di aver dimenticato qualcosa: non è andata in bagno prima di partire, anzi, non è andata in bagno per tutta la serata e ora l’effetto birra si fa sentire, cerca di resistere, ma lo stimolo si fa prepotente e non può nemmeno stringere le cosce, anzi è proprio con le cosce spalancate e la fica che striscia sulla sella
‘Ugo fermati, ho una emergenza!!’
‘Che hai?’
‘Devo fare pipì!’
‘Non ho capito’
‘Devo pisciare, è urgente, sto per farla sulla sella della moto!!’
Ugo si ferma rapidamente sotto un lampione e Lucilla scende precipitosamente iniziando a pisciare, senza nemmeno accosciarsi, con la gonna sollevata
‘Che fai, guardi? Non hai mai visto una passera?’
‘Certo, ma non quando piscia, anzi, mi hai dato un suggerimento’
Ugo slaccia i pantaloni, tira fuori l’ uccello ed inizia a pisciare anche lui
‘Beh, anche tu guardi, non hai mai visto un pisello?’
‘Certo, ma anche io non quando piscia, tranne quello di mio fratello’
‘Se per questo anche io ho visto mia sorella pisciare’
‘Guardone!!’
‘Senti chi parla!!’
‘Hai un fazzoletto di carta?’
‘No, ma a che ti serve?’
‘Stupido, per asciugarmi la patata, se no ti bagno la sella’
‘Possiamo provvedere diversamente!!’
Ugo, che non ha ancora reinfilato l’ uccello nei calzoni, passa una mano sotto la passera di Lucilla poi se la porta al naso e la lecca
‘Buona!!’
‘Porco, mi tocchi la fica!!’
‘Porco io? E che tu che esci senza mutande!!’
‘Io sono solo porcellina, ah ah!!’
‘Dai, risali che è tardi, i tuoi staranno già facendo denuncia di scomparsa’
‘No, quelli stanno dormendo pacifici’
Lucilla sale sulla moto ed Ugo ne approfitta per sbirciarla: è proprio una bella fichetta, la passerina depilata con la ceretta brasiliana, il culetto a mandolino, peccato le tettine piccole, sempre meglio però di due focaccine mosce, cadenti sulla pancia.
Lucilla si siede, ora è più distesa, la pisciata è stata liberatoria per il corpo e per lo spirito, lo stare a cosce aperte, con la fica nuda appoggiata sulla sella la fa sentire porcella e le dà una sensazione di calore che dalla passerina si diffonde al culo e poi risale.
Il calore risale, raggiunge le mammelle, i capezzoli si erigono, le fanno quasi male strofinando contro la stoffa della canotta poi, abbracciata come è ad Ugo, sono compressi e la sensazione di strofinio le si diffonde dappertutto e le raggiunge il cervello, mancano poche centinaia di metri per casa sua
‘Ugo fermati, ho un’altra emergenza’
‘Devi pisciare di nuovo?’
‘No, ma fermati’
Ugo si ferma sotto un altro lampione e scendono
‘Beh ora che c’è?’
‘C’è che ho una voglia da morire, mettimelo dentro, chiavami, fottimi,’.’
‘Ragazzina, calma, tu hai solo 19 anni, io ne ho 25, non sono un pedofilo, ci conosciamo appena, si, mi attizzi, ma di qui a scoparti in mezzo alla strada”
Lucilla armeggia con i calzoni di Ugo e tira fuori il cazzo in piena erezione
‘Vedi, lui non è d’accordo con te, vorrà dire che provvederò diversamente’
Lucilla si accoscia a cosce aperte e prende in bocca il cazzo, con una mano lo regge e con l’ altra si pastrugna la fica, succhia il glande, poi lo lecca, poi lo succhia di nuovo facendolo entrare tutto in bocca, intanto si massaggia la passerina, mette dentro un dito, raggiunge anche il buchino del culetto, continua a succhiare e leccare, mentre Ugo rimane immobile, quasi attonito, un formicolio le scende dalla bocca alla fica e poi risale, quando sente che Ugo sta per venire incalza la succhiata, ma anche il massaggio della fica, poi mentre la sborra di Ugo le riempie la bocca quasi a soffocarla, stringe spasmodicamente le cosce sulla mano, infine, mentre ingoia lo sperma che le scivola un tantino dagli angoli della bocca lascia andare una piccola pisciata liberatoria
‘Ti è piaciuto? A me tantissimo, mi piace fare i pompini, ho la direzione dei lavori, ma avrei preferito che mi sborrassi dentro la fica, faccio contraccezione, non ci sono rischi’
‘Mi è piaciuto, ma avrei preferito’. Non so’ Andiamo’
Percorrono qualche centinaio di metri che li separano dalla casa di Lucilla
‘Grazie per il passaggio, ti farei salire volentieri, ma ci sono i miei, dammi il tuo numero di cellulare, ti chiamo!!’
Ugo dà il suo numero che Lucilla registra rapidamente, poi la ragazza gli si avvicina e lo bacia mentre allunga una mano al cavallo di Ugo
‘Di nuovo in tiro, bene, bene’.’
Lucilla si allontana sculettando, con la gonna ancora sollevata a mostrare le chiappe nude, ad Ugo il cazzo scoppia nei pantaloni, si tirerebbe una sega li in mezzo alla strada, poi rimette in moto e riparte.
””
Sono passati una dozzina di giorni, ma di Lucilla nessuna notizia, Ugo pensa sempre a quella strana serata, alla pisciata in piedi, al pompino con ingoio in piena strada, non ha il numero di Lucilla, che errore non scoparsela, ma no, meglio il pompino, comunque ogni ricordo una sega.
Sono le sei di un pomeriggio tiepido quando sul cellulare di Ugo compare un messaggio
‘Questa sera disco al Top Top, passa a prendermi alle 10, Lucilla!’
Alle 22 Ugo, con la sua moto tirata a lucido, è sotto la casa di Lucilla, la ragazza, puntuale, scende e gli va incontro, ha una camicetta a fiori, che lascia intravvedere che non indossa il reggipetto, ed una minigonna bianca a pieghe
‘Lucilla stai benissimo, hai le mutande per proteggere la passerina?’
Lucilla monta sulla moto
‘Un perizoma per ora l’ho messo, ma non so se dura fino a fine serata’
Alza il lembo posteriore della gonna mostrando un sottile filo bianco che si infila tra le chiappe del culetto
‘Comunque ho messo la gonna più larga per non far vedere il culo a tutti mentre sono in moto, anche se devo dirti che l’ idea che mi vedano mi attizza molto, dai andiamo!!!’
poi, mentre Ugo mette in moto, allunga una mano sul cazzo di lui
‘è già bello tosto, bene, bene, mi voglio proprio divertire questa sera’