Caro amico voglio raccontarti la mia storia.
Mia moglie si faceva trombare dal suo datore di lavoro da un bel po’ di tempo e non me ne ero mai accorto.
Lui, quando lo incontravo per caso era sempre prodigo di complimenti per la professionalità al lavoro e la bellezza della mia signora.
Era un uomo piuttosto anziano, ma imponente. Alto più di 190, grosso, stempiato, le tempie spruzzate di grigio.
Mia moglie è minuta, con i capelli ricci mori, ha trent’anni, lui oltre 50.
Non avrei mai sospettato che avesse ceduto alle voglie di quel porco.
Avevo sempre rispettato mia moglie. Eravamo sposati da due anni dopo tre anni di fidanzamento. Sapevo che lei aveva avuto un passato piuttosto burrascoso ma mi aveva giurato che erano cose di quando aveva ventanni, con le discoteche, l’alcool le pasticche… e ormai aveva messo la testa a posto.
Un giorno però ho letto per caso una email che aveva lasciata aperta e ho capito che c’era qualcosa.
Infatti, con l’email aziendale, lui le diceva: “dobbiamo fare più attenzione, mia moglie ha trovato un capello lungo (indovina di chi è?) nelle mutande e ha fatto il diavolo a quattro”
Mi prese un accidente. Lei stava tornando dal bagno e dovevo staccarmi, non ero sicuro di aver capito bene. Ma la gelosia mi rodeva dentro come un tarlo.
Dovevo sapere.
Scaricai da internet un programma per registrare le password e in breve fui in grado di entrare sul suo account. In una cartella c’erano tutte le mail che si scambiavano.
Sicuramente c’era una tresca e andava avanti da più di sei mesi.
Ero pazzo di gelosia. Chiusi tutto, deciso a lasciarla. Poi tornai ad aprire la sua posta. Di nuovo chiusi. Poi tornai.
Leggere certe cose mi faceva male ma nello stesso tempo mi eccitavo. Il cazzo mi veniva duro senza volerlo.
Nelle mail non è che si raccontassero tutto quello che facevano, ma molti riferimenti permettavano di farsi un’idea e quello che capivo era sconcertante. Ma anche eccitante.
In molte mail c’erano riferimenti ai pompini che lei gli praticava. Lui lodava la sua bocca e come gli piacesse “farla bere”. Lei schrzava sul suo cazzo troppo grosso e come fosse troppo violento quando glielo metteva nel culo. Diceva che le faceva male ma che grazie a lui aveva imparato a venire col culo e che le piaceva da impazzire.
Le cose di sesso si mischiavano alle cose di lavoro. Leggevo come se fossi febbricitante, avevo il cazzo che mi faceva male, me lo stringevo fra le dita e continuavo a leggere.
Al porco piaceva sborrarle in bocca e farsi leccare il culo e inoltre almeno due o tre volte sicuramente le aveva anche pisciato addosso facendola ingoiare. Lei infatti diceva che “l’ultima volta stava per vomitare perchè il sapore e l’odore era molto forte…e invece l’altra volta era leggera e le era anche piaciuto…”
In quel momento, all’idea di mia moglie che si faceva pisciare in bocca venni. Non mi stavo nemmeno toccando.
Mi venne un senso di nausea, continuai a leggere senza alzarmi dalla sedia, ma il cazzo non fece nemmeno in tempo ad ammosciarsi… l’eccitazione riprese a salire.
Lo facevano nel gabinetto dell’ufficio, dove lui la faceva trattenere.
Infatti stava facendo un sacco di straordinari, ben pagati.
L’aveva portata in motel, a quanto pare. Anche se non riuscivo a ricordare quando poteva essere stato.
Seppi che lei temeva di essere scoperta quando si sentiva la fica e il culo slargati e che invece io sembravo non rendermi conto di niente.
“mio marito ha voluto scoparmi ieri sera e io stupidamente non mi ero lavata… per fortuna non si è accorto di nulla… voleva leccarmela ma gli ho detto di scoparmi subito che ne avevo voglia… avevo paura che si accorgesse, se me la leccava…”
lui le rispondeva che la cosa lo eccitava e che gli piaceva quando parlava al telefono con me in ufficio mentre lui le strofinava il cazzo sulle labbra…
(ricordavo una volta di aver sentito dei rumori e le avevo chiesto se stava mangiando e lei aveva detto si un mandarino e mi era parso strano… perchè i mandarini nemmeno le piacevano tanto… e poi chi glielo aveva dato in ufficio, un mandarino? ecco cosa stava facendo… altro che mandarino…)
Allora l’affrontai e le dissi che avevo scoperto tutto.
Lei non negò. Disse che il fatto che le avessi letto le email faceva venire meno il rapporto di fiducia fra noi e quindi restare insieme non aveva senso.
Dissi che il rapporto di fiducia era lei, che lo aveva rotto.
Disse che il lavoro era importante e guadagnava bene e che lo faceva per noi. Che se volevo si sarebbe licenziata, ma che ora non aveva più senso.
Non volevo perderla ed ero terribilmente eccitato. Le dissi di raccontarmi tutto.
Le facevo domande a cui lei rispondeva.
M eccitai come un toro e glielo misi nel culo, che ovviamente trovai ben aperto, al punto che sospettai che non fossi il primo, anche quel giorno, a entrare in quel canale.
Glielo dissi: “ti ha inculata oggi, eh… brutta troia… dimmelo… dimmelo… rispondi…” mentre la sodomizzavo con tutta la violenza di cui ero capace.
“se proprio vuoi saperlo si… mi incula sempre… gli piace mettermelo in culo… ”
Mi pareva che nonostante la sodomizzassi con cattiveria lei fosse del tutto rilassata.
“non mi senti eh… sei abituata a ben altro trattamento nel culo… puttana…”
“lui ce l’ha grosso, questo te lo devo dire. tu non ce l’hai piccolo, ma lui ce l’ha molto grosso. mi ha abituata ormai…”
Raddoppiai gli sforzi ma avevo la netta sensazione che entrasse come nel burro…
” e che altro gli piace? dimmelo…”
“gli piace farsi fare i pompini… se li fa sempre fare sborrandomi in bocca…”
” e tu te lo bevi tutto eh… lo so che ti piace…”
“si… gliela bevo… non ne perdo nemmeno una goccia… che ti credi sono una segretaria efficiente…
e tu sei un porco che ti piace che io ti dica queste cose… che altro vuoi sapere? ”
“si talmente efficente che ti fai pisciare anche addosso eh…”
“solo qualche volta… solo qualche volta… non mi piace… ma lui è un porco… quando faccio qualche errore mi punisce così…”
“e tu lo accetti e… sei una vacca… una cagna… ”
“non posso rifiutarmi… lui comanda… è il capo… io devo obbedire…”
Le venni selvaggiamente nel culo dicendole che era una troia schifosa. Attesi restando dentro di lei… nel frattempo le pizzicavo i capezzoli… volevo farle male…
lei sembrava invece perfettamente a suo agio…
quando ci riuscii mi lasciai andare ad una lunga pisciata dentro di lei.
“ti sto pisciando nel culo… brutta vacca…” le dissi.
Per me era la prima volta ma lei non si scompose per niente, si vede che era abituata a quelle porcate, anzi parve apprezzare.
“Ti sei ben arrapato a sapere che come mi scopa …” disse.
Ora mi alzo e vado in bagno, mi sento leggermente … piena…
Quando tornò dissi:
“La cosa peggiore è che tu non mi abbia mai detto nulla…”
“non sapevo come l’avresti presa… all’inizio non volevo… non sapevo come fare … poi devo dire la verità ho scoperto che mi piaceva… ma non immaginavo che potesse eccitarti…”
“nemmeno io veramente…””
“quindi se io ti raccontassi tutto….”
“se mi raccontassi tutto… mi ecciterebbe…”
E così il nostro rapporto cambiò.
Spesso quando tornava a casa la baciavo e sentivo l’odore di cazzo addosso. A volte le tette e la pancia erano bianche di sperma incrostato. Qualche volta la fica era ancora bagnata, le mutandine imbevute della sborrata che aveva preso e le era colata mentre veniva a casa.
Da prima se le toglieva e cercava di non farsi accorgere, poi quando si rese conto che mi piaceva me le infilava in bocca mentre si scopava sopra di me.
Una volta è venuta a casa e mi ha detto: “stasera il dottore era particolarmente arrapato, mi ha inculata di brutto, ce l’ha proprio grosso… mi fa ancora male… gli ho detto che non appena sarei arrivata a casa me lo sarei fatto leccare ben bene da te… e così voglio fare…” e mi si sedette sul viso. A me quando faceva questa cose veniva duro come il ferro e la chiavavo due tre volte di seguito.
Alla fine il dottore si incuriosì di quello che lei le raccontava e un giorno lei mi disse che lui voleva vedere, quindi se potevo andare la sera in ufficio.
Così feci, ero contento anche io di vederla scopare.
Il dottore mi fece sedere su una sedia girevole di quelle da ufficio, si sedette in poltrona e disse a mia moglie: “su cara, fai vedere a tuo marito le tua qualità professionali…”
lei mostrando una lunga pratica lo sbottonò e cacciò fuori il grosso e nerboruto pisello e lo prese in bocca, lo insalivò per bene e poi si girò a novanta sulla scrivania …
lui mi disse: “ha sposato una gran donna… una vera vacca da monta… spero lei si renda conto della sua fortuna…” e la infilò nella fica con un colpo solo.
Lui era molto grosso fisicamente e in alcuni momenti la sollevava letteralmente per i fianchi, aggiustandosela in modo da poterla penetrare meglio.
Lei non toccava con i piedi per terra. Infilzata su quel grosso palo come allo spiedo.
Alternò la fica e il culo per un po’ fino a venirle nella fica con un sospiro di soddisfazione.
“E ora… vediamo. E’ vero che le piace ripulirla dal mio seme? …” mi disse.
“E così davanti a lui le leccai la fica che colava della sua sborra.
Stavolta era diverso da quando lei arrivava a casa dopo quasi un’ora. In quei momenti lei era bagnata si, molto, odore e sapore non erano i suoi ma non era molto forte.
Ora invece usciva a fiotti, denso e bianco. Lei poi godeva, sembra, a spingerlo fuori.
Lui si era avvicinato per guardare con attenzione.
Mi diede una forte pacca sul culo… e disse: “non è il mio genere, ma ritengo che lei sia portato per sorbire questo nettare direttamente alla fonte, a canna direi… ahahaahahah … il mio dovrà accontentarsi di ripulirlo da sua moglie…”
Mia moglie da allora mi ha tradito anche con altri uomini. Ho passato lunghe notti ad aspettarla e mi tornava a casa sfatta, sudata e spettinata, con addosso odore di altri maschi.
E’ difficile dire perchè la cosa mi piaccia. Ma mi eccita da impazzire. Non potrei farne a meno.
Se vuoi ti racconto altre cose. Fammi sapere.