Rosalba G. è una bella ragazza, bella’? Diciamo carina, non molto alta, paffutella, un culetto un po’ grosso, delle tettine un po’ piccoline, ma è sensuale, comunque la dottoressa Rosalba G. è contenta di come le vanno le cose: 32 anni, una specializzazione in chirurgia, dopo un paio di anni passati tra 118 e pronto soccorso ha finalmente avuto la sistemazione in un reparto di chirurgia generale, un breve periodo di adattamento e di guardie e, oggi, il suo primo turno di urgenza operatoria con Riccardo, l’aiuto anziano.
Rosalba si è sistemata in fitto in un bivani che divide con Roberto, suo compagno di corso che è stato assunto in dermatologia nello stesso ospedale.
Rosalba e Roberto, per comodità, oltre a dividere l’appartamento dividono anche il letto ed essendo entrambi liberi sentimentalmente sono diventati anche scopamici o scopacolleghi che dir si voglia, non hanno l’esclusività reciproca, basta avvisare che si porta qualcuno/a a casa per una sana scopata e l’altro evita di farsi vivo, le notti di guardia dell’altro/a sono le occasioni migliori.
Rosalba questa sera, una tiepida sera di inizio estate, è tra l’emozionato e l’agitato, il turno con Riccardo la intriga, Riccardo uno splendido cinquantenne che mostra 10 anni di meno, Rosalba se lo scoperebbe, se lo spompinerebbe, se lo farebbe mettere anche nel culetto ancora vergine, ma Riccardo gode di fama integerrima di marito fedele e padre premuroso, chissà se ‘. , ma questa sera non c’è tempo per fantasie.
Cena frugale, niente alcol, Rosalba infila una camicina da notte e si corica presto, il cellulare sul comodino, deve riposare, ma ‘, ma è troppo irrequieta, si gira e rigira nel letto, dopo un’oretta si corica anche Roberto, Rosalba allunga la mano nei calzoni del pigiama e ghermisce il cazzo che si fa subito duro, anche Roberto allunga una mano nelle mutande di lei e trova una fica allagata, due dita in vagina ed il pollice a massaggiare il clitoride, Rosalba non ce la fa più, estrae il cazzo, si alza, sposta il cavallo delle mutandine e si impala
‘Scopami, sbattimi, fai che cazzo vuoi così mi scarico’
Roberto non se lo fa ripetere, la rivolta sotto e comincia a pomparla, sono entrambi così carichi che bastano pochi minuti per venire insieme e, mentre Rosalba si contrae tutta, Roberto le scarica una bella dose di sperma in vagina, poi finalmente si rilassano, il cazzo si sfila ed il cavallo delle mutande torna al suo posto a raccogliere la sborra che scola dalla fica.
Sono passate un paio d’ore, Rosalba dorme dolcemente, è quasi mezzanotte quando il telefono squilla, Rosalba, ancora intontita, risponde e si risveglia di botto: c’è un’urgenza, anzi un’emergenza, un cirrotico che è caduto ed ha la milza rotta, Riccardo sta già arrivando.
Rosalba cerca di non disturbare Roberto che non si è accorto di nulla e dorme profondamente, silenziosamente si sfila la camicia da notte, indossa una maglietta, non ha il tempo di cercare un reggipetto e, poi che deve reggere, una gonnellina, le ballerine e via; scende precipitosamente per le scale e via in macchina verso l’ospedale, parcheggia e va verso la sala operatoria, mentre aspetta l’ ascensore si sente bagnata, cazzo non si è cambiata le mutande ed è piena di sborra di Roberto, beh, pazienza, arriva nello spogliatoio, via gonna e maglietta e indossa la tenuta verde operatoria, poi in sala.
Nella presala Riccardo si sta già lavando, Rosalba attraverso la porta aperta vede Rosaria la strumentista anziana, che fa anche le funzioni di vice caposala, che sta già preparando il campo operatorio,iodizzando e disponendo i teli su di un enorme addome, non può essere solo sangue, sarà pieno di ascite ‘, cappello e mascherina e si lava anche lei, mentre Riccardo inizia, ed indossa il camice ‘ strano, non è il solito camice monouso, ma un camice di tela di cotone verde, anche Riccardo e Rosaria hanno gli stessi camici, ma ha altro a cui pensare, Riccardo sta già incidendo la cute.
Rosalba si accosta al campo mentre Riccardo apre il peritoneo ed un getto di liquido ematico invade il campo operatorio uscendo dall’addome teso ed investendo gli operatori, non c’ è tempo per pensare: Riccardo afferra la milza e la esteriorizza, poi con le dita blocca i vasi dell’ilo, Rosalba sulla sua guida mette le pinze emostatiche, l’emorragia è arrestata, ora si può lavorare con più calma, in pochi minuti si asporta la milza e si perfeziona l’emostasi; solo allora Rosalba si rende conto di essersi inondata col liquido del paziente,anche Riccardo e Rosaria sono però nelle stesse condizioni, mal comune mezzo gaudio.
Riccardo esplora il resto dell’addome poi lascia a Rosalba il compito di chiudere la parete e si allontana, Rosalba chiude rapidamente, lascia a Rosaria la medicazione della ferita e si allontana dal campo operatorio, inutile aspettare il risveglio, il paziente andrà in rianimazione, si toglie il camice e si rende conto che anche la tuta operatoria è insanguinata.
Rosalba va verso lo spogliatoio donne ed incontra Riccardo già rivestito, lo guarda un po’ con ammirazione, ha dominato bene l’ urgenza, ma il suo sguardo si posa sul ‘pacco genitale’ che osserva attraverso i pantaloni, è diverso dal solito, mah!! Poi entra nello spogliatoio, solleva la casacca della tuta e dà uno sguardo dentro i calzoni: è tutta bagnata di liquido, in quel mentre entra Rosaria, una napoletana di mezza età, nubile che gode fama di bisex
‘Dottorè, hai avuto il battesimo, eh ci siamo bagnate per benino’
‘ Eh certo, con quei camici, ma non c’ erano i monouso idrorepellenti?’
‘Che vuoi dottorè, il magazzino ha fatto un casino nelle consegne ed abbiamo preso i camici vecchi che usiamo per i piccoli interventi’
Mentre parlano le due donne si spogliano, Rosalba si accorge di avere le mutande bagnate del liquido rossastro del paziente, ma anche Rosaria non sta meglio, solo il reggipetto è stato risparmiato
‘Dottorè ci dobbiamo fare una bella doccia, dai vieni con me che ti do una strigliata’
Così dicendo Rosaria si toglie le mutande, mostrando una fica completamente depilata, poi si toglie il reggipetto liberando due mammelle robuste meno cascanti di quanto ci si potesse aspettare per l’età, anche Rosalba si toglie le mutande mostrando un folto cespuglio di peli
‘Ehi dottorè ma la fica te la curi? Taglia quei peli’
Mentre parla Rosaria apre il getto della doccia, aspettando che l’acqua vada a temperatura il rumore mette a Rosalba lo stimolo a pisciare e va verso il gabinetto
‘Dottorè, do’ vai?’
‘Vado a fare pipì ..’
‘Ah, vieni qua, fai come me e falla sotto la doccia’
Rosaria si infila sotto l’acqua e lascia partire un rivolo ambrato che si apre ai suoi piedi in un laghetto che l’acqua della doccia disperde, Rosalba esitante entra nel piatto della doccia e fa per accosciarsi
‘Dottorè che fai ti accucci?Sei ancora proprio ragazzina!! Falla in piedi come me, apri le cosce e piscia”
Rosalba si lascia andare e Rosaria le infila una mano tra le cosce e le massaggia la fica
‘Bella calda, ehi dottorè, sei bella appiccicosa qua sotto, ti sei data da fare prima di venire’, beh, co’Roberto ci scopi solo o ci fai qualche altra cosa? Gli ciucci il cazzo? Solo che c’hai troppi peli come fa a leccarti la fregna, rapati e vedrai ‘!!’
Rosalba resta un po’ scossa, in effetti con Roberto oltre a qualche sana scopata non va ed anche con altri ‘ sì qualche cazzo l’ha ciucciato, mai con ingoio, ma nessuno le ha leccato la fica, sarà per i peli ‘, mentre pensa a questo Rosaria la sta insaponando, la striglia, le lava accuratamente le tette e la fica
‘Dottorè che belle zinne che c’hai, piccoline ma sode, anche io tanti anni fa avevo le zinne piccole e ora ..’
‘Beh, Rosaria, hai delle tette fenomenali per la tua età, ci metterei la firma ad averle così..’
Rosaria indugia nel lavarla e le infila un dito nel buco del culo, Rosalba, stimolata lascia partire una scorreggina
‘Scusa, mi è scappata”
‘Quando scappa scappa, poi, tromba di culo sanità di corpo, dai dottorè, mo’ tocca a te lavarmi’
Rosalba si insapona le mani e restituisce il favore, massaggia le tette, che hanno un’areola larga e scura, provocando l’ erezione dei capezzoli, se non fosse etero convinta se li ciuccerebbe, le lava la pancia e poi passa alla fica, liscia come quella di una bambina, forse Rosaria ha ragione, si deve depilare, mentre la lava sente un tepore: è Rosaria che ha mollato un’altra pisciatina ed anche lei mentre si sciacqua le mani lascia andare un piccolo rivolo dorato.
‘Hai una passera liscissima, non è da rasoio, fai la ceretta?’
‘No, troppo fastidiosa, epilazione laser definitiva’
Le due donne escono dalla doccia e si asciugano con dei teli verdi da sala operatoria, poi Rosaria si rimette il reggipetto ed infila senza le mutande i leggings di maglina grigi che le fasciano le forme
‘Rosaria ti si vedono il culo e la fica tali e quali, ti si vedono lo spacco della passera ed il solco tra le chiappe ‘..’
‘Che vuoi dottorè, mica mi posso rimettere le mutande piene di porcheria, sai quanti virus dell’epatite ci sono ‘ e tu che fai, mica te le vuoi rimettere, mandale come me all’inceneritore ..’
‘Ma, ma’ io non ho i pantaloni, ho la gonna’ ‘
‘Beh dottorè, vorrà dire che starai un po’ con il culo all’aria, beh, ciao dottorè”
Così dicendo Rosaria se ne va sculettando un po’ volutamente
Rosalba rimane indecisa, eh sì le mutande fanno proprio schifo, poi, quando usa il perizoma non è che sia molto più coperta, butta le mutande nel contenitore del settico, infila magliettina e gonna e si avvia; e poi a pensarci bene anche Riccardo doveva essere senza mutande, perciò si vedeva così bene il ‘pacco’, e poi parcheggerà sotto casa, che vuoi che sia’.
Rosalba si sente la bocca riarsa, nella portineria dell’ ospedale c’è il distributore di bevande, prende un paio di bottiglie d’acqua e se le scola, la prima in un fiato, l’altra se la sorseggia, poi si avvia all’uscita, una brezzolina le si infila sotto la gonna e le accarezza il culo, le solletica la fica, le solleva i lembi della gonnellina, Rosalba la trattiene, cazzo, speriamo che non ci sia nessuno in giro, non ha voglia di far vedere il culo, così senza motivo, anche se, in fondo, la cosa la intriga, comunque è ancora scuro, sale in macchina, curando di non sollevare la gonna, e si avvia verso casa.
Quando arriva sotto casa il suo solito posto è occupato,cazzo ed ora le tocca girare per trovarne uno, dopo un quarto d’ora di peregrinazione ne trova uno un fondo al viale, cazzo le tocca fare almeno cinquecento metri a piedi, non sarebbe niente se non fosse per’ le mutande ‘; mentre cammina verso casa la brezzolina del mattino le si infila nuovamente sotto la gonna le rinfresca il culo, le stimola la fica ‘ ed un altro stimolo’ il carico idrico si fa sentire, le si è riempita di colpo la vescica, le scappa da pisciare e lo stimolo del vento non l’aiuta, la strada per casa è ancora lunga, non molto per la verità, ma troppa per la sua necessità di pisciare che si fa impellente, deve farla, cazzo, deve proprio farla, sta per sgocciolare, si guarda attorno, non vede nessuno, si piazza tra due macchine parcheggiate e, come sotto la doccia, apre le cosce e piscia, l’ urina scende dolcemente tintinnando sul selciato e piccoli schizzi le bagnano i piedi, che fa, si sente sollevata, ma ad un tratto il tintinnio si interrompe, ma non la pisciata e Rosalba sente un caldo umido sulla fica: è Roky, il cane dei vicini di palazzina che ha intrufolato il muso sotto la gonna e le lappa la passera, Rosalba trasale, non aveva visto nessuno e da dove spunta fuori Roky e chi c’è con lui ad accompagnarlo alla pisciata del mattino, la risposta è immediata e la voce di Renato il figlio diciannovenne dei vicini si fa sentire
‘Buongiorno dottoressa, anzi buongiorno bella pisciona, ce la stiamo facendo nelle mutande di primo mattino!!!’
Rosalba è impietrita, Renato l’ha sempre guardata con occhi vogliosi, si è sempre sentita spogliata dai suoi sguardi, le ha fatto a volte qualche battuta allusiva e, per la verità anche a lei non dispiaceva quel ragazzone palestrato su i cui attributi aveva a volte fantasticato, ma ora la situazione era veramente incresciosa e balbettò una risposta
‘Non ce la facevo più, ma non la sto facendo nelle mutande’..’
Renato, ritirando il cane che continuava a lappare, solleva un lembo della gonna
‘Certo che non la stai facendo nelle mutande, non ce le hai !!! Chissà che si dirà in giro quando si saprà!!’
Rosalba impallidìsce, per l’ emozione le si strizza il buco del culo, vuole scomparire, poi geme
‘Mica lo dirai in giro, non tradirmi!!!’
‘Beh, ogni cosa ha un prezzo’
‘Quanto vuoi?’
‘Non quanto, cosa vuoi!! Voglio la tua fica, mi hai sempre attizzato, non sei una vamp, ma me lo fai tirare da pazzi, sapessi quante seghe mi sono fatto pensando a te’
Rosalba rimane meravigliata ed anche un po’ lusingata, farlo tirare ad un ragazzo che poteva disporre di tante fiche le dà un senso di orgoglio, e poi anche a lei piace il ragazzo ed avrebbe provato volentieri il suo bastone
‘Ok, ok, ci vediamo un’ altra volta e te la do’
‘Non un’altra volta adesso!!’
E la sospinge verso una delle macchine, Rosalba capisce, armeggia con la cerniera del ragazzo ed estrae un cazzo di notevoli dimensioni eretto e duro come il marmo, si piega a leccarlo, sa di piscio, poi si appoggia al cofano, piegata a novanta gradi, con la gonna sollevata ed il culo in esposizione e sente il cazzo del ragazzo che si fa strada tra le labbra della fica, le preme davanti schiacciando il punto G contro il pube, poi prende a stantuffare, su e giù nella vagina, dando colpi al collo dell’utero, Rosalba si sente sciogliere, allunga una mano tre le cosce e lo prende per le palle, poi se la porta al clitoride e lo massaggia, Renato è giovane e dura poco e, dopo una decina di colpi, sborra nella fica di Rosalba, con lo sperma che la allaga e va a completare il suo orgasmo, poi il cazzo si ammoscia e scivola fuori seguito, da un flusso di sperma che sgocciola nel laghetto di piscio che c’era sul selciato, Roky si avvicina le rimette il muso sotto la gonna e lappa la sborra che scola, Rosalba si riprende
‘Soddisfatto? Se farai il bravo è capace che te la do ancora, hai un cazzo che mi piace, se fai lo stronzo dirò che hai approfittato della situazione e mi hai violentata, non so se ti conviene ed ora fila via’
Renato capisce l antifona, rimette a fatica il pisello, ancora sgocciolante, nelle mutande e si allontana tirandosi dietro Roky, soddisfatto della scopata spera di ripeterla.
Rosalba si ricompone alla meglio e, mentre si avvia verso casa, fa il bilancio della nottata: una urgenza affascinante che le ha fatto fare molta esperienza, una conversazione con Rosaria che le ha aperto nuove prospettive sessuali, una uscita a culo nudo veramente intrigante ed infine due scopate all’inizio ed alla fine della notte; c’è da essere soddisfatta.
Sono oramai le cinque del mattino e sta schiarendo, Rosalba rientra silenziosamente in casa, Roberto dorme ancora il sonno del giusto, Rosalba si spoglia silenziosamente, rimette la camicina da notte e si corica delicatamente sotto le lenzuola, allunga una mano e tasta Roberto, il cazzo è dritto e duro, è vero che ha appena scopato, ma non le dispiacerebbe un’altra ripassata, Roberto apre un occhio ed allunga una mano alla fica di Rosalba
‘Dormito bene bimba? Vedo che sei ancora piena della mia sborra,ne vuoi un’altra dose?’
Sapesse di chi è quella sborra e che cosa è successo nella notte, ma Rosalba non se lo fa ripetere, gli sale addosso e si impala sul cazzo che scivola facilmente nel liquido vischioso che occupa la vagina, si muove poco, ma contrae i muscoli vaginali a mungere il cazzo, Roberto sta per venire, allunga una mano e riesce a metter un dito in culo a Rosalba, sa che il dito in culo le scatena l’orgasmo ed è così, Rosalba si agita e finisce di mungere Roberto che le sborra dentro.
Dopo un po’ Roberto fa per alzarsi
‘Dove vai?’
‘Vado a pisciare, mi scappa tanto che rischio di farla nel letto’
‘Aspetta vengo anche io’
Rosalba si alza e trascina Roberto nella vasca da bagno
‘Pisciami sul culo’
E si volta protendendo il sedere, Roberto punta il cazzo verso il buchino e lo annaffia, mente anche Rosalba si lascia andare, poi prendono il doccino e si lavano.
Si sta facendo ora di uscire i due si rivestono, una puntata al bar per la colazione e poi al lavoro, una mattinata piena attende Rosalba, ma poi’., poi nel pomeriggio una puntata al centro estetico, Rosaria ha ragione, viva la fica adolescenziale, poi chissà’.., Roberto, Renato’ la notte è lunga ‘..