Leggi qui tutti i racconti erotici di: ilmercante1979

Ciao mi chiamo Elio e ho 34 anni, all’età di 19 anni finiti gli studi in una città di mare, rifiutai l’università per arruolarmi nelle forze armate.
Nei primi anni era davvero difficile stare fuori, ma quando iniziai, ha navigare, vedere posti nuovi, gente di qualsiasi etnia, altre usanze e mode, mi gratificai notevolmente.
Certo che non c’era tutta la tecnologia di adesso, ma quando capitava, chiamavo a casa per sapere se tutti stavano bene… ma anche lettere come facevano tanti anni fa’…
Dopo quattro anni di servizio ebbi un incarico al quanto particolare, andare in Turchia per sei mesi, all’impatto ebbi dei ripensamenti, ma alla fine obbedì come un militare deve fare… presi la valigia con tutti i documenti e parti per questa nuova missione turca.. durante il viaggio conobbi Sandro, un mio collega, proveniente da un ufficio de Roma, come diceva lui..
Arrivati verso le 14:00 nella base militare, ci portano direttamente dall’ufficiale al comando’. Così ci spiegò in breve quello che avremmo fatto nei prossimi mesi… Dopo i vari discorsi, ci fecero sistemare rispettivamente ognuno nelle proprie stanze’
In stanza finalmente’mi tolsi la divisa ed entrai subito nella grande doccia, dopo una decina di minuti uscì, non avevamo altro da fare, mi sistemai le robe negli armadi, quindi pensai di sdraiarmi e di riposarmi un po”
Verso le 19:00 senti bussare alla porta, era Sandro che mi diceva se volevamo andare un po’ in giro per esplorare la città’ aprì la porta, ed ero ancora in accappatoio e gli dissi che per me andava benissimo, e soprattutto perché stavo per morire di fame, così apri l’armadio, presi un paio di pantaloni, una maglietta e un giubbotto’ misi tutto su letto, e mi tolsi l’accappatoio rimanendo nudo, devo confessarvi che il mio arnese &egrave di una lunghezza media circa 21-22cm, ma la cosa che fa più eccitare le donne &egrave la grossezza’ 8cm..con una cappella al quanto grossa..
Tra maschi e penso anche tra donne sia normale spogliarsi nella stessa stanza’ almeno io sono sempre stato abituato così.
Ma Sandro pensa che in testa avesse altre cose per la mente, infatti, quando vide, la mia proboscide al minimo, spalancò gli occhi, pensando che io non lo avessi notato, girandosi si toccò anche il suo pacco, che alla vista del mio si era eccitato.
Feci in fretta da quel momento e indossai le mutande, non avevo mia pensato di eccitare un uomo, poi completai di vestirmi e uscimmo..
La serata passò gradevolmente Sandro era un ragazzo proprio di compagnia, simpaticissimo &egrave aveva come me sempre la battuta pronta’ girovagando per il paese trovammo un localino molto accogliente e mangiammo un piatto tipico che non ricordo più il nome, e verso l’una di notte chiamai un taxi così tornammo ‘presto’ in base…
Al rientro notavo spesso che Sandro in taxi sbirciava in mezzo alle mie gambe, questo suo comportamento mi stranizzava sempre di più’ ma forse era una mia impressione ma collegandolo al fatto del pomeriggio facevo 1+1 e deducevo che potesse essere un omosessuale’
Arrivati in base ognuno, si rintanò nelle proprie stanze e dopo essermi spogliato, mi misi a letto, e ripensando a Sandro che si era anche toccato dopo avermi visto il pendolo, quasi quasi in me era scattata qualcosa’ ma non saprei dire cosa’ sta di fatto che il mio pendolo stava aumentando il gonfiore e dovetti liberarlo dalle mutande e cominciai un massaggio per farlo tranquillizzare un po’..così potevo addormentarmi’ ma nulla da fare’ così decisi di masturbarmi pensando anch’io a Sandro’ dopo una decina di minuti venni copiosamente in un fazzoletto.. . mi addormentai pochi minuti dopo soddisfatto della sega..
La mattina mi svegliai di buon umore alle 6:00 indossai la tuta e di corsa per circa un’ora di corsa nel campetto di calcetto proprio vicino all’alloggio’ Tornato, doccia e sento nuovamente bussare la porta, ma sta volta gli dico che ci vediamo direttamente in mensa per la colazione che arriverò in pochi minuti, udì un si provenire dal dietro della porta’ non volevo che mi vedesse nuovamente in accappatoio, poi magari si eccitava &egrave voleva fare qualcosa di più’
Il lavoro che ci aveva assegnato era di una precisione assoluta, dovevamo coordinare le attività dell’Italia’ con quella Turca’
Quindi eravamo sempre in riunioni lunghissime, tutti i giorni’ fortunatamente l’orario lavorativo era fino alle quattordici così poi andavano a pranzo e di pomeriggio eravamo liberi’
Ci abituammo presto alle loro abitudini, alla fine era il lavoro che facevo tutti i giorni in Italia’
Passo così la prima settimana, con Sandro andavamo sempre più d’accordo, in un pomeriggio ero disteso sul letto che riposavo mentre ascoltavo un po’ di musica’ quando mi arrivò, un messaggio sul telefonino era lui che pensava di andare al mare, siccome faceva un caldo tremendo’ accettai e dissi che passavo da lui, il tempo di mettermi il costume’
Pochi minuti dopo, bussai alla sua porta, uscì e andammo in una spiaggetta lì vicina’ non c’era tanta gente, ma la musica commerciale che proveniva dal chioschetto era gradevole, ci avvicinammo e prendemmo una birra che ci rinfrescò, poi con calma ci spogliammo e rimanemmo in costume’ ci siamo sdraiati, si parlava del più e del meno’
Dopo ci tuffammo e tornando alle nostre stuoie avevo un po’ il pendolo gonfio’..ma anche Sandro se ne era accorto e nuovamente lo beccavo che mi guardava tra le gambe’ ma io feci finta di nulla’.solo che sommando alle altre volte, pensavo sempre di più che fosse veramente un omosessuale’
Si erano fatte le 19:30 così vediamo che c’erano delle cabine e decidiamo di fare una doccia e di cambiarci lì stesso’ per risparmiare qualcosina decidiamo di prenderne una sola’ entrando dentro mi accorsi che era veramente stretta, praticamente 1mq dove ci si cambiava con una cabina doccia con un piatto di 70×70′ mi spogliai subito e rimanendo nudo mi catapultai nella doccia ma anche lui si era denudato’ così ebbi la curiosità di vedere il suo bel pendolo’ non era di certo grosso come il mio ma non era nemmeno piccolo’ ne avevo visto tantissimi nella mia vita, praticando tantissime palestre e campi di calcetto, questa volta mi sembrava diverso’ entro in doccia comincio ad insaponarmi e mi eccito’ al solo tocco della mia mano, do una piccola occhiata a lui, era li che aspettava me che finissi’ gli dissi che mi sarai sbrigato in un minuto al massimo’ la mia erezione quasi al completo’mi vergognavo.. ma non potevo ritardare d’uscire’cos’ dopo averla lavata per bene’ tranquillo esco dalla doccia e prendo una tovaglia per asciugarmi ma lui con un po’ di sfacciataggine si struscia su di me e prendendo tutta la mia consistenza della mia erezione entra nella doccia’. Nel frattempo mi siedo così mi asciugo i capelli, la mia eccitazione non svanisce anzi a quel tocco di Sandro mi eccito ancor maggiormente’ mi spoglio della tovaglietta e in quel momento mi accorgo che esce dalla doccia anche lui con una notevole erezione che non lasciava nessun dubbio’ entrambi nudi vicini in quel metro quadrato di cabina, mi disse:
– Ma lo sai che hai un arnese di tutto rispetto!
– Grazie ma anche il tuo vedo che non scherza’
– Ma il tuo &egrave grosso’
– B&egrave non mi lamento’
– Saranno lunghi la stessa misura?
– In parte si risposi
– Vediamo mettiamoli vicini
Sicuramente in quel momento il mio colorito era rosso fuoco in faccia, ma allungai il mio pene verso di lui così fece anche lui e quasi si toccarono’ mi disse
– Direi che &egrave più lungo il tuo ma di pochissimi centimetri.
Così facendo allungo il palmo della mano’ stendendola all’altezza delle cappelle fingendo di avere una riga’ così ebbi il tocco anche la mia, non mi sono mosso e mi confermò che era la mia quella più lunga’ da lì in poi rimasi con la mano sulla mia grossa cappella’ a tal punto che scese e impugnò tutta l’asta’ lo guardai dicendogli che stava facendo’ mi risposi che doveva controllare anche la grossezza, non riusciva nemmeno ha chiudere la mano’ ma &egrave un bel cazzo grosso rispose, lì capì che la situazione stava degenerando’. ma ero talmente eccitato da quello che stava succedendo che non aprì bocca’
Si sedette su una sedia, aveva il mio cazzo davanti al suo viso &egrave lo guardava come se aveva visto chissà che cosa’ in quel momento mi guardò negli occhi &egrave lo impugnò nuovamente e si avvicino ancora di più con la sedia’ poteva sentirne l’odore, il suo respiro aumentò’con la sinistra armeggiava il suo cazzo che anche lui era ormai duro come il marmo’ poi con fare molto dolce si avvicinò e si poggiò con le labbra sulla mia cappella rosso fuoco’ pensai che ormai non potevo andare più indietro ero eccitatissimo anche lui lo aveva capito’ in vita mia non avevo mai fatto sesso con un uomo, ma c’era anche da dire che non mi era mia capitato di avere un contatto così ravvicinato con un uomo’ nel frattempo che io pensavo’ Sandro non aveva perso tempo’ uscì la lingua e cominciò ha leccare la mia lunga asta’ subito una sensazione spaziale’ ero come se mi stesse facendo un pompino la mia migliore amica’ la sua lingua ora avvolgeva l’asta poi con la mano cominciò ha segarmi lentamente facendo un sali &egrave scendi pazzesco’ ero esterrefatto ‘ a tal punto che non capì che gli avevo messo le mani sopra la sua nuca invitandolo ha prendermelo in fondo alla bocca’ cosa che non tardò.. aprì la bocca &egrave mise un bel pezzo tutto dentro’ evidentemente era troppo grossa per la sua bocca’le vene del mio cazzo erano diventate grossissime’ era una eccitazione diversa dalle altre’mi eccitavo come un toro, passarono circa 10 minuti ed io ero quasi al culmine di sborrare tutto il mio nettare’ ma non sapevo se lui lo avrebbe accettato oppure no’ così gli dissi che stavo per venire’. Ma lui continuò senza fermarsi’ come una vera troia ora aspettava che il mio cazzo eruttasse tutto il mio sperma’ si mise in ginocchio &egrave staccatosi da lui ora mi leccava le palle e tutta l’asta’ &egrave arrivò il primo fiotto di sperma che lo colpì dritto in faccia poi anche il secondo e il terzo cadde sul suo petto, che con la mano lo sparse sia su petto che lo riportò in bocca’.con la lingua leccò tutto ciò che non eruttò’ed infine con le dita riportò tutto il nettare alla sua bocca &egrave ingoiò tutto’come una brava troietta sa fare’finito di ripulirsi alla meno peggio si rimise il mio cazzo in bocca ripulendolo una seconda volta’
Si alzò e vidi il suo cazzo aveva la cappella gonfia e rossa e stava per venire, istintivamente allungai la mano e per la prima volta agguantai un cazzo che non fosse il mio’dolcemente iniziai una sega già accellerata’ ma neanche una dozzina di colpi che venne per terra &egrave sulla mia mano’spruzzandone una quantità di sperma esagerata’
Finalmente i nostri cazzi erano ritornati nella posizione di riposo’ senza dire una parola Sandro entrò in doccia, si sciacquò e dopo ci rivestimmo’ uscimmo dalla cabina dopo almeno una mezz’ora abbondante’ infatti qualcuno ci guardò un po’ straniti’ ritornammo in base senza dire una parola sul fatto accaduto.
La sera cenammo nel locale ormai sperimentato’ ma verso mezzanotte ritornammo in base’ ci coricammo e dopo una decina di minuti mi arriva un sms, era lui:
– Ti chiedo scusa per oggi, ma devi sapere che sono bisex, &egrave dal primo giorno che ho visto il tuo arnese non ho fatto altro che pensare ha lui’
– Sinceramente mi hai lasciato senza fiato’ non l’avevo mai fatto con un uomo’ ma posso dirti che mi hai letteralmente spiazzato’ su tutti i punti di vista’
– Ma ti &egrave piaciuto che te lo succhiassi?
– Si sei stato molto abile, dolce e molto appassionato’
– Lo rifaresti?
– Non so’ anche sé mi &egrave piaciuto,
– Mi vergogno a dirti che mi sto segando pensando al tuo pene’
– Anche il mio &egrave diventato grosso’ &egrave sto per sborrare’
– Vorrei essere lì per prendermi in bocca tutto il tuo nettare’
– Risposi a domani’
– Rispose anche lui a domani’
Mi addormentai pensando a quell’arnese che avevo fatto godere con le mie stesse mani…..ma adesso cosa succederà nei prossimi giorni…..?

Autore Pubblicato il: 24 Luglio 2014Categorie: Racconti Gay0 Commenti

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