Racconta Fra
Dal momento che avevo avuto il permesso da Michele di scopare con Franco, per addestrarlo e farlo poi scopare con noi, dovevo trovare il modo di fargli frequentare casa nostra, senza insospettire mio marito. A me Franco piaceva, ci volevo scopare, certo, mi direte che potevo farlo venire a casa quando mio marito non c’era, e farmi sbattere come facciamo tutte, ma come avrete capito, a me piace di più farlo con mio marito presente, e quando dico presente, non necessariamente consapevole e partecipante, anzi, a me piace che mio marito sia amico dei miei amanti, si incontri con loro, che si fermino a parlare, o prendere qualcosa al bar, e magari loro a sua insaputa hanno appena finito di scoparmi nel suo letto matrimoniale. Non volevo che lui pensasse che Franco venisse solo per me, anche perchè dopo l’incontro al cinema e dopo che io la sera, scopando con mio marito, nelle nostre fantasie avevo dimostrato che mi sarebbe piaciuto più scopare con Franco che con lui, era facile che lo pensasse, è cornuto mica scemo ! Allora sapendo che Guido è amante della fotografia, e in particolare di quelle nelle quali io, provocatoriamente mi metto in mostra, dissi a Franco di comperarsi una macchina fotografica digitale moderna e chiedere a mio marito di farsene insegnare l’uso. Ci avevo visto giusto, perchè questa soluzione si rivelò determinante per i nostri obiettivi. I primi giorni Franco, prima veniva e mi scopava ben bene, poi andava via e ci ritornava quando lui era in casa, senza che sapesse che Franco ci era già stato e che si era chiavato la moglie. Naturalmente noi, in sua presenza ci limitavamo a toccarci e farci dei segnali con riferimenti ai nostri desideri o a ciò che avevamo fatto in sua assenza, quando poi andava via, ero io che lo accompagnavo alla porta e ci facevamo qualche pomiciata nell’ingresso, oltre a quelle che ci facevamo davanti a lui, mentre era distratto dalla macchina fotografica. Franco non perdeva occasione di mettermi le mani fra le cosce, inserimento che io naturalmente agevolavo. La seconda volta che Franco venne a casa per farsi insegnare l’uso della macchina fotografica, mio marito non volle perdere l’occasione di far vedere a Franco come doveva fare le inquadrature, e il figlio di puttana, siccome aveva bisogno di qualcuno da inquadrare e fotografare, mi disse di sedermi sul divano difronte a loro. Io, sapendo dove voleva arrivare, prima di sedermi mi sollevai totalmente la gonna, con la scusa che si spiegazzava, accavallai le cosce, e feci in modo, che sotto la coscia accavallata si vedesse anche la pacca del culo. A mio marito, da come mi sorrideva, si vedeva che la cosa gli era piaciuta, in quanto, certamente avrei fatto diventare duro il cazzo del suo amico, ma il coglione non sapeva, che in sua assenza, io quel cazzo me lo ero fatto sborrare sia in bocca che nella fica. Poi mio marito per migliorare l’inquadratura, lasciò la macchina fotografica a Franco e venne a sedersi vicino a me, e per stringere il campo da inquadrare, mi avvicinò a sè, mettendomi un braccio intorno alla spalla e l’altra mano sotto la coscia della gamba accavallata per tirarmi a sè, naturalmente facendo in modo che il suo amico mi vedesse parte del culo, dicendogli che quella era la posizione nella quale si doveva mettere, per stringere il campo. Poi Guido si alzò, per vedere com’era venuta la foto, non gli piacque, e disse a Franco di sedersi lui accanto a me e di assumere la stessa posizione, avevo capito perfettamente dove voleva arrivare quel cornuto, non mi dispiaceva, ma io volevo allungare i tempi, volevo vederlo sbavare e pregarmi di farmi chiavare dal suo amico, anche perchè io ci avevo già chiavato, e il cazzo di Franco già sapevo com’era fatto e mi piaceva, ma a mio marito come si suol dire, volevo tenerlo ancora sulla corda. A me piaceva da morire sentire le mani di Franco sul culo in presenza di mio marito, a mio marito quest’immagine lo eccitava da morire e Franco che si dava da fare, accarezzandomelo benissimo. Mio marito, vedendo le mani di Franco sul mio culo e i nostri volti vicinissimi, capì che avevamo voglia di baciarci e scopare, anche perchè mi mordevo le labbra dal piacere che stavo provando, rendendosi conto che la sua presenza era di troppo, disse che doveva allontanarsi un’attimo per andare in bagno, e di provare noi delle nuove posizioni. La cosa stava prendendo una piega che sapevo già dove saremmo finiti, o quanto meno dove sarei finita, su un letto a cosce aperte come una puttana, farmi una bella chiavata con Franco e far godere mio marito guardandoci. A quel punto decisi di telefonare a Michele per chiedergli se lui era d’accordo che mi facessi sbattere da Franco in presenza di mio marito, lo dissi a Franco, e mi allontanai. Andai nell’altra stanza, telefonai a Michele e glielo chiesi, lui disse di no, stavo per chiudere e dare la cattiva notizia a Franco, quando entrò mio marito, che nel frattempo era tornato nell’altra stanza, e non trovandomi, era venuto da me, a chiedermi cosa stessi facendo. Gli dissi che avevo telefonato a Michele, e visto che le foto stavano prendendo una certa piega, e che avevo capito benissimo che lui voleva che chiavassi con il suo amico, prima che succedesse, stavo chiedendo a Michele cosa fare e che Michele mi aveva detto di no. Ci rimase male e volle chiedergli il perchè, Michele gli ricordò che la volta in cui eravamo andati in quel locale in quattro, con mia sorella, dove stavano gli amici di mio marito (puntata 17) lui non aveva voluto che Michele mi chiavasse in presenza dei suoi amici, ma ci aveva fatto solo pomiciare perchè i suoi amici non pensassero che era un cornuto e quindi coerentemente, Michele stavolta mi aveva detto di no. Lui, a questo punto, pur di vedermi chiavare con il suo amico, il cui cazzo sapeva già che mi piaceva, promise a Michele che se mi avesse fatto chiavare con Franco in sua presenza, la prossima volta che sarebbe venuto da noi, saremmo tornati con lui il quel locale, e anche se ci fossero stati i suoi amici ci avrebbe permesso di scopare, magari nel parcheggio, su una macchina, mentre i suoi amici ritornavano a prendere le loro auto, e facendo in modo che mi vedessero scopare con lui. A quel punto Michele mi dette il permesso, lasciai Guido che parlava con Michele, ritornai a sedermi
accanto a Franco e dissi
Discorsivo
– hai visto che nonostante avessi le tue mani sul mio culo nudo, mio marito non ha detto niente ?
– certo, incredibile, io avevo il tuo culo nudo nelle mie mani, e lui che è tuo marito, pur vedendo quello che stavo facendo, mi lasciava fare, ma è proprio un cornuto !
– un grandissimo cornuto, dai avvicinati baciamoci e quella mano mettimela fra le cosce e arriva alla fica
– ma non è che poi quando torna dice che stiamo esagerando ?
– non preoccuparti, ormai non può più dire niente, Michele mi ha dato il permesso, e se dovesse dire qualcosa, glelo faccio ripetere da Michele.
Ritorna Guido e vedendo quella scena dice:
– Vedo che state familiarizzando !
– Amore, sai, questa situazione è un pò piccante, già prima quando c’eri tu Franco mi stava toccando il culo in modo meraviglioso e mi stavo eccitando, poi tu sei andato via e lui ne ha approfittato di più, e ci siamo anche baciati, e siccome la fica lo sai, già comiciava a bagnarsi gliel’ho detto, lui non ci
credeva e gliel’ho fatta toccare per rendersene conto, ma siccome me la sta toccando benissimo, gli ho detto di continuare, ti dispiace ?
– Hai fatto bene, non ti preoccupare amore se ti sta piacendo continua, e tu Franco mi raccomando accontenta mia moglie, vedi che moglie calda che ho ? Continuate pure, così vi fotografo e poi Franco vedrà, come vengono bene le foto con questa macchina, però Franco mi devi promettere che poi queste foto non le farai vedere a nessuno dei nostri amici, ad altri sì, ma ai nostri amici in comune no, sai, potrebbero pensare che magari mia moglie è una zoccola e la dà a tutti.
– ma no figurati
– bene allora possiamo continuare. Ma tu Fra, non stare lì a farti fare da Franco ciò che vuoi tu e basta, fai qualcosa anche tu, prendi delle iniziative, ricambia, ti pare ?
A quel punto ho capito che voleva vedermi alle prese con il cazzo di Franco, lo sbottono, gli tiro il cazzo fuori già duro e umido, di cui conoscevo benissimo anche il sapore, lo scappello e dico a mio marito
– Certo che Franco ha proprio un bel cazzo vero amore ? vedi come gliel’ho fatto diventare duro e lungo ?
– Ti piace ?
– Tantissimo mi viene voglia di leccarglielo e di prenderglielo in bocca.
– E cosa aspetti ? che ti dia il permesso ? se ti và, prendiglielo in bocca, tanto io sto sistemando la macchina.
Mi abbasso, glielo prendo in mano, lo scappello, me lo lecco e me lo succhio come piace a me, e ogni tanto chiedevo a mio marito e a Franco se stavo piacendo a tutti e due, e tutti e due, per motivi diversi, erano arrapati.
Racconta Guido
Era eccitante da morire, vedere mia moglie con il cazzo di Franco in mano che se lo leccava, se lo passava fra i seni, gli baciava la cappella, poi poggiava la cappella sui capezzoli e con la pelle del cazzo richiudeva cappella e capezzoli insieme. Poi lo scappellava di nuovo, se lo succhiava, poi lo tirava fuori dalla bocca e lo scappellava ancora tutto bagnato dalla sua saliva, meglio di qualsiasi altro film hard che sta in circolazione, sfido chiunque a non eccitarsi difronte ad una troia del genere nel pieno della sua professionalità, tenuto conto poi, che la protagonista del film che stavo vedendo era mia moglie, e poi la cosa che mi faceva sborrare tantissimo, era che me lo mostrava come un trofeo dicendomi
– questo sì che è un vero cazzo con la C maiuscola, guardalo com’è bello, mi piace, mi piace davvero sai ? amore ti dispiace se poi mi faccio scopare, non ce la faccio più, cerca di capirmi, tanto non sono corna, in quanto non lo sto facendo di nascosto, e se anche Franco dovesse venire quì tutti i giorni e mi chiavasse anche quando tu non ci sei, poi ti racconto tutto e faccio sborrare anche te, e siamo tutti soddisfatti, tu, facendoti solo raccontare quello che ho fatto con Franco, Franco chiavandomi e svuotando il suo cazzo nella mia fica, nel culo, in bocca o addosso, e io facendo l’unica cosa che sò fare bene, ossia la puttana.
– Certo amore mio, lo sapevo che prima o poi saresti diventata una vera zoccola, anche se, onestamente devo dire che buona parte del merito è di Michele. E lei
– cerca di capire amore mio, come può una donna fermarsi davanti ad un cazzo del genere ?
Vedere Franco che godeva come un porco grazie a mia moglie, per me era un punto d’orgoglio, sì, lui godeva grazie a mia moglie, quindi avevo una moglie che a letto ci sapeva fare, me la invidiavano e magari l’avrebbe voluta lui, invece era mia moglie. Era eccitante sentire Franco che mentre usufruiva delle prestazioni di mia moglie diceva
– Beato te Guido che hai una moglie così zoccola, me la devi dare più spesso, mi ci devi far chiavare più spesso.
La stava trattando da vera puttana, e in effetti è una grandissima puttana, e quando un uomo gli piace la dà subito. Fino ad ora, almeno per quelli di cui sono al corrente, l’ ha data almeno ad una decina di uomini, ma certamente ce ne saranno stati altrettanti, di cui non sono al corrente. Mi piaceva vederla sbocchinare il cazzo del mio amico, e mi piacque ancora di più, quando Franco chiamandola puttana, le sborrò in faccia come si fà con le vere zoccole come mia moglie, e lei, che come un’assatanata andava alla ricerca con la bocca e le dita, di tutte le gocce che non le erano andate in bocca per leccarsele e ingoiarle. Poi si girò verso di me, e volle essere fotografata con il cazzo di Franco fra le sue mani, mentre se lo teneva accanto al viso, che colava sborra da tutte le parti, e anche dalla bocca ne
colava ancora, non l’aveva ancora ingoiata tutta, e quindi aveva ancora le labbra bianche di sborra. Difronte a quella scena, dove sul viso di mia moglie colava la sborra del mio amico, e lei che con la lingua la raccoglieva e se la portava in bocca dicendomi che era deliziosa e che ne voleva ancora,
sborrai anch’io. A quel punto mia moglie, lo sbocchinò ancora, lo fece diventare di nuovo duro e mi fece assistere ad una bella scena. Franco stava seduto sul divano, lei gli si sedette sulle gambe a cosce aperte e mi fece vedere mentre il cazzo gli entrava nella fica, ma si sedette di spalle a Franco in modo che Franco poteva tenergli in mano tutti e due i seni, lei che muoveva il bacino, per sentire meglio il cazzo del mio amico muoversi nella sua fica, io mi avvicinai e ci baciammo, i suoi e i miei gemiti di godimento si spensero nelle nostre bocche mentre io sborravo per terra e Franco nella fica di mia moglie. Fù una sborrata dove si sentì soltanto Franco che diceva ” tieni puttana, sì Fra sei una puttana tieni zoccola ” era eccitante baciarmi con mia moglie mentre Franco gli riempiva la fica di sborra chiamandola puttana. Quando finimmo, fù eccitante vedere mia moglie che si alzava da sopra al cazzo di Franco con la fica grondante di sborra del mio amico, fummo tutti contenti della serata. Franco prima di andar via, mi chiese se la sera successiva poteva venire ancora per la seconda lezione di fotografia, sorridemmo tutti e tre, e io gli dissi di sì, ma poi intervenne Fra e disse, ma vieni prima che venga mio marito così noi due cominciamo prima e quando viene mio marito gli facciamo già vedere ciò che abbiamo fatto, e poi quando viene lui, noi continuiamo a chiavare e lui ci fotografa. Quando
Franco andò via mi avvicinai a mia moglie la baciai e gli dissi ” mi raccomando resta sempre così puttana, non cambiare mai, e cerchiamo di essere sempre uniti così come siamo ” e lei ” lo sai che mi piace sia fare la moglie puttana per te, che fare la zoccola per Michele, quindi, fino a quando tu mi farai fare la zoccola anche per Michele, io non ti lascerò mai, dopo di ciò andammo a letto a dormire.
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