Quando mi chiese se poteva passare in negozio per comprare un regalo di compleanno alla zia barbara, mi stupii un po’. Il suo attuale compagno infatti è un tipo riservato, e non immaginavo potesse decidere di comprarle un costume, soprattutto perchè era probabile che si sarebbe dovuto far consigliare me! Forse però la sua timidezza l’aveva portato a pensare che sarebbe stato più imbarazzante chiedere consiglio ad una giovane commessa estranea piuttosto che alla nipote della sua compagna.. soprattutto perchè io conoscevo la persona a cui il regalo sarebbe stato destinato.
Per me era l’occasione ideale di prendermi una rivincita nei confronti di mia zia.. e impiegai davvero pochi minuti per mettere a punto il piano! Sapevo che avrei certamente messo in imbarazzo claudio.. e lui non lo avrebbe meritato. Pensai però che forse, superato quel po’ di imbarazzo, lui avrebbe anche potuto considerarla una situazione divertente ed intrigante, e questo lo avrebbe implicitamente ricompensato per essere stato ‘usato’ per una vendetta. In fondo, secondo il mio piano, sarei dovuta essere solo leggermente più disinibita di quanto non sia realmente. A posteriori non posso dire chi dei due fu più imbarazzato.. ma posso dire che divenne più intrigante di quanto avrei immaginato..
Ma andiamo con ordine. Mentre organizzavo il piano non potevo essere certa di riuscire a portarlo a termine.. anzi, più che altro non ero certa nemmeno che avrei avuto la sfrontatezza di iniziarlo! Ma fu proprio la voglia di rivincita a guidarmi.. la rivincita nei confronti della zia con cui avevo avuto un piccolo battibecco un anno prima. Io ed il mio ex eravamo andati a passare un weekend da lei nella casa al mare.. e lei, approfittando dell’assenza per lavoro di claudio, si era semplicemente dimostrata un po’ troppo audace per i miei gusti. I costumini minimalisti (reggiseno a triangolo e perizoma) per prendere il sole in giardino erano la normalità, per non parlare dell’abbigliamento tipico in casa durante la giornata: canottierina leggera piuttosto scollata e lunga fin sopra al ginocchio.. senza reggiseno sotto (forse anche senza slip.. ma fortunatamente non c’è mai stata occasione di verificare)! Ogni volta che si chinava leggermente o faceva qualche movimento un po’ più accentuato, dalla scollatura (o dai lati della canotta, se ci si trovava di fianco invece che di fronte) si poteva tranquillamente vederle le tette. Lei non faceva assolutamente nulla per nasconderle e fingeva di non notare o di non prestare attenzione a quanto succedeva e agli sguardi del mio ragazzo. Lui ovviamente faceva in modo di non farci cadere l’occhio troppo spesso, anche perchè io ero lì con lui.. ma era inevitabile. La zia aveva un fisico invidiabile per una donna di 35 anni: alta poco più di 1.70, un sedere a mandolino ben tonico, schiena diritta, gambe affusolate e lunghe.. ed una quarta di seno che poteva fare invidia a molte ragazze più giovani.
Discussi a lungo con lei in quei giorni, perchè non ritenevo opportuno che si presentasse in quel modo davanti al mio ex. Ma lei diceva che non lo faceva per provocare.. diceva che in quel modo si sentiva a suo agio, e che comunque il mio ragazzo avrebbe preferito guardare me. Non le diedi la soddisfazione di ammettere che in realtà lui, seppure furtivamente, coglieva alcune occasioni per guardarle il fisico.. ci avrebbe goduto troppo! Né diedi troppe colpe a lui (sebbene poi ci siamo lasciati comunque per altri motivi): chiunque avrebbe posato gli occhi su una scollatura che lasciava vedere tutto.. o su un perizoma che svelava un sedere tonico! Ma promisi a me stessa che mi sarei presa la rivincita. Allora non sapevo ancora in che modo.. ma l’avrei fatto. E l’idea e l’occasione arrivarono quando lui entrò in negozio.
‘Ciao claudio – lo salutai quando entrò ‘ sei puntualissimo!’. Gli avevo consigliato di passare subito prima della chiusura al pubblico, così avrebbe avuto più libertà nello scegliere. In realtà sarei stata io più libera di mettere in atto il mio piano. ‘Ciao marta ‘ rispose lui ‘ in effetti non volevo rischiare di trattenerti troppo dopo la chiusura, avrai sicuramente da fare dopo il lavoro.. e tra l’altro mi pare proprio di essere l’ultimo cliente della giornata!’. ‘Eh già.. comunque non preoccuparti ‘ lo tranquillizzai ‘ ho tempo! Hai già qualche idea in particolare per il costume?’. ‘Sinceramente no.. – ammise ‘ è per questo che mi sono permesso di chiederti aiuto! Spero di non metterti in imbarazzo chiedendoti consiglio!’. In realtà in evidente imbarazzo era lui, che per il solo fatto di aver parlato di costume era diventato un po’ rosso in viso. ‘E’ il mio lavoro, non preoccuparti! Solo aspetta un attimo..’. Mi diressi verso l’ingresso del negozio, chiusi la porta e poi abbassai la saracinesca a tre quarti attraverso l’interruttore interno, in modo da non essere disturbati Poi tornai vicina a lui. ‘Scusami, ma così almeno non ci saranno clienti tentati di entrare fuori orario!! Tornando a noi.. io direi che la zia ha un fisico adatto a mettere un bel bikini, che ne dici?’.
Lui si limitò timidamente ad annuire. ‘Dunque vediamo un po’ ‘ continuai ‘ potrebbe andar bene un modello tipo.. questo!’. Andai verso lo stand fingendo di scegliere un costume che in realtà avevo già scelto.. lo presi e tornai al bancone posandolo sul piano. Era bianco con qualche decorazione nera, reggiseno a triangolo da allacciare dietro al collo.. e sapevo che era fatto per dare un leggero effetto di push up. Lo slip non era un vero e proprio perizoma, ma un modello con i laccetti ai fianchi comunque piuttosto striminzito, che lasciava le natiche molto scoperte. ‘Sembra piuttosto carino – confermò lui in maniera sbrigativa, senza guardarlo davvero ‘ penso che possa fare al caso mio!’. ‘Ehi aspetta non correre! – dissi – Dobbiamo individuare la taglia. Cosa porta lei?’. Lui tentennò.. certo lo sapeva, ma era intimidito dal parlare di certe cose con me. Era un imbarazzo eccessivo.. ma era comunque dolce da vedere. ‘Beh dai se non sbaglio è una terza o una quarta’. ‘Quarta’ confermò arrossendo.
‘Bene..’ continuai io mostrandomi però titubante. ‘Cosa c’è che non va?’ chiese lui dubbioso. ‘Il fatto è ‘ spiegai cercando di confondergli le idee con più nozioni ‘ che le taglie di questi costumi non sempre corrispondono alle taglie dell’intimo. Voglio dire.. potrebbe anche starle una terza, perchè questo tra l’altro è coppa C’. ‘Beh ma eventualmente si può cambiare no? – propose senza scendere nel dettaglio – ora prendo la quarta e poi.. ‘. ‘Purtroppo non possiamo fare così ‘ lo interruppi ‘ perchè sono in saldo.. e non posso fartelo cambiare.. la responsabile non me lo permetterebbe comunque’. Non era vero, ma era credibile. ‘Accidenti.. allora dovrò rischiare’ si arrese lui. Era il punto al quale volevo arrivare..dove poteva scattare il mio aiuto..’Non so claudio.. anche se in saldo costa davvero tanto questo costume.. è di marca. Sarebbe un peccato! Mmm.. ci vorrebbe un po’ di sicurezza in più’ commentai. ‘Beh marta… non posso certo chiamare la zia per farglielo provare! Vorrà dire che rischierò’ sentenziò lui.
Finsi ancora di riflettere.. ma intanto pensavo se era il caso di portare avanti il piano, perchè questo era il momento in cui sferrare l’attacco. Ripensai alla zia chinata con il seno in mostra davanti al mio ex.. non ebbi più esitazioni. ‘Forse un minimo di certezza in più possiamo averla. Dimmi claudio.. ti sembra che il seno della zia sia più o meno come il mio?’. Lo dissi con tranquillità, come se fosse la cosa più normale del mondo per me. Ma ero stata davvero diretta. Lui divenne subito un pò rosso.. ma forse lo diventai un po’ anch’io. Ormai però avevo superato un primo ‘punto di non ritorno’ del mio piano. Il compagno della zia provò a rispondere. ‘Ehm.. marta.. non saprei, io.. cioè, non è che ho ben presente.. cioè.. si ti ho vista forse in costume in passato ma.. ehm.. non è che io abbia.. ‘. Voleva dire che non mi aveva mai guardato così approfonditamente il fisico ed il seno.. perchè sarebbe stato un po’ sconveniente.
Lo interruppi sorridendo. ‘Scusami, forse ti ho messo in imbarazzo, non volevo.. ma penso che se possiamo fare qualcosa per evitare un errore è meglio farla! So che non hai mai guardato con malizia il mio corpo.. ma in fondo non c’è niente di male se dai un’occhiatina.. quindi tranquillo!!! In linea di massima ti sembra una misura simile?’. Lui era in evidente imbarazzo, ma i suoi occhi caddero comunque sulla mia scollatura, come a cercare un’indicazione per rispondere. Si accorse di aver guardato e rialzò immediatamente lo sguardo diventando ancora più rosso e senza spiccicar parola. ‘Non devi preoccuparti – lo rassicurai ‘ sai.. sono abituata alle sbirciate dei clienti nella scollatura. Capita. E d’estate è difficile vestire con maglie a collo alto!! Ma con te è diverso.. ti ho dato io il permesso di guardare e per una buona causa.. quindi non c’è bisogno che sbirci furtivamente, né che ti senti in imbarazzo – conclusi con una strizzatina d’occhio amichevole ‘ l’importante è che ci limitiamo a parlare di dettagli tecnici, senza commenti personali! Allora?’.
Seppur sorpresp, rispose. ‘Ecco.. limitandoci ai dettagli tecnici, come hai detto tu.. diciamo che.. ehm.. mi sembra più o meno uguale.. ma è difficile da dire!!’. Mi guardai il seno, fingendo di rendermi conto che non si vedeva molto.. poco più dell’inizio del canale del seno. Ma lo sapevo bene, perchè avevo fatto in modo di tenere abbastanza alta e castigata la V della scollatura.. l’idea era proprio che quel poco non gli fosse sufficiente per giudicare…
‘Hai ragione ‘ confermai cercando di dare l’impressione di voler sdrammatizzare la situazione ‘ la mia scollatura di oggi non è proprio adatta!’. Lui appariva ancora imbarazzato, ma riuscì a controbattere. ‘Perchè.. di solito qui al lavoro indossi maglie più scollate??’. ‘Beh si.. ma solo perchè questa non lo è quasi per nulla!!’ risposi. Mentre parlavo, fingevo di pensare ad altro, come se stessi immaginando un modo per aiutarlo. Lui cercò di chiudere di nuovo la faccenda. ‘Dai marta non preoccuparti.. davvero.. prendo una quarta e speriamo che vada bene.. ma sono certo di si. Ok? Marta?’. Continuavo a fingermi assente, pensierosa. Poi sbottai, come per aver trovato l’idea geniale.. che in realtà era la parte principale del mio piano..
‘Ma no claudio! Un modo c’è!’ dissi convinta. ‘E cioè?’ chiese lui curioso. ‘Beh.. questo costume volevo comprarlo anch’io, ma devo comunque provarlo, per lo stesso motivo delle taglie cui ti parlavo prima. Per cui potrei.. farti vedere come mi sta.. così forse potrai decidere meglio..’. Non specificai ulteriormente, ma era chiaro il messaggio. Di nuovo ero stata naturale nel lanciare la proposta.. ma in sostanza gli stavo dicendo che avrei indossato lì in negozio il costume per consentirgli di valutare se il mio seno era più o meno grande di quello della zia! Potevo certamente sembrare provocatoria per lui che appariva così pudico.. e non volevo che lui pensasse questo di me. Quindi cercai di motivare maggiormente la proposta, anche perchè sembrava un po’ stupito. ‘Ehm.. forse ho esagerato.. mi prenderai per matta.. o peggio!! Ma in fondo dai che ci sarebbe di male? Se andassimo al mare insieme mi vedresti in costume, no?’. Claudio era ovviamente titubante. ‘Non lo so marta.. cioè non so se è il caso.. nel senso che è vero che al mare ti vedrei in costume.. però non è che starei lì a guardarti.. insomma.. invece se lo facessi ora, lo faresti proprio perchè io possa vedere.. ehm.. il tuo..’. ‘Il mio seno vuoi dire! – conclusi ‘ Lo so.. però rispondi ad una domanda: potresti affermare che se ci incontrassimo in spiaggia non guardaresti neanche per un attimo lì? Neanche per una volta, per semplice curiosità?’.
Lui sorrise quasi rassegnato e sembrò convincersi. ‘Beh.. non so.. messa così effettivamente.. però devi esserne convinta, perchè non avrei problemi a comprare il costume anche senza questa verifica!’ disse lui che era di nuovo leggermente arrossito in volto. Per tutta risposta, presi la mia taglia di quel modello di costume e mi diressi verso il camerino di prova. ‘Aspettami solo due minuti’ annunciai convinta, tirando la tenda del camerino alle mie spalle in modo da chiudermi per bene all’interno. Spesso capitava che le clienti non la chiudessero del tutto (era un po’ corta rispetto alla larghezza della porta, ma se ci si prestava attenzione copriva del tutto la vista a chi era fuori.. ma penso che in molti casi lo facciano apposta per farsi sbirciare), ma io la sistemai in modo perfetto. Non volevo dare l’impressione di provocarlo anche in quel modo. Tolsi il top ed il reggiseno, e poi anche tutto il resto. Rimasi nuda per qualche secondo, pensando che lui era a poco più di un metro di distanza in quel momento.. ed il pensiero mi eccitò un pochino. Poi indossai il costume. La terza coppa C per me era perfetta, e c’era anche un buon effetto push up che avrebbe potuto farla passare per una quarta ad occhi inesperti (anche perchè gli uomini spesso non erano in grado di distinguere la differenza!), cioè la taglia della zia. Me la ricordavo bene.. visto che non aveva fatto nulla per nascondersi l’anno prima con il mio ex..
Indossai anche lo slip, che dava un effetto molto simile al perizoma. Questo mi colse un po’ di sorpresa, perchè non volevo essere eccessivamente provocante.. avrei perso l’aria della nipote che stava facendo solo un favore al compagno della zia per assumere le vesti di una lolita. No, non potevo uscire così! Tra l’altro stavo notando anche un leggerissimo accenno di cellulite sul gluteo.. in realtà era quasi impercettibile, ma pensai subito che avrei dovuto fare quanto prima qualche trattamento! Mi accorsi che, buttato in terra, c’era un pantaloncino bianco, proprio di quelli che tipicamente si usano per andare in spiaggia, sopra al costume. Una cliente maleducata o distratta doveva averlo lasciato lì.. ma era stata una fortuna per me! Lo indossai ed era la mia taglia. Era leggermente trasparente e avrebbe forse lasciato intravedere ad uno sguardo attento che sotto c’era uno slip tipo perizoma.. ma così poteva andar bene. Trattenni per un attimo il respiro, pronta al passo successivo del piano.. ed uscii dal camerino.
‘Eccomi! Scusa per l’attesa!’ annunciai avvicinandomi a lui ed allo specchio. Mi guardò evidentemente sorpreso ed incuriosito di vedermi in costume.. e non potè fare a meno di soffermarsi sul reggiseno push up che esaltava il mio seno (senza falsa modestia, dicono tutti che è una delle parti migliori del mio corpo!). Arrossì e tornò a guardarmi in viso. ‘Ti s..sta bene’ balbettò.. ‘Claudio! – lo richiamai sorridendo ‘ abbiamo detto solo dettagli tecnici, non commenti! Considerami come un manichino!! Comunque sono d’accordo.. è un bel costume e credo mi stia bene!’. Poi andai al punto, voltandomi verso di lui per mettere meglio in mostra il decolletè. ‘Dimmi invece dei dettagli tecnici…’. Lui continuava a fissarmi in viso. ‘Ehm.. claudio.. così però vedo difficile che tu riesca a valutare.. di certo i lineamenti del mio viso sono diversi da quelli della zia.. ma l’informazione che cerchiamo è un’altra! – lo sollecitai sorridendo ‘ Ora credo che tu debba guardare altrove.. ‘. ‘Ehm..si marta però.. è un po’ imbarazzante da fare così su due piedi!!’ obiettò lui che sembrava sinceramente intimorito. ‘Ti vuoi sedere? – dissi ridendo per sdrammatizzare. Sorrise anche lui alla battuta, trasse un respiro e mi ringraziò con gli occhi.. poi abbassò i suoi sul mio seno. Non rimase a fissarmi per più di 3-4 secondi, ma gli furono sufficienti per diventare ancora più rosso in viso.
‘Allora? – chiesi con finta impazienza, per simulare un leggero imbarazzo anch’io ‘ che dici? Ci siamo con la misura?’. Pur titubando, si lasciò andare al commento, sebbene senza entrare troppo nel dettaglio: ‘beh.. si.. mi sembra che.. tu e tua zia siate molto.. simili..’. ‘Che strano ‘ risposi dando la sensazione di riflettere tra me e me ‘ eppure lei a memoria mi sembra un po’ più formosa di me! Bisogna pure considerare che questo reggiseno ha un leggero effetto di push up… quindi se il mio seno ora ti sembra uguale, forse in realtà è più piccolo..’. Per dare un senso a quel che dicevo, imitai con le mani l’effetto push-up sulle coppe dei seni ‘Ehm.. suppongo di si ma.. non potrei davvero esserne sicuro!’ ribattè con tono sincero. Si ritrovò a guardarmi di nuovo le tette e quando vide che me ne ero accorta arrossì ancora. Ma evidentemente era anche incuriosito. ‘Mi rendo conto ‘ dissi con tono quasi serio ‘ così è difficile perchè l’effetto visivo è distorto.. però.. insomma avrai visto la zia anche con reggiseni tipo questo no?’.
Lui esitò. ‘Ehm.. – confessò timidamente arrossendo vistosamente ‘ a dire la verità.. ecco come dire.. è un po’ difficile vedere tua zia.. con un reggiseno push up.. cioè a dire il vero.. con qualunque tipo di reggiseno..’ concluse quasi sibilando per l’imbarazzo. La rivelazione non mi stupì. Ricordavo bene la zia senza reggiseno in casa davanti al mio ex, con solo una canotta che non nascondeva quasi nulla. Questa era solo la conferma che non lo aveva fatto solo in quell’occasione, ma era proprio un suo vizio, un’abitudine che probabilmente usava anche in spiaggia. Cercai di arrivare per passi a farglielo ammettere. ‘Ah.. capisco.. – risposi fingendo un po’ di stupore ‘ non ama indossare l’indumento.. diciamo così.. in casa?’. ‘Beh ‘ rispose timidamente ‘ in casa sicuramente.. le sue preferenze d’estate vanno per una canotta.. e null’altro sotto..’. ‘Beh ‘ ribattei – ma almeno in spiaggia lei mette il regg… ‘. Non ebbi bisogno di completare la frase, lo sguardo di claudio fu di eloquente imbarazzo. ‘Ok.. diciamo pure che ama il topless.. ma.. proprio sempre sempre??’ chiesi. ‘Ehm.. la risposta alla tua domanda è nella mia difficoltà a capire se.. se tu le somigli ecco’. ‘Mmm ‘ confermai io con tranquillità, sorridendo e cercando di minimizzare il tutto ‘ hai ragione.. questo rende effettivamente complicato trovarle la misura giusta di un reggiseno!! E’ ovvio che vedermi in costume non ti aiuta, perchè c’è.. come dire.. un pezzo di troppo nel confronto!’
Diedi l’impressione di riflettere qualche secondo, poi dissi sicura: ‘A questo punto credo che ci sia un solo modo per avere certezza sul fatto che il seno della zia sia della stessa misura del mio..’ dissi lasciando intendere il resto.. e notando il suo sguardo allibito. Volevo che lui fraintendesse ovviamente.. e così accadde. Si affrettò a rifiutare quella che di certo aveva ritenuto essere la mia proposta. ‘Marta no scusami.. ehm.. sarebbe troppo imbarazzante per entrambi.. e anche se tu saresti disposta a farlo, io non potrei mai accettare..’. Io feci la mia mossa. ‘Non potresti accettare cosa?’ dissi lasciando ancora a lui la parola. Claudio concluse tutto d’un fiato. ‘Beh.. non potrei accettare che tu.. magari anche solo per qualche secondo.. ti togliessi.. cioè.. ti mettessi.. si insomma… in topless, per darmi la possibilità di accertare la somiglianza con il seno della zia!’.
Era andato tutto alla perfezione. La mossa era studiata ed ora mi consentiva di allontanare ogni suo dubbio sul fatto che io stessi comportandomi in quel modo per provocazione. Riuscii anche ad arrossire, e questo rese tutto ancora più credibile. ‘Io in topless davanti a te??? dissi con tono quasi scandalizzato, come se fosse stato lui ad aver azzardato troppo. Lui restò quasi impietrito e divenne paonazzo. ‘Si insomma.. oh cavolo.. marta.. tu avevi detto.. che c’era un solo modo per… e io avevo capito.. visto che la zia sta sempre in topless.. cioè ho frainteso.. che l’unico modo poteva essere solo quello di.. cioè che anche tu ti mostrassi senza.. il pezzo di troppo.. oh cavolo che figura di merda!!! Vorrei sprofondare!!’.
Rimasi ancora qualche secondo con un’espressione stupita.. poi scoppiai un risata. Ma non persi l’occasione di lanciare una stoccata. ‘Non mi era neanche passata per la testa un secondo l’idea di fare una cosa del genere.. Però.. a ben pensarci forse in quel modo potremmo davvero eliminare tutti i dubbi sulla misura!’. Lui sembrò realmente in difficoltà, così mi preoccupai di chiarire che non l’avrei aiutato in quel modo.. ma senza spiegare cosa avevo in mente davvero. ‘In realtà ‘ dissi ‘ pensavo solo di facilitarti un po’ il compito.. ora vedrai!’ annunciai. Cercai rapidamente su uno stand una canottina che ritenevo molto sexy. Bianca, con qualche inserto di pizzo, aveva soprattutto una caratteristica: tre bottoncini davanti che erano perfetti per gestire l’ampiezza della scollatura che si voleva offrire agli sguardi altrui. Era l’ultima disponibile in negozio ed era anche già venduta ad una ragazza che l’avrebbe ritirata il giorno dopo.. ma andava benissimo per l’uso che dovevo farne io.
Dissi a claudio di aspettare un secondo. Entrai in camerino e con grande rapidità tolsi il reggiseno e indossai la canottina, lasciando tutti i bottoncini chiusi. In quel modo la scollatura era minima.. ma secondo il piano non sarebbe rimasta così per molto tempo. Stavo per uscire quando un pensiero più che malizioso mi attraversò la mente. La canottina era come un vestitino, mi copriva anche le gambe come avrebbe fatto una minigonna. Cosa avrei provato uscendo dal camerino SOLO con quella? Non ne avevo idea, ma ero certa di volerlo provare, soprattutto perchè non c’era praticamente pericolo di essere scoperta. Le mie mani, più veloci di ogni riflessione, erano già sotto alla canottina e stavano sfilando gli slip..
Inaspettatamente mi ritrovai quasi ad attendere con divertimento gli sguardi di claudio sulle mie tette.. Appena uscita dal camerino notai il suo sguardo percorrere il mio corpo alla ricerca di qualche novità sulla scollatura, che in realtà era solo leggermente più ampia di quella che avevo quando lui era entrato nel negozio. Ma ora le mie tette erano libere e assolutamente naturali, senza alcun sostegno, e sicuramente gli apparivano meno formose rispetto a poco prima. Ero certa che lui si fosse accorto della differenza.. quello sguardo più prolungato era sicuramente un segnale di accresciuta curiosità.
‘Eccomi qui, con questa forse è un po’ più semplice capire se le mie.. forme.. sono simili a quelle della zia.. non trovi? Io continuo a pensare che lei sia un po’ più formosa..’ dissi in maniera diretta, con un pizzico di malizia, come a voler intendere ‘mi hai guardato la scollatura per bene: ora anche tu puoi giudicare’. Lui rimase un po’ intimidito: ‘Ehm.. si.. effettivamente sembra come dici tu, anche se non potrei dirlo con certezza, cioè.. non sto lì a fissarti e quindi.. e poi il problema resta, cioè.. dipende sempre dal.. costume.. che hai sotto no?’ chiese confuso. ‘Beh ma allora sto lavorando per nulla! – lo rimproverai con tono severo ma sempre cordiale ‘ Primo: ti ho già detto poco fa che se non mi guardi è inutile.. ti ho persino autorizzato, puoi tranquillizzarti!’. Era una conclusione in qualche modo credibile. ‘Perdonami marta, hai ragione.. ma puoi comprendere che è un po’ imbarazzante.. è solo per questo che ho qualche difficoltà, Ma scusami, credo di averti interrotta, stavi dicendo qualcos’altro..’ si scusò. Gli sorrisi per infondergli sicurezza. ‘Si.. stavo dicendo.. Secondo: ti avevo detto che per facilitarti il confronto dovevo indossare qualcosa di più vicino alle abitudini della zia no? Ed ecco spiegata la canotta invece del reggiseno del costume’. ‘Ok marta, ma come ti dicevo, tua zia la canotta la indossa senza…’ iniziò la frase ma poi si interruppe. Evidentemente era riuscito a tirare le somme. 1: Avevo indossato una canotta come faceva la zia. 2: avevo detto che doveva servire per facilitargli il confronto. 3: le mie tette sembravano meno formose di prima. Risultato ovvio: non avevo il reggiseno sotto la canotta..
Quella certezza lo imbarazzò perchè divenne subito rosso. ‘Vedo che hai capito…’ confermai con una strizzatina d’occhio. In lui vinse la curiosità di quella scoperta, così abbassò timidamente lo sguardo.. ed io lasciai che lo facesse, provando un senso di soddisfazione per la vendetta nei confronti di mia zia che si stava consumando proprio come avevo immaginato.. ma in realtà iniziava ad esserci un pizzico (forse qualcosina in più) di eccitazione per essere oggetto dello sguardo non più troppo furtivo di claudio. Mi scrutò la scollatura per dieci secondi, forse quindici, poi tornò a guardarmi in viso. ‘Allora?’ lo incalzai. ‘Ehm.. – iniziò lui balbettando ‘ a me sembrerebbe.. cioè.. più o meno uguale’. ‘Claudio.. ora mi arrabbio!! ‘ gli dissi decisa ‘ Sii più preciso e non farti problemi, siamo persone adulte e vaccinate! Non mi offendo se dici che è più piccolo!’. L’esortazione servì a dargli un po’ di slancio. ‘Ok ok.. il.. il seno di tua zia mi sembra più grande.. ecco, l’ho detto.. però di poco!! E non si vede poi così bene con quella canotta!’ sbottò forse sorprendendo se stesso e arrossendo i conseguenza. Fu dolcissimo anche senza volerlo essere. Così gli concessi con maggior soddisfazione ciò che comunque avevo già programmato di fare. Mi guardai fingendo di scoprire qualcosa che già sapevo. ‘Hai ragione.. e apprezzo la tua sincerità! Oserei dire: finalmente!! Non si vede niente di che con questa canotta.. non è così scollata in effetti! Ma proprio perchè sei stato sincero mi fai sentire in dovere di fare tutto quello che posso per aiutarti nella scelta..’ annunciai sorridendo.
Mentre lo dicevo, sbottonai il primo bottoncino, al vertice della V della scollatura.. che a quel punto era già paragonabile a quella di un abito da sera molto provocante.. ma senza pensare troppo sbottonai anche il secondo, spostando anche un po’ i lembi della canotta per evidenziare meglio il decolletè. Considerando che questo bottone era posizionato proprio all’altezza dei seni, la scollatura era praticamente ombelicale! Non avevo avuto esitazioni.. e, senza volerlo, sentii un brivido di eccitazione nel vedere che gli occhi di claudio scendevano rapidamente a scrutare i miei seni ora molto più scoperti. Mi scrutai anch’io, scoprendo che in rilievo sotto alla canotta era ben delineata anche la forma dei miei capezzoli ormai turgidi. ‘Ora guarda e poi dimmi che ne pensi’ lo provocai. ‘Co-cosa ne penso?? Non credo sia il caso che io ti faccia… ehm.. commenti..’ affermò in tono confuso. ‘Ma no!! Commenti nel senso di dirmi cosa ti sembra in confronto alla zia.. così decidiamo e ce ne andiamo a casa!’ cercai di rassicurarlo con tono quasi un pò scocciato. Si convinse e mi guardò di nuovo. Sembrava che lo spettacolo gli piacesse.. e questo mi stava intrigando come non avrei immaginato. I miei seni erano ben visibili per una gran parte: un’ampia scollatura che arrivava quasi all’ombelico. Era quasi come indossare una camicia aperta.. in pratica ben oltre oltre i limiti di quello che avevo mai mostrato normalmente ad un ‘estraneo’..
Il mio obiettivo comunque era raggiunto, avevo reso pan per focaccia alla zia: beh, più o meno, visto che lei quella volta aveva trovato il modo di farsi guardare le tette in tutti i modi. Ma io non ero disinibita come lei.. non volevo che claudio potesse vedere un vero e proprio topless, che potesse vedermi i capezzoli.. quello sarebbe stato davvero troppo imbarazzante visto che già così mi trovavo un po’ in difficoltà. Insomma non avrei potuto fare di più. Lui sembrò volersi sforzare per dare un giudizio finale. ‘Si.. ehm.. confermo, mi sembra proprio che il seno di tua zia sia un po’ più.. grande..’. Arrossì come non mai.. e lo trovai davvero tenero. E così finii in un attimo per sentirmi in colpa per quello che avevo fatto e che stavo facendo. ‘Claudio.. – iniziai ‘ prometti che non ti sentirai in colpa per avermi guardata…’. ‘Beh no.. in colpa no.. cioè.. mi hai detto tu che potevo però… forse non avrei dovuto..’ balbettò lui. ‘Credimi claudio.. ho fatto tutto io..’.
Strofinai velocemente le mani sul viso, come a voler cancellare i miei pensieri. Poi mi appoggiai con i gomiti sul bancone e sospirai, cercando di mettere insieme le parole di confessione. Per la confusione feci addirittura cadere la cornetta del telefono cordless del negozio, che era sul bancone. Per fortuna c’era la moquette in terra e l’unico danno fu lo sgancio dello sportellino della batteria. Mi chinai distrattamente per raccogliere la cornetta e lo sportellino, e li posai di nuovo sul bancone mentre ancora stavo decidendo se rivelare tutta la verità. Alla fine decisi che gli avrei parlato guardandolo negli occhi. ‘La verità è che ho architettato un piano per vendicarmi della zia ‘ iniziai – Lei si era mostrata mezza nuda l’anno scorso al mio ex quando siamo venuti a casa tua al mare.. tu non c’eri, non puoi saperlo. Indossava solo una canottina e faceva di tutto affinché lui potesse guardarle le tette! Così ho deciso di fare qualcosa di simile con te.. pensando che se tu un giorno glielo avessi rivelato, lei avrebbe saputo della mia piccola vendetta.. ed io mi sarei sentita ripagata di quanto aveva fatto!’.
Lui non disse nulla.. era ovviamente sorpreso di quanto gli stavo dicendo.. perchè probabilmente non poteva aspettarsi qualcosa del genere. Era rosso in volto e mi resi conto che i suoi occhi frequentemente ‘scivolavano’ sulla mia scollatura.. ma in quel momento non mi interessava più di tanto.. volevo solo concludere il discorso per scusarmi. ‘Credimi sono davvero dispiaciuta.. tu sei stato così carino con me, non hai approfittato della situazione.. ed ora io mi sento in colpa! Non avrei dovuto farlo…. però ti assicuro che quando prima ti ho detto che non avevo la minima intenzione di mostrarmi in topless ero sincera. Puoi perdonarmi comunque??’. Continuai a guardarlo negli occhi. Lui li abbassò di nuovo per un attimo e sembrò riflettere. Poi finalmente mi fissò e disse qualcosa che lì per lì mi sorprese: ‘Ehm.. marta.. non so che dire.. capisco perchè hai fatto tutto questo.. ma.. ecco.. se l’ultima cosa che hai detto è vera, beh allora..’. Si interruppe un attimo. ‘Beh? Non capisco claudio.. allora sei arrabbiato??’ lo incalzai. Lui per tutta risposta abbassò di nuovo gli occhi sulla scollatura per un paio di secondi. A dire la verità mi sembrava un po’ fuori luogo in quel momento, ma non me ne interessai, volevo sapere il suo pensiero. ‘No no.. assolutamente.. volevo solo dire che.. ecco.. che negli ultimi minuti sei andata involontariamente oltre le tue intenzioni…’
Abbassai gli occhi seguendo il suo guardo e rimasi impietrita qualche secondo mentre elaboravo quello che era successo. Ma certo! Prima di confessare avevo fatto un po’ di movimenti con le braccia, mi ero chinata, mi ero rialzata di scatto.. ed ora dovevo fare i conti con la mia sbadataggine! Il terzo bottoncino della canottina si era slacciato.. e se da un lato si era solo leggermente spostata (quel tanto che bastava perchè il mio capezzolo sinistro facesse capolino) dall’altro lato il lembo si era letteralmente ‘aperto’.. talmente tanto che che la mia tetta destra era proprio nuda! Ora capivo bene le parole di claudio.. e perchè il suo sguardo aveva indugiato più frequentemente in basso negli ultimi minuti!
Sul momento claudio sembrò imbarazzato almeno quanto me.. paonazzo in viso e incerto sul da farsi. Ma non riusciva a non abbassare gli occhi anche sapendo che mi ero accorta di tutto: mi guardava due secondi in viso, poi di nuovo il seno, poi il viso, poi il seno.. senza dire nulla. La vergogna iniziale mi spinse quasi a coprirmi.. ma quegli sguardi e la sua evidente curiosità, che già in precedenza mi avevano suscitato una strana ed inaspettata sensazione, mi intrigarono ancora di più e mi convinsero ad concedergli una decina di secondi. Lui continuò ad indugiare senza parlare, forse in attesa che fossi io a dire qualcosa, ma soprattutto a fare qualcosa.. cioè coprirmi! Io in qualche modo ero fiera dell’apprezzamento che stava mostrando.. forse (anzi, senza forse) un po’ eccitata.. e con mia stessa sorpresa, quei pochi secondi che avevo deciso di concedergli erano diventati ben più di un minuto..
Quelle inaspettate sensazioni di eccitazione mi avevano sopraffatta:.. al punto che ora non avevo alcuna fretta di coprirmi!! Decisi comunque che non sarebbe stato opportuno mostrarmi troppo spavalda, così con uno scatto afferrai i lembi della canotta e li accostai in modo da coprirmi entrambi i seni. Riabbottonai il bottone centrale, lasciando comunque volutamente visibile l’ampia scollatura che già avevo mostrato prima. ‘Scusami.. ehm.. non volevo che accadesse.. Credo di aver sottovalutato la rischiosità di questa canotta!! – lo stuzzicai fingendo un imbarazzo che in realtà ormai avevo superato in buona parte – forse però.. perdonami ma.. avresti potuto.. ehm.. distogliere un po’ lo sguardo, no!?!’. La reazione di claudio fu assolutamente comprensibile. ‘Beh ‘ disse ‘ avresti anche potuto coprirti subito però, no?’. Era andato diretto al punto. Capii che troppa finta ingenuità era ormai fuori luogo.. e così la sostituii con un po’ di malizia, scoprendo un po’ le carte e lasciandomi guidare solo dalle sensazioni.’Sei sicuro che l’avresti preferito??’ chiesi.
Lui esitò un attimo.. poi un sorriso gli affiorò sulle labbra. ‘Beh.. forse hai ragione.. non mi è affatto dispiaciuto quel che ho visto.. – commentò con altrettanta malizia – però poi non lamentarti se guardo!!’. ‘Beh scusa ‘ continuai io ormai divertita ed intrigata dalla situazione – devo per forza coprirmi per evitare che mi guardi le tette?? Mi sembra strano che non riesci a resistere!!’. In realtà non era strano.’Ma che c’entra marta.. non è che non riesco a resistere.. sebbene le tue siano.. ehm.. notevoli.. ma è più che altro la curiosità. Credo che anche tu al mio posto non avresti potuto fare diversamente!!’ concluse provocatorio. Riflettei sulle sue parole, perchè si trattava di un pensiero che stranamente non era mai passato per la mia mente. Al suo posto cosa avrei fatto? Se fosse stato lui a mostrare pian piano la sua parte più intima.. sarei stata capace di non guardare? Ero certa di no, perchè effettivamente la curiosità mi avrebbe sopraffatta.. anche più dell’eventuale eccitazione! Ma non avrei mai sperimentato qualcosa del genere ovviamente, quindi negai con tono deciso. ‘Che intendi dire?? Che io non resisterei a guardare qualcosa di te che dovrebbe essere proibito guardare? Ma scherzi? Non lo farei!’. ‘Ah ‘ ribattè lui altrettanto deciso ‘ quindi ti volteresti e basta.. Non ci crederò mai!’. ‘Beh, io ti dico che è così.. e non essendoci modo di verificare, dovrai accettare il mio rimprovero!’ conclusi con un sorriso.
Fu allora che claudio mi lasciò di sasso. Rimase in silenzio per qualche secondo, poi un sorriso malizioso si disegnò sul suo volto. Sembrava aver avuto un’idea illuminante.’E chi l’ha detto che non c’è modo di verificare?’ disse sibillino. ‘Che vuoi dire?’ chiesi un po’ disorientata. ‘Niente niente ‘ ribattè subito lui ‘ Dimentica tutto. Cambiamo discorso. Volevo chiederti: qui in negozio vendete anche slip da uomo?’. Risposi ingenuamente, senza riflettere sul perchè della domanda, che pure mi sembrava strana in quel momento. ‘Si, sono lì in fondo, su quello stand. Che tipo di slip?E per chi?’. ‘Ma per me ovviamente! – rispose sempre con quel sorrisino sul volto – Il fatto è che tua zia ha comprato tutti boxer attillati..ed io li trovo molto scomodi!! Preferisco gli slip classici..’.. ‘Capisco.. beh basta che mi dici la misura e il colore.. tanto ne abbiamo solo un tipo’. ‘In realtà ‘ spiegò lui ‘ non ne sono certo.. non ho mai comprato questa marca di intimo, e certe volte le misure sono diverse! Magari posso provarne una intanto e verificare.. facciamo una terza dai’.
Iniziai ad intuire cosa aveva in mente, ma non potevo credere che volesse farlo davvero. Era assurdo..eppure sembrava proprio intenzionato a mettermi alla prova. Altrimenti perchè avrebbe scelto di provare uno slip.. palesemente troppo piccolo per lui?? Non era da lui farlo.. ma d’altronde anch’io avevo fatto qualcosa che non era da me.. e così gli passai lo slip mentre lui già entrava nel camerino e chiudeva la tenda alle sue spalle. Quando uscì, ebbi la conferma delle mie supposizioni.. Claudio aveva tolto i pantaloni ed i suoi boxer per indossare gli slip. La maglietta era annodata all’ombelico, suppongo per fare in modo che la vista della zona pubica non fosse ostacolata. Uscì e venne verso di me con grande naturalezza. ‘Ecco qua.. non so.. a me sembra un po’ striminzito.. puoi darmi tu un parere?’ disse. Era ovviamente una ‘trappola’.. ed io non potei fare a meno di caderci: d’altronde lo slip troppo piccolo lo copriva a stento!! Sarebbe stato impossibile far finta di nulla: la forma del suo pene era perfettamente delineata in rilievo.. evidentemente già in erezione! Era ‘puntato’ verso destra ed era di dimensioni notevoli, tanto che impediva allo slip di aderire al corpo! L’elastico cioè non si appoggiava completamente all’addome, come normalmente dovrebbe essere.. e quindi lei poteva sbirciare, dall’alto, una piccola ‘porzione’ della sua asta..
Tutto questo stimolò inevitabilmente la mia curiosità. Impossibile restare indifferenti!! ‘Beh? Allora che ne pensi?’. La sua voce mi risvegliò da quello stato di semi-incoscienza in cui ero caduta.. scrollai il capo e sentii che stavo diventando paonazza. Voleva davvero un commento?? ‘Ehm..claudio.. a dire il vero.. è un po’.. imbarazzante…’ bisbigliai. ‘Non devi imbarazzarti! – ribattè lui con un sorriso sornione e malizioso. ‘Ti ho detto io di guardare.. e parlavo dello slip ovviamente.. della misura di slip che dovrei prendere.. mi aspetto solo un commento tecnico, niente di personale!’. Rimasi per un momento interdetta a quelle parole.. poi scoppiai in una risata. Mi stava facendo il verso!!! E si erano rovesciate le parti. In più ora anche lui sembrava aver superato le inibizioni, proprio come era accaduto a me. ‘Dai su! Non posso guardare!! Forse non te ne sei accorto.. ma si vede indubbiamente qualcosa di troppo!’ ribattei con un leggero sorriso. ‘Se hai notato che si vede qualcosa di troppo allora hai già guardato!’. ‘Un pochino, certo!! – mi giustificai ‘ ma è ovvio, visto che hai messo tutto così in risalto!!’. ‘Ma come! – disse lui con una strizzatina d’occhio ‘ ti sei lamentata del fatto di doverti per forza coprire per evitare che io ti guardassi le tette.. testuali parole, ti ricordi? E ora io devo per forza coprirmi quel poco che si vede, o meglio che si immagina, per evitare che mi sbirci?!? Avevo ragione io.. sappiamo entrambi che indossiamo solo un indumento, e io sto mostrando decisamente di meno di quanto abbia fatto tu.. eppure sei curiosa di guardare!’.
Aprii la bocca per replicare, ma il fiato mi restò in gola ripensando ad alcune sue parole: ‘Sappiamo entrambi che indossiamo solo un indumento’ aveva detto claudio. Cercai di riflettere meglio e, come usavo fare quando pensavo intensamente, posai la mano sul fianco ed iniziai a muovere il pollice su e giù. Quando avevo addosso i pantaloni, col pollice giocavo con i passanti della cintura. Quando magari ero a casa vestita più comoda, con una maglia o una canotta come quella che portavo in quel momento in negozio, giocavo invece con l’elastico dello slip, pizzicandolo attraverso il tessuto della maglia. Distrattamente lo andai a cercare, ma ovviamente non lo trovai, perchè non avevo indossato alcun intimo l’ultima volta che ero uscita dal camerino! Ma il vero problema era che claudio aveva dimostrato di saperlo: ‘Sappiamo entrambi che indossiamo solo un indumento’, aveva detto. Ma come??
Con la coda dell’occhio mi vidi riflessa nello specchio dietro di me. E ripensai a quello che avevo fatto negli ultimi minuti. Ero uscita dal camerino solo con la canotta che mi copriva le gambe come una minigonna. Avevo fatto la sceneggiata della scollatura. E mi ero sentita in colpa. Così gli avevo rivelato tutto. Nel frattempo mi era uscito involontariamente il seno. E poi ecco che lui aveva preso l’iniziativa, mostrandosi più sicuro. Cos’altro c’era allora? Sentivo che mi sfuggiva un particolare. Prima di rivelargli tutto era accaduto qualcosa. Provai a spremere le meningi. Si, ecco! Nella confusione avevo fatto cadere il cordless.. si era sganciato lo sportellino e l’avevo raccolto.. Guardai di nuovo lo specchio e realizzai. Cavolo!!!! Mi ero chinata per raccogliere il cordless, ma dietro avevo lo specchio! La canotta evidentemente in quella posizione si era sollevata, perchè era troppo corta.. e così claudio, ad un metro neanche di distanza, aveva visto che non avevo gli slip! Era andata così, ne ero certa. Aveva visto il mio sedere. No.. c’era di più. Perchè lui aveva improvvisamente perso quasi ogni inibizione. Nonostante la forma del pene eretto si vedesse perfettamente, ed in minima parte fosse anche scoperto, aveva detto ‘io sto mostrando decisamente di meno di quanto abbia fatto tu!’.
E allora non c’era dubbio. Quando mi ero chinata, aveva visto molto di più….. aveva visto le mie parti più intime.. aveva visto la mia figa!!!!
Evidentemente claudio notò l’imbarazzo salire insieme al rossore sul mio viso, perchè cercò di scusarsi. ‘Ehm.. scusami marta.. forse non dovevo parlare così apertamente.. o mostrarmi così. Ti ho messa in imbarazzo?’. ‘Beh.. un po’ si, ma non è colpa tua! E’ che non mi aspettavo.. cioè che tu vedessi.. che tu ti accorgessi che.. insomma per dirla come te, che entrambi abbiamo un solo indumento addosso!’ risposi sinceramente. ‘Certo cara.. ma mettiti anche nei miei panni.. è chiaro che non volevi fare nulla di eccessivo, però c’era anche una certa volontà.. e così pensato di poter assecondare un pò anch’io la situazione’. Le sue parole erano chiare: doveva avermi vista mentre mi chinavo! Parlava di volontà delle mie azioni.. ed in effetti uscire dal camerino senza slip non poteva essere più una scelta casuale! Non avevo pianificato tutto questo, ma avrei mentito a me stessa se avessi negato che ci avevo preso gusto. Lui mi aveva vista, ma non ne aveva fatto un caso, anzi.. mi stava assecondando ed aveva addirittura fatto una inaspettata contromossa! Tutto questo mi intrigò ancora di più e mi lasciai andare.
‘Ma scusa claudio ‘ chiesi ‘ solo per curiosità.. come hai fatto a sapere che io.. diciamo.. non ho nulla sotto alla canotta??’. Lui sembrò titubare un attimo, poi iniziò a rispondere. ‘Beh ecco.. non stavo cercando indizi ma tu.. insomma hai fatto in modo che non fosse troppo complicato accorgersene.. è bastato guardare lì in basso per rendersi conto che..’. ‘Ok ok è chiaro grazie!’ lo interruppi. Avevo immaginato bene e non intendevo sentirlo dalle sue parole per paura di farmi assalire di nuovo dall’imbarazzo. ‘Beh claudio allora.. possiamo dire che giustizia è fatta nei confronti della zia!!’ dissi sorridendo, con una strizzatina d’occhio. Lui, ormai neanche troppo inaspettatamente, tenne vivo il gioco. ‘Beh io sono stato più sfortunato del tuo ex però.. da quel che mi hai detto, tua zia gli aveva dato molte più opportunità di quante ne ho avute io! In fin dei conti quel che ho visto.. l’ho visto solo per pochissimi istanti.. e neanche è stato volontario da parte tua se ho ben capito!!’. ‘Ma dai! – ribattei con finto imbarazzo ‘ Stai forse dicendo che dovrei mostrarmi di nuovo??’. ‘Beh non so ‘ confermò lui senza parafrasi, con un sorriso molto ammiccante ‘ però sarebbe una vendetta più completa da parte tua, no?’.
Era una situazione assurda.. e allo stesso tempo incredibilmente intrigante. E così senza ragionare mi lasciai trascinare. ‘E va bene.. se pensi che sia giusto, per me non ci sono problemi.. sicuro che poi non mi rimprovererai di essere eccessiva sfrontata??’ chiesi sorridendo. ‘Mmm.. non credo.. anzi, non mi dispiacerà rivedere ciò che ho già visto…’ rispose ammiccando. ‘Ok..’ dissi. Afferrai la canotta all’altezza della vita e con un veloce ancheggiare la sollevai. Indugiai all’altezza dell’inguine, poi pian piano continuai fino a rivelare la mia parte più segreta, che in realtà segreta per lui non era. L’avevo quasi completamente depilata, con un solo triangolino di peli pubici non troppo folti. Feci un piccolo nodo alla canotta per tenerla sollevata mentre gli rivolgevo la parola. ‘Ecco.. ora ho reso pan per focaccia alla zia?’.
Claudio mi osservava con un’espressione stupita, quasi incredula, che faticavo a comprendere. Mi aveva già vista, non doveva essere una sorpresa per lui. Tra l’altro mi aveva vista chinata.. a 90 gradi.. in una prospettiva ancora più provocante di così! Allora lo sollecitai. ‘Claudio? Che succede?? Non dirmi che ora ti sei imbarazzato per qualcosa che hai già visto! Forse è il mio atteggiamento troppo osè??’. Le mie parole sembrarono confonderlo ancora di più ed io non capivo.. mi rendevo solo conto che mi guardava le parti intime con uno sguardo sorpreso e curioso allo stesso tempo.. come se fosse stata la prima volta. ‘Ehi?? Ehiii??’ cercai di ‘risvegliarlo’. Lui sembrò riprendersi e mi guardò. ‘Ehm.. scusami marta.. è che.. non mi aspettavo tutto questo..’ sibilò. ‘Come sarebbe che non te lo aspettavi?? – chiesi totalmente confusa ‘ mi hai suggerito tu di mostrarti di nuovo quel che avevi già visto!’. ‘Appunto.. – rispose lui ‘ proprio per questo credevo che al massimo mi avresti mostrato di nuovo il seno.. non mi aspettavo certo che tu sollevassi la canotta scoprendo.. ehm…la tua..’.
A quel punto non ci capivo più nulla. ‘Scusami claudio.. come facevi a non aspettartelo.. tu non hai mica visto solo il mio seno.. hai visto anche altro no? L’hai detto tu!’. ‘Io ho detto di aver visto altro?? – chiese sorpreso ‘ non è vero!’. ‘Si insomma.. hai praticamente detto che sapevi che non indossavo gli slip.. e che era bastato guardare in basso per rendertene conto.. quindi è chiaro che te ne sei accorto mentre mi chinavo poco fa.. mi hai vista.. beh tra le gambe no?’ aggiunsi. ‘Marta davvero non ho visto nulla mentre ti chinavi!’ confermò. Sembrò riflettere un attimo.. poi si rilassò.. e scoppiò a ridere. ‘Beh? Perchè ridi ora?’ chiesi. ‘Perchè credo di aver capito ‘ rispose mentre si avvicinava al camerino ‘ E’ stato tutto un malinteso! E’ vero che ho detto di sapere che eri senza slip.. ed è vero che ho detto di essermene accorto guardando in basso.. ma mi riferivo a questo..’. Aprì completamente la tenda del camerino ed indicò in basso. Ammucchiati in un angolo c’erano i miei vestiti. In cima erano ben visibili le mie mutandine e lo slip del costume. In un attimo capii cosa era successo.. e mi resi conto di aver frainteso tutto. ‘Mi è bastato guardare in basso nel camerino mentre mi cambiavo per sapere che non indossavi più gli slip.. perchè erano tutti e due qui!! – confermò – Io non avevo visto nulla quando ti eri chinata, tutto quello che avevo visto era il tuo seno.. ed infatti prima intendevo dire che non mi sarebbe dispiaciuto rivederlo!! Ma ora devo ammettere che questo malinteso è stato provvidenziale per me!’ concluse sorridendo.
Non potevo crederci. ‘Oh cavolo.. scusa.. che imbarazzo!!! Avevo davvero frainteso tutto.. pensavo che tu avessi già visto la mia.. beh hai capito!! Per questo ti ho mostrato.. ehm.. altrimenti non l’avrei fatto di certo!!’. ‘Uhm… sicura che alla fine non l’avresti fatto comunque?’ chiese con una smorfia ironica che mi stupì. ‘Certo che sono sicura!’ confermai. ‘E allora dimmi ‘ replicò con una strizzatina d’occhio indicando il mio basso ventre ‘ come mai nonostante tutto non hai riabbassato il sipario??’. Mi guardai e soffiai una risata. La canotta era ancora annodata e sollevata.. la mia parte più intima era sempre in bella vista! Era sorprendente che non mi fossi resa conto di essere ancora ‘esposta’.. ma era ancora più sorprendente il fatto che non avevo più alcuna voglia di coprirmi..
‘Allora? – chiese di nuovo lui ‘ come mai vedo ancora qualcosa che non dovrei vedere??’. Voleva stuzzicarmi, ma l’imbarazzo era di nuovo scemato: ed ero pronta a rispondere per le rime. ‘Beh.. perchè dovrei coprirmi?? Ormai mi hai vista.. ed io non mi sento a disagio dopotutto – risposi maliziosa ‘ anzi.. forse sei più a disagio tu..’. ‘Io?? – disse lui con la stessa malizia ‘ per niente! Anzi.. aspetto ancora il tuo giudizio per la misura del mio slip.. un giudizio tecnico ovviamente..’. Lo guardai in basso con attenzione, senza false inibizioni, e non potei fare a meno di notare ancora il suo pene eretto ben disegnato che premeva sotto al tessuto. ‘Si.. hai ragione.. dunque.. – illustrai con naturalezza guardandogli il pene ‘ devo basarmi, come hai fatto tu prima per la taglia del reggiseno, su un confronto..’. Era una palese provocazione, perchè non ci voleva un esperto per dire che lo slip era piccolo!! ‘Posso essere esplicita?’ chiesi con una domanda retorica. ‘Devi!!’ confermò lui.
Continuai: ‘Dunque.. a prima vista tu sei fisicamente più robusto del mio ex ragazzo.. e lui già portava una quarta misura! La terza per te sembrerebbe troppo piccola, anche se dipende anche dalle dimensioni di una parte particolare del tuo fisico…’. Lui ovviamente non si tirò indietro e mi diede corda, proprio come ormai speravo. ‘Quale parte? Puoi essere diretta marta, non mi offendo!’ domandò con un sorrisetto. ‘Ma è ovvio.. mi riferivo al tuo pene! Non avendolo visto non saprei giudicare in maniera oggettiva e sicura’ dissi con grande naturalezza. ‘Beh ‘ ribattè guardandosi per qualche secondo in basso ‘ mi pare che si possa immaginare, non credi?’. Era vero, il rilievo era sempre molto evidente. ‘Certo ‘ confermai ‘ posso immaginare la forma sotto allo slip.. ma così posso dirti solo che ‘immagino’ che la terza misura sia piccola!!’. Era assurdo che per scegliere la taglia giusta dello slip servisse conoscere la misura del pene.. o addirittura vederlo.. quindi il mio messaggio malizioso sottinteso era fin troppo chiaro.
Lui lo recepì subito: stette al gioco del paradosso fino in fondo. E non fu banale. ‘Hai ragione marta.. forse potrei darti qualche ulteriore dettaglio..’ propose. ‘Si, potrebbe essere un’idea..’ risposi. ‘Ok- continuò – non avrei mai pensato di rivelarti informazioni del genere, comunque posso dirti che al momento è in erezione, se non l’avessi già intuito. In realtà non è proprio completa, ma quasi. Poi posso dirti che quando è completa supera i 20 cm e che è leggermente curvo. Altro?’. ‘Di quanto supera i 20 cm??’ chiesi realmente incuriosita, senza alcuna esitazione. ‘Di 2 cm circa’ rispose secco, sorridendo compiaciuto. Ne aveva ben donde. Finsi di ragionare un attimo. ‘Ok… come supponevo è più grande di quello del mio ex ragazzo.. – accennai senza falso imbarazzo ‘ il che renderebbe più convincente il fatto che difficilmente puoi portare una terza misura di slip’. ‘Stai usando il condizionale però.. forse non ne sei ancora certa! Hai bisogno di vederlo?’ chiese infine con grande naturalezza. Io risposi con altrettanta tranquillità. ‘Se non ti crea problemi.. potremmo toglierci ogni dubbio…’, disse.
Sorridemmo insieme, perchè avevamo raggiunto ciò che volevamo in quel momento. Lui voleva farmi vedere il suo pene.. e io desideravo vederlo. ‘Ok’ disse mentre già afferrava gli slip ai fianchi. Li abbassò abbastanza lentamente, facendo in modo di scoprire pian piano l’asta, cercando di puntarla verso il basso. Gli risultò un po’ complicato, perchè in realtà con l’erezione il pene voleva star su.. ed infatti quando alla fine lo estrasse del tutto dallo slip, istantaneamente il pene tornò a puntare verso l’alto, finalmente libero da ogni costrizione. Era stato sincero nella descrizione, sia per la misura che per la leggera curvatura. Rimasi a fissarlo intenzionalmente, era una rivelazione troppo scottante per non approfittarne. Lui mi lasciò fare ovviamente, e solo dopo circa un minuto tornò a parlare. ‘Ecco ‘ provocò ‘ che ne dici ora che l’hai visto?’. Non esitai. ‘Vuoi il solito parere tecnico?’ chiesi senza togliere lo sguardo dalla sua asta. ‘Fai tu…’ chiarì lui maliziosamente.
‘Beh.. tecnicamente è troppo grande per uno slip terza misura.. per la precisione è il più lungo che abbia mai visto dal vivo..’ commentai facendo un piccolo passo verso claudio. ‘E..?’ mi incitò lui. ‘Ed è molto interessante.. molto attraente.. magnetico direi..’ aggiunsi arrivando ad un metro da lui. ‘Per cui vorresti..?’ mi incalzò ancora. In quel momento persi ogni controllo.. aveva un fisico invidiabile, era nudo, con il pene eretto.. troppo vicino a me per resistere. ‘Vorrei toccarlo’ completai la frase senza giri di parole. Nonostante avesse assecondato fino a quel momento la situazione, claudio ebbe un’esitazione, pensando certamente che fare sesso sarebbe stato inopportuno. ‘Ehm.. marta credo che.. beh, non dovremmo andare oltre..’. In un certo senso ero d’accordo.. un rapporto sessuale completo era inopportuno.. ma la voglia era comunque tanta. ‘Vuoi dire che non posso nemmeno toccartelo?’ chiesi con falsa innocenza. ‘Non so…’ rispose lui sinceramente incerto.
Riflettei un attimo e poi agii. ‘Ok.. forse hai ragione.. ma almeno diamo un senso al motivo per cui me l’hai mostrato.. scegliamo la taglia giusta dello slip!’. Gli diedi un’occhiata mentre mi dirigevo al cassetto in cui tenevamo gli slip. Lui sembrava allo stesso tempo sollevato e deluso. Ma presto non sarebbe stato più deluso. Scelsi una quarta misura e mi riavvicinai a lui. ‘Ecco.. proviamo questa..’. Lui fece per prendere lo slip dalla mia mano, ma non era quella la mia intenzione. A meno di un metro da lui, mi chinai in ginocchio e posizionai lo slip ai suoi piedi. A quel punto capì che volevo farglielo indossare io.. ed il suo sguardo tornò sorridente, come lo era il mio. Con un passo si avvicinò a me infilando i piedi in modo che potessi sollevare lo slip ed infilarglielo. Lo feci immediatamente, alzando allo stesso tempo anche lo sguardo. Fu così che mi ritrovai con gli occhi proprio davanti al suo pene, a pochi centimetri da me. Tirai su lo slip tirandolo dai fianchi e tentai di farglielo indossare.. ma come immaginavo la sua asta in piena erezione rimaneva ancora fuori per un bel pò. Quell’immagine mi eccitò ancora di più..
‘Non va bene neanche questa taglia?’ chiese lui con falsa innocenza. ‘Già.. sembra che il tuo pene sia troppo grande anche per questa.. ‘ risposi in modo completamente disinibito ‘ vediamo se si può fare qualcosa’. A quel punto cedetti al desiderio. Mi sistemai in maniera più stabile sulle ginocchia, poi afferrai con la mano destra il suo pene con la scusa di provare a farlo entrare nello slip abbassandolo un po’. Era durissimo.. e la sua dimensione notevole risaltava ancora di più con la mia mano che copriva solo una metà dell’asta o poco più. Sentii che iniziavo a bagnarmi per l’eccitazione.. e soprattutto che lo desideravo sempre più. Claudio ebbe un piccolo sussulto perchè forse non si aspettava la mia mossa.. ma non si ritrasse. Armeggiai un po’ a mio piacimento per rimetterlo nello slip, sebbene ovviamente non fosse mio reale intento quello di ricoprirlo. Mi resi comunque conto che a quel punto non ci entrava più in alcun modo, e ne dedussi che l’erezione era completa.
‘Claudio.. non ci sta.. ma com’è che prima stava in una terza, anche se con difficoltà??’ chiesi con naturalezza, per avere conferma delle mie supposizioni. ‘Prima non era come adesso.. non ti sembra?’ rispose lui ammiccando, con altrettanta naturalezza. ‘Si.. mi sembrava in effetti.. ma devo confessarti che in queste condizioni è difficile dirti se la misura dello slip è giusta.. perchè generalmente lo slip deve coprire il pene a riposo..’ aggiunsi come un assurdo suggerimento di una commessa. ‘Questo è un problema ‘ commentò lui con finto rammarico ‘ perchè sarà difficile tornare allo stato normale dopo aver visto quel che ho visto!! Come si fa??’. Interpretai le sue parole come un segnale.. e non ebbi più esitazioni.. ‘Vediamo di risolvere anche questo problema..’ mormorai seria..
Sempre in ginocchio feci un paio di passetti in avanti, avvicinandomi. Alzai lo sguardo ed il suo pene era a pochi centimetri da me. Cercai di abbassarlo un pò, per quanto l’erezione lo rendesse difficile, dirigendo la punta verso la mia bocca.. lo leccai sulla punta, come fosse un gelato, e percepii una sensazione molto piacevole assaporandolo più volte in quel modo.
Questo mi convinse definitivamente a proseguire. Mi avvicinai ancora un po’ per poterlo avvolgere nella mia bocca, ed appena lo feci sentii il suo primo mugolìo di piacere, che mi eccitò molto. Iniziai a succhiare il suo pene prima lentamente e dolcemente, accarezzandogli la base (che ovviamente restava fuori dalla mia bocca..era impossibile prenderlo tutto!!) ed i testicoli, depilati come tutto il pube. Poi decisi di masturbarlo un pò, sempre alla base, mentre con la bocca e la lingua cercavo di solleticargli il glande mentre si scopriva e ricopriva. Era una pratica non nuova per me, eppure non mi sarei mai aspettata di farlo con una tale naturalezza anche con il compagno di mia zia. Lo liberai per un attimo, mi chinai ancora un po’ ed appoggiai la mia lingua sui suoi testicoli.. e poi la feci scorrere su tutta l’asta, arrivando fino alla punta che prontamente riavvolsi nella bocca succhiandola con più grinta. Nel frattempo iniziai anche a masturbarlo con più veemenza con la mano che già poco prima aveva stretto la base del pene. I miei colpi, sia con la mano che con la bocca, andavano al ritmo dei suoi sospiri, e viceversa. Poi mormorò una domanda che gli fece riemergere un po’ di timidezza: ‘Ehm.. marta.. a che punto devo avvisarti? Perchè.. in questa situazione.. io non credo di poter.. resistere… molto…’.
Riflettei sulla sua richiesta. Avevo già fatto cose del genere con i miei ex.. ed era capitato anche di ingoiare lo sperma. Ero disposta a farlo anche con lui? In realtà ero molto curiosa di assaggiarlo.. ma forse sarei apparsa ai suoi occhi eccessivamente disinibita.. avrei forse rovinato quell’immagine di ‘gioco’ che aveva caratterizzato tutto quel che era accaduto fino a quel momento? Pensai che forse sarebbe stato troppo. Poi ragionai sul fatto che, in quel preciso istante, ero in ginocchio, davanti al compagno di mia zia, con il suo pene in bocca, la mia mano che continuava a masturbarlo, la mia lingua che continuava a solleticarlo. Poteva davvero essere considerato ancora un gioco?? Certo che no, mi illudevo se pensavo questo. Avevo superato già ogni limite, e avrei dovuto accettare un eventuale giudizio negativo che sarebbe sicuramente arrivato da parte di claudio una volta superata l’eccitazione del momento. Dovevo solo sperare che non intendesse raccontarlo!! Ma ormai le cose erano andate così.. avevo deciso di farlo e non ne ero comunque pentita, sia per vendetta nei confronti della zia, sia perchè lui mi aveva fatta eccitare come non avrei mai immaginato.
Proprio quando mi sentivo pronta a fargli capire che ero disposta ad arrivare fino in fondo, sentii improvvisamente un liquido caldo invadermi la bocca.. e quasi immediatamente dopo un altro getto. Per la sorpresa impiegai qualche secondo a rendermi conto dell’accaduto: lui non era riuscito ad attendere la mia risposta.. o forse aveva interpretato la mia esitazione come la volontà di non allontanarmi sul più bello (ed in un certo senso non aveva avuto tutti i torti!!). Tornai rapidamente in me e percepii il piacere del suo sapore in bocca, sul palato.. mi piaceva come e più di quanto mi era piaciuto il gusto del suo pene quando lo avevo assaporato con la lingua. Alzai gli occhi verso i suoi. Mi guardava con un’espressione soddisfatta mista comunque ad una certa titubanza.. forse nonostante tutto non poteva essere sicuro di aver fatto la cosa giusta. E così mi decisi a fare il passo successivo e dargli quella certezza. Gli sorrisi con gli occhi e, mentre ancora lo guardavo, ingoiai tutto lo sperma che nel frattempo aveva continuato a schizzarmi in bocca (altri due o tre fiotti di notevole portata!!).
Quel gesto lo tranquillizzò.. rovesciò la testa all’indietro e diede fondo agli ultimi colpi, muovendo anche un po’ il bacino come se mi stesse penetrando dolcemente. Quando poi mi resi conto che aveva esaurito le sue ‘munizioni’, mi ritrassi lasciandogli libero il pene, che ovviamente nel frattempo aveva già perso in parte la sua rigidità, lo guardai bramosa, con la mano lo avvicinai di nuovo alla mia bocca e con la lingua lo ripulii dei residui, facendo attenzione ad ingoiare tutto. Lui sospirò ed interruppe il silenzio. ‘Marta.. ehm.. non mi aspettavo tutto questo..’. ‘Nemmeno io’ risposi. ‘Ma devo ammettere che.. è stato fantastico! Posso.. chiederti.. se l’avevi già fatto altre volte prima?’ aggiunse. Mi espressi con assoluta naturalezza, come se fosse la cosa più normale da dire ‘Si.. ma questa è stata la più eccitante…’. Era vero, e l’ulteriore dimostrazione fu il fatto che continuai a giocare con il suo pene, accarezzandolo sia con le mani sia con la lingua per un tempo che mi sembrò indefinito e che in realtà doveva essere stato di due o tre minuti.. Quando riacquistai un po’ di lucidità, infatti, la sua asta non era più turgida (sebbene anche così risultasse di dimensioni notevoli!). Mi risollevai in piedi guardandomi allo stesso tempo. Notai per prima cosa che i miei seni erano quasi completamente fuori.. e che il nodo alla canottina era ancora stretto e continuava a lasciarmi ancora scoperta la figa. Poi in un attimo il mio sorriso si smorzò, perchè proprio sulla canottina c’erano alcune vistose macchie di sperma!!
Fui assalita dal panico. Mi rialzai di scatto e corsi verso il bagno.. ed in quel momento dimenticai il contesto.. dovevo provare a rimediare al danno prima che fosse troppo tardi. Appena arrivata in bagno mi chinai sul lavabo, che era un po’ più basso del normale in quanto si trattava di un bagno ‘di fortuna’ ricavato in un ex stanzino. Cercai di avvicinarmi quanto più possibile al getto d’acqua per sciacquare la parte macchiata della canotta, che era proprio quella della scollatura. Ci versai sopra un pizzico di sapone neutro per aiutare a togliere le macchie, confidando nel fatto che fossero ancora fresche. Sentii i passi di claudio che si avvicinava a me, ma non ci feci caso se non quando mi parlò. Era di fianco a me, leggermente spostato indietro. ‘Ma qual è il problema? Si è macchiata?’ chiese. ‘Esatto ‘ risposi ‘ con il tuo.. vabbè hai capito.. ma la mia preoccupazione non è la macchia.. è che la canotta era già venduta, è l’ultima disponibile e la cliente la ritirerà domani!!’. ‘Accidenti!’ replicò lui con sincero rammarico. ‘Beh dai.. si dovrebbe togliere. Tu che dici? Si vede ora?’ domandai cercando di evidenziare la zona macchiata. ‘Ehm.. si.. si vede.. ora si vede benissimo.. più che mai direi!!’ rispose lui. Per un attimo non capii.. a me in realtà sembrava che non si vedesse molto.. poi abbassai lo sguardo e mi resi conto. Claudio si riferiva ad altro: tenendo scostata la canotta dal corpo, ed essendo chinata sul lavabo, il mio seno era praticamente nudo sotto ai suoi occhi! La situazione era a dir poco assurda.. eppure non potei fare a meno di scoppiare a ridere per la sua battuta. ‘Ma dai!! Io ti parlo di un dramma esistenziale e tu mi guardi le tette?? – dissi con un finto sospiro mentre ancora ridacchiavo ‘ non mi riferivo a quelle!!’. ‘E dai non esagerare con questa storia della macchia, andrà via! – ribattè lui stando al gioco ‘ E comunque non ho guardato solo quelle.. da dietro prima ho potuto accertare che anche il tuo lato B è da urlo.. per fortuna che non hai abbassato il sipario prima!!!’.
Lo presi come un grande complimento.. e decisi di fare di più. Con un sorridente e malizioso sospiro dissi ‘Ahh.. vabbè… ma a me adesso serve che guardi la canotta.. facciamo così..’. Lasciai in sospeso la frase. Sollevai la schiena, mi girai verso di lui e sfilai la canotta, rimanenendo completamente nuda. Non ebbi il minimo imbarazzo, anzi mi sentivo perfettamente a mio agio, come se fossi stata vestita. Gli porsi la canotta dicendo: ‘ecco.. ora puoi guardare se c’è la macchia, ed eviterai di distrarti con il contenuto!’. Per un attimo mi guardò esterrefatto, sebbene ormai avessimo già superato ogni possibile tabù fra di noi. Poi si ricompose. ‘Dunque.. vediamo.. disse avvicinando il viso al mio seno e scrutandolo palesemente ‘ mi pare che non ci siano macchie.. anzi direi che qui è proprio tutto a posto.. è perfetto!!’. Sorrisi compiaciuta al suo complimento, e dimenticai ogni problema. ‘Ma prima hai detto che è più piccolo del seno della zia!’ protestai. ‘Beh.. il fatto che sia un po’ più piccolo non vuol dire che non possa essere più bello.. e poi ora che lo vedo così bene e da vicino non sono più così sicuro!’ rispose lui. ‘Ah no?? Guarda che devi sempre comprare il costume per la zia! Come facciamo ad avere la certezza se neanche guardandomi in topless ne sei certo??’.
La mia domanda era retorica.. e lui diede l’unica risposta possibile. Alzò le braccia.. aprì per bene le mani.. e le posò dolcemente sui miei seni. ‘Beh.. un modo c’è no? Se la vista non mi aiuta, forse il tatto…’. Mi massaggiò le tette facendomi eccitare praticamente all’istante, e di certo percepì i miei capezzoli diventare turgidi sotto ai suoi palmi. Ma anch’io potei assistere ad uno spettacolo interessante.. il pene di claudio iniziò ad irrigidirsi non appena mi toccò.. in pochi secondi lo vidi diventare molto più grande, mentre si sollevava fino a puntare verso il cielo, con la punta di nuovo scoperta. ‘Allora? Che te ne sembra?’ chiesi rompendo maliziosamente il silenzio. ‘Beh.. se mi stai chiedendo se è più piccolo del seno della zia.. si.. leggermente.. – rispose continuando a massaggiarmi le tette ‘ Se invece mi chiedi se mi piace.. hai già avuto la mia risposta fisica..’. Sorrisi pensando alla sua asta che si sollevava. ‘Pene su.. giudizio positivo?’ lo stuzzicai divertita ed eccitata. ‘Ovviamente…’ confermò. In quel momento pensai che sarebbe potuto accadere qualcosa di troppo e lo dissi apertamente. ‘Claudio.. non vorrei fermarmi lo sai? Però.. continuo a credere che non sia il caso che noi..’. Lui mi fece cenno di non parlare, ma annuì. ‘Lo so marta.. non preoccuparti.. – mormorò facendo un passo indietro e togliendomi le mani dai seni – avevi tolto la canotta solo per farmi vedere se c’è ancora la macchia no? L’ho vista.. secondo me è necessario un altro lavaggio..’. Rimasi un attimo interdetta.. non sapevo cosa avesse in mente.. ma mi aveva riportata un po’ alla realtà. Credetti al suo giudizio e mi girai di nuovo verso il lavabo, chinandomi per strofinare la canotta sotto al getto d’acqua.
Con la coda dell’occhio lo vidi fare un passo dietro di me, poi lo persi di vista. Ma mentre versavo ancora un po’ di sapone sulla canotta, ebbi un brivido. Subito non capii.. poi percepii chiaramente la lingua di claudio che provava ad accarezzarmi le grandi labbra, sebbene il gesto fosse reso più complicato per il fatto che non ero completamente chinata. Lanciai un gemito e persi ogni cognizione del tempo e dello spazio.. sentivo solo il piacere di quell’invito. Non potei fare a meno di aiutarlo.. mi piegai completamente a 90 gradi ed allargai di più le gambe. Ero già molto bagnata e sentivo e immaginavo la bocca del compagno della zia assaporare i miei umori. Poi iniziò anche a penetrarmi leggermente con la lingua, stuzzicandomi il clitoride in un modo che mi fece letteralmente impazzire. Venni in pochissimo tempo, accompagnando l’orgasmo con alcuni gemiti più forti e cercando di spingere la figa quanto più possibile sul suo viso. Poi ci risollevammo entrambi..mi girai e lo guardai, dal viso a scendere, fino al pene.. eretto.. duro.. grande.. dannatamente eccitante. Mi avvicinai e gli tolsi la maglietta.. volevo vederlo tutto nudo. Posai la mia mano sul suo petto ben definito.. poi la feci scendere.. sugli addominali.. sul basso ventre.. fino ad afferrargli l’asta. Lo accarezzai un po’ per saggiarne di nuovo la durezza, poi mi chinai in ginocchio.. cercai di sollevare il busto e con le mani strinsi il suo pene fra le mie tette.
Capì subito cosa avevo in mente.. e si abbassò un pò per facilitarmi, perchè era abbastanza alto. Sorrisi senza parlare ed iniziai a massaggiarglielo con i seni. Erano grandi abbastanza per stimolarlo.. lo sentii gemere e capii che era già quasi sul punto di venire. Cercai di stuzzicargli ancora di più la punta (che avevo capito essere una parte piuttosto sensibile) anche con la lingua.. e non mi ritrassi quando percepii che stava accadendo. Il primo schizzo mi arrivò fin sulle labbra.. poi a raffica altri tre o quattro getti, gli ultimi dei quali non ebbero forza a sufficienza per raggiungermi in viso (d’altronde aveva avuto un altro orgasmo non più di 10 minuti prima!) ma si depositarono, densi e caldi, direttamente sui miei seni. Ero pronta a succhiargli di nuovo il pene, come avevo fatto in precedenza.. ma la mia completa eccitazione fu interrotta bruscamente dal suono del mio cellulare. Fu come una sveglia, che mi aiutò a tornare in me. ‘E ora chi è??’ mormorai alzandomi e correndo subito verso il telefono.. e quando lessi il nome della persona che mi stava chiamando, non ebbi esitazioni. Dopo un breve scambio di parole con l’interlocutore, mi diressi velocemente verso il camerino e recuperai i miei vestiti e, mentre iniziavo ad indossare gli slip, mi rivolsi a claudio con grande impeto: ‘sbrigati a vestirti.. la zia sta venendo qui!!!’.
‘Barbara?? E perchè sta venendo qui??’ rispose lui, un po’ turbato dall’imprevisto arrivo della sua compagna, mentre usciva dal bagno infilando la maglietta. ‘E’ passata davanti al negozio, ha intravisto la luce ed ha pensato che io potessi essere ancora dentro.. e così mi ha chiamata per avere conferma’ dissi indossando i miei jeans. ‘E perchè ti cercava in negozio??’ chiese. ‘Beh.. non me l’ha detto.. ma suppongo che voglia approfittare per vedere qualche capo di biancheria intima fuori orario, così non c’è la ressa!!’ risposi un po’ intimidita al pensiero di come avrebbe reagito se avesse visto lì suo marito. Cercai il mio reggiseno nel camerino ma per la fretta non lo trovai e decisi di farne a meno, raccogliendo ed indossando invece la mia maglietta, memore del fatto che non era troppo scollata. ‘E adesso che facciamo?? Non posso mica farmi trovare qui!!’ disse claudio con tono agitato mentre velocemente finiva di rivestirsi. ‘Beh.. esci dalla porta sul retro.. corri!!’ consigliai frettolosamente, sistemandomi nel frattempo i capelli. ‘Ehmm.. marta.. non so cosa dire.. io…’ balbettò. ‘Dì solo che non dirai mai a nessuno cosa è successo… e sappi che non si ripeterà mai una cosa del genere! – sentenziai con tono deciso ‘ ora va!’. ‘Ok.. ciao e grazie! Passo domani a prendere il costumeee!!’ mi salutò uscendo da dietro.
Fu proprio mentre si chiudeva la porta nel retro che la zia bussò alla saracinesca. La sollevai di poco, chiedendole di abbassarsi per entrare. ‘Ciao zia.. scusami ma non posso tenere la saracinesca sollevata a negozio chiuso’. ‘Non preoccuparti ‘ rispose con la sua solita alterigia, che forse lei riteneva essere umorismo solo perchè accompagnava le parole con un leggero sorriso ‘ mi tengo in forma e ce la faccio ancora a chinarmi!’. ‘Non dubito ‘ risposi seria ‘ Ma dimmi, cosa ti porta qui? Io stavo facendo gli ultimi conteggi, poi dovrei andare’. ‘Non preoccuparti cara, ti rubo solo qualche secondo ‘ rispose ‘ è che ho scoperto che claudio vuole regalarmi un costume.. e sono assolutamente certa che verrà qui a comprarlo! Il modello lasciamolo scegliere a lui.. ma avrà sicuramente dubbi sulla taglia.. e si imbarazzerà soprattutto a chiederti quella del reggiseno. Ti dispiacerebbe consigliargli di prendere una quarta misura? Così poi non devo tornare a cambiarla. Non dirgli che te l’ho detto ovviamente.. digli che ti ricordi che io porto una quarta, magari giustificati con il fatto che ricordi che ho il seno più grande del tuo..’ concluse.
Saranno stati i precedenti che avevo con lei a farmi percepire in maniera così negativa le sue frasi.. o forse erano davvero parole di una persona molto antipatica. Non aveva perso occasione per vantarsi! Mi alterai, e la battuta mi sgorgò spontanea. ‘Beh zia.. hai fatto bene! In effetti non mi sarei ricordata la misura del tuo seno per consigliargli la taglia. Forse avrei dovuto chiedergli di fare un confronto con il mio seno per giudicare!!’ dissi con il tono di chi sta dicendo la cosa più assurda del mondo. ‘Ah si ‘ rispose lei con un tono di chi racconta una barzelletta ‘ però sarebbe stato almeno necessario farti vedere in topless!!’. ‘Giusto!! Allora forse sei venuta qui per evitare che io potessi pensare di aiutare il tuo compagno facendomi vedere nuda..come magari avresti fatto tu se fossi stata al mio posto!!!’ conclusi. Smise di ridere quasi all’istante. La mia era stata ben più di una frecciata. ‘Ancora con quella storia marta? Ti ho spiegato come sono andate le cose!’. Si, mi aveva spiegato.. ma non avevo mai creduto alle sue ragioni.
‘Ok dai ‘ concluse poi ‘ adesso devo andare.. allora ci pensi tu a claudio?’. ‘Non preoccuparti ‘ risposi ‘ quando claudio verrà.. proprio qui.. non se ne pentirà..’. ‘Oh mi raccomando però.. servilo tu altrimenti si imbarazza con altre commesse!’ aggiunse. ‘Tranquilla.. sarò io a.. servirlo… come si deve…’ ribattei con lo stesso sorriso malizioso sottintendendo qualcosa che lei non poteva capire. ‘Siamo d’accordo allora, vado che ho un po’ fretta.. ah comunque hai una goccia di qualcosa lì sul seno..’ mi informò distrattamente. Mi guardai e dovetti usare tutto il mio sangue freddo per non diventare paonazza.. sulla mia tetta destra c’era ancora un residuo dello sperma di claudio, che evidentemente per la fretta di ricompormi mi era sfuggito! Andai in confusione.. lì per lì non sapevo cosa dire!! Ma fu la zia a parlare. ‘Mi sa che stavi facendo ben altro dei conti prima che arrivassi io eh?’ mormorò con una strizzatina d’occhio. A quel punto pensai che avesse intuito qualcosa.. ed iniziai a sudare freddo. ‘Dai su non negare ‘ continuò ‘hai aggredito il gelato eh?? Avete un freezer nel retro? Secondo me è gusto crema!!’. Le sue conclusioni tanto ingenue quanto errate spazzarono via tutta la mia tensione.
Come potevo aver pensato che avesse capito cosa era successo?? Era impossibile!! Scoppiai a ridere pensando a quanto lontana fosse la realtà dalle sue supposizioni.. e colsi l’occasione per divertirmi un po’ alle sue spalle. ‘Crema? Beh si zia.. mi hai proprio scoperta! E’ artigianale…’ risposi. Passai un dito sul seno, recuperai lo sperma, poi portai il dito alla bocca e lo succhiai, riassaporandolo. ‘Non so se tu hai mai provato questo gusto.. ma ti assicuro che è impareggiabile.. dovresti provare!!’ aggiunsi con un doppio senso che lei non poteva comprendere. ‘Magari poi mi dici qual è il tuo gelataio allora, così lo provo!’ propose lei. Non riuscivo più a trattenere le risa così feci in modo di congedarla velocemente. ‘Senz’altro zia! Ma è dalle tue parti.. secondo me lo conosci.. ma se non hai mai provato la sua crema ti sei persa qualcosa!! Dai poi ti faccio sapere, ora se non ti dispiace dovrei chiudere bottega!’. ‘Ok ok marta, grazie e ciao!’ concluse uscendo.
Scoppiai a ridere non appena fu abbastanza lontana. La mia rivincita su di lei era davvero completa.. perchè ero riuscita anche a prenderla in giro! Di inaspettato c’era quanto accaduto con claudio. Sarebbe rimasto un episodio isolato.. me ne dovevo ancora convincere ma non poteva essere altrimenti. Con ancora in bocca il sapore del suo sperma, pensai che sarebbe stato comunque molto difficile dimenticare e non cadere di nuovo in tentazione…