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Nel pomeriggio sul gruppo Gli alternativi arrivò un messaggio di Gabriele:

Gabriele: Ciao bella gente Aurora ed io vorremmo trascorrere un week end al mare chi è dei nostri?

Sofia: Bellissima idea. Io ci sono.

Andrea: Presente

Luana: Io non ci sono, mi spiace con Filippo abbiamo altri programmi.

Filippo: Ha già risposto Luana.

Gabriele: e che palle! Pensavamo di trascorrere un bellissimo week end.

Filippo: E ci saranno altre occasioni no?

Gabriele: Da quando conosci Luana, non capisci più un cazzo.

Luana: scemo!!!!!!

Aurora: e lasciali stare avranno altre cose da fare no?

Gabriele: Ok piccioncini alla prossima.

A volte Gabriele si comportava veramente come uno stupido. Non capivo questi suoi atteggiamenti e questa sua superficialità.

Mi preparai per la serata avevo in mente delle novità da realizzare con Luana.

Inviai un messaggio privato a Luana:

Filippo: Sto arrivando

Luana: Ok ti aspetto nella stanza rossa c’è anche Corrado.

Raggiunsi casa di Luana aprii il cancello e percorsi il vialetto. Il solito uomo della sicurezza mi accolse e mi portò l’auto in garage. Il collega mi fece entrare e mi accompagnò nel salone dove ad attendermi c’era Corrado. “Luana è già nella stanza rossa”. “Bene Corrado, andiamo” percorremmo il breve tratto che conduceva alla stanza rossa e aprimmo la porta. Luana era distesa sul letto con un baby-doll nero trasparente e ovviamente non indossava nulla di intimo. Sapeva come stupirmi sempre quella donna. 

Appena mi vide mi sorrise in maniera civettuola e mi invitò a raggiungerla sul letto. Corrado nel frattempo si era già posizionato nella sua abituale posizione per gustarsi lo spettacolo. Mi spogliai in un baleno e la raggiunsi. Iniziammo a giocare toccandoci reciprocamente, baciandoci e abbracciandoci. Poi iniziai a leccarla. Prima sul collo, poi sopra il baby-doll in corrispondenza delle tette per poi scendere piano piano fino alla sua fica che era già umida. Le feci questo lavoretto per un po’ di minuti. Poi le dissi di girarsi carponi. Proseguii il cunnilingus alternando leccate alla fica e leccate al culetto. Lei si contorceva e gradiva il trattamento. Incrociai lo sguardo di Corrado e gli dissi: “Corrado ti piace?” “Sì, certo” “Ecco bravo allora alzati e vammi a prendere un plug. Come un cagnolino mi portò diversi plug in modo che potessi scegliere quello che volessi usare. Uno era di vetro molto duro, impossibile a rompersi, uno in metallo con una gemma dietro, l’altro più morbido in silicone. Scelsi quest’ultimo per il gioco. Lo porsi a Luana che iniziò a leccarlo e insalivarlo per bene. Io nel frattempo con la mia saliva e con la mia lingua lubrificavo il buchino. Luana mi porse nuovamente il plug e ed io piano piano lo introdussi nel suo culetto fino in fondo. Poi proseguii a leccarle la fica. Lei si dimenava gaudente. Mi insalivai il cazzo e la penetrai con colpo secco. Emise un gemito. Poi iniziai a scoparla prima piano e poi sempre più velocemente rallentando di tanto in tanto per prolungare il piacere. “uhm Filippo è fantastico, continua ti prego, scopami, scopami ancora. Ti piace Corrado come mi scopa Filippo?” E lui “siiiiiiii è bravissimo”. “Lui è inarrivabile per te con quel cazzettino che hai. Chiavami Filippo, Chiavami ancoraaaaa, Ohhhh, siiiiii, godoooooo!! Vengooooooo”. Non tolsi il cazzo dalla sua fica e continuai a scoparla rallentando il ritmo. “Filippoooooo Mi fai impazzireeeeeeeee.” La stimolazione anale derivata dal plug faceva il resto. Sembrava indemoniata. Sbatteva a destra e sinistra la testa. “Vengo ancoraaaaa”. Non volevo ancora venire e quindi rallentai ulteriormente il ritmo della scopata penetrandola con movimenti lenti fino in fondo al collo dell’utero. Poi improvvisamente accelerai il ritmo. La afferrai con forza per i fianchi a la sbattei a più non posso. Le venni dentro e provò il terzo orgasmo consecutivo. Quando estrassi il cazzo spruzzò bagnando le lenzuola. Ero riuscito a farla squirtare. Corrado, tutto sudato ci chiese: “Posso venire a pulire?”. lei esausta e con un filo di voce si girò da lui e gli disse: “Sì, certo cornutello vieni a pulire” Corrado si avvicinò e iniziò a leccare la figa di sua moglie bevendo dei succhi miei e di Luana. Lei si accasciò sul letto esausta e mi disse: È stato meraviglioso Filippo”. Mi sdraiai al suo fianco le scostai il baby-doll che aveva e iniziai a sfiorarle la schiena con il palmo della mano. Ebbe dei brividi lungo la schiena. Questo tipo di stimolazione la faceva andare in visibilio. “dai andiamo a farci una doccia” dissi io. Le tolsi delicatamente il plug dal culo e le sussurrai: “questo lo abbiamo utilizzato per questa fantastica scopata. Ora ci laviamo e poi ne mettiamo un altro, quello di metallo con il gioiellino terminale. Dormirai tutta la notte con quello insieme a me”. Volevo che il suo piacere, derivato dalla stimolazione dello sfintere, durasse per tutta la notte. 

 

Il venerdì mattina i quattro rimanenti della compagnia salirono in macchina destinazione week end al mare, contrariamente a quanto si potesse pensare gli uomini occupavano i sedili anteriori e le donne i posteriori. Giunti in riviera andarono in Hotel per il check-in consegnarono i documenti e presero possesso delle due camere matrimoniali che Gabriele aveva prenotato. Le stanze erano adiacenti al secondo piano della struttura: la 219 per la coppia Gabriele e Aurora, la 221 per la coppia Andrea e Sofia. Entrambe le stanze erano: vista mare ed avevano in comune il terrazzino prospicente la spiaggia. Sistemarono le loro cose si cambiarono e andarono in spiaggia. I signori indossavano dei boxer, le signore dei minuscoli bikini. Presero possesso dei gazebo matrimoniali completamente accessoriati che la struttura aveva messo loro a disposizione. Le due signore decisero di stendersi al sole per aumentare la loro abbronzatura una fianco all’altra i due signori invece decisero di farsi un bagno rinfrescante. Finita la nuotata tornarono a riva mostrando tutti i muscoli. Aurora e Sofia si guardarono compiaciute per i manzi che le stavano raggiungendo. Si sedettero a fianco delle rispettive compagne. “Com’è l’acqua?” chiese Sofia “meravigliosa” rispose Gabriele asciugandosi stendendosi a fianco di Aurora. “Andiamo?” disse Aurora a Sofia “Certo eccomi” rispose lei. Era ora il turno delle due donne farsi un bel bagnetto rinfrescante. Si fecero una nuotata fino alla boa parlottarono un pochino al largo e tornarono a riva. Arrivate in prossimità del bagnasciuga si ersero in piedi per raggiungere gli altri due. Sofia aveva un bikini bianco che a contatto dell’acqua diventò trasparente facendo vedere a tutti i bagnanti le sue grazie. Aurora, invece aveva il pezzo di sopra scoordinato dalla mutandina se così si poteva chiamare dato che aveva un sottile pezzo di stoffa a coprirle il buco del culetto.

Le altre ospiti iniziavano a dare delle occhiatacce ai mariti vicino a loro che non potevano non guardarle. Si stesero al sole per asciugarsi. Entrambe tolsero il pezzo di sopra dei bikini mostrando a tutta la spiaggia la magnificenza dei loro seni. Poi presero a spalmarsi la crema protettiva chiedendo aiuto ai rispettivi partner per farlo nelle schiene. I due marpioni non perdevano occasione di intrufolare le mani nell’interno cosce delle rispettive compagne. Le signore poi presero a spalmare la crema ad Andrea e Gabriele, soffermandosi più spesso sui pettorali. Faceva caldo, molto caldo ed era ora di fare un altro bagno. Sia Aurora che Sofia si misero sedute indossarono il pezzo di sopra del bikini ed invitarono Andrea e Gabriele ad un bagno rinfrescante. I quattro entrarono in acqua e nuotando si diressero ad una piattaforma più al largo in prossimità della boa. I bagnanti in spiaggia in lontananza sembravano formichine ed allora le signore ne approfittarono per togliersi completamente i costumi e crogiolarsi al sole. Andrea e Gabriele si sdraiarono vicino a loro godendosi il lieve rollio delle onde. Fu Andrea che prese l’iniziativa ed iniziò a stuzzicare con le dita i capezzoli di Sofia imitato immediatamente dopo da Gabriele nei confronti di Aurora. Le schiene delle due si inarcarono dalle piacevoli sensazioni che quelle stimolazioni davano. Era ormai ora di pranzo e i quattro decisero di ritornare a riva nuotando lentamente. Giunti ai loro gazebo si asciugarono e mentre le signore indossavano un pareo gli uomini indossarono una maglietta e si recarono al ristorante sulla spiaggia. Li avrebbe attesi un pranzetto a base di pesce.

 

Andai a dormire nella camera a me riservata nella villa di Corrado e Luana. Luana mi disse che mi avrebbe raggiunto poco dopo; aveva pur sempre degli obblighi nei confronti del marito: “aspettami sveglio” “certo che sì” risposi. Luana si allontanò dalla stanza, percorse il breve tratto che separava le camere e si introdusse in quella di Corrado. “Che intenzioni hai Corrado?” chiese Luana al marito. Corrado la guardò stupito non sapeva di cosa stesse parlando la moglie. “In che senso?” “Vengo subito al dunque cos’hai in mente di fare con Francesca?” “Ah Filippo ti ha detto” replicò lui. “Si Filippo mi ha raccontato tutto e lo hai messo in seria difficoltà” “Addirittura!” “Sì Corrado, Filippo è combattuto se accettare o meno la tua pazza idea. Non me lo ha detto chiaramente ma lo si percepisce”. “Allora mettiamola così” rimarcò lui “il contratto è subordinato all’accettazione delle mie condizioni. Voglio vedere un rapporto saffico fra te e Francesca che ci sia lui o meno non me ne frega niente. Ti ho coperto di denaro, di gioielli, di vestiti di alta moda e ho assecondato ogni tuo capriccio, sono tuo marito in fondo. Avete trasgredito ad una mia precisa condizione e quindi come ti ho dato il giocattolo te lo tolgo e ti tolgo pure tutti i bonus e i benefit che hai”. “Ma questo è un ricatto bello e buono” “Vedila come vuoi” “sei un lurido bastardo, depravato e cornuto” “Sono quello che ti pare ma ricordati che sono il tuo consorte e anzi vieni qui e fammi un pompino!” Luana aveva gli occhi gonfi dalle lacrime si inginocchiò davanti a lui e si prodigò il più velocemente possibile in uno dei suoi proverbiali pompini. Corrado venne quasi subito scaricando una piccola quantità di sperma nella bocca della moglie, che in ogni caso provava piacere avendo il plug nel culetto. Finito l’opera si alzò lo guardò in malo modo, corse in bagno a lavarsi i denti. “Buonanotte” “Buonanotte” rispose Corrado. Luana uscì dalla camera e richiusa la porta scoppiò a piangere a dirotto. Entrò piangendo in camera. Appena la vidi gli chiesi cosa fosse successo. La feci sdraiare sul letto e singhiozzando mi raccontò della conversazione appena avvenuta con Corrado. “Non abbiamo molte alternative Luana, dovremo assecondare il volere di tuo marito. Lunedì chiamerò Francesca ed inizierò a sedurla”. Corrado ci aveva in pugno. Luana era dipendente sotto tutti i punti di vista dal marito e questo era anche uno dei motivi per cui non mi lasciavo andare del tutto con lei per quanto riguarda i sentimenti. Avevo la consapevolezza che lei non avrebbe rinunciato al suo status symbol. E se mi dovevo trombare quel pezzo di figa di Francesca pur di far sottoscrivere il mega contratto a Corrado il gioco valeva la candela. La rincuorai e ci stringemmo forte. “Buonanotte Luana” Buonanotte AMORE MIO” mi rispose.

 

Durante la pausa pranzo e nelle prime ore del pomeriggio in spiaggia non si poteva stare dal caldo insopportabile Andrea e Sofia da una parte e Gabriele e Aurora dall’altra decisero di fare un sonnellino in camera dove la temperatura era decisamente più sopportabile grazie all’aria condizionata. Sofia si svegliò dalla pennichella che aveva fatto e chiamò Andrea. “Tesoro ti va di andare nuovamente in spiaggia?” “Devo essere sincero?” “Certo” rispose lei. “Obiettivamente preferirei stare qui in camera a far l’amore con te”. “Wow!” esclamò e iniziò a riempirlo di baci. Nell’altra stanza fu Gabriele che si svegliò per primo ed iniziò a stuzzicare le tette di Aurora che si svegliò come una principessa delle fiabe al bacio del principe azzurro sbattendo ritmicamente le ciglia. “Ma quanto mi piace essere svegliata così” disse Aurora e baciò con estrema passione Gabriele. Le due coppie trascorsero il pomeriggio nelle rispettive stanze a scopare. Si fecero una doccia indossarono dei vestiti leggeri e scesero al ristorante. La cena trascorse fra risate e battute si stavano divertendo molto. Le due signore erano anche abbastanza allegre anche per aver bevuto qualcosa di troppo. Decisero di lasciare il ristorante e di fare una passeggiata romantica il riva al mare. “Si sta facendo tardi e se andassimo a letto?” chiosò Gabriele rivolgendosi agli altri. “Sì, anche io sono stanca” disse Sofia. E i quattro raggiunsero l’albergo. Si ritirarono nelle rispettive stanze e si salutarono. Faceva caldo e aprirono la vetrata del balcone che avevano in comunione. Avrebbero dormito con il finestrone aperto. Sofia prima aveva mentito spudoratamente nell’affermare che era stanca e appena Andrea si stese sul letto, ne approfittò per far uscire dagli slip il cazzo di lui, prodigandosi a dargli un erezione chiamata tale. Il caldo fece uscire Aurora sul balcone a fumarsi una sigaretta. Fece capolino nella stanza occupata da Andrea e Sofia e vide lei che provvedeva a succhiare alacremente il cazzo di lui. Ritornò in camera, chiamò Gabriele e gli disse “Vieni a vedere quanto era stanca Sofia”, Gabriele si alzò dal letto, raggiunse Aurora ed esclamò: “Ma guarda te questi due come si danno da fare!” Abbracciò da dietro Aurora e iniziò a masturbarla. Fu in quel momento che Andrea volse il suo sguardo verso la finestra e vide chiaramente Gabriele che aveva infilato un dito nella fica di Aurora e la baciava sul collo. Lei cingeva con un braccio la testa di Gabriele. “Cosa fate lì?” chiese Andrea “venite qua che siete più comodi”. Gabriele guardò Aurora in cerca di un suo assenso. Lei era già partita complici anche i bicchieri di vino che aveva bevuto e fece un cenno di assenso al compagno. Aurora lo fece e i due raggiunsero Andrea e Sofia nel letto. Alla vista di Aurora, Sofia tolse la bocca dal cazzo di Andrea e lo porse sulle labbra dell’amica che ebbe un attimo di esitazione ma poi lo imboccò fino in fondo mentre Sofia si dedicava alle palle di Andrea. Gabriele si posizionò sotto la fica di Sofia e iniziò a leccargliela. Il magistrale doppio pompino delle due sul cazzo di Andrea iniziava a dare i suoi frutti. Il membro di lui era si ergeva in tutta la sua maestosità. Aurora ne approfittò per impalarsi su di lui volgendogli la schiena. Mentre Gabriele montava da dietro Sofia. Le due donne si trovavano di fronte una all’altra ed iniziarono a limonare fra loro. Raggiunsero ben presto un orgasmo travolgente. Ma gli uomini non erano ancora sazi non erano ancora venuti. Fu allora che vollero regalare ad Aurora una doppia penetrazione con la variante che i cazzi non sarebbero stati uno in figa e l’altro nel culo, ma entrambi nella figa. Gabriele si posizionò sotto, Aurora non perse tempo ad impalarsi sul suo membro. Andrea la fece adagiare sui pettorali di Gabry e la penetrò da dietro anche lui in figa. Aurora si sentiva piena e assecondava i movimenti alternati dei due stalloni. Sofia voleva la sua parte si posizionò in modo tale che Aurora le potesse leccare la figa. Aurora venne nuovamente con un orgasmo esplosivo e si accasciò su Gabriele. I due maschi sfilarono i cazzi dalla figa di Aurora che si spostò per dare spazio all’amica. “Ora voi due mi fate provare la stessa cosa”, li apostrofò Sofia. Si Impalò sul cazzo del compagno e si prodigò in modo tale da favorire la penetrazione da dietro di Gabriele. Adesso era Aurora che si sdraiò in modo tale da favorire la bocca di Sofia sulla sua fica. Ben presto anche Sofia emise un grido liberatorio per il sopravvenuto orgasmo. E si sdraiò supina favorendo l’uscita dei due piselli dalla sua fica. Ora le donne erano sdraiate a pancia insù in attesa della sborrata dei due che arrivò copiosa sui volti delle due. Stanchi e stravolti da questa ammucchiata inattesa si addormentarono tutti avvinghiati.

 

Corrado stava facendo il doppio gioco: da una parte diceva a Filippo che non poteva permettersi di perdere Luana, dall’altra minacciava lei di tagliarle i fondi. Che fosse uno squalo era risaputo, ma Luana rimase spiazzata dall’atteggiamento del marito. Quella mattina Luana si svegliò fra mille pensieri ed aveva solo una certezza amava quel bel fico di Filippo.

Autore Pubblicato il: 8 Ottobre 2019Categorie: Orgia, Racconti Cuckold, Racconti Erotici Etero0 Commenti

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