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I miei hanno un piccolo appartamento al mare e, come ogni anno, verso meta” giugno iniziamo a andarci; oltre che per le vacanze in se’, mi fa sempre piacere questo cambio di casa perche’ mi permette di rincontrare la mia cara amica Francesca, che abita li’.

La sera ci sentiamo per telefono e decidiamo di uscire. Vado a prenderla sotto casa in macchina…. Francesca ha 22 anni, non molto alta ma con un bel fisichetto, occhi marroni e lunghi capelli castano scuro, bocca piccola e nasino appena un po’ all’insu’. Eccola finalmente che esce dal portone: capelli sciolti, trucco ridotto al minimo, la giacchetta jeans aperta lascia intravedere una maglietta rosa aderente dalla generosa scollatura, accompagnata, piu’ in basso, da una minigonna di jeans veramente mini e tacchi.

Arriva di corsa col suo bellissimo sorriso: sale in macchina, ci abbracciamo e ci salutiamo, non ci vedevamo da qualche mese. All’improvviso, come suo solito, durante le prime parole di saluto mi palpa energicamente fra le gambe: ‘allora? come sta ilmio caro amico?’ mi fa lei… ci baciamo vogliosamente, slignuiamo un po’, la stringo fra le braccia mentre continua a palparmi. E gia’, perche’ io e lei non siamo solo normali amici, ma anche e soprattutto amici ‘di sesso’. Ogni anno passiamo l’estate insieme, scopando a destra e a manca e facendo le nostre porcate ogni qualvolta e in ogni posto ci sia possibile.

La bacio sul collo e poi scendo con la lingua verso il suo generosissimo decolte’: la mia cara zoccoletta ha un gran bel seno, una quinta piena, che non manca mai i metter ben in mostra con scollature spesso eccessive per far eccitare il sottoscritto. ‘Allontanati da sotto casa, pero’!’ mi fa lei…

Mi sposto nel piccolo parcheggio vicino e continuo a baciarle le grosse tette: ‘Le tue compagne sono sempre piu’ belle Francy…’ bisbiglio mentre me le palpo e me le bacio. ‘Sono tutte tue…’ asserisce lei. ‘E lei come sta?’ chiedo io mentre le infilo la mano tra le gambe, nella minigonna, per accarezzarle la fichetta… ‘Gli mancavi tanto!’ dice lei con il suo solito sorrisetto malizioso mentre io sento le mutandine gia’ abbastanza umide… la mia carissima porcella non si smentisce mai…

‘Fammi dare il benvenuto al mio amico!’ insiste lei infilandomi la mano dentro i pantaloni. Il mio membro e’ gia’ durissimo ed eretto, sento le sue dita muoversi nei miei jeans alla ricerca delle mutande, le sue dita ne scostano l’elastico intrufolandosi agilmente dentro i miei boxer per afferrare il cazzo gia’ duro. Sento finalmente il calore delle sue dita sul mio glande, sento il suo tocco capace e deciso… mi palpa freneticamente, con vigore, si sente che non aspettava altro da troppo tempo, mi fa godere da matti mentre mi tocca. Io la lascio fare mentre le inizio a palpare i seni. Mi masturba per un po’… ‘Ehi cosi’ mi fai venire!’ le dico io… ‘Dai ti prego voglio risentire il sapore della tua sbobba prima che raggiungiamo gli altri!’ replica lei sbottonandomi i pantaloni e piegandosi su di me: ormai vicino all’orgasmo mi tira fuori l’uccello e se lo prende in bocca, ciucciandoselo come una forsennata… finisce di farmi godere con le sue labbra e con la sua lingua che si muove costantemente sul mio pene: inizio a venirle copiosamente in bocca, una serie di schizzi e forti pulsazioni dissetano la sua sete di sperma. Non lascia uscire neanche una goccia e me lo ripulisce per bene.

Mi risistemo un attimo, poi rimetto in moto per avviarci al solito pub dove ci aspettano gli altri amici di sempre.

Anche dentro il locale, durante la serata, Francesca cerca di strusciarmisi e toccarmi il piu’ possibile, e io faccio altrettanto con lei… Verso fine serata, quando tutti sono abbastanza ubriachi e il locale verte nel caos ci appartiamo nel bagno: scegliamo quello meno malridotto e iniziamo a pomiciare e toccarci: palpo finalmente come si deve il suo bel culo sodo,mentre lei mi apre i pantaloni e mi tira fuori l’uccello per palparlo meglio. Io le tiro su’ la maglietta per scoprirle le tette, sostenute da un bel reggiseno rosa scuro: inizio a leccarle le tette, tirandole fuori i capezzoli.. li bacio, li mordicchio… lei gode gia’ parecchio, sente la mia bocca sui suoi seni, il mio cazzo tra le mani… siamo entrambi iper eccitati…

Le alzo la minigonna, porta un perizoma rosa invisibile che le scanso per sditalinarla: e’ gia’ fradicia, le infilo due dita per farla bagnare ancora di piu’ poi, dopo poco, lei si gira e si mette a novanta, sbattendomi in faccia il suo bel culo tondo e sodo, le gambe larghe pronta per esser penetrata. Mi infilo impaziente il preservativo e le punto subito il cazzo sulla fica, e’ bagnatissima e il mio pene entra dentro con una facilita’ piacevolissima: sento tutti i suoi umori avvolgermi insieme alle sue pareti vaginali. Lei lancia un gemito di piacere: finalmente stavamo scopando di nuovo! Mentre la scopo da dietro le palpo le grosse tette, passando ogni tanto al culo, di pari bellezza!

Inizio a sfondarla sempre piu’ forte,con foga crescente fin quando non mi chiede lei di rallentare perche’ le faccio male. Continuo a penetrarla ancora, sento la sua fica sempre piu’ bagnata, sempre piu’ larga… I suoi gemiti sono sempre piu’ forti, segnali di un appagamento sempre crescente, mentre anche io mi avvicino al massimo del piacere… Vengo con forza dentro di lei: la sento gemere soddisfatta, mentre io sferro gli ultimi colpi giunto all’amplesso: il mio sperma invade il serbatoio del profilattico, lei sente compiaciuta le mie ultime pulsioni dentro la sua fica bagnatissima e ormai slargata. Esco da lei, si gira, ci baciamo… Le nostre lingue si incrociano mentre lei riprende subito il mio cazzo ancora gonfio tra le mani e me lo palpa un po’, giocherellando con le dita tra il mio glande e il serbatoio del profilattico ormai pieno di sperma. Mi fa godere molto pure quando fa queste cose, ha un tocco veramente fatato… Dopo poco mi sfila il preservativo, sento i suoi polpastrelli scorrere sul mio membro e maneggiarlo per un po’, prima di sfilarlo del tutto. Giocherella stringendo le dita tra il glande e il serbatoio con il liquido, sento i polpastrelli scivolare come fossero lubrificati… Un piacere unico. Poi mi sfila il profilattico, lo tiene stretto, lo guarda, non so cosa stia pensando… Poi ecco che alza il profilattico pieno del mio sperma e se lo porta vicino la bocca, apre le sue piccole labbra delicate e se lo rovescia dentro! Beve il mio liquido di gusto! Brava maialina mia, che dire!

Ci diamo una risistemata li in bagno, lei si prende un chewing gum e torniamo verso il nostro tavolo. I nostri amici sparsi a zonzo per il locale non hanno notato troppo la nostra assenza… che poi insomma, non e’ che stiano a far caso a certe cose…

Rincasiamo poco piu’ tardi, ognuno dalla propria famiglia. L’appuntamento per noi e i nostri amici e’ per l’indomani, in spiaggia.

Be’, come prima serata estiva non ci si puo’ certo lamentare!

Il giorno dopo ci si vede direttamente in spiaggia. Lei arriva, bellissima come sempre, con una canottiera colorata doverosamente scollata e un pareo semitrasparente che lascia intravedere il costume e il suo fantastico culetto. Ci salutiamo, lei si toglie maglia e pareo rimanendo in costume: ha proprio un bel fisico, con le tettone in vista e il culetto sodo… proprio un bellissimo bocconcino. La guardo per bene mentre si lega i capelli…ha una bellissima schiena, una parte del corpo femminile che amo molto… Mi chiede di spalmarle la crema, mi gusta sempre farglielo!

Stesa sul lettino inizio a spalmarla e massaggiarla per bene, partendo dal collo e dalle spalle per poi scendere lentamente giu’, verso le natiche: come mi approssimo al suo fondoschiena avverto una leggera contrazione, segno evidente che si aspetta, da un momento all’altro, di sentire le mie mani massaggiarle il bel culetto. Insisto sulla schiena, tanto per farla aspettare qualche secondo in piu’… il suo costume rosso decora il suo fisico perfetto… prendo dell’altra crema e inizio a spalmargliela sulle natiche: sotto le mie mani sento la pelle contrarsi e rilassarsi, pelle liscia, soda. La massaggio per bene e, cercando di non dare troppo nell’occhio, con un paio di dita mi insinuo tra le le sue gambe per stimolarle la vagina… Sollecitata dal mio tocco inaspettato, Francesca sussulta un po’, ma non troppo… E’ abituata alle improvvisate e si lascia fare certe cose con tranquillita’. La solletico per poco,perche’ la situazione non lo permette troppo. Lei ricambia con un sorriso.

La mattina scorre tranquilla, come sempre…

A una cert’ora decidiamo di andare in acqua a fare il bagno. L’acqua calda ci rilassa e, allontanati dalla massa ci baciamo un po’… Sento le sue braccia cingermi la vita sotto l’acqua, mentre pure io la tengo per i fianchi. Mentre le nostre lingue si incrociano faccio scendere la mia mano dentro le sue mutandine, infilandomi nel suo costume per sditalinarla un po’. Francesca, di suo, contracambia facendo scivolare la sua mano dentro il mio costume: sento le sue dita avvolgere il mio pene gia’ duro, ci giocherella un po’, passando poi dal pene ai testicoli e viceversa…

Ci siamo capiti, abbiamo di nuovo bisogno di scopare! Non riusciamo a farne a meno… Usciti dall’acqua ci sciacquiamo sotto una delle docce dello stabilimento. Poi prendiamo la chiave della nostra cabina e ci chiudiamo li’ dentro; poca luce filtra dalle feritoie della porta in legno, e da altre piccole fesssure. Finalmente lontani da sguardi indiscreti ci sentiamo liberi di dar sfogo alle nostre pulsioni. La cabina e’ vuota, a parte un paio di materassini gonfiabili appoggiati al muro. Palpo con decisione il suo bel culetto, mentre lei mi abbassa il costume. Io la spoglio, le prendo i seni tra le mani e le mordicchio i capezzoli: lo vedo che non puo’ piu’ aspettare, vedo che e’ insaziabile come me, come sempre. Metto a terra uno dei due materassini gonfiabili, lei ci si mette sopra a pecora; lo spazio e’ poco, stiamo stretti, la sua faccia e’ praticamente a ridosso della parete della cabina, ma non ci importa. Mi abbasso dietro di lei e le punto il mio cazzo duro nel culo, iniziando a spingere: lei si lascia sfuggire un gemito, sorpresa. Non si aspettava che la penetrassi nel culo primache in fica, ma la cosa le piace molto e me la scopo per un po’ cosi’. Mentre le slargo il bel culetto lei si sditalina come una forsennata, bagnandosi vistosamente. Che porca che e’! Decido di sfondarla anche in fica e, con un cambio di orifizio il piu’ repentino possile la penetro con forza: lei si morde le labbra col suo sorriso tipico, segno di grande compiacimento e soddisfazione. Ha una schiena bellissima, e mentre la scopo gliela bacio, gliela lecco, faccio scorrere le mie labbra dal collo in giu’, le palpo un po’ il culo, un po’ le tette… mi fa impazzire. Quando sto per venire glielo sussurro all’orecchio e mi ritraggo, lei si gira e, accovacciata sul materassino, me lo prende in bocca facendomi venire: godo tantissimo, lei mi si succhia ogni goccia di sperma… non si stacca finche’ non finisco. Poi se lo lecca con cura, ripulendomelo per bene…. Mi accovaccio sul materassino io, ora, e lascio che lei mi si metta su a cavalcioni per montarmi come una brava cavallerizza. Mi prende il pisello di nuovo duro e se lo punta sulla vagina: sento le sue pareti bagnate avvolgermelo, sento il calore del suo sesso, i suoi umidi umori farmi trasalire di piacere. I suoi grossi seni quasi mi sbattono in faccia, li stringo fra le mani, li lecco, li bacio, le mordicchio i capezzoli mentre lei mi cavalca con sapienti movimenti di bacino. Il suo ventre ondeggia su di me, alternando ogni tanto dei movimenti rotatori particolarmente piacevoli. Mi stringe a se baciandomi prima sul collo, poi slinguandomi nell’orecchio, mentre le mie mani scendono sulle sue natiche sode che palpo con forza. Raggiungiamo l’orgasmo insieme, appagando finalmente un po’ quella voglia irrefrenabile di sesso che abbiamo sempre dentro. Rimaniamo cosi’, uniti per un po’, a baciarci e accarezzarci, due corpi nudi in uno spazio ristretto, sotto il calore dei primi caldi estivi…

Mentre ci risistemiamo non le stacco mai gli occhi di dosso: il suo fisico mi fa impazzire, e piu’ la guardo piu’ la voglio scopare. Usciamo dalla cabina per tornare al nostro ombrellone, ci sdraiamo al sole, anche se in realta’ stiamo entrambi pensando a dove andremo a farci la prossima scopata.

Autore Pubblicato il: 15 Maggio 2009Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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