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Luca, Claudia ed io arrivammo ad avere un rapporto strano ma bello. La gelosia non esisteva fra Luca e me. Siccome Claudia insisteva sempre per trascorrere un week-end in Liguria, mi informai per andare in un albergo. Parlando però con una coppia di amici, Paolo e Teresa, ci dissero di andare a Loano, siccome la zia di lei aveva un alloggio da affittare e per poco ce l’avrebbe dato. Se fosse stato possibile sarebbero venuti anche loro, che avevano un alloggio proprio di fianco. Al bar parlammo con qualche altra coppia che si disse entusiasta dell’idea, ma quando fu ora di partire non furono molti i partecipanti. Saremmo stati: Paolo e Teresa, l’altro Paolo con Cristina, Luca, Claudia ed io. Ci saremmo così divisi negli alloggi: Le due coppie in uno e noi tre nell’altro che aveva una sola stanza da letto e Luca avrebbe dovuto dormire nell’ingresso dove c’era un divano letto.
Cristina disse’pazienza per Luca, &egrave solo, ma tanto si tratta solo di dormire la notte….e quindi’ era convinta di fare un dispetto, era sempre stata gelosa di Claudia.
Arrivati al mare ci sistemammo, era primavera inoltrata e cominciava a fare caldo, Claudia indossava un vestitino leggermente scollato. Io e Luca ci sedemmo a parlare sul divano letto, mentre lei sistemava la nostra roba.
Ci passò davanti un paio di volte e i nostri sguardi si posarono sul suo culo, mentre sistemava la roba nel frigo. Luca si alzò e si avvicinò a lei facendole sentire la potente erezione sul culo, lei si girò di scatto ridendo. Lui la tirò a se, ma lei cercava di liberarsi, dicendo ‘dai che fra poco arrivano gli altri..’ e infatti si staccò. Io ero eccitatissimo. Dopo poco suonò il campanello, erano le altre coppie che ci invitavano a uscire. Era venerdì pomeriggio e facemmo una passeggiata per il centro, poi ritornammo di nuovo a casa per prepararci per la cena.
Tutto trascorse tranquillamente, la cena e la passeggiata successiva, verso le 23.30 rincasammo. Luca ed io ci sedemmo nuovamente sul divano a guardare la televisione, tenevamo le luci spente per non attirare le zanzare. Claudia andò a fare la pipì e poi andò in cucina a bere. Indossava ancora il vestito nero, corto ed ai piedi aveva le ciabatte. Luca si alzò e passandole vicino le pizzicò il sedere. Tornarono a sedersi, lei in mezzo a noi. Luca disse ‘ho portato un film perché non lo vediamo?’ Si trattava di Fermo Posta Tinto Brass. Eravamo fermi e già eccitati, ad un certo punto una delle storielle trattava di una signora ed il marito che andavano in un locale di scambi di coppia. Sentii Claudia muoversi e vidi che Luca le stava accarezzando le cosce, ci illuminava solo la luce della televisione e non capivo fin dove si stavo spingendo. Iniziai anche io, lei aveva la gonna ormai tirata su e cominciava ad avere il respiro affannato. Luca le prese una mano e la mise sul suo uccello, lei cominciò a fare su e giù piano piano, lo accarezzava bene da sopra i pantaloni. Io feci la stessa cosa. Poi mi girai e la baciai. Luca lo tirò fuori e lei cominciò nuovamente ad accarezzarlo, facendo una sega che cresceva poco a poco di intensità. Lui aveva iniziato anche a sditalinarla e io feci la stessa cosa, così lui iniziò a toccare le tettone. Lei si abbassò il vestito e lui cominciò a prendere una mammellona in mano, la schiacciava, facendola ancora sembrare più grossa. I capezzoli erano gonfi e turgidi. Sentii lei piegarsi e prenderglielo in bocca, non riusciva a respirare tanto era grosso, per cui si alzò e si sistemò in mezzo alle gambe di lui, ogni tanto lo metteva in mezzo alle tettone per riprendere fiato. Poi si spostò e venne a prendere in bocca il mio, intravedevamo nella televisione il culo di lei che si muoveva, Luca allora si alzò, aveva i pantaloni abbassati e si mise dietro, le tolse il perizoma e cominciò a leccarle il culo e la figa, sentivo da come me lo leccava che stava incredibilemente godendo. Poi lui si tirò su e lo appoggiò al culo di lei, che smise di prenderlo in bocca a me e rimase ferma ad aspettare di sentirlo dentro. Emise dei piccoli urletti seguiti da dei gemiti sommessi, non riusciva a dire altro che: ‘é grosso, mi riempi tutta’. Poi cominciò a riprenderlo in bocca e a succhiare e leccare la mia asta. Aumentando i colpi di bacino di Luca lei dovette interrompere il goloso pompino, mi segava mentre lui le strizzava forte le tettone. Lei quasi urlava, ma le dissi di stare zitta per non farci sentire dai nostri vicini. Non riusciva a stare zitta e le dicevamo che era una porca, cosa che la faceva eccitare tantissimo. Mi eccitava da morire vedere il dondolare del suo grosso seno, che si muoveva come un’onda.
Luca lo tirò fuori dalla figa e la fece alzare, la aiutammo a liberarsi dal vestito, poi dal reggiseno che era arrotolato sotto le tette. Rimase lì nuda davanti a noi. Noi accarezzavamo il suo corpo e lei faceva la stessa cosa con i nostri uccelli umidi. Vidi Luca girare la testa e accorgersi che dalla porta finestra aperta, si vedeva un signore sul balcone opposto a circa 15 metri fermo che guardava. La cosa mi fece correre un brivido. Non dicemmo niente a Claudia, Luca la baciò e la spinse verso il tavolo, la fece sedere sopra e lo fece scivolare dentro. Lei si morse le labbra e piegò la testa all’indietro. In quella posizione però era scomoda, perciò scese e si mise alla pecorina appoggiando le mani sul tavolo. Luca iniziò a penetrarla nuovamente. Io in piede vicino alla finestra guardai fuori e vidi l’uomo ancora in piedi che fumava e guardava, poi entrò un attimo in casa e spense la luce, sembra che dall’interno del locale avesse iniziato a masturbarsi. Dopo poco Luca venne sulla schiena di lei, che si girò ed iniziò ad accarezzare il pene di lui. Io mi avvicinai la abbracciai e la feci sedere in braccio a me sul divano. Iniziammo un cavalcata fatta di continui succhiamenti alle sue tettone che ballonzolavano. Dopo qualche minuto io venni e lei si spostò esausta.
In quel periodo lei prendeva la pillola ed aveva una taglia 5 coppa D.
Facemmo tutti e tre la doccia a turno. Poi ci sedemmo di nuovo a guardare la televisione anche se era l’una e trenta di notte. Sentimmo bussare e si presentarono i due Paolo e Teresa, dicendo che Cristina aveva la febbre e stava male e chiedendo se avevamo un’aspirina o una supposta. Vidi i tre guardarci, infatti io e Luca eravamo in boxer sul divano e Claudia aveva una camicia da notte corta con dei bottoni sul davanti. Non era scollata, ma il collo era ampio e il tessuto morbido e il seno faceva un movimento strano ad ogni passo. Claudia andò in bagno e prese l’aspirina, poi tornò in sala sotto lo sguardo allupato dei due maschi.
Non potendo rimanere a chiacchierare si allontanarono.
Claudia rimase in piedi e ci disse che sarebbe andata a dormire ed io feci la stessa cosa.
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Autore Pubblicato il: 8 Maggio 2008Categorie: Trio0 Commenti

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