Quella sera rimase solo. Renata e Marta non c’erano, andavano ad una festa. Andò al bar a bere qualcosa, sentiva troppo caldo per mangiare. Al banco trovò Bruno che lo salutò con simpatia.
– Dai anche a lui una caipirinha – disse al barista – E’ una cosa brasiliana, ti spezza la sete. Sediti con me, vorrei conoscerti. Mi fa piacere averti incontrato, Ivo. Sei un ragazzo molto bello e sinceramente, mi piaci.
– Grazie…in che senso?
– A me piace farlo con i ragazzi come te, insegnargli il sesso uomo-uomo. Faccio emergere la componente femminile della loro psiche e diventano meglio delle donne.
– Stamattina ti ho visto dietro i massi della stradina.
– Si. Stavo con un ragazzo, è anche lui un novellino, ha cominciato con me da quando è venuto qui dieci giorni fa. Ha voluto fare questa esperienza e gli è piaciuta molto, dice che lui e la sua ragazza scopano molto di più dopo che lui è stato con me. Non si tratta di cambiare o di diventare gay, ma di vivere anche un altro tipo di sesso. Dovresti provare per capire. Tu non hai esperienze del genere?
-No, da adulto no. Da ragazzino con i compagni, giocavamo un po’ col sesso.
– Bello. E che facevate?
– Ci masturbavamo e ci baciavamo a vicenda.
– Ed a te piaceva masturbare il tuo compagno?
– Allora si, ma eravamo soltanto ragazzini curiosi.
– Sono i ricordi più belli questi, ma ti fanno anche capire che hai rinunciato a qualcosa che ti piaceva, che poteva darti di più. Vedi, nel sesso i ruoli non hanno senso, sono convenzioni che reprimono le pulsioni naturali e creano i disagi dell’esistenza. L’amore uomo-uomo, quando lo vivi, ti affascina. Non esclude affatto l’amore uomo-donna e molti vogliono viverli insieme, che è la cosa più bella. Vuoi accompagnarmi? Camminiamo un po, devo incontrare quel ragazzo e vorrei che tu restassi con noi…. capiresti mote cose.
Camminavano per la stradina buia che portava alla spiaggia e Bruno gli mise un braccio sulle spalle e lo baciò sulla guancia.
– Ti darei piaceri che non conosci e che ti prenderebbero, se tu volessi.
Il ragazzo lo stava aspettando vicino al boschetto della spiaggia.
– Ivo è un amico – gli disse Bruno – puoi fidarti. Voglio che veda.
Bruno lo baciò in bocca ed il ragazzo lo abbracciava mentre lui lo baciava. Poi iI ragazzo si inginocchiò, gli abbassò i pantaloncini e gli baciava e gli prendeva in bocca i testicoli.
– Vedi quanto gli piace? – disse Bruno –
Il ragazzo lo prese in bocca e cominciò a fargli un pompino, sembrava in estasi, succhiava con passione e gli accarezzava le cosce.
– Elio – disse Bruno – il culetto.
– Bruno, mi fa ancora male.
– Lo dobbiamo fare tutti i giorni in modo che sei sempre pronto a fartelo mettere.
Il ragazzo si abbassò i pantaloncini e si mise con le mani poggiate ad un albero.
Bruno gli andò dietro, gli passava il glande tra le natiche ed Ivo vedeva la reazione di piacere di Elio. Poi Bruno gli mise saliva tra le natiche e lo fece piegare di più. Puntò il cazzo sull’ano e spinse.
– Ah…Bruno, ahia – disse il ragazzo – mi fa male ma continua, mettimelo.
Vide Bruno che lo sbatteva e lui che gli andava incontro col culo.
– Rompimi – gli diceva – lo voglio. Fai più forte.
Ivo sentiva il suo cazzo diventare duro. Bruno si fermò ed il ragazzo continuò a chiavarsi sul suo cazzo. Quella cosa lo eccitava molto. Alla fine Bruno gli venne nel culo con alcuni colpi forti ed il ragazzo disse:
– Ah….che bello. Mi fai sentire come fossi la tua ragazza.
Bruno si allontanò e li lasciò soli.
– Ti è piaciuto’ –gli chiese Ivo.
– Farselo mettere è bellissimo, anche se non ti fa venire. E’ bello sentire quando viene. Ti ha eccitato?
– Beh, si – disse Ivo –
– Vuoi venire? Dai, ti faccio venire io, ti piacerà.
Si inginocchiò davanti a lui, gli abbassò i pantaloncini e glielo prese in bocca. Lo faceva con grande passione e non ci volle molto a far venire Ivo nella sua bocca.
Andarono via insieme.
– Come hai cominciato? – chiese Ivo.
– Ero indeciso, molto e lui mi forzava a toccargli il cazzo. Mi dava piacere e così lui mi convinse a penderlo in bocca, ma dovette tenermi fermo per mettermelo in bocca. Poi mi ha convinto a farmelo mettere. Fa un po’ male, le prime volte, quando entra ,ma poi il dolore ti eccita, si mescola al piacere e ti fa sentire il desiderio di farlo godere nel tuo corpo.
– E la tua ragazza?
– Lo facciamo tutti i giorni con lei, ci amiamo. Ma sai, quando lo faccio con lei mi viene anche il desiderio che Bruno sia dietro di me. Sto cercando di convincerla, anche se, se lo facciamo, Bruno vorrà chiavarla anche lui e lei non ci sta. Ivo, quando vuoi te lo faccio di nuovo, basta che mi fai un cenno.
Il mattino dopo non andò in spiaggia. Si alzò tardi, era stanco; ripensando a quell’incontro si era masturbato due volte e gli piaceva ripensarci. Andò a mangiare alla tavernetta del villaggio e quando entrò vide Bruno a tavola, che lo chiamò.
– Siediti – gli disse – ti offro il pranzo.
Mangiavano spaghetti con telline e parlavano.
– Ti è piaciuto ieri sera? – chiese Bruno
– Si – rispose lui – ma non capisco perché. Mi ha eccitato.
– Perché il desiderio è anche dentro di te: pensaci. Vediamoci stasera e ne parliamo.
Andò in spiaggia quel pomeriggio. Stava da solo e fece un bagno che lo ristorò.
Quando tornò dal mare c’era Marta sotto il suo ombrellone.
– Ciao, giovanotta – le disse
– Bacio – gli rispose. E lui la baciò a lungo nella bocca.
– Quindi Marta ti piace proprio? – disse – Alla mia età un ragazzo come te è un sogno.
– Beh, anche una donna come te per me è un sogno. Hai una fica bellissima.
– Solo?
– Mi piace come sei, mi piace il suono della tua voce, mi piace guardarti, mi piace sentire la tua pelle sotto le dita, mi piace il tuo spirito. Ma tu non volevi sposarmi? Dove siete state ieri sera?
– Una festicciola a casa mia, ma non ho potuto invitarti.
– Perché?
– Perché tu non accetti di sottometterti ad un altro uomo ed in queste festicciole si fa tutto.
– Vorrei che tu avessi avuto nostalgia di me.
– Perché sono qui, secondo te? Ti ho cercato e ti ha cercato anche Renata, ma il tuo telefono era spento. Se vuoi, ci chiami.
Quella sera aveva una scelta: o andare con Marta e Renata o incontrare Bruno. Scelse di vedersi con Bruno.
Camminavano per una delle stradine che portava al mare.Bruno lo fermò, lo spinse contro un albero e si mise dietro di lui; lo baciava sul collo. Lui sentiva lo strano piacere di sentire il corpo di Bruno dietro di sé che lo pressava. Andarono fino alla spiaggia ed alla stradina dietro i massi.
– Hai mai baciato un uomo? – gli chiese
– Bruno……non ….
Sentì le labbra di Bruno sulle sue, Bruno lo baciò in bocca e lui, dopo un attimo di perplessità, rispose al suo bacio. Sentiva il cazzo duro dell’uomo sotto la stoffa dei suoi pantaloncini. Bruno continuava a baciarlo e lentamente gli abbassava il pantaloncini e lo slip. Gli sollevò la maglietta e gli succhiava forte i capezzoli, li mordicchiava ed Ivo era in un mare di sensazioni. Poi sentì il cazzo dell’uomo tra le sue cosce.
– Voglio solo fartelo sentire un poco- disse – stringilo tta le cosce.
Le strinse e Bruno si muoveva a chiavarlo Sentiva il glande che gli passava sotto i testicoli e si spingeva oltre, a sfiorare le natiche e gli dava piacere sentirlo. Bruno gli teneva in mano le natiche egli passava i mezzo il taglio della mano.
– Ti piace sentire il cazzo, vero? Avanti, dimmelo, baciami mentre ti chiavo, fammi sentire che ti piace. Hai le cosce di una ragazza. Vuoi che ti venga in mezzo?
Bruno gli venne tra le cosce e lui
provò una strana emozione a sentire come l’uomo veniva. Sentì il bagnato del suo sperma in mezzo alle cosce. Si lasciò andare, ma aveva il cazzo duro.
– Me lo farai ancora ? Disse a Bruno.
-Tu lo vuoi?
– Si.
Bruno lo tenne ancora, lo baciava in bocca, sui capezzoli e gli carezzava le natiche e gli penetrava l’ano col suo grosso dito.
Quando si lasciarono lui telefonò a Renata.
– Posso passare da te?
– Devi passare da me, stasera ti voglio.
Mentre la chiavava capì che ciò che lo prendeva non era il corpo della donna, ma le sensazioni che Bruno gli aveva dato.
IL mattino dopo fu svegliato da qualcuno che bussava al suo bungalow. Era Bruno.
– Come è andata la notte? Sei ancora emozionato?
– Bruno, io….
– Voglio che tu faccia una cosa.
Mise fuori il suo cazzo, che non era ancora rigido, e lo pressò sulle spalle per farlo abbassare.
– Prendilo in bocca, è il tuo desiderio adesso, succhialo e masturbati col mio cazzo in bocca. Avanti, fallo. Lo hai desiderato ieri sera.
Lui lo prese in bocca, una sensazione bellissima che lo stordiva. Cominciò a succhiare e Bruno lo fermò, lo portò vicino al letto, si mise sul letto e lui continuò. Aveva anche lui il cazzo durissimo, si masturbava lentamente perché concentrava i suoi sforzi al cazzo di Bruno. Poi Bruno gli tenne ferma la testa e lo chiavò in bocca con alcuni colpi e venne. Per lui era la prima volta che sentiva il sapore dello sperma dell’uomo.
– Bravo Ivo – gli disse – Tu la volevi proprio questa esperienza, lo fai con passione, con un desiderio molto forte. Ma dovremo fare di più.
– Cosa?
– Voglio venire nel tuo corpo. Stasera, verrà anche Elio.
(continua)